Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Harry Potterish    01/02/2012    14 recensioni
Ho sempre pensato che Fortuna fosse una parola strana. Ad esempio, in latino, non ha il significato positivo che le conferiamo noi, ma vuol dire semplicemente sorte. Per questo potresti tranquillamente uscire di casa e dire: “Oggi ho avuto una grandissima fortuna!”, mentre in realtà ti è morto il cane o sei rimasta incinta a quindici anni di una persona che non è il tuo ragazzo e non hai trovato ancora il modo di dirlo a nessuno dei due poveretti che si ritroveranno con la vita stravolta da due sole, semplici parole. Se si considera la faccenda da questo punto di vista, possiamo dire che anche la Sfiga è fortuna. La Sfiga è quel tipo di fortuna che non manca mai, almeno a me.
Rose Weasley ha programmato la sua vita sin dall'età di otto anni, ma noi non possiamo ipotecare il futuro.
Tra amici, cugini e un ragazzo speciale, nasce la storia di un'invidia e di un odio incondizionato verso la perfetta Dominique Weasley, che porterà la giovane Rose a sbagliare e a rivedere buona parte delle proprie convinzioni.
Quando scocca la mezzanotte del 31 dicembre sembra che tutti sentano il bisogno impellente di fare qualcosa di stupido solo perché “fa figo”. Tanto per la cronaca, non è che nei dieci minuti successivi all’inizio del nuovo anno veniamo trasportati in una dimensione parallela dove possiamo fare quello che ci pare senza preoccuparci delle conseguenze. Rimaniamo sempre in questa schifosa realtà. Purtroppo.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Rose Weasley, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Triangolo | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Attenzione! Dopo aver letto “Delicate” e “Still Delicate” di padfoot4ever mi sono innamorata della tematica trattata e mi sono sentita in dovere di intasare il sito con la mia personale ed esclusiva versione dei fatti. I personaggi non mi appartengono, sono tutti di J. K. Rowling. La storia non ha fini di lucro.

 

A _FreeSoul_, la mia fan più accanita

A flors99, perché è stata la prima a credere in me

A CharmedAlis, che ama le Rose/Scorpius e che, nonostante gli esami, riesce sempre a trovare due minuti per i miei scleri

A Madeline_95, perché mi ha fatto sorridere

A ___Giuuu, perché anche lei, come me, non può vivere senza di loro

 

Image and video hosting by TinyPic




1.

Il destino mescola le carte e noi giochiamo

Mi avevano detto che il quinto anno era uno dei più difficili ed impegnativi. Sarebbe stato l’anno del primo amore e degli scombussolamenti ormonali, avrei dovuto iniziare a preoccuparmi maggiormente della mia immagine e della mia vita sociale ma, come mi ricordava costantemente mia madre, avrei dovuto anche sostenere i G.U.F.O. e decidere che mestiere praticare in futuro. Onestamente, ero molto più concentrata sui primi tre aspetti: a scuola avevo sempre avuto ottimi voti e, fin dall’età di otto anni, avevo stabilito che sarei diventata una giornalista famosa e che un giorno avrei fondato la mia rivista personale, un giornale che informasse veramente la gente, non come La Gazzetta del Profeta, Il Cavillo o Il Settimanale delle Streghe. 

Il pacchetto “La mia vita futura” da me programmato prevedeva anche una bella villetta nella periferia di Londra, un marito e due figli. 

A dieci anni avevo precisato che se i due bambini fossero stati un maschio di nome Theo e una femmina di nome Danae sarebbe stato il massimo. 

A dodici anni avevo specificato che se avessero avuto i capelli biondi e gli occhi castani sarebbero stati perfetti. 

A quattordici anni avevo concluso che l’unica persona che avrebbe potuto far loro da padre era Scorpius Malfoy e, all’inizio del quinto anno, potevo definirmi a buon punto sul mio piano di lavoro. 

Peccato che la vita non sia così facile. Peccato che il futuro sia impossibile da prevedere. Peccato che io non sia la ragazza adatta a fare follie. Peccato che il mio nome sia Rose Weasley ed abbia fatto la cazzata più grande di tutta la mia vita.

***

Mia cugina Dominique è sempre stata un punto di riferimento per me. Non fraintendetemi, con “punto di riferimento” non intendo la mia migliore amica, né la sorella maggiore che non ho mai avuto. Intendo semplicemente dire che è la persona che odio di più al mondo: lei con quella sua media perfetta, con quei suoi capelli perfetti, con quei suoi occhi perfetti, con quella sua pelle perfetta, con quel suo fidanzato perfetto, con quella sua vita così schifosamente perfetta da far cariare perfino una zolletta di zucchero. Di conseguenza, qualsiasi cosa porti a termine nella mia vita è solo un tentativo di superarla, di sbatterle in faccia che non è l’unica ad essere capace di prendere una E in Storia della Magia o di avere una vita sociale in grado di fare concorrenza a quella del Ministro della Magia in persona.

Quando alla fine dell’anno scorso Scorpius Malfoy, quello Scorpius Malfoy previsto nel mio pacchetto-vita, si è dichiarato di fronte ad una Burrobirra di Madama Rosmerta, ero così felice ed emozionata che ho pagato da bere a tutti i presenti nel locale. Eravamo diventati amici durante gli esami al secondo anno grazie ad uno dei tanti piani geniali di mio cugino Albus, che teneva particolarmente a far legare le due persone più importanti della sua vita. È stato un po’ uno shock per lui scoprire della nostra storia. No, non è stato uno shock perché ci ha beccati imbucati in un’aula mentre cercavamo di nasconderci per evitare i giudizi degli altri. Lo è stato perché sono corsa da lui, l’ho abbracciato –o meglio, quasi soffocato- e ho urlato la notizia dritta dritta dentro al suo padiglione auricolare, causandogli un’emicrania della durata di ben tre giorni. In quel momento lo ha scoperto inevitabilmente anche il resto della scuola, ma sembrava che nessuno fosse troppo sorpreso. A quanto pare tutti si aspettavano che prima o poi noi due saremmo finiti insieme: io, Albus e Scorpius possiamo definirci i degni eredi del Trio dei Miracoli e, visto che uno di loro è mio cugino, era abbastanza facile indovinare con chi sarei finita.

Vi starete chiedendo che cosa c’entri tutto questo con mia cugina Dominique. Semplice: lei sta con il suo ragazzo perfetto dall’età di tredici anni, ha dato il suo primo bacio –naturalmente perfetto- all’età di dodici, ma la sua prima volta è stata a diciassette anni. Lei sostiene di aver promesso alla sorella Victoire di aspettare la maggiore età per perdere la verginità. Io credo semplicemente che avesse paura, paura delle conseguenze, paura di non essere all’altezza. Mettermi con Scorpius significava avere l’opportunità di superare mia cugina per la prima volta. So che è immorale e sbagliato, ma provate a mettermi nei miei panni: non è facile vivere accanto a Miss Perfezione! Non sono una ninfomane e credo di amare veramente il mio ragazzo, quindi diciamo che sto solo prendendo due Ippogrifi con un furetto –e mai proverbio fu più calzante.

***

Ieri sera è stata la mia prima volta con Scorpius e stamattina sono la ragazza più felice del Regno Unito. È stato molto difficile convincerlo, lui sembrava più restio e meno pronto di me: al di là dell’immagine da duro e playboy che si è costruito, pardon gli hanno costruito intorno, è impacciato, tenero e mi ha confessato di essere vergine. Beh, lo era, almeno fino a ieri sera. Ci siamo incontrati nella Stanza delle Necessità, poiché apparteniamo a Case differenti, ed è stato un momento molto romantico. Sicuramente più della mia prima volta: le uniche cose che provavo erano rabbia, desiderio di vendetta e un dolore allucinante. Naturalmente questo a Scorpius non l’ho detto, altrimenti mi avrebbe mollata seduta stante: infatti, se avete fatto attenzione a ciò che ho detto fino ad ora, avrete notato che la mia prima volta è stata con un altro e durante la mia attuale relazione. Insomma, senza fare troppi giri di parole, l’ho tradito. Non perché non lo ami, non perché l’altro mi piacesse di più, non perché sia una sgualdrina –il termine donna scarlatta che usa sempre mia madre mi sembra poco adatto, visto il colore dei miei capelli-, non perché fossi ubriaca. Solo perché avevo il fottuto bisogno di avere la mia rivincita su Dominique e lui è stato così convincente e mi trasmetteva una sicurezza tale che mi sono lasciata trascinare dalla situazione. È successo circa un mesetto fa, durante le vacanze di Natale, la notte di Capodanno, che io ribattezzerei tranquillamente la notte delle cazzate. Sì, perché quando scocca la mezzanotte del 31 dicembre sembra che tutti sentano il bisogno impellente di fare qualcosa di stupido solo perché “fa figo”. Tanto per la cronaca, non è che nei dieci minuti successivi all’inizio del nuovo anno veniamo trasportati in una dimensione parallela dove possiamo fare quello che ci pare senza preoccuparci delle conseguenze. Rimaniamo sempre in questa schifosa realtà. Purtroppo.

Tuttavia, dopo ieri notte, ho deciso di dimenticare definitivamente il passato: sono sicura che Scorpius non verrà mai a sapere niente della mia piccola –ok, forse non poi tanto piccola- stupidaggine e, inoltre, non sarò più obbligata a mentirgli su di me, il che mi fa sentire notevolmente sollevata. Alzo gli occhi dalla colazione e lo vedo dall’altra parte della Sala Grande insieme a mio cugino Albus, mentre si stanno abbuffando al tavolo di Serpeverde. Loro due sono le classiche persone che, pur mangiando in continuazione, non ingrassano di un etto e li odio per questo: se l’anno prossimo voglio avere la speranza di rientrare nell’abito che ho indossato a Natale, dovrò digiunare per il resto dei miei giorni. Scorpius mi nota e mi saluta sorridente; Al, invece, sembra un po’ depresso: non credo abbia mai digerito il fatto che stiamo insieme e ora sapere che il suo migliore amico si porta a letto non una qualsiasi delle sue cugine, ma proprio quella che considera come una sorella, deve essere traumatico. Ringrazio sempre Merlino per avermi dato un fratello minore, che quindi non può avanzare alcun diritto su di me. Non so proprio Lily come faccia a sopportare le interferenze dei suoi fratelloni nella propria vita privata: credo che essere cresciuta con quei due accanto l’abbia fortificata. Per questo, nonostante abbia due anni in meno di me, è la mia migliore amica e, al di là di quello che piace pensare alle pettegole di Hogwarts, non siamo in competizione per Scorpius. Giusto per essere precisi, Lily odia Malfoy: papà una volta ha pure chiesto a zio Harry se potevano scambiarsi le figlie, beccandosi una strigliata da parte di mamma che rimarrà nella storia.

È proprio la mia migliore amica a distogliermi da queste riflessioni –e dal fissare Scorpius come un’ebete. Ha la faccia abbastanza preoccupata e si sta martoriando le mani, solo che non riesco a capire il motivo di tanta agitazione: va bene che ha una spiccata tendenza per i guai –i geni Potter si fanno sentire- ma sono appena le otto del mattino e, inoltre, ha una mente geniale per uscirne sempre candidamente e far ricadere la colpa su qualcun altro –in questo caso, invece, credo che i geni Weasley contribuiscano in particolar modo.

-‘Giorno Lils, come va, tutto bene?- borbotto masticando un biscotto al cioccolato. Mi fissa per qualche minuto senza dire nulla, poi si siede e inizia a mangiare. Ho la vaga sensazione che mi stia prendendo in giro: se non si sbriga a parlare la butto nel Lago Nero, non ho intenzione di farmi rovinare la giornata più bella della mia vita da lei, anche se questa lei è l’unica ragazza al mondo con cui sia mai riuscita a fare amicizia. Sto per rovesciarle del succo di zucca sulla divisa –di proposito s’intende, così magari si scanta un po’- quando deve intuire il mio fastidio e si decide a parlare: sarà che sto scagliando Avada Kedavra con gli occhi?

-Rose, io avrei un problema.- Buongiorno Capitan Ovvio, fin lì ci ero arrivata da sola! Vogliamo saltare i preliminari e andare dritto al nocciolo della questione? Mi impongo di mantenere la calma e le rispondo con il sorriso migliore che riesco a fare sulla bocca.

-Dimmi pure Lils, come posso aiutarti?- Voglio un oscar, ora. Nemmeno le migliori attrici babbane sarebbero state capaci di una performance del genere –e loro sono obbligate a sorridere sempre per colpa dei continui interventi di chirurgia estetica cui si sottopongono.

-Rosie, io…insomma, credo che…penso di avere le mestruazioni.- E lei sarebbe preoccupata. Per una cazzata del genere. Vorrei davvero vedere cosa farebbe al mio posto dopo il casino che ho combinato! Va bene, prima la calmo e poi mi faccio spiegare come si possa pensare di avere le mestruazioni: svegliarsi la mattina in un lago di sangue mi sembra un segnale piuttosto evidente, o desidera per caso una lettera in carta bollata?

-Non ti preoccupare. Vieni, andiamo al bagno. Dovrei avere qualche assorbente qui con me.-

-Grazie Rosie, sei la migliore, sapevo di poter contare su di te!- Mia cugina sorride e mi abbraccia forte. Mentre ci dirigiamo fuori dalla Sala Grande, mi tempesta di domande in merito a come funzioni esattamente la cosa, ma fingo di non saper rispondere alla maggior parte di esse: insomma, per certi discorsi esistono le mamme! Vedere l’espressione di un genitore di fronte alle curiosità dei figli è una delle cose più appaganti sulla terra, perché privarsene? Arriviamo al bagno solo dopo una decina di minuti –le scale hanno cambiato e ho preferito non far cambiare Lily in compagnia di Mirtilla Malcontenta, per evitare che lo venga a sapere tutta la scuola. Subito inizio a frugare nella mia borsa: mia cugina mi tranquillizza, dicendo che, se non troverò nulla, chiederà aiuto a Roxanne, ma io non mi arrendo. Infatti, sono assolutamente certa di avere qualche assorbente con me, per sicurezza, visto che dovrebbero venirmi proprio in questo periodo. Alla fine riesco a concludere la mia ricerca, dare una mano a Lily, arrivare puntuale a Trasfigurazione nonostante tutto e prendere addirittura una E all’interrogazione: meriterei una medaglia al valore come quella che hanno rifilato ai miei dopo la guerra. Lo so che è inutile, ma è un ottimo fermalibri ed è troppo bello vedere lo sguardo ammirato degli ospiti che iniziano ad elogiarti e a chiederti dettagli in merito alle tue imprese.

Nei giorni successivi la mia vita sembra assumere una svolta positiva. La relazione con Scorpius non fa che migliorare e Albus pare averla accettata; Dominique ha litigato con il suo ragazzo perfetto –anche se poi hanno fatto pace e lui, per farsi perdonare, l’ha portata a cena nel ristorante più bello di Londra-; zia Ginny ha inviato a mio cugino James una Strillettera per essere stato punito un’ulteriore volta e ho riso fino alle lacrime; la mia media in Pozioni è passata dall’Oltre Ogni Previsione all’Eccezionale con immensa gioia di mamma, mentre papà ha iniziato a chiedersi se io sia realmente sua figlia. L’unica nota negativa è che Lily ha continuato a tormentarmi con le sue domande e per avere ulteriori assorbenti: non vuole farseli inviare da casa per evitare una figuraccia epica di fronte all’intera scuola, quindi mi sono ripromessa che la porterò ad Hogsmeade a comprarli il prossimo weekend. Altrimenti, come farò io? Devo ammettere che questo mese sono un po’ in ritardo, tuttavia la cosa non mi preoccupa più di tanto, io non sono mai stata regolare. L’unico problema è che, quando arriveranno, temo dovrò restare a letto per due giorni a causa del dolore.

Stasera, però, non voglio pensare a nessun problema. Infatti, oggi è giovedì e devo vedermi con Scorpius davanti alla Stanza delle Necessità: lui, a differenza mia, è stato nominato Prefetto, ed avendo la ronda ha l’autorizzazione ad essere fuori dal dormitorio oltre l’orario del coprifuoco; inoltre, non corriamo il rischio di essere beccati, perché l’altro Prefetto di Serpeverde è un’idiota totale che non si azzarda ad andare oltre il terzo piano per paura di perdersi. Salto la cena per finire i compiti, poi inizio a truccarmi: per quanto mi impegni, ci impiego sempre almeno mezz’ora solo per mettermi la matita e l’ombretto –tutta colpa dei geni Granger che mi scorrono nelle vene! Sarebbe più facile chiedere aiuto a Roxanne, con cui condivido la stanza e che è molto più esperta di me, ma non mi abbasserò mai ad un livello simile, nemmeno se la persona che ho di fronte è mia cugina e non ha alcuna intenzione di prendermi in giro. Sto cercando di tracciare una linea di matita che non assomigli al Gran Canyon, quando sento sbattere la porta della stanza e faccio un sobbalzo tale che ora ho una riga blu che mi attraversa la faccia. Fantastico, dovrò ricominciare da capo. Giuro che se è quella svampita della McLaggen le tingo la faccia di blu. Esco rabbiosa dal bagno con gli occhi iniettati di sangue, quando mi accorgo che c’è Lily in lacrime seduta sul mio letto. Teoricamente, dovrei odiarla per aver reso vano il mio lavoro dopo che ho addirittura saltato un pasto per portarlo a termine –non che mi faccia male, sia chiaro, ho messo su qualche chiletto da quando sono tornata anche se non sto toccando cibo. In pratica, è la mia migliore amica e mi fa una tenerezza infinita. Mi siedo accanto a lei, la abbraccio e provo a consolarla.

-Che c’è che non va Lils?- le chiedo dolcemente, cercando di non far trapelare la rabbia che non sono riuscita a seppellire del tutto. Lei sospira –quanto è melodrammatica- si asciuga le lacrime e si decide a parlare.

-Avevo appena finito di cenare e mi ero alzata per tornare in camera con Jasmine. Ad un certo punto mio fratello, quello stupido naturalmente, mi chiama e urla di fronte a tutta la Sala Grande che ho una macchia sulla gonna. Credo che lui volesse semplicemente farmi un favore, ma ha attirato l’attenzione dell’intera scuola su di me: tutti hanno capito la natura di quella macchia e io sono corsa via piangendo e così…eccomi qui.- Io ammazzerò James Potter uno di questi giorni come è vero che mi chiamo Rose Weasley. Ha messo sua sorella, la mia Lily, in ridicolo di fronte a tutti –ergo anche il ragazzo che le piace, il cui nome mi porterò nella tomba- e, così facendo, ha impedito a me di essere perfetta e puntuale per Scorpius. Inizio a borbottare gli insulti peggiori che conosco e a camminare avanti e indietro per la stanza meditando un modo per far fuori quell’essere che ho la sfortuna di poter chiamare cugino, poi mi ricordo che non sono sola, mi fermo e comincio a parlare nella maniera più tranquilla possibile.

-Lily, non ti preoccupare, è una cosa naturale, non hanno niente in mano per attaccarti. Vedrai che domani mattina si saranno già scordati di stasera ed avranno qualche altro pettegolezzo. Che ne sappiamo noi, casomai sto benedetto Karma di cui parla sempre mamma esiste ed ora James è stato appeso a testa in giù nel bel mezzo della Sala Grande. Ci sono problemi peggiori.- Sto per aggiungere un “E io lo so bene” quando mi blocco, realizzando che mia cugina è molto intelligente e un’affermazione del genere comporterebbe non poche domande. Lei sembra un po’ rincuorata, cerca di sorridere perché sa che odio la gente che si lamenta per niente, poi cambia improvvisamente espressione. Sembra quasi…preoccupata.

-Rosie, tutto bene? Sembri pallida…- Pallida? Io? Dopo che ho speso un sacco di tempo a stendermi fondotinta e fard per non assomigliare ad un morto vivente? Fantastico, tra la pelle diafana di Scorpius e la mia diventeremo la nuova coppia dell’anno. Della comunità di ectoplasmi della scuola, ovviamente. Beh, almeno so che devo migliorare da quel punto di vista: forse è giunto il momento di chiedere consigli a mia madre. Mi fa ribrezzo persino a pensarci.

-Probabilmente è la luce o il trucco messo male.-

-Sicura di stare bene? Per me mangi troppo poco…-

-Troppo poco? Lilian Luna Potter solo perché ho saltato la cena non significa che sia anoressica! Per tua norma e regola sono perfino ingrassata da quando siamo tornati a scuola e sono intenzionata a perdere tutto quel lurido grasso che si è attaccato a me!- Dite che ho esagerato un po’?

-Rose, calmati! Chiedo umilmente scusa per aver osato preoccuparmi per la tua salute! Mamma mia, in questi giorni sei parecchio volubile, anche Albus non riesce a capirti e lo sai che lui ha un talento per la psicologia! Ma se venissero anche a te una buona volta queste benedette mestruazioni, forse ti calmeresti un po’.-

-Credi che io non stia male? Non posso mica comandarle a bacchetta! Mi sento un vero schifo: sto impallidendo, ingrassando, ho sbalzi umorali continui e per di più ci si aggiunge questa nausea tremenda che mi tormenta da due giorni…- Mi rendo conto troppo tardi di essermi lasciata sfuggire qualcosa che non dovevo dire. Lily subito assume lo sguardo classico da Terzo Grado, pronta a travolgermi di domande.

-Nausea? Perché non mi hai detto che avevi la nausea?- Ecco, lo sapevo io che le amiche femmine non fanno per me. Molto meglio i maschi: almeno loro, finché non smetti di respirare, non si fanno problemi –fatta eccezione per Al, ma lui è un caso a parte.

-Probabilmente è perché non ho mangiato. Nulla di preoccupante.- Un’improvvisazione niente male, devo dire. Peccato che, dallo sguardo furioso di mia cugina, deduco non abbia funzionato.

-Rose Weasley, credi veramente che, solo perché ho due anni in meno di te, mi berrò questa storia? Hai detto di avere la nausea da due giorni, quindi significa che non stai bene! Ora tu vai in Infermeria a farti visitare e mandi un messaggio a Malfoy dicendogli che il vostro appuntamento salta: se proprio ti vuole vedere, sarà negli orari di visita stabiliti! Sono stata chiara?- Ammetto che quando Lils si arrabbia fa quasi più paura di mia madre: pur non superando il metro e cinquanta, è davvero una furia.

-No, Lily, ti prego, l’Infermeria no! Senti, ti prometto che non salterò più i pasti, ma l’Infermeria no!-

-Va bene, ma solo se stasera non andrai all’appuntamento e starai a letto a riposare. Non voglio vederti con le occhiaie domattina.-

-Ti vorrei ricordare che sarei io la cugina maggiore, non tu, signorinella.- Dall’occhiataccia che mi rivolge capisco che non è una delle mie uscite migliori. Abbasso la testa e alla fine mi rassegno a scrivere un biglietto a Scorpius per annullare il nostro incontro –solo perché non voglio avere le occhiaie, sia chiaro, non perché sia disposta a dare retta a mia cugina. Lei mi accarezza i capelli con un sorriso dolce sul volto.

-Brava Rosie, so che è difficile, ma è la cosa giusta da fare. Un giorno mi ringrazierai e, quando dovrai badare a Theo e Danae, capirai quanto sia difficile accudire le persone cui vogliamo bene.- Miseriaccia, adesso sembra davvero mia madre! Non è che è lei sotto Pozione Polisucco, vero?

-Credo sia più plausibile che ti rinfaccerò tutta questa apprensione quando tu sarai incinta e nonostante nausee, stanchezze, chili di troppo e sbalzi d’umore vorrai ugualmente uscire.-

-Beh, allora io sono autorizzata a farlo, tu questi sintomi li hai già tutti!- Comincia a ridere come una pazza e anche io la seguo a ruota: le nostre liti vanno sempre a finire in discorsi senza senso sul nostro futuro. Ad un tratto, però, mi blocco a riflettere sulle parole di mia cugina. No, è assurdo pensare che, dopo solo due volte che vado a letto con un ragazzo –o meglio due- io sia già…Ma che vado a pensare, sono davvero un’idiota patentata! Quando faccio così, ho la conferma di essere la figlia di Ron Weasley.

-Rosie hai sbagliato la data. Il 4 era la settimana scorsa, oggi è l’11.-

-No, Lily, ne sono certa. Guarda sulla mia agenda. Vedi, domani ho l’interrogazione di Erbologia e infatti è il…12.- Sbianco ancor di più –sempre che sia possibile. Se oggi non è il 4 come pensavo, bensì l’11 vuol dire che il ritardo non è di sei giorni, ma di tredici.

-Rosie, tutto a posto? Non è un dramma! O Malfoy è così snob da non tollerare neanche una minuscola macchiolina sulle pergamene che riceve?-

-No, no, Lily, non è niente, solo…sono stanca, sì. Vorrei andare a dormire se non ti dispiace.-

-Suppongo sia inutile fare domande. Sappi che se hai bisogno io ci sono. Buona notte!-

Mia cugina mi saluta e se ne va: per fortuna ha deciso di non infierire. Miseriaccia, miseriaccia, miseriaccia, non può essere! Io, incinta, a soli quindici anni! Ok, manteniamo la calma: sabato ad Hogsmeade mi compro uno stock di test di gravidanza e saranno di sicuro tutti negativi. Insomma, io non posso aspettare un bambino! Va bene che non sono stata molto chiara a riguardo quando formulavo il pacchetto-vita, ma Theo e Danae devono nascere solo tra una decina d’anni! Non fasciarti la testa prima di essertela rotta, Rose. Respira, ci dovrà pur essere un’altra soluzione. Perché, se così non fosse, mia madre ucciderebbe sia me che il futuro nipote, i nonni morirebbero, i miei cugini e i miei zii castrerebbero il padre e mi farebbero vivere in isolamento per il resto dei miei giorni e papà mi diserederebbe, condannando me e la mia progenie ad una vita di stenti. Nell’attesa di scoprire la verità non mi restano che due cose da fare: disperarmi o godermi i miei ultimi giorni di vita normali. Decisamente meglio la prima. E accoccolata sotto le coperte aspetto sabato con le lacrime che mi solcano il viso e il terrore di scoprire quella verità tanto dolorosa.

Appunto per me stessa: la prossima volta che esprimi un desiderio, sii più precisa, idiota!

 

 

Angolo di Harry Potterish

Sono tornata! *si prepara a ricevere migliaia di insulti* Approfitto della neve e della chiusura della scuola per cominciare questa nuova long, tutta dal punto di vista di Rose. Innanzitutto, chiedo scusa a quelle cinque povere autrici cui ho dedicato la storia: spero non vi offendiate, ma era l’unico modo che avevo per ringraziarvi! La long ha tredici capitoli e, appena finita, mi soddisfaceva abbastanza, poi, rileggendola, ho sentito un leggero amaro in bocca, così ho scritto due raccolte di drabble ad essa collegate che saranno pubblicate alla fine. Il rating è arancione soloper alcune "licenze poetiche" che mi sono presa nei dialoghi... Per Elbeth: presto arriveranno più dialoghi, ma nei primi capitoli è necessario spiegare la psicologia dei personaggi! Per tutti gli altri: la matematica non è il mio forte, quindi siate clementi se ci sono riferimenti temporali sbagliati… Ora vi lascio o le note rischiano di diventare più lunghe del capitolo stesso! Vi ricordo che anche se il prologo è nulla su cui basarsi (citazione da Seamus Finnigan, Harry Potter e i Doni della Morte), recensioni e prime impressioni sono gradite, sia che esse siano positive, neutre o negative. Per ogni dubbio, chiedete pure!

Harry Potterish

  
Leggi le 14 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Harry Potterish