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Autore: the doctorfeddy    06/02/2012    2 recensioni
kotake non sa che dentro di lui si nasconde un'energia distruttiva, come reagira? e soprattutto come reagira doremi? un guerra si scaglia al orizzonte
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Richiamo dell'elfo

Capitolo 11


Una ragazza bionda indaffarata nella cucina di un negozio nella periferia di New York.

Suonarono al campanello.

chi sarà mai?” penso la ragazza.

  • Si chi è?- disse la ragazza aprendo la porta.

  • Momoko-chan- disse un ragazzo alto con lunghi capelli bordeaux.

  • Ciao Akatsuki-kun, che ci fai da queste parti?- disse Momoko.

  • Passavo da qui e ho detto, andiamo a trovare la futura pasticcera- disse Akatsuki con un sguardo ammagliatore

  • Sei sempre il solito Akatsuki, dai vieni dentro- disse Momoko ridendo.

Da quando era iniziata la missione di sconfiggere i guardiani e prendere gli elementi Momoko e Akatsuki erano nella stessa classe, nel caso che un demone tentasse di far del male alle ragazze, ognuno dei Flat aveva preso posto dove c'era una delle ojamajo tranne Doremi che a lei pensava Kotake.

Da quando Akatsuki entro nella classe di Momoko divenne la sua migliora amica. Ma la notizia più sensazionale era che qualche vecchio cliente della padrona della pasticceria aveva rilevato l'attività e chiese a Momoko se poteva fargli da pasticcera e far vedere ai nuovi clienti la sua arte, sino al compimento della maggior eta.

  • su su!! racconta che dolci stai facendo?- disse Akatsuki curioso.

  • Allora una bavarese alla menta, una crema inglese e udite udite crostata di fragole- disse Momoko

  • Allora siamo indaffarate con l'apertura della pasticceria- disse Akatsuki.

  • Già! Ma parlami di te piuttosto?- disse Momoko.

  • In che senso?- disse Akatsuki.

  • Il nome Doremi non ti dice nulla?- chiese Momoko con occhi maliziosi.

  • Che centra Doremi adesso?- disse Akatsuki agitandosi.

  • Centra perché mi accorgo come la guardi e come guardi male Kotake quando la sfotte- disse Momoko.

  • ...- Akatsuki non disse nulla.

  • Non lo so, vorrei dichiararmi ma per un motivo o per un altro non ci riesco- disse Akatsuki.

  • Dovresti perché se no Kotake ti sorpassa, se tu ami veramente Doremi diglielo e basta- disse infine Momoko.

  • Siamo troppo presi dalla missione per parlarci- disse Akatsuki.

  • Si ma hai pensato che siamo in costante pericolo e che in una missione potremo anche non fare più ritorno.- disse Momoko

  • lo so- disse semplicemente Akatsuki.

In quel momento iniziò a pensare a quanto era importante per lui Doremi, forse doveva affrettarsi a dichiararsi, ma la missione era più importante, non sapeva cosa fare.

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  • Kotake stai attento, questo siero è più potente di quelli somministrati fin ora- disse Toku prendendo una siringa con del liquido bluastro.

  • Andiamo bene- disse sarcasticamente Kotake.

  • Non c'è niente da scherzare- rimproverò Toku.

  • Non sto scherzando-disse Kotake.

  • Da quando è cominciata la missioni, sento delle voci, non parliamo della brama di sangue,non riesco a tenerla sotto controllo, a volte ho paura di colpire i ragazzi.- disse Kotake

  • delle voci? Quali voci?- chiese Toku.

  • Sento delle voci nella testa che dicono che mi tradiranno tutti appena sapranno il mio segreto- disse Kotake.

Toku rimase un po' a pensarci e poi disse- certo possono farlo, ma ricordati che io sono con te, per nessuna ragione al mondo devi cedere alla brama di sangue.-

  • certo- disse Kotake.

  • Promettimelo?- chiese Toku.

  • Te lo prometto- disse Kotake.

Kotake e Toku si trovavano nella nella laboratorio di Toku che si trovava nella casa situata nelle vicinanze del villaggio delle raganelle.

Toku si prestava a iniettare lo strano liquido nelle vene di Kotake. Kotake era seduto su una sedia da laboratorio con mani e piedi legati.

  • Toku-san mi può spiegare perché mi a legato come un salame?- chiese Kotake.

  • Come ti ho detto questo è molto più potente degli altri sieri che ti sto per iniettare, quindi appena entrerà in circolo potresti anche trasformarti- disse Toku serio.

Kotake si preparò psicologicamente e quindi chiuse gli occhi.

  • allora come va con Doremi?- disse Toku mentre aveva bucato la vena del ragazzo per iniettare il liquido.

  • Come vuoi che vada, se non gli dico il mio segreto non posso dichiararmi, e poi come gli è venuto questa domanda?- disse Kotake.

  • Solo per non farti sentire il siero che entra in circolo- disse Toku.

  • Sembrati molto affiatati?- disse Toku.

  • Già , anche tu e Majorin lo sembrate affiatati- disse Kotake.

  • Che c'entra Majorin?- disse Toku rosso.

  • Ahahahahahahahah... è tutto rosso- disse Kotake soddisfatto.

  • È un'altra storia tra me è Majorin tutti e due abbiamo delle ambizioni diverse e cosi non possiamo stare insieme- disse Toku.

  • Che...anf ambizioni avete?...anf- chiese Kotake che intanto il siero per controllare la brama di sangue entrava in circolo.

  • Vuoi sapere tutto di noi- disse Toku.

  • Allora la mia ambizione più grande è esplorare tutto il mondo della magia e carpire l'essenza degli elementi, mentre lei è sempre servire la regina in tutto e per tutto.- disse Toku.

  • Toku-san mi risponda sinceramente- disse Kotake.

  • Si?- disse Toku.

  • L'ama veramente Majorin?- chiese Kotake ormai in preda ai deliri.

  • Si, certo- disse Toku.

  • Allora ogni ostacolo si supera- disse Kotake con gli occhi chiusi.

  • La prego Toku-san si allontani da qui- disse Kotake.

    Tutto quello che successe dopo fu terribile Kotake comincio a cambiare il colore della pelle, gli occhi cambiarono sia forma che colore, invece della pupilla c'era una linea tipica degli occhi dei serpenti, ed era blu mentre la parte bianca divenne rossa, anche la sua voce era cambiata, era grottesca.

  • Cerca di controllarlo – disse Toku.

  • È una parola- disse Kotake dimenandosi.

  • Pensa alle cose belle che ti dato il mondo quando sei nato- disse Toku.

    Kotake iniziò a pensare alle cose belle che aveva. Niente! era molto forte la brama di sangue ma lui non demordeva cosi iniziò a pensare a Doremi.

    La trasformazione si era fermata. Stava tornando normale.

  • Cosa sta succedendo di solito ci metti più di venti minuti per tornare normale invece adesso ti è bastato solo otto minuti.- disse Toku incredulo

  • ...- Kotake era svenuto.

  • A ragazzo quanto lavoro mi dai da fare- disse Toku e lo prese in braccio.

  • Niente missione per tè oggi- disse Toku e lo portò sul lettino che lui usa quando doveva fare delle ricerche.

    Toku si avviò verso la porta pronto a chiamare i ragazzi per la quinta porta che aveva già trovato.

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  • Ehi! Doremi- disse una ragazza con capelli lunghi fino alle spalle biondo scuro.

  • Ciao Nobuko- disse Doremi.

  • Sai cosa è successo a Kotake, è da molti giorni che non viene a scuola- disse Nobuko.

  • Che vuoi che ne sappia io- disse seccata Doremi.

  • Ma di solito sei tu che stai sempre con lui- disse Nobuko con sguardo malizioso.

  • Beh... ecco... siamo molto amici- disse Doremi agitandosi.

  • Vedi come ti agita se parlo di Kotake. Forse ti piace?- disse Nobuko.

  • CHE...CHE... STAI DICENDO?- disse Doremi rossa come i capelli.

  • Forse è un demone e non si può far vedere di giorno ed innamorato di una umana che lo ricambia ma il loro amore è proibito e quindi le loro famiglie si oppongo- disse Nobuko con occhi sognanti.

  • Se non ti conoscesi direi che sei matta- rise Doremi.

  • Ci verrebbe un bel romanzo- disse Nobuko prendendo il suo solito quaderno.

    Arrivati ad un certo punto si salutarono ed andarono ognuno in due strade diverse. Doremi arrivo a casa e vide che Pop aveva amici quindi fece piano, si tolse le scarpe e si mise le pantofole e si affacciò nella cucina.

  • Ciao, mamma sono tornata- disse Doremi.

  • Ah mamma prima che mi dimentichi, conosci una certa Yuzuna?- chiese Doremi

  • Yuzuna? Fammi pensare, quattordici- quindici anni fa c'era una ragazza che si chiamava cosi , era in ospedale insieme a noi per i controlli, ed è stata proprio lei a darmi i fermagli che avevi, ma da quando sei nata tu l'ho visto solamente una volta, ed era nel parco. Ma perché me lo chiedi?- disse Haruka.

  • No, nulla- disse Doremi.

  • Vado a lavarmi- disse Doremi.

    Doremi si chiuse in bagno si svesti ed entrò nella vasca da bagno.

    Penso alla faccenda dell'identità di Yuzuna.

    quindi dobbiamo partire da qui a cercare” penso Doremi.

    Gli venne in mente le parole di Nobuko ed arrossi. “ma che vado a pensare in una situazione come questa” penso Doremi. Il suo cuore era diviso in due, Kotake o Akatsuki. La scelta era difficile ma prima o poi doveva fare una scelta. Tutti e due le facevano battere il cuore. Si butto sott'acqua per schiarirsi le idee. Un campanello d'allarme la svegliò dai suoi pensieri era il richiamo di Toku.

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    Tutti si radunarono dalla quinta porta ma si accorsero che mancava qualcuno all'appello.

  • Chi è che manca?- domando Doremi.

  • Kotake non po' venire perché non sta bene, si dispiace molto- disse Toku.

  • Grande il nostro leader non sta bene- disse Leon con sarcasmo.

  • Quindi niente indizio per questa volta- disse Onpu.

  • Già, e sostituzione di Kotake come leader del gruppo io proporrei Doremi- disse Akatsuki.

  • Io?!- disse Doremi

  • Già sei la più adatta- disse Momoko.

  • Si, sei la leader delle Ojamajo- disse Aiko.

  • Allora va bene- disse Doremi seriamente.

  • Ma accetto solo come sostituto- disse Doremi.

    speriamo Kotake che non abbia nulla di grave” penso Doremi.

    Toku se ne accorse che Doremi era pensierosa e la tranquillizzò.

  • Non ti preoccupare quando tornerai sarà di nuovo in piedi, in tanto tieni- disse Toku e gli diede l'amuleto.

  • Me lo auguro di cuore- disse Doremi e si mise l'amuleto al collo.

    Si diresse verso la porta e quando gli fu davanti si girò verso i suoi amici.

  • Pronti ragazzi- disse Doremi.

    Tutti fecero segno di si e Doremi apri la porta ed entrarono. La porta si richiuse di nuovo.

  • State attenti ragazzi, ora che non c'è Kotake siete il doppio in pericolo- disse Toku.

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  • Occhi aperti ragazzi non sappiamo con chi abbiamo a che fare – disse Doremi

  • Lo sentite questo odore forte di fiori- disse Hazuki.

  • Si lo sentiamo, molto delizioso- disse Aiko.

I ragazzi si trovavano in una specie di bosco pieno di fiori e di alberi molto alti e grandi ma non c'era un raggio di luce e l'acqua era completamente inesistente.

  • Ma come fanno a vivere in un posto cosi- disse Hazuki.

  • Ricordati che qui siamo in mondo governato dal guardiano dell'elemento della natura, di solito ci sono sempre dei segreti- disse Doremi.

  • Senti, senti, hai lo stesso modo di parlare di Kotake-kun- disse Aiko.

A sentire quelle parole Doremi divenne rossa.

  • Ma che dice?!- disse Doremi paonazza.

  • Calmati, sto scherzando- disse Aiko vedendo il colorito della ragazza.

All'improvviso si sentì un tonfo.

  • Ahi- si lamento Onpu.

  • Che c'è Onpu?- disse Toru.

  • Non so qualcosa mi a preso il piede mi a fatto cadere- disse Onpu.

  • Su vieni dammi la mano- disse Toru porgendole la mano.

    Mentre Toru dava una mano a Onpu si sentì un urlo.

  • Che è successo?- disse Doremi

  • Aiuto, Doremi fa qualcosa- disse Hazuki che veniva legata da delle liane con delle spine affilati come rasoi.

  • Ahi- disse Hazuki e iniziò scorrergli il sangue dalle braccia.

  • HAZUKI-CHAN- urlò Fujo.

La ragazza era legata sia per i polsi che per le caviglie.

  • Ma quanta energia abbiamo- disse una voce molto profonda.

  • Chi è che sta parlando?- disse Doremi.

  • Fatti vedere- disse Akatsuki.

    La figura che si vide era adir poco maestosa, era una donna elfo, con lunghi capelli verde acqua e orecchie a punta, occhi completamente verdi, carnagione scura le vesti che indossava fatto con un tessuto molto fine, dalla schiena spuntavano un paio di ali da farfalla, in mano brandiva una grossa lancia invasa da una grossa luce verde. La bellezza di questo guardiano spiazzo completamente il gruppo di amici.

  • Andatevene, non siete abbastanza puri per prendere l'elemento della natura- disse la creatura.

  • Come ti chiami tu?- chiese Momoko.

  • Io sono Lena, guardiano della natura- disse Lena

  • Senti, Lena so che non sei come gli altri guardiani, ti prego lasciaci il tuo elemento non vogliamo combattere- disse Doremi.

    Lena gli punto la lancia alla gola.

  • Già non sono come loro, non combatto per far del male, io combatto per difendere ciò in cui credo, avanti fatemi vedere cosa sapete fare- disse Lena e tolse la lancia dalla gola di Doremi.

  • Altrimenti la vostra amica morirà- disse Lena

  • Come?- chiese Doremi.

    Lena inchinò la lancia e Doremi si girò. Le liane che tenevano Hazuki legata brillavano.

  • Che cosa sta succedendo?- chiese Fujo.

  • Secondo te, sta succhiando la vita dalla tua amica per metterlo nel nostro mondo- disse Lena.

  • Maledetta- disse Fujo.

    Fujo andò all'attacco, Lena si sposto lievemente come una petalo schivo l'attacco.

  • Accidenti è impercettibile- disse Fujo.

  • Ci vorrebbe Kotake adesso- disse Doremi.

    Sforzati Doremi, cosa avrebbe fatto in questi casi Kotake?” penso Doremi.

    Gli venne in mente un idea, invase le sue braccia di un'aura bianca e le diede la forma di una spada e provo a colpire le liane che tenevano intrappolata. Non funziono.

  • Miseria, quanto sono dure quelle liane- disse Doremi.

  • Mi sono scordata di dirti che tutto quello che vedi cresce in base al mio livello combattivo- disse Lena.

  • Mi avete stancato, ora vi ucciderò tutti in un solo colpo- disse Lena e punto la lancia sul terreno e la lanciò.

    Il terreno iniziò a tremare, e ne uscirono rovi appuntiti che bloccarono completamente tutti tranne Momoko che rimase basita dalla potenza del guardiano.

    è molto più potente dei guardiani che abbiamo sconfitto finora” penso Momoko.

    All'improvviso Momoko venne letteralmente inghiottita dalla foresta, delle liane la tirarono per diverse miglia.

  • Che avrà in mente l'albero anziano- disse Lena.

  • Da cominciate a nutrirvi piante giovani- disse Lena

  • Do...re...mi...- riuscì a dire Akatsuki prima di svenire.

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  • AAAAAAAHHHHH!!!!!!-urlò Momoko mentre veniva trascinata dalla liana.

  • Oh...ho... ce ne hai di voce per essere una umana- disse una voce che proveniva dal centro della foresta.

  • Chi è?- disse Momoko che venne lasciata li dalla liana.

  • Alza la testa- disse la voce.

    Momoko alzo la testa e lo vide, un enorme albero con un tronco mastodontico, le foglie verdi si muovevano cosi lentamente da creare una specie danza meravigliosa.

  • Cosa voi da me?- chiese Momoko.

  • Darti l'unico modo per sconfiggere Lena- disse la voce dell'albero.

  • Perché proprio a me?- chiese Momoko.

  • Perché tu sei l'unica che può brandire quell'arma- disse la voce dell'albero.

  • Chiudi gli occhi e appoggia la mano su di me- disse infine l'albero.

    Momoko fece quello che diceva l'anziana pianta, e venne avvolta da una forza sconosciuta e tutti i sensi sembravano migliorati.

  • Se non te ne fossi accorta ti ho dato quel che restava dei miei poteri elfici- disse l'albero.

  • Poteri elfici?- disse Momoko.

  • Guarda ai tuoi piedi, ci dovrebbe essere il mio arco- disse l'albero.

    Momoko si chinò e fide un grosso arco con delle incisioni, c'era raffigurato un lupo con la bocca spalancata.

  • Uao.. ma c'è un problema, io non mai usato un arco- disse Momoko.

  • Non ti preoccupare ti passato anche le mie conoscenze in fatto di archi cerca di colpire l'albero morto- disse l'albero

    lo vide, un albero secco che stava cadendo.

  • E le frecce?- chiese Momoko.

  • Le dovrai creare con la magia- disse l'albero.

    Momoko si concentrò e chiuse di nuovo gli occhi. Dal suo corpo fuoriusciva un'aura verde.

    è piacevole, mi sento a contatto con la natura” pensò Momoko.

    Momoko riaprì gli occhi. Creo una freccia di vento. L'albero secco gli sembrava cosi vicino.

    Scocco la freccia. L'albero secco andò in mille pezzi.

  • Miseria, che forza, poi che cosa era quella sensazione di essere vicinissima all'albero- disse Momoko.

  • Quello è uno dei poteri che ti ho lasciato, si chiama occhi del falco, rende la tua vista come quella di un falco e hai anche altri poteri, ma dovrai scoprirli da sola, il mio tempo sta per scadere- disse l'albero.

  • Perché mi stai aiutando?- disse Momoko.

  • Perché io prima di essere trasformato in un albero ero il fidanzato di Lena, poi ma da quando è diventata la guardiana della natura non è più lei, ho provato a dissuaderla ma niente da fare e sono finito cosi, ecco perché ti sto aiutando, vorrei vedere di nuovo la vecchia Lena piena di allegria, dolce e simpatica- disse l'albero.

  • D'accordo- disse Momoko.

  • Mi stavo dimenticando. Il mio nome è Momoko- disse Momoko.

  • Il mio nome è lupo nero- disse l'albero.

  • Me ne ricorderò- disse Momoko e si avviò con la sua nuova arma.

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  • Vediamo chi possiamo uccidere per prima- disse Lena

  • La ragazzina con i capelli rossi- disse Lena puntò la lancia alla gola di Doremi.

    Doremi ormai era stremata l'energia che gli aveva risucchiato gli aveva fatto cambiare aspetto come gli altri, avevano i capelli grigi e la pelle raggrinzita come le persone anziane.

  • No...- disse con tutte le forze che aveva in corpo Akatsuki.

  • Prendi me piuttosto, lei è troppo importante- disse Akatsuki

  • Tanto oggi tutti morirete prima o dopo che differenza fa?- disse Lena.

  • Fa differenza perché non voglio vedere lei senza vita- disse Akatsuki

  • Akatsuki... - rimase sorpresa dalle parole di Akatsuki.

  • Come vuoi-disse Lena e punto la lancia alla gola di Akatsuki.

    è finita, volevo diventare un bravo re dei maghi, ma soprattutto volevo dichiarare i miei sentimenti a alla persona che amo”- pensò Akatsuki e chiuse gli occhi.

  • Non farlo...- le parole che uscirono dalla bocca di Doremi.

    All'improvviso i rovi che tenevano imprigionato Doremi si tagliarono di netto e cosi cadde a terra.

  • Cosa è stato?- disse Lena.

    Un altro venne slegato, e poi un altro, e un altro ancora, finché tutti erano stati slegati.

  • Non ti intromettere lupo nero, è una faccenda che riguarda solamente io e gli inversori- disse Lena.

  • Io non sono lupo nero- disse la voce che proveniva da alcuni alberi alti.

  • Suppongo che sia la ragazzina sparita nella foresta, non riuscirai a sconfiggermi- disse Lena e a girare vorticosamente la sua lancia creando fendenti in aria.

    Per un po' di tempo ci fu delle schermaglie, frecce che arrivavano dai posti più impensabili, che venivano prontamente parati da Lena che rispondeva con fendenti che tagliavano l'aria. Intanto i ragazzi ancora a terra senza forze.

  • Doremi stai bene?- disse faticosamente Akatsuki.

  • Si- disse Doremi flebilmente e cercò di tirarsi su.

  • Ragazzi come state?- chiese Doremi.

  • Esausti – dissero tutti insieme.

  • Chi starà combattendo?- disse Doremi

  • Credo che sia la nostra pasticcera a dargli filo da torcere- disse Akatsuki.

    La battaglia era giunta alla fine la prova del nove, le due Forze a confronto, o Lena o Momoko. Una delle due sarebbe caduta. Erano faccia a faccia.

  • Come mai hai il su arco e suoi poteri?- chiese Lena.

  • Me li ha passati lui, mi a detto di liberarti dalla pazzia- disse Momoko.

  • Ti ha detto cosi?- chiese Lena.

  • Si- disse Momoko.

  • Quello stupido- disse Lena e qualche lacrima gli sfuggì.

  • In guardia – disse Lena.

    Momoko si concentrò più che poteva. Lena scagliò la lancia contro di lei. In una frazione di secondo Momoko creò una freccia di ghiaccio e scocco. La freccia tagliò in due la lancia e si conficco nel petto di Lena.

  • Brava!un colpo da maestri- disse Lena e lentamente si adagiò a terra.

    L'energia e la giovinezza tornarono nei ragazzi. Le ojamajo andarono dalla loro amica.

  • Grande Momoko- disse Aiko.

  • Ehi Momoko non ti senti bene? Non hai una bella cera- disse Hazuki.

    Momoko non riuscì a stare in piedi e si accasciò.

  • Momoko, sei una leonessa- disse Onpu sorreggendola.

  • Era questo che cercavo, uno degno di tenere in mano potente elemento della natura- disse Lena.

  • Lena perché sei andata oltre, hai superato le tue capacita?- disse lupo nero arrivandogli alle spalle.

  • Perché fino a questo scontro non avevo trovato- disse Lena.

  • Ma a quale prezzo- disse Lupo nero avvicinandosi.

  • Questo e altro per il prescelto- disse Lena.

  • Tu chi sei?- chiese Doremi.

    Una figura imponente con lunghi capelli neri, occhi color nocciola e orecchie a punta, anche lui aveva una carnagione molto scura ed un lungo abito rosso che copriva tutto il corpo.

  • Lupo nero, se stato liberato dall'incantesimo- disse Momoko.

  • Si grazie a te- disse Lupo nero.

  • Avanti chiama l'elemento nell'amuleto- disse Lena.

  • Certo, elemento della natura torna nel amuleto- disse Doremi e si sollevo una folata di vento e il corpo di Lena iniziò a brillare e l'amuleto risucchiò tutto la luce che emanava Lena. Lupo nero prese in braccio.

  • Aspetta lupo nero, cosa ci puoi dire tu su come trovare il prescelto- disse Doremi.

  • Di solito il prescelto dietro alla schiena aveva un tatuaggio con un drago nero e uno bianco intrecciati a formare una catena- disse lupo nero.

  • Indizio molto rilevante pero molto generale, un altro indizio- chiese Onpu.

  • Certo, rimanete compatti anche quando scoprirete il segreto di uno di voi- disse Lena.

  • Certo che è strano, gli elfi credevo che fossero solo leggenda- disse Leon.

  • Noi proveniamo dal mondo del bene di trecento anni fa alla morte del primo prescelto- disse lupo nero.

  • Andatevene di qui, ora che l'elemento è chiuso nell'amuleto questo mondo scomparirà e noi con esso.- disse Lupo nero.

  • Perché non potreste venire con noi potreste vivere in pace- disse Hazuki.

  • Grazie per l'interessamento ma non possiamo, anche le nostre vite sono attaccate all'elemento quindi se verremo fuori verremo trasformati in polvere- disse Lupo nero.

    La terra iniziò a tremare.

  • Andiamo ragazze- disse Momoko ripresosi dalla stanchezza.

  • Certo- disse in coro.

    Si incamminarono e ad un certo punto Momoko si girò e disse- Lupo nero grazie di tutto- concluse alzando l'arco in segno di rispetto e se ne andò con i suoi amici.

  • Mi hai spiazzata, tu che eri chiamato lupo nero perché non ti fidavi di nessuno, hai dato i tuoi poteri a quella ragazzina- disse Lena.

  • Perché voglio vedere come si comporta- disse Lupo nero.

  • Sei imprevedibile, Lupo nero- disse Lena ridendo.

  • Già ma qualcuno mi ha contagiato- disse Lupo nero.

    Lupo nero si avviò con Lena tra le braccia nel bosco scomparendo.

  • Ragazzi siamo quasi all'uscita- disse Momoko.

    La porta si spalancò ed uscirono. La porta si sbriciolo e divenne polvere.

  • Ce l'avete fatta- disse Toku

  • Già, ora siamo a cinque- disse Momoko.

    Momoko si avvicinò ad Akatsuki e gli diede una gomitata.

  • Allora..- disse Momoko.

    Ci penso, dopo quello che aveva detto non poteva più tenere nascosto i suoi sentimenti per Doremi.

    Si avvicinò a Doremi.

  • Senti Doremi?- disse Akatsuki.

  • Si che c'è?- chiese Doremi.

  • Ti va di fare due passi- disse Akatsuki.

  • Va bene- disse Doremi stupita.

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    Kotake, svegliati” disse la solita voce nella testa di Kotake. Kotake si svegliò. Era frastornato dal siero che Toku gli aveva iniettato.

  • Non la smetti di tormentarmi- disse Kotake.

  • È il mio lavoro tormentarti- disse la voce.

  • Ahaha.. spiritoso- disse con poco sarcasmo.

  • Allora non hai cambiato idea?- chiese la voce.

  • Certo, che no- disse Kotake e si alzò.

    Di solito succedeva cosi quando doveva fare le iniezioni di siero. Andò in bagno a sciacquarsi la faccia e vide che non era tutto normale, i suoi occhi era ancora in forma demoniaca, in quegli occhi leggeva la sua brama di sangue. Doveva fare qualcosa. Prese de occhi da sole di Toku e se il mise e uscì dal laboratorio.

    Perché miei occhi rimangono in forma demoniaca” si chiese Kotake.

  • Gira la testa- disse la voce.

  • Perché?- disse Kotake.

  • Tu girala- disse la voce.

    Kotake giro la testa e vide Doremi e Akatsuki insieme a passeggiare.

  • Visto, che avevo ragione- disse la voce.

  • Ma dai sarà una passeggiata tra amici- disse Kotake.

  • Si, guarda come cerca di prendere la sua mano- disse la voce.

  • Non mi interesse di chi si innamora Doremi- disse Kotake.

  • Si... certo! Come no! Alloro perché li stai pedinando- disse la voce.

  • Perché non mi fido di quel bell'imbusto- disse Kotake.

  • Non ti rendi conto di quanto sei prevedibile- disse la voce.

    Più avanti Doremi e Akatsuki si fermarono in un parchetto.

  • Allora di cosa mi volevi dirmi- chiese Doremi.

  • Ecco, è molto difficile da dire, ci ho pensato molto...- disse Akatsuki.

  • Cosa stai cercando di dire?- chiese con il cuore che andava a mille.

  • Tu mi piaci- disse tutto d'un fiato Akatsuki.

  • Akatsuki io...- Doremi divenne rossa.

    Kotake sentì tutto la confermazione da distanza ravvicinata.

  • Te lo avevo detto che le ti tradirà prima o poi- disse la voce.

  • Basta! Stai zitto- disse Kotake tenendosi la testa tra le mani.

    Doremi era al settimo cielo per quello che gli aveva detto ma non sapeva se gli piaceva come una volta, c'era anche Kotake nel suo cuore.

    Doremi prese la mano di Akatsuki- ti ringrazio ma per adesso non ti posso rispondere-

  • Certo, volevo solo dirti questo- disse Akatsuki.

    Un tonfo li spaventò.

  • Kotake?!- disse Doremi.

  • Ciao ragazzi come va?- disse Kotake Ridacchiando.

  • Hai sentito il discorso?- disse Akatsuki.

  • No, quale discorso?- disse Kotake.

  • Non fare il finto tonto, hai sentito la dichiarazione- disse Doremi.

  • No, non ho sentito niente- disse secco Kotake.

  • Kotake...- Doremi rimase spiazzata.

  • Ho da fare, ci vediamo a scuola domani- disse Kotake e se ne andò.

  • Chissà perché fa cosi?- disse Akatsuki.

  • Certo e rimasto sorpreso dalla dichiarazione, ma non c'è da farne una tragedia- disse Doremi

  • Forse c'è di più, che lo turba- disse Akatsuki.

    Kotake si butto nel bagno più vicino. Si guardava allo specchio.

  • Cosa può apprezzare di me Doremi- disse Kotake guardando i suoi occhi demoniaci.

  • Allora vieni con me- disse la voce aveva preso forma nello specchio, un demone nero come la notte, occhi rosso sangue, peluria in tutto il corpo, unghie delle mani lunghe appuntite. La bestia immonda gli tese la mano. Con tutta risposta Kotake spaccò con un pugno lo specchio. Guardò le ferite provocate dalla rottura dello specchio.

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  • Stupido bastardo, perché non vuole collaborare- disse il demone con una grande sfera di cristallo in mano.

  • Che c'è? Il tuo piano sta fallendo- disse un altro demone coperto da un grosso cappuccio.

  • Finitela voi due, sta entrando il uno dei cinque generali- disse il terzo demone con una grossa ascia dietro le spalle.

    Il generale entro, un demone di media statura, dava l'impressione di un signorotto. Con profondi occhi rosso scuro e capelli neri, un lungo mantello da vampiro copriva il corpo, il demone si sedette sul imponente trono.

  • A punto siamo con il lavaggio del cervello del figlio di Vade.

  • Niente, non vuole cedere- disse il demone con la sfera di cristallo in mano.

  • Tale padre, tale figlio, demone che si mettono a parlare di amore mi danno il voltastomaco- di il generale.

  • Quanti elementi hanno ancora da prendere?- chiese il generale.

  • Solo due, la luce e l'oscurità- disse un demone grottesco tipo un orco.

  • COSA?!-urlo il generale

  • s..si calmi generale Drake- disse un demone e come ricompensa venne bruciata da una sfera di fuoco.

  • A... ho preso di nuovo il controllo per futile motivo- disse Drake ridendo.

  • Tanto Shenona e Caos sono i più forti guardiani degli elementi- disse Drake.

  • Tu continua con il tuo lavoro- disse Drake.

  • Si, generale- disse il demone con la sfera di cristallo.

  • Chiunque si opponga al nostro volere verrà spazzato via- disse Drake


si record battuto un capitolo finito in una setimana, spero che vi piaccia e spero reggere questo ritmo. ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

   
 
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