I
colori che ho usato servono a voi lettori per capire meglio le
conversazioni, visto che dal secondo capitolo si svolgeranno attraverso
messaggi. Quindi non spaventatevi e buona lettura.
CALL
ME
Sabato 20 Maggio.
Ore 20.30.
Torino.
Pizzeria "La
Bertavela".
Il locale è pieno
di gente,
ma ciò che più si nota è la lunga
tavolata al piano superiore.
Un forte brusio proviene da
quel gruppo di sedicenni, che si sono ritrovati dopo tanto tempo.
Tutti ricordavano i tempi
passati insieme alle elementari, tranne tre ragazzi...
Luca: Allora come state a
ragazze?!
Stefano: Boh, adesso mi vedo con
una... è già un mese, vediamo
come va... Tu Luca?
Luca: Mah, in questo momento
calma piatta... Ehi, Nicolò! Perchè non dici
niente?!
Nicolò: Perchè non
c'è niente da dire
Stefano: Non ci credo. Sputa il
rospo!
Nicolò: Se proprio devo...
Praticamente c'è questa ragazza, ci
conosciamo da tanto tempo, e mi è sempre piaciuta, ma lei mi
ha sempre visto
solo come un amico. Poi un po' di anni fa si è trasferita e
credevo di averla
dimenticata, ma un po' di tempo fa l'ho rivista e ci sono ricaduduto...
Ma
tanto come non mi vedeva prima, non mi vede di certo adesso!
Luca: Non si può mai
dire...
Stefano: Concordo, ma
perchè non chiedi consiglio a una ragazza?!
Erika!
Erika: ???
Stefano: Senti c'è
Nicolò che ha questo problema... praticamente
gli piace una che non abita qui a Torino. Dice che tanto lei non lo
vede e che
quindi lascia perdere. Secondo te fa bene?
Erika: Secondo me dovresti
provare a dirglielo
Nicolò: E se poi dice che non gli
piaccio?!
Erika: Almeno ci hai provato. Ma
pensa se anche lei in questo
momento si sta facendo le paranoie come te. Tu ti fai avanti e da un
momento
all'altro ti ritrovi con una ragazza
Nicolò: Beh, grazie... Non ci avevo
pensato
Erika: Se avessi altri problemi
con quella ragazza, non esitare
a chiamarmi!
Nicolò: Lo farei volentieri, se
solo avessi il tuo numero...
Erika: E' vero! Che stupida. Tieni