Attenzione!
Dopo
aver letto “Delicate” e “Still
Delicate” di padfoot4ever mi sono innamorata
della tematica trattata e mi sono sentita in dovere di intasare il sito
con la
mia personale ed esclusiva versione dei fatti. I personaggi non mi
appartengono, sono tutti di J. K.
Rowling. La storia non ha fini di lucro.
A
_FreeSoul_,
la mia fan più accanita
A
flors99,
perché è stata la prima a credere in me
A
CharmedAlis,
che ama le Rose/Scorpius e che, nonostante gli esami, riesce sempre a
trovare due minuti per i miei scleri
A
Madeline_95,
perché mi ha fatto sorridere
A
___Giuuu,
perché anche lei, come me, non può vivere senza
di loro
1.
Il
destino mescola le carte e noi giochiamo
Mi avevano detto che il quinto anno era uno dei più difficili ed impegnativi. Sarebbe stato l’anno del primo amore e degli scombussolamenti ormonali, avrei dovuto iniziare a preoccuparmi maggiormente della mia immagine e della mia vita sociale ma, come mi ricordava costantemente mia madre, avrei dovuto anche sostenere i G.U.F.O. e decidere che mestiere praticare in futuro. Onestamente, ero molto più concentrata sui primi tre aspetti: a scuola avevo sempre avuto ottimi voti e, fin dall’età di otto anni, avevo stabilito che sarei diventata una giornalista famosa e che un giorno avrei fondato la mia rivista personale, un giornale che informasse veramente la gente, non come La Gazzetta del Profeta, Il Cavillo o Il Settimanale delle Streghe.
Il pacchetto “La mia vita futura” da me programmato prevedeva anche una bella villetta nella periferia di Londra, un marito e due figli.
A dieci anni avevo precisato che se i due bambini fossero stati un maschio di nome Theo e una femmina di nome Danae sarebbe stato il massimo.
A dodici anni avevo specificato che se avessero avuto i capelli biondi e gli occhi castani sarebbero stati perfetti.
A quattordici anni avevo concluso che l’unica persona che avrebbe potuto far loro da padre era Scorpius Malfoy e, all’inizio del quinto anno, potevo definirmi a buon punto sul mio piano di lavoro.
Peccato che la
vita non sia così facile. Peccato
che il futuro sia impossibile da prevedere. Peccato che io non sia la
ragazza
adatta a fare follie. Peccato che il mio nome sia Rose Weasley ed abbia
fatto
la cazzata più grande di tutta la mia vita.
***
Mia cugina
Dominique è
sempre stata un punto di riferimento per me. Non fraintendetemi, con
“punto di
riferimento” non intendo la mia migliore amica, né
la sorella maggiore che non
ho mai avuto. Intendo semplicemente dire che è la persona
che odio di più al
mondo: lei con quella sua media perfetta, con quei suoi capelli
perfetti, con
quei suoi occhi perfetti, con quella sua pelle perfetta, con quel suo
fidanzato
perfetto, con quella sua vita così schifosamente perfetta da
far cariare
perfino una zolletta di zucchero. Di conseguenza, qualsiasi cosa porti
a
termine nella mia vita è solo un tentativo di superarla, di
sbatterle in faccia
che non è l’unica ad essere capace di prendere una
E in Storia della Magia o di
avere una vita sociale in grado di fare concorrenza a quella del
Ministro della
Magia in persona.
Quando alla fine
dell’anno scorso Scorpius Malfoy, quello Scorpius Malfoy
previsto nel mio
pacchetto-vita, si è dichiarato di fronte ad una Burrobirra
di Madama Rosmerta,
ero così felice ed emozionata che ho pagato da bere a tutti
i presenti nel locale. Eravamo
diventati amici durante gli esami al secondo anno grazie ad uno dei
tanti piani
geniali di mio cugino Albus, che teneva particolarmente a far legare le
due
persone più importanti della sua vita. È stato un
po’ uno shock per lui
scoprire della nostra storia. No, non è stato uno shock
perché ci ha beccati
imbucati in un’aula mentre cercavamo di nasconderci per
evitare i giudizi degli
altri. Lo è stato perché sono corsa da lui,
l’ho abbracciato –o meglio, quasi
soffocato- e ho urlato la notizia dritta dritta dentro al suo
padiglione
auricolare, causandogli un’emicrania della durata di ben tre
giorni. In quel
momento lo ha scoperto inevitabilmente anche il resto della scuola, ma
sembrava
che nessuno fosse troppo sorpreso. A quanto pare tutti si aspettavano
che prima
o poi noi due saremmo finiti insieme: io, Albus e Scorpius possiamo
definirci i
degni eredi del Trio dei Miracoli e, visto che uno di loro è
mio cugino, era
abbastanza facile indovinare con chi sarei finita.
Vi starete
chiedendo che
cosa c’entri tutto questo con mia cugina Dominique. Semplice:
lei sta con il
suo ragazzo perfetto dall’età di tredici anni, ha
dato il suo primo bacio
–naturalmente perfetto- all’età di
dodici, ma la sua prima volta è stata a
diciassette anni. Lei sostiene di aver promesso alla sorella Victoire
di
aspettare la maggiore età per perdere la
verginità. Io credo semplicemente che avesse
paura, paura delle conseguenze, paura di non essere
all’altezza. Mettermi con
Scorpius significava avere l’opportunità di
superare mia cugina per la prima
volta. So che è immorale e sbagliato, ma provate a mettermi
nei miei panni: non
è facile vivere accanto a Miss Perfezione! Non sono una
ninfomane e credo di
amare veramente il mio ragazzo, quindi diciamo che sto solo prendendo
due
Ippogrifi con un furetto –e mai proverbio fu più
calzante.
***
Ieri sera
è stata la
mia prima volta con Scorpius e stamattina sono la ragazza
più felice
del Regno Unito. È stato molto difficile convincerlo, lui
sembrava più restio
e meno pronto di me: al di là dell’immagine da
duro e playboy che si è
costruito, pardon
gli hanno costruito intorno, è impacciato, tenero e mi ha
confessato di essere vergine. Beh, lo era, almeno fino a ieri sera. Ci
siamo
incontrati nella Stanza delle Necessità, poiché
apparteniamo a Case differenti,
ed è stato un momento molto romantico. Sicuramente
più della mia prima volta:
le uniche cose che provavo erano rabbia, desiderio di vendetta e un
dolore
allucinante. Naturalmente questo a Scorpius non l’ho detto,
altrimenti mi
avrebbe mollata seduta stante: infatti, se avete fatto attenzione a
ciò che ho
detto fino ad ora, avrete notato che la mia prima volta è
stata con un altro e
durante la mia attuale relazione. Insomma, senza fare troppi giri di
parole,
l’ho tradito. Non perché non lo ami, non
perché l’altro mi piacesse di più, non
perché sia una sgualdrina –il termine donna
scarlatta che usa sempre mia madre
mi sembra poco adatto, visto il colore dei miei capelli-, non
perché fossi
ubriaca. Solo perché avevo il fottuto bisogno di avere la
mia rivincita su
Dominique e lui è stato così convincente e mi
trasmetteva una sicurezza tale
che mi sono lasciata trascinare dalla situazione. È successo
circa un mesetto
fa, durante le vacanze di Natale, la notte di Capodanno, che io
ribattezzerei
tranquillamente la notte delle cazzate. Sì,
perché quando scocca la mezzanotte
del 31 dicembre sembra che tutti sentano il bisogno impellente di fare
qualcosa
di stupido solo perché “fa figo”. Tanto
per la cronaca, non è che nei dieci
minuti successivi all’inizio del nuovo anno veniamo
trasportati in una
dimensione parallela dove possiamo fare quello che ci pare senza
preoccuparci
delle conseguenze. Rimaniamo sempre in questa schifosa
realtà. Purtroppo.
Tuttavia, dopo
ieri
notte, ho deciso di dimenticare definitivamente il passato: sono sicura
che
Scorpius non verrà mai a sapere niente della mia piccola
–ok, forse non poi
tanto piccola- stupidaggine e, inoltre, non sarò
più obbligata a mentirgli su
di me, il che mi fa sentire notevolmente sollevata. Alzo gli occhi
dalla
colazione e lo vedo dall’altra parte della Sala Grande
insieme a mio cugino Albus,
mentre si stanno abbuffando al tavolo di Serpeverde. Loro due sono le
classiche
persone che, pur mangiando in continuazione, non ingrassano di un etto
e li
odio per questo: se l’anno prossimo voglio avere la speranza
di rientrare
nell’abito che ho indossato a Natale, dovrò
digiunare per il resto dei miei
giorni. Scorpius mi nota e mi saluta sorridente; Al, invece, sembra un
po’
depresso: non credo abbia mai digerito il fatto che stiamo insieme e
ora sapere
che il suo migliore amico si porta a letto non una qualsiasi delle sue
cugine,
ma proprio quella che considera come una sorella, deve essere
traumatico.
Ringrazio sempre Merlino per avermi dato un fratello minore, che quindi
non può
avanzare alcun diritto su di me. Non so proprio Lily come faccia a
sopportare
le interferenze dei suoi fratelloni nella propria vita privata: credo
che
essere cresciuta con quei due accanto l’abbia fortificata.
Per questo,
nonostante abbia due anni in meno di me, è la mia migliore
amica e, al di là di
quello che piace pensare alle pettegole di Hogwarts, non siamo in
competizione
per Scorpius. Giusto per essere precisi, Lily odia Malfoy:
papà una volta ha
pure chiesto a zio Harry se potevano scambiarsi le figlie, beccandosi
una
strigliata da parte di mamma che rimarrà nella storia.
È
proprio la mia
migliore amica a distogliermi da queste riflessioni –e dal
fissare Scorpius
come un’ebete. Ha la faccia abbastanza preoccupata e si sta
martoriando le mani,
solo che non riesco a capire il motivo di tanta agitazione: va bene che
ha una
spiccata tendenza per i guai –i geni Potter si fanno sentire-
ma sono appena le
otto del mattino e, inoltre, ha una mente geniale per uscirne sempre
candidamente e far ricadere la colpa su qualcun altro –in
questo caso, invece,
credo che i geni Weasley contribuiscano in particolar modo.
-‘Giorno
Lils, come va,
tutto bene?- borbotto masticando un biscotto al cioccolato. Mi fissa
per
qualche minuto senza dire nulla, poi si siede e inizia a mangiare. Ho
la vaga
sensazione che mi stia prendendo in giro: se non si sbriga a parlare la
butto
nel Lago Nero, non ho intenzione di farmi rovinare la giornata
più bella della
mia vita da lei, anche se questa lei è l’unica
ragazza al mondo con cui sia mai
riuscita a fare amicizia. Sto per rovesciarle del succo di zucca sulla
divisa
–di proposito s’intende, così magari si
scanta un po’- quando deve intuire il
mio fastidio e si decide a parlare: sarà che sto scagliando
Avada Kedavra con
gli occhi?
-Rose, io avrei
un
problema.- Buongiorno Capitan Ovvio, fin lì ci ero arrivata
da sola! Vogliamo saltare
i preliminari e andare dritto al nocciolo della questione? Mi impongo
di
mantenere la calma e le rispondo con il sorriso migliore che riesco a
fare
sulla bocca.
-Dimmi pure
Lils, come
posso aiutarti?- Voglio un oscar, ora. Nemmeno le migliori attrici
babbane
sarebbero state capaci di una performance del genere –e loro
sono obbligate a
sorridere sempre per colpa dei continui interventi di chirurgia
estetica cui si
sottopongono.
-Rosie,
io…insomma,
credo che…penso di avere le mestruazioni.- E lei sarebbe
preoccupata. Per una
cazzata del genere. Vorrei davvero vedere cosa farebbe al mio posto
dopo il
casino che ho combinato! Va bene, prima la calmo e poi mi faccio
spiegare come
si possa pensare di avere le
mestruazioni: svegliarsi la mattina in un lago di sangue mi sembra un
segnale
piuttosto evidente, o desidera per caso una lettera in carta bollata?
-Non ti
preoccupare.
Vieni, andiamo al bagno. Dovrei avere qualche assorbente qui con me.-
-Grazie Rosie,
sei la
migliore, sapevo di poter contare su di te!- Mia cugina sorride e mi
abbraccia
forte. Mentre ci dirigiamo fuori dalla Sala Grande, mi tempesta di
domande in
merito a come funzioni esattamente la cosa, ma fingo di non saper
rispondere
alla maggior parte di esse: insomma, per certi discorsi esistono le
mamme!
Vedere l’espressione di un genitore di fronte alle
curiosità dei figli è una
delle cose più appaganti sulla terra, perché
privarsene? Arriviamo al bagno
solo dopo una decina di minuti –le scale hanno cambiato e ho
preferito non far
cambiare Lily in compagnia di Mirtilla Malcontenta, per evitare che lo
venga a
sapere tutta la scuola. Subito inizio a frugare nella mia borsa: mia
cugina mi
tranquillizza, dicendo che, se non troverò nulla,
chiederà aiuto a Roxanne, ma io
non mi arrendo. Infatti, sono assolutamente certa di avere qualche
assorbente
con me, per sicurezza, visto che dovrebbero venirmi proprio in questo
periodo.
Alla fine riesco a concludere la mia ricerca, dare una mano a Lily,
arrivare
puntuale a Trasfigurazione nonostante tutto e prendere addirittura una
E
all’interrogazione: meriterei una medaglia al valore come
quella che hanno
rifilato ai miei dopo la guerra. Lo so che è inutile, ma
è un ottimo fermalibri
ed è troppo bello vedere lo sguardo ammirato degli ospiti
che iniziano ad
elogiarti e a chiederti dettagli in merito alle tue imprese.
Nei giorni
successivi
la mia vita sembra assumere una svolta positiva. La relazione con
Scorpius non
fa che migliorare e Albus pare averla accettata; Dominique ha litigato
con il
suo ragazzo perfetto –anche se poi hanno fatto pace e lui,
per farsi perdonare,
l’ha portata a cena nel ristorante più
bello di
Londra-; zia Ginny ha inviato a
mio cugino James una Strillettera per essere stato punito
un’ulteriore volta e
ho riso fino alle lacrime; la mia media in Pozioni è passata
dall’Oltre Ogni
Previsione all’Eccezionale con immensa gioia di mamma, mentre
papà ha iniziato
a chiedersi se io sia realmente sua figlia. L’unica nota
negativa è che Lily ha
continuato a tormentarmi con le sue domande e per avere ulteriori
assorbenti: non
vuole farseli inviare da casa per evitare una figuraccia epica di
fronte
all’intera scuola, quindi mi sono ripromessa che la
porterò ad Hogsmeade a
comprarli il prossimo weekend. Altrimenti, come farò io?
Devo ammettere che
questo mese sono un po’ in ritardo, tuttavia la cosa non mi
preoccupa più di
tanto, io non sono mai stata regolare. L’unico problema
è che, quando
arriveranno, temo dovrò restare a letto per due giorni a
causa del dolore.
Stasera,
però, non
voglio pensare a nessun problema. Infatti, oggi è
giovedì e devo vedermi con
Scorpius davanti alla Stanza delle Necessità: lui, a
differenza mia, è stato
nominato Prefetto, ed avendo la ronda ha l’autorizzazione ad
essere fuori dal
dormitorio oltre l’orario del coprifuoco; inoltre, non
corriamo il rischio di
essere beccati, perché l’altro Prefetto di
Serpeverde è un’idiota totale che
non si azzarda ad andare oltre il terzo piano per paura di perdersi.
Salto la
cena per finire i compiti, poi inizio a truccarmi: per quanto mi
impegni, ci
impiego sempre almeno mezz’ora solo per mettermi la matita e
l’ombretto –tutta
colpa dei geni Granger che mi scorrono nelle vene! Sarebbe
più facile chiedere
aiuto a Roxanne, con cui condivido la stanza e che è molto
più esperta di me,
ma non mi abbasserò mai ad un livello simile, nemmeno se la
persona che ho di
fronte è mia cugina e non ha alcuna intenzione di prendermi
in giro. Sto
cercando di tracciare una linea di matita che non assomigli al Gran
Canyon,
quando sento sbattere la porta della stanza e faccio un sobbalzo tale
che ora
ho una riga blu che mi attraversa la faccia. Fantastico,
dovrò ricominciare da
capo. Giuro che se è quella svampita della McLaggen le tingo
la faccia di blu.
Esco rabbiosa dal bagno con gli occhi iniettati di sangue, quando mi
accorgo
che c’è Lily in lacrime seduta sul mio letto.
Teoricamente, dovrei odiarla per
aver reso vano il mio lavoro dopo che ho addirittura saltato un pasto
per
portarlo a termine –non che mi faccia male, sia chiaro, ho
messo su qualche
chiletto da quando sono tornata anche se non sto toccando cibo. In
pratica, è
la mia migliore amica e mi fa una tenerezza infinita. Mi siedo accanto
a lei,
la abbraccio e provo a consolarla.
-Che
c’è che non va
Lils?- le chiedo dolcemente, cercando di non far trapelare la rabbia
che non
sono riuscita a seppellire del tutto. Lei sospira –quanto
è melodrammatica- si
asciuga le lacrime e si decide a parlare.
-Avevo appena
finito di
cenare e mi ero alzata per tornare in camera con Jasmine. Ad un certo
punto mio
fratello, quello stupido naturalmente, mi chiama e urla di fronte a
tutta la
Sala Grande che ho una macchia sulla gonna. Credo che lui volesse
semplicemente
farmi un favore, ma ha attirato l’attenzione
dell’intera scuola su di me: tutti
hanno capito la natura di quella macchia e io sono corsa via piangendo
e
così…eccomi qui.- Io ammazzerò James
Potter uno di questi giorni come è vero
che mi chiamo Rose Weasley. Ha messo sua sorella, la mia Lily, in
ridicolo di
fronte a tutti –ergo anche il ragazzo che le piace, il cui
nome mi porterò
nella tomba- e, così facendo, ha impedito a me di essere
perfetta e puntuale
per Scorpius. Inizio a borbottare gli insulti peggiori che conosco e a
camminare avanti e indietro per la stanza meditando un modo per far
fuori
quell’essere che ho la sfortuna di poter chiamare cugino, poi
mi ricordo che
non sono sola, mi fermo e comincio a parlare nella maniera
più tranquilla
possibile.
-Lily, non ti
preoccupare, è una cosa naturale, non hanno niente in mano
per attaccarti.
Vedrai che domani mattina si saranno già scordati di stasera
ed avranno
qualche altro pettegolezzo. Che ne sappiamo noi, casomai sto benedetto
Karma di
cui parla sempre mamma esiste ed ora James è stato appeso a
testa in giù nel
bel mezzo della Sala Grande. Ci sono problemi peggiori.- Sto per
aggiungere un
“E io lo so bene” quando mi blocco, realizzando che
mia cugina è molto
intelligente e un’affermazione del genere comporterebbe non
poche domande. Lei
sembra un po’ rincuorata, cerca di sorridere
perché sa che odio la gente che si
lamenta per niente, poi cambia improvvisamente espressione. Sembra
quasi…preoccupata.
-Rosie, tutto
bene?
Sembri pallida…- Pallida? Io? Dopo che ho speso un sacco di
tempo a stendermi fondotinta
e fard per non assomigliare ad un morto vivente? Fantastico, tra la
pelle
diafana di Scorpius e la mia diventeremo la nuova coppia
dell’anno. Della
comunità di ectoplasmi della scuola, ovviamente. Beh, almeno
so che devo
migliorare da quel punto di vista: forse è giunto il momento
di chiedere
consigli a mia madre. Mi fa ribrezzo persino a pensarci.
-Probabilmente
è la
luce o il trucco messo male.-
-Sicura di stare
bene?
Per me mangi troppo poco…-
-Troppo poco?
Lilian
Luna Potter solo perché ho saltato la cena non significa che
sia anoressica!
Per tua norma e regola sono perfino ingrassata da quando siamo tornati
a scuola
e sono intenzionata a perdere tutto quel lurido grasso che si
è attaccato a
me!- Dite che ho esagerato un po’?
-Rose, calmati!
Chiedo
umilmente scusa per aver osato preoccuparmi per la tua salute! Mamma
mia, in
questi giorni sei parecchio volubile, anche Albus non riesce a capirti
e lo sai
che lui ha un talento per la psicologia! Ma se venissero anche a te una
buona
volta queste benedette mestruazioni, forse ti calmeresti un
po’.-
-Credi che io
non stia
male? Non posso mica comandarle a bacchetta! Mi sento un vero schifo:
sto
impallidendo, ingrassando, ho sbalzi umorali continui e per di
più ci si
aggiunge questa nausea tremenda che mi tormenta da due
giorni…- Mi rendo conto
troppo tardi di essermi lasciata sfuggire qualcosa che non dovevo dire.
Lily
subito assume lo sguardo classico da Terzo Grado, pronta a travolgermi
di
domande.
-Nausea?
Perché non mi
hai detto che avevi la nausea?- Ecco, lo sapevo io che le amiche
femmine non
fanno per me. Molto meglio i maschi: almeno loro, finché non
smetti di
respirare, non si fanno problemi –fatta eccezione per Al, ma
lui è un caso a
parte.
-Probabilmente
è perché
non ho mangiato. Nulla di preoccupante.- Un’improvvisazione
niente male, devo
dire. Peccato che, dallo sguardo furioso di mia cugina, deduco non
abbia
funzionato.
-Rose Weasley,
credi
veramente che, solo perché ho due anni in meno di te, mi
berrò questa storia? Hai
detto di avere la nausea da due giorni, quindi significa che non stai
bene! Ora
tu vai in Infermeria a farti visitare e mandi un messaggio a Malfoy
dicendogli
che il vostro appuntamento salta: se proprio ti vuole vedere,
sarà negli orari
di visita stabiliti! Sono stata chiara?- Ammetto che quando Lils si
arrabbia fa
quasi più paura di mia madre: pur non superando il metro e
cinquanta, è davvero
una furia.
-No, Lily, ti
prego, l’Infermeria
no! Senti, ti prometto che non salterò più i
pasti, ma l’Infermeria no!-
-Va bene, ma
solo se
stasera non andrai all’appuntamento e starai a letto a
riposare. Non voglio
vederti con le occhiaie domattina.-
-Ti vorrei
ricordare
che sarei io la cugina maggiore, non tu, signorinella.-
Dall’occhiataccia che mi
rivolge capisco che non è una delle mie uscite migliori.
Abbasso la testa e
alla fine mi rassegno a scrivere un biglietto a Scorpius per annullare
il
nostro incontro –solo perché non voglio avere le
occhiaie, sia chiaro, non
perché sia disposta a dare retta a mia cugina. Lei mi
accarezza i capelli con
un sorriso dolce sul volto.
-Brava Rosie, so
che è
difficile, ma è la cosa giusta da fare. Un giorno mi
ringrazierai e, quando
dovrai badare a Theo e Danae, capirai quanto sia difficile accudire le
persone
cui vogliamo bene.- Miseriaccia, adesso sembra davvero mia madre! Non
è che è
lei sotto Pozione Polisucco, vero?
-Credo sia
più
plausibile che ti rinfaccerò tutta questa apprensione quando
tu sarai incinta e
nonostante nausee, stanchezze, chili di troppo e sbalzi
d’umore vorrai
ugualmente uscire.-
-Beh, allora io
sono
autorizzata a farlo, tu questi sintomi li hai già tutti!-
Comincia a ridere
come una pazza e anche io la seguo a ruota: le nostre liti vanno sempre
a
finire in discorsi senza senso sul nostro futuro. Ad un tratto,
però, mi blocco
a riflettere sulle parole di mia cugina. No, è assurdo
pensare che, dopo solo
due volte che vado a letto con un ragazzo –o meglio due- io
sia già…Ma che vado
a pensare, sono davvero un’idiota patentata! Quando faccio
così, ho la conferma
di essere la figlia di Ron Weasley.
-Rosie hai
sbagliato la
data. Il 4 era la settimana scorsa, oggi è l’11.-
-No, Lily, ne
sono
certa. Guarda sulla mia agenda. Vedi, domani ho
l’interrogazione di Erbologia e
infatti è il…12.- Sbianco ancor di più
–sempre che sia possibile. Se oggi non è
il 4 come pensavo, bensì l’11 vuol dire che il
ritardo non è di sei giorni, ma
di tredici.
-Rosie, tutto a
posto?
Non è un dramma! O Malfoy è così snob
da non tollerare neanche una minuscola
macchiolina sulle pergamene che riceve?-
-No, no, Lily,
non è
niente, solo…sono stanca, sì. Vorrei andare a
dormire se non ti dispiace.-
-Suppongo sia
inutile
fare domande. Sappi che se hai bisogno io ci sono. Buona notte!-
Mia cugina mi
saluta e
se ne va: per fortuna ha deciso di non infierire. Miseriaccia,
miseriaccia,
miseriaccia, non può essere! Io, incinta, a soli quindici
anni! Ok, manteniamo
la calma: sabato ad Hogsmeade mi compro uno stock di test di gravidanza
e
saranno di sicuro tutti negativi. Insomma, io non posso aspettare un
bambino!
Va bene che non sono stata molto chiara a riguardo quando formulavo il
pacchetto-vita, ma Theo e Danae devono nascere solo tra una decina
d’anni! Non
fasciarti la testa prima di essertela rotta, Rose. Respira, ci
dovrà pur essere
un’altra soluzione. Perché, se così non
fosse, mia madre ucciderebbe sia me che
il futuro nipote, i nonni morirebbero, i miei cugini e i miei zii
castrerebbero
il padre e mi farebbero vivere in isolamento per il resto dei miei
giorni e papà
mi diserederebbe, condannando me e la mia progenie ad una vita di
stenti.
Nell’attesa di scoprire la verità non mi restano
che due cose da fare:
disperarmi o godermi i miei ultimi giorni di vita normali. Decisamente
meglio
la prima. E accoccolata sotto le coperte aspetto sabato con le lacrime
che mi
solcano il viso e il terrore di scoprire quella verità tanto
dolorosa.
Appunto
per me stessa: la prossima volta che esprimi un desiderio, sii
più precisa,
idiota!
Angolo
di Harry Potterish
Sono tornata!
*si
prepara a ricevere migliaia di insulti* Approfitto della neve e della
chiusura
della scuola per cominciare questa nuova long, tutta dal punto di vista
di
Rose. Innanzitutto, chiedo scusa a quelle cinque povere autrici cui ho
dedicato
la storia: spero non vi offendiate, ma era l’unico modo che
avevo per
ringraziarvi! La long ha tredici capitoli e, appena finita, mi
soddisfaceva
abbastanza, poi, rileggendola, ho sentito un leggero amaro in bocca,
così ho
scritto due raccolte di drabble ad essa collegate che saranno
pubblicate alla
fine. Il rating è arancione soloper alcune "licenze
poetiche" che mi sono presa nei dialoghi... Per Elbeth: presto
arriveranno più dialoghi, ma nei primi capitoli è
necessario spiegare la psicologia dei personaggi! Per tutti gli altri:
la matematica non è il mio forte, quindi siate clementi se
ci sono
riferimenti temporali sbagliati… Ora vi lascio o
le note rischiano di diventare più lunghe del capitolo
stesso! Vi ricordo che
anche se il prologo è nulla su cui basarsi (citazione da
Seamus Finnigan, Harry
Potter e i Doni della Morte), recensioni e prime impressioni sono
gradite, sia
che esse siano positive,
neutre
o negative.
Per ogni dubbio, chiedete pure!
Harry Potterish