La maledizione delle due corone
Cap.8: la scelta
La
nottata si era fatta tarda ormai e il buio del cielo era intenso e cupo.
Le stelle
brillavano di una luce non loro e la luna era altissima nel cielo.
Takashi
continuava a camminare avanti e indietro, sembrava irrequieto.
Chiharu
si alzò dal posto in cui era e gli si avvicinò.
-
Takashi? -
Il
ragazzo si fermò al dolce suono della sua voce e si voltò, osservandola.
La luce
della luna si rifletteva sulla candida pelle della ragazza, mentre le sue corte
trecce si muovevano avanti e indietro spinte dal vento.
Takashi
era incantato, ma poi si riprese e sorrise.
Chiharu
non lo capì: - Perchè ridi? -
Il
ragazzo si avvicinò a Chiharu portò le mani petto, mentre le loro labbra
s'incontrarono in un dolce e tenero bacio.
Takashi
la guardò e le accarezzò una guancia: - Rido perchè sono felice di stare
insieme a te, mia dolce Chiharu...grazie di esistere -
Takashi
aveva detto quelle parole dal profondo del suo cuore, perchè sapeva che tra
pochi minuti sarebbero partiti per una battaglia più grande di loro e aveva
paura di perdere la sua perla più preziosa: Chiharu.
Negl'occhi
della ragazza calde lacrime si fecero spazio e lentamente scivolarono lungo le
delicate gote rosate.
-
Takashi! -
La
ragazza abbracciò il suo uomo e gli trasmise tutto il suo amore.
Da
lontano le sue amiche li osservavano e sorridevano alla loro vista.
- Siamo
sicure di quello che facciamo? -
Le parole
di Naoko ruppero il silenzio che Tomoyo e Rika avevano instaurato.
- Che
vuoi dire? -
Naoko
guardò le sue compagne: - Siamo sicure di voler fare questa battaglia? Infondo
non siamo coinvolte e se vogliamo possiamo andarcene anche subito! -
Rika si
avvicinò all'amica e l'abbracciò: - Anch'io ho paura Naoko, ma anche se conosco
da poco Sakura sento di volerle bene...sento che il mio cuore vuole vederla
sorride e sento che lei mi vuole bene...-
Tomoyo
prese le mani a Naoko: - Lo stesso vale per me, Naoko, e so che vale anche per
te...-
Naoko
annui dolcemente e osservò il cielo.
- Non
devi aver paura perchè noi saremo sempre con te e non ti abbandoneremo mai! -
Le tre
ragazze si strinsero in un affettuoso abbraccio.
Mizuchi
le osservava mentre stringeva le proprie mani intorno al corpo, come a
ripararsi da un freddo che solo lei sentiva.
Qualcosa
di soffice e caldo le coprì le spalle e la donna si voltò mentre i suoi lunghi
capelli rossi si mossero lentamente.
- Senti
freddo cara? -
Il
sorriso di Clow la fece sospirare.
- Ora no
perchè ci sei tu... -
Sulle
fredde sponde del lago, Shaoran passeggiava tranquillo mentre aspettava il
momento giusto per intervenire.
La sua
pantera lo seguiva sempre e ovunque e non lo lasciava mai da solo, mai.
Il
ragazzo la guardò e i loro occhi s'incrociarono fissandosi allungo.
Poi
decise: - E' ora! -
Takashi e
Chiharu sciolsero il loro abbraccio mentre il resto del gruppo si riunì alle
spalle di Shaoran.
Il
ragazzo porse davanti a se la propria mano e chiuse gli occhi:
- Dei
del cielo,
Dei della terra,
Dei dell'acqua e del fuoco...
...donatemi la spada
che fu forgiata da Marte,
rinforzata da Giove,
benedetta da Mercurio
e sigillata da Venere... -
(- Dei del cielo,
Dei della terra,
Dei dell'acqua e del fuoco...
...donatemi la spada
che fu forgiata da Marte,
rinforzata da Giove,
benedetta da Mercurio
e sigillata da Venere... - )
Intorno
alla mano di Shaoran si formò un'entità che sprigionava una forza inaudita.
- Spada!
Il Sole ti comanda,
il Sole ti chiama...
...mostrami la tua vera forma
e aiutami a scongiere i nemici
del bene! -
(- Spada!
Il Sole ti comanda,
il Sole ti chiama...
...mostrami la tua vera forma
e aiutami a sconfiggere i nemici
del bene! - )
Dalla
mano di Shaoran si formò una sfera lucente che piano, piano si allungò fino a
raggiungere la forma di una lunga spada.
La lama
era lucente e affilata, dal manico partiva uno strano oggetto tondo, marrone,
che sigillava la spada.
Shaoran
la prese in mano e la luce sparì.
La portò
in fine sulla sua fronte e lo strano oggetto marrone s'illuminò, per poi cadere
e liberare la spada dal suo sigillo.
Il
ragazzo la fece roteare in aria e poi si fermò con le gamba leggermente
divaricate ed entrambe le mani sul manico della spada.
Con un
movimento rapido e deciso, Shaoran tagliò l'aria davanti a se e poi rimise la
propria spada nel suo fodero, dietro alla schiena.
Tutti
guardarono incuriositi non capendo che cosa aveva concluso il ragazzo, ma
improvvisamente si sentì un rumore.
L'acqua
del lago fu divisa a metà come se qualcuno l'avesse tagliata.
Shaoran
riportò la propria mano davanti a se e la chiuse in un pugno, lasciando
visibile solo l'indice e il medio.
Il
ragazzo alzò le due dita e l'acqua, divisa in due, si alzò in alto come a
formare due giganteschi muri d'acqua.
Il gruppo
alle sue spalle non poteva credere a propri occhi: Shaoran solo con un movimento
fatto nell'aria, aveva tagliato in due le acque del lago e poi gli aveva
comandato di alzarsi.
L'unica a
non esserne stupita, era Star che, lentamente, cominciò ad avanzare verso il
sentiero dentro al lago, davanti a lei.
Shaoran
si voltò verso i suoi compari: - Andiamo! -
Tutto il
gruppo si mosse lentamente, insicuri che quei muri d'acqua potessero resistere
al loro passaggio.
Shaoran e
Star erano a capo gruppo e il loro passo era sicuro e deciso.
Shaoran
continuò a camminare quando si fermò.
Rika gli
andò addosso provocando una reazione a catena con il resto del gruppo.
- Clow?
Mizuchi? -
I due si
spostarono e raggiunsero il ragazzo che li aveva chiamati, inchinandosi ai suoi
piedi.
- Tornate
alla scuola, gli altri studenti non sanno di questa storia e potrebbero
insospettirsi se non vi vedono passeggiare tra le mura dell'accademia...qui ci
metteremo molto...-
L'uomo e
la donna annuirono e lentamente ritornarono indietro, senza fiatare.
- Quanto
a voi...- Shaoran si voltò e li osservò uno ad uno: - ...siete ancora in tempo
per andarvene di qui. Non...- Shaoran si fermò un secondo e abbassò lo sguardo:
- ...non sarà un bello spettacolo...-
Tomoyo
strinse le mani alle sue amiche e poi sospirò: - Noi vogliamo aiutarvi! -
Shaoran
annuì: - Bene, allora Naoko facci un pò di luce -
Naoko
annuì e si concentrò: raggruppò le mani e, quando le mollò, una sfera prese
forma cominciando a galleggiare in aria.
- SFERA
ILLUMINA NOI E TUTTO QUELLO CHE CI CIRCONDA! -
La sfera
obbedì alla sua padrona e sprigionò una luce potentissima, illuminando tutto
quello che si trovava sotto il suo raggio d'azione.
Takashi
osservò e poi fece un passo indietro, mentre Rika si portò una mano alla bocca.
Davanti a
loro vi era un grossissimo portale che precedeva l'entrata in un grotta.
Il
portale era stato scolpito e le sue sculture non erano di buon auspicio: corpi
di persone morte erano mangiati da avvolti; serpenti lunghi metri e metri
attaccavano creature innocenti e beate; mostri d'ogni genere, orribili, erano
ovunque e, sullo stipite del portale, padroneggiava un scritta:
Il limite tra la luce e il buio,
tra il bene e il
male,
tra il bianco e il
nero
....il confine tra la morte e la vita....
entrate, ma non uscitene mai più!
- Il limite tra la luce e il buio, tra
il bene e il male, tra il bianco e il nero...il confine tra la morte e la
vita....entrate, ma non uscitene mai più!-
Shaoran
tradusse l'antica scritta per i suoi compagni d'avventura, mentre Star cominciò
a ringhiare all'odore della morte che il suo naso percepiva.
Chiharu
tremava come una foglia e Tomoyo deglutì a fatica, mentre osservò uno strano
simbolo, subito sotto alla scritta: era il tatuaggio di Shaoran e Sakura.
- Questo
posto si è formato con la nostra maledizione...abbiamo aperto i cancelli della
morte e quelli della vita e le nostre due corone si trovano li, in bilico.
Basta solo un soffio per decidere le sorti delle intere galassie e quel soffio
si deciderà stasera...-
Detto ciò
il ragazzo si mosse all'interno della grotta, con al fianco Star mentre, un pò
titubanti, anche il resto del gruppo entrò.
Meiling
uscì dal suo nascondiglio e osservò il muro d'acqua davanti ai suoi occhi.
- E' lì
dentro? -
Ssssi...
La
ragazza si mosse lentamente, ma sentì delle voci e dei passi e, con uno scatto,
trovò rifugio dietro ad un cespuglio.
Clow e
Mizuchi fecero capolinea dal sentiero nel lago e lentamente si diressero verso
il bosco per raggiungere la scuola di magia.
Quando la
ragazza fu sicura di poter agire, uscì dal nuovo allo scoperto e si diresse
all'interno del lago.
Camminò
fino ad incontrare il grosso portale e sorrise.
I suoi
occhi divennero rossi e la sua voce si fece più rauca: - Sssstasera giocheremo
in casssa...-
La
ragazza alzò le mani e subito il portale s'illuminò cominciando a tremare.
Tutte le
bestie che erano raffigurate si staccarono completamente dalla dura pietra e
presero vita.
I loro
occhi risplendeva del rosso che Meiling aveva nei suoi e i mostri s'inchinarono
ai suoi piedi.
- Figli
miei, figli della notte, figli delle tenebre...ossstacolate il cammino al
divino Sssol e alla divina Ssstella, affinchè io possssa raggiungere le corone
prima di loro...-
I mostri
annuirono e lentamente scomparirono nel nulla.
Meiling
fece qualche passo e poi si fermò ad osservare il simbolo della maledizione.
-
Ssssento aria di vittoria...- disse ridendo con gusto, mentre le tenebre
l'avvolsero e la fecero scomparire.
Le pareti
della grotta erano umide, a causa dell'infiltrazioni d'acqua del lago, e
l'acqua ristagnava a terra in pozzanghere.
I ragazzi
camminarono a lungo per uno stretto corridoio e raggiunsero la fine della
grotta.
Davanti a
loro una vastissima grotta con stalagmiti e stalattiti d'ogni forma e genere.
-
Chiharu? Accendi questo -
Shaoran
indicò una fessura all'interno della parete al suo fianco.
Chiharu
obbedì e appena lo toccò, quello che vi era all'interno cominciò a bruciare
diventando presto una fiamma viva.
La fiamma
poi continuò ad accendersi lungo la parete e lentamente tutta la grotta fu
illuminata da un gigantesco impianto d'illuminazione.
Le pareti
era bianche candide, ma il fuoco vivo e acceso delle fiamma stonavano con i
loro riflessi argentati: sembrava proprio che ci fosse un pò di paradiso e un
pò d'inferno in quel luogo.
Shaoran
si diresse lentamente verso il centro della stanza, seguito dalla pantera
sempre in allerta.
Tomoyo e
Rika si spostarono e cominciarono ad osservarsi intorno, mentre Chiharu e
Takashi stavano vicini e cercavano di farsi forza l'uno con l'altro.
Naoko fu
catturata dal brillare di una roccia.
La
ragazza si avvicinò lentamente, come ipnotizzata e portava avanti la mano,
decisa a toccare quella strana cosa che l'attirava tanto.
Shaoran
si voltò di scattò: - NON TOCCARLA! -
Appena
Naoko sfiorò la superficie della roccia, essa divenne un mostro che la afferrò
per il braccio e la immobilizzò.
- NAOKO!
- urlò Tomoyo andando in suo soccorso, ma la roccia al suo fianco prese forma e
la bloccò insieme a Rika.
-
ATTENTI! - urlò invano Shaoran, mentre un grosso serpente di pietra strinse
insieme Takashi e Chiharu, quasi soffocandoli.
Shaoran
fece un passo e mise una mano sull'impugnatura della sua spada, pronto ad
aiutarli, ma...
- NON
MUOVER UN SSSOL MUSCOLO! -
Quella
voce..
Quell’esse
sibilante...
Il
ragazzo con un brivido che gli corse lungo la schiena, si voltò lentamente.
Star
cominciò a ringhiare, mentre dal nulla comparvero altri mostri e una ragazza
dai codini neri, gli occhi rossi e un lungo abito di merletti neri e piume di
pavone.
- Meiling
ti prego aiutaci! - disse Tomoyo, mentre il mostro la strinse di più.
Meiling
la guardò e sorrise.
- No,
Tomoyo...Meling è morta, quello che vedi è solo il suo corpo, ma l'animo è
di...-
-
DELL'UNICO E INDISSSCUSO VERO SSSOVRANO DELL'UNIVERSO, IN ALTRE PAROLE IO:
SSSIR. HINAWA KINOMOTO! Vi ssono mancato divino Sssol? -
Shaoran
guardò la figura della ragazza davanti a se con odio.
- Anche
voi mi ssiete mancato e per fessteggiare quesssto giorno perchè non uccidere
quesste graziose creature? -
Shaoran
guardò i suoi compagni mentre soffrivano e sospirò: - Che cosa vuoi? -
- Voglio
che tu sssvegli i due guardiani affinché io possssa rubare le corone...-
- MAI! -
Meiling
lo guardò con i suo occhi color sangue: - Ah si? -
Dal
pavimento della grotta uscirono due lunghe braccia che presero e
immobilizzarono Star in una sola mossa.
- SAKURA!
-
- Se non
vuoi che la uccida subito, fa come ti dico...altrimenti il suo sangue scorrerà
lungo le candide pareti di questo grazioso posto! -
Shaoran
guardò la sua pantera che si dimenava, cercando di liberarsi, ma stretta era
troppo forte.
- Allora
Sol? Che cosa rispondete? -
Shaoran
non avrebbe risposto affatto a quella domanda: rinunciare a Sakura e ai suoi
amici o all'intero universo?
Questa
volta era davvero spacciato ed aveva bisogno di un piano e in fretta!