Libri > Cronache del mondo emerso
Segui la storia  |       
Autore: Tactolien    07/02/2012    2 recensioni
La mia prima EFP del Mondo Emerso. Spero che vi piaccia.
Il posto era già ghermito di gente di tutte le razze: uomini, gnomi e qualche ninfa non troppo a suo agio.
La donna sorrise: con tutta quell'etnia riunita lì, nessuno avrebbe fatto caso a lei o ai suoi occhi viola
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Il gran giorno era finalmente arrivato. Raftela quasi stentava a crederlo.

Stavolta avrebbe messo le mani sul Talismano del Potere. Non poteva fallire, era tutto calcolato.

I suoi manufatti erano già pronti. Non poteva aspettare. Doveva prendere la cerimonia del mattino.

- Bambini!- li chiamò con falsa voce smielata - Sbrigatevi a vestirvi. Usciamo-

- Dove andiamo?- chiese Eron guardando fuori dalla finestra.

Il cielo era scuro di nuvole. Aveva da poco smesso di piovere, e tra poco sarebbe uscito il sole, ma qua e là si vedevano ancora lampi che non raggiungevano terra. Non avrebbero certo voluto essere nei panni di un Cavaliere di Drago che volava con quel tempo.

- Andiamo al Tempio di Shevraar-.

Gli altri storsero gli occhi, perplessi. Shevraar?.

- Thenaar- si corresse Raftela - Noi Elfi lo chiamiamo così. Ho saputo che stavate studiando da sacerdoti.
Dovete continuare-

- Sì, andiamo a trovare i nostri amici e a salutare la Maestra Dalia!- si entusiasmò Ally - Così le diremo anche che la nostra nuova mamma è un'Elfa!-

- No!!- esclamò subito quella, lasciandola di sasso.

Tossicchiò cercando di riprendere contegno - No, mia cara. Come vi ho detto ieri... Non dovete dire a nessuno chi sono io-.

Infatti, si era nuovamente tinta i capelli di biondo, creando un'acconciatura che le nascondesse il più possibile le orecchie a punta.

- E un'altra cosa...- sorrise poi - Ho una cosa per voi. Voglio regalarvi questi-.

Dal suo tascapane tirò fuori tre ciondoli.

Tre medaglioni ovali con una pietra colorata al centro, decorati con fregi arabeschi sui contorni.

- Che cosa sono?- chiese Morgan, dubbioso.

- Dei portafortuna- rispose lei, mettendoglieli al collo.

- E' una specie di tradizione elfica-.

Morgan ebbe il ciondolo con il topazio.

Eron lo smeraldo.

E ad Ally toccò il rubino.

- Ormai siamo una famiglia- continuò Raftela, scostandosi leggermente il vestito dal petto, mostrando il suo zaffiro.

- Bisogna che si veda-.

- Sì!! Un regalo della mamma!- corse subito ad abbracciarla Ally.

L'altra fece per scostarsi, ma poi si bloccò: non doveva mandare tutto a monte solo perchè detestava essere toccata.

Anche se... quella volta... le fece un certo piacere.

Persino Morgan, il più diffidente dei tre, si lasciò scappare un rapido sorriso.

- Saremo di ritorno presto, Taniro-.

Il Fammin annuì rispettoso, guardando i quattro allontanarsi in groppa a Fafnir.

"E' un pò triste però, ingannare dei bambini"

pensò.

D'improvviso... tirò su col naso, captando un odore sconosciuto. Strinse gli occhi, grugnendo appena.

Non erano soli in quella foresta.
 

 

Arrivarono alla funzione religiosa che era già cominciata. I banchi pieni di gente e il Supremo Officiante con le braccia alzate verso la statua di Thenaar con gli altri Fratelli della Folgore tutti intorno.

Raftela, Morgan, Eron e Ally, presero posto tra le ultime file.

Quando Pam li vide e li riconobbe, li salutò con un sorriso.

L'Elfa sorrise di rimando. Non sapeva cosa li aspettava.

"Questi non sanno proprio fare un rito. Quelli di Orva sono molto meglio".

La cerimonia terminò un'ora dopo e i tre bambini poterono andare dai loro vecchi compagni e insegnanti.

Erano stati via solo un giorno, ma furono accolti come fossero passate settimane: un'adozione non era cosa
che capitava tutti i giorni.

Nel frattempo... Raftela li attendeva fuori del Tempio, nascosta tra le fronde nel caso in cui qualche Fratello della Folgore fosse venuto a cercarla per chiederle dei bambini.

Sorrise. I bambini. C'era un motivo per cui ne aveva scelti tre.

Diede un'occhiata allo zaffiro che aveva al collo.

"Altro che portafortuna".

Aveva preso ispirazione da quei medaglioni proibiti che usava Kryss per soggiogare la volontà delle persone che li indossavano. Quelli con la pietra rossa. Ma i suoi erano leggermente diversi.

I medaglioni erano veri e propri manufatti magici che si era procurata a fatica nelle Terre Ignote, ma le pietre erano comuni cristalli che aveva smontato da normali gioielli in vendita nel Mondo Emerso.

"Se avessi avuto abbastanza potere avrei potuto concentrarlo in un unico amuleto, ma non ho potuto fare altro che dividerlo in tre".
 

 

- Andiamo, bambini. Per la vostra formazione dovrete conoscere alla perfezione i casi della storia in cui Thenaar fu molto presente- disse Dalia al gruppo di vocianti fanciulli, felici di tornare ad ammirare i tesori del tempio.

- Oh... Andiamo a vedere il coltello e il bastone- disse ingenuamente Ally, tenendo stretta la mano di Eron e Morgan.

Quell'ultimo ridacchiò - Non si dice coltello, ma pugnale. Mentre l'altro non è un bastone, ma una lancia-.

La bambina annuì convinta. Al contrario dei suoi fratelli, lei aveva cominciato da poco lo studio della religione, e quella era la seconda volta che la portavano a vedere i manufatti delle Sheireen.

Varcarono la barriera.
 

 

Lo zaffiro s'illuminò.

Raftela s'irrigidì: era il momento. Adesso o mai più.

Chiuse gli occhi e si concentrò.
 

 

All'internò del tempio... Morgan, Eron e Ally, si fermarono di colpo.

- Bambini?- li chiamò Dalia - Venite o no?-.

Tornarono a muoversi. Il passo pesante e l'espressione vuota.

- Tutto bene?-.

 

Raftela si concentrò di più.

- Sì, tutto bene- disse, facendo uscire quelle parole dalla bocca di Morgan.

Al contrario di quelli di Kryss, quei particolari medaglioni magici erano in grado di annullare del tutto la volontà dei suoi portatori, e Raftela, con addosso il suo, invece, poteva controllarli a distanza, guidando ogni loro mossa.

Ma non era tutto.

Il Talismano del Potere si trovava alla vista di tutti e sarebbe stato impossibile farlo prendere dai bambini senza che nessuno se ne accorgesse.

"Quindi ho dovuto fare una piccola modifica".
 

 

Lo smeraldo di Eron brillò appena.

Morgan e Ally si staccarono dal gruppo, andando verso la parte opposta della sala.

Dalia rimase lì, davanti al Pugnale di Phenor, raccontando di come Adhara, l'ultima Sheireen, lo usò insieme ad Amhal per distruggere San.

Non si accorse di nulla.

Nessuno di accorse di nulla.

Semplicemente si vedevano tutti e tre i bambini alla fine del gruppo, ad ascoltarla ammaliati, insieme a tutti gli altri.

Una piccola illusione che Raftela aveva impresso sul cristallo in modo da passare inosservata.

Nessuno li vide avvicinarsi al Talismano del Potere.

Nessuno vide Morgan afferrarlo per metterselo in tasca.

E nessuno vide Ally sostituirlo con uno falso in modo che nessuno si accorgesse del furto.
 

 

Raftela sorrise per l'ennesima volta.

Era stata lei a farlo scivolare nella tasca del vestito della bambina poco prima di partire. Nel momento in cui l'aveva abbracciata, per l'esattezza.

Mantenne la concentrazione ancora un pò. Il tempo di farli uscire dal tempio. Poi si prese il vero Talismano e li lasciò liberi.

 
 

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cronache del mondo emerso / Vai alla pagina dell'autore: Tactolien