Ho scritto questa storia per il compleanno di Lights. Spero che ti piaccia e ancora tanti auguri cara!

                                    Sleepwalker.

Era stata una giornata dura. Come al solito Harry ed Hermione avevano passato la giornata a cercare di venire a capo di qualcosa in quella loro pazza missione suicida.
Ma Hermione era propositiva, si fidava di Harry, forse più di quanto lui si fidasse di se stesso.

Erano andati a letto presto, la mattina dopo sarebbe stata ancora più impegnativa della precedente. Era sempre più dura, ma nessuno dei due avrebbe mollato. Hermione ogni tanto si ritrovava a pensare a quanto Ginny fosse stata vigliacca. Al suo posto non avrebbe mai lasciato solo Harry in tutto questo. Non le sarebbe importato niente di quello che lui avrebbe avuto da dire. Di conseguenza era furiosa con Ron per averli abbandonati. La rabbia superava anche il dolore di non vedere quei capelli rossi ogni mattina. Harry era comunque il suo migliore amico. Niente lo avrebbe giustificato, niente.

La giovane Grifondoro si vergognò un poco però, i pensieri che stava facendo erano comunque rivolti alla sua migliore amica e a quello che doveva essere il ragazzo che amava. Un rumore improvviso nell'oscurità della tenda la fece risvegliare dal quello stato di torpore e dormiveglia in cui era caduta poco prima.

Sussurrò un "Lumus" e vide Harry che girovagava per la tenda con uno sguardo strano. Solo poco dopo si rese conto che era un sonnambulo. La prima regola che le avevano insegnato era che non si dovevano svegliare i sonnambuli, perciò decise che lo avrebbe condotto al suo letto. Il letto di Hermione però era il più vicino e la ragazza ci mise poco a capire che era meglio lasciarlo lì. Forse lei sarebbe dovuta andare nel letto di Potter, ma scelse di non farlo. Due minuti dopo aver appoggiato il corpo di Harry sul letto si sdraiò anche lei. Aveva un' incredibile voglia di abbracciare il ragazzo, non sapeva perchè. Forse perchè voleva fargli sentire che lei c'era sempre e comunque, forse perchè era una serata di pioggia e lei aveva voglia di coccole, fatto sta che Hermione posò la testa sul petto del suo migliore amico. Stava benissimo in quella posizione e poco dopo gli cinse anche le braccia intorno alla vita.

La situazione fu idilliaca, fino a che il ragazzo non si svegliò. Il viso di Hermione prese fuoco, non si era mai sentita così in imbarazzo in vita sua. Mai. Nemmeno quando Ron le faceva dei complimenti.

"Hermione, che ci faccio qui?" - chiese il ragazzo con un tono di voce preoccupata.

"Oh niente Harry, è solo che tu eri sonnambulo, non so se lo sai. Ti avevo sentito russare e visto dormire tante volte, ma ma ma.. Non pensavo tu fossi un sonnambulo" - si sentiva come nelle sabbie mobili, più ti muovi più affondi. Perciò decise di essere sincera. "Ti ho portato nel mio letto perchè era più vicino poi non so bene perchè ma mi è presa una strana voglia di abbracciarti e, e.. Ok se vuoi andare adesso vai pure, mi dispiace tanto Harry io.."
"Posso rimanere?" - chiese il ragazzo.

"Ma certo Harry è solo che pensavo.."
Harry la prese fra le braccia stringendola forte.

"E io stavo pensando che sono fortunato ad avere al mio fianco una persona come te e che te lo dimostro troppo poco spesso, e poi pensavo a quanto sei carina quando straparli e..."
Hermione lo spiazzò posandogli un dolce bacio sulle labbra. La sua testa sembrava urlare "FINALMENTE!!"

Quando si staccarono Harry la abbracciò ancora più forte, cullandola fino a che non si addormentò.
Non avevano altro da dirsi.