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Autore: Anastasia_Malfoy    09/02/2012    1 recensioni
[Universo di 'Ad un Passo dalla Fantasia, ad un Passo dalla Realtà]
Asia e Draco convivono già da un po' tempo. Un giro da Harrods li farà scontrare con una coppia molto... particolare!
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Nuovo personaggio | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'And you thought it wasn't real...'
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Era una giornata come tante a Londra. Be’, come tante. Le luci di Natale decoravano i negozi e le strade della città, rendendola più luminosa del solito. In giro, per Oxford Circus, la gente era presa dalla frenesia dei regali, una frenesia insensata tra l’altro, visto che la maggior parte di questa gente non entrava in una Chiesa da almeno cinque anni.

 

-La prossima volta che mi convinci di nuovo a uscire quando fuori ci sono zero gradi, giuro che mi suicido, Sanguesporco.-

 

Asia Berri alzò gli occhi al cielo, inghiottendo la risposta che aveva sulla punta della lingua. Era il loro primo Natale da quando erano andati a vivere insieme, ed era il primo Natale che lei avrebbe passato a Malfoy Manor. Asia aveva fatto quasi tutto da sola, ma aveva trascinato Draco a fare gli ultimi acquisti con lei perché non aveva la più pallida idea di cosa avrebbe dovuto regalare ai suoi genitori. E al solo nome ‘Narcissa Malfoy’, la ragazza andava talmente in crisi da accucciarsi in un angolo e dondolarsi avanti e indietro, mentre teneva la testa tra le mani.

 

-Malfoy, si può sapere qual è il tuo problema? Mi sembra di aver fatto la mia parte, o sbaglio? Quindi ora devi rispettare la tua!- ribatté la ragazza, sistemandosi il cappellino di lana bianca sui capelli.

 

Asia sperò davvero che nessuno l’avesse sentita. Sembrava qualcosa di… be’, vagamente porno, detto da lei. La realtà? Aveva affogato il suo ragazzo in una torta al cacao con panna e fragole. Certo, il fatto che lui avesse mangiato una fetta di quella torta sulla pancia della ragazza non aveva nulla a che fare con quell’accordo. Era stato solo un surplus nato dopo, ecco.

 

-Senti, io mi sono scocciato. Seguimi.- le ordinò, afferrandole la mano.

 

La trascinò in un vicoletto, per poi smaterializzarla vicino a un luogo molto amato dalla ragazza.

 

-Perché siamo da Harrods?- gli chiese, alzando un sopracciglio.

 

-Troveremo qualcosa per i miei qui. Vuoi regalare roba babbana? Bene, nessun posto migliore di questo.-

 

Asia alzò gli occhi al cielo per l’ennesima volta in quelle due ore.

 

Girarono il posto per un po’, passando per i vari reparti. Decisero di partire dal quarto piano, per loro divertimento, dove i giocattoli per i bambini e non facevano sognare ad occhi aperti. Asia aveva quasi quasi pensato di regalare a Lady Malfoy una Barbie Vintage da collezione, ma aveva pensato che forse Narcissa non avrebbe apprezzato il gesto. Asia sbuffò, scendendo direttamente al secondo piano. Trascinò lei, stavolta, il ragazzo verso il reparto delle scarpe da donna, costringendolo a regalarle un paio di Loubotin che gli alleggerirono un po’ il portafoglio. Infine la vide. Era una pochette perfetta, del genere scrigno, preziosa, tempestata di minuscoli Swarovski; minuscola, ma adatta alla madre di Draco. Quando la ragazza passò la carta di credito al cassiere, si ritrovò con un peso in meno, che, no, non era assolutamente il prezzo dell’articolo.

 

Si girò di scatto, sbattendo contro qualcuno.

 

-Dray, per l’amor del cielo, t’ho detto migliaia di volte di non starmi appiccicato addosso!- sbuffò la ragazza, che aveva fatto cadere la busta, con l’impatto.

 

-Scusa, mi hanno spinto dietro. Mi hai davvero chiamato Dray?- chiese una voce che lei conosceva.

 

Oh, sì. Lei lo conosceva eccome. Peccato che quello non fosse Draco. O meglio, che non fosse il vero Draco.

 

-Oh porca di quella put… tu sei.. tu sei..- cominciò la ragazza, avvampando.

 

-Si, io sono.- rispose il ragazzo, con un sorriso che gli attraversava il volto da parte a parte.

 

-Asia, ma si può sapere dove diamine… oh. Salve.- disse Draco, arrivato dalla ragazza, con un sacchetto in mano che portava la scritta ‘Van Laack’, segno che aveva comprato uno dei suoi dannatissimi completi.

 

-Wow. Tu.. assomigli a..- cominciò il ragazzo con cui si era scontrata Asia.

 

-A chi?- chiese Draco, perfido, con un ghigno.

 

-Be’, a Draco Malfoy, amico.- rispose l’altro, ridacchiando, mentre alzava le mani in senso di arresa.

 

-Detto dal tipo che ha interpretato Draco Malfoy sembra un po’ assurda come ipotesi, o sbaglio, Mr. Felton?- chiese il vero Draco, alzando un sopracciglio.

 

-Oh, ti prego. Tom. Sono semplicemente Tom. E voi siete..- disse il ragazzo, interrogativo.

                

Asia non ci voleva credere. Era un incubo. O un sogno? In teoria sarebbe dovuto essere un sogno, ma conoscendo il suo ragazzo? Era un incubo. Un incubo serio.

 

-Io sono Asia! E sono una tua fan, cioè ho tipo visto ‘L’Alba del Pianeta delle Scimmie’ per vederti per dieci minuti. Non sono normale, lo capisco, ma…-

 

-Lei è Asia, io sono Drake. Drake Black.-

 

Asia poté vedere la velata minaccia negli occhi di Draco mentre porgeva la mano a Tom ‘dannatissimo’ Felton, sfidandolo a rispondere al suo nome.

 

-Drake Black.. e poi chiamano me..-

 

-Tesoro, ecco dove… oh, salve. Fan?- chiese una presenza femminile appena arrivata.

 

Asia sbatté le palpebre, confusa. Si, era decisamente un incubo. Perché poteva capire che Tom Felton assomigliasse un po’ a Draco, e infondo lo aveva interpretato per dieci anni per una ragione. Ma non riusciva a capire come fosse possibile che Jade Olivia assomigliasse a lei. I capelli di un castano chiaro, quasi rossiccio, c’erano. Gli occhi chiari c’erano. Il viso poco paffuto, pure. ‘WTF?’, pensò Asia, corrugando le sopracciglia.

 

-Be’, baby, o sono grandi fan, oppure…- rispose Tom, passando tenero un braccio attorno alle spalle della ragazza.

 

-Be’, Asia è una tua fan. Ma io no, non proprio. Con tutto il rispetto.- celiò Draco, con un sorrisetto, stringendo la mano della sua ragazza.

 

-Doppelgaenger.- sussurrò Asia, guardando negli occhi l’altra coppia.

 

-Come?- chiese Jade, girandosi verso di lei con un sorriso strano.

 

-Doppelgaenger, Jade. Sono i sosia. Una specie. È una roba soprannaturale.- spiegò Tom.

 

Asia sbatté le palpebre più volte, con gli occhi rivolti verso l’attore.

 

-Quando interpreti un personaggio fantasy per guadagnare da vivere, impari a saperne qualcosa dell’argomento.- spiegò il ragazzo, con una risata secca. –Be’, almeno spero di averci azzeccato. I doppelgaenger sono i sosia, i Poltergeist sono gli spiritelli, no?-

 

-S-si.- rispose Asia, in preda a un crollo nervoso.

 

La conversazione continuò per un po’, fino a quando decisero di spostarsi in un locale per un frozen yogurt, e scambiare qualche parola. Asia si accorse per la prima vera volta quanto il suo Draco fosse diverso da Tom, eppure anche così simile. Aspetto a parte, forse Tom non era sadico come Draco, ma c’era qualcosa nel suo atteggiamento che lo rendeva degno di nota. Non aveva mai visto nessuno riuscire a rispondere a tono al suo ragazzo, e se lui ci riusciva.. be’, forse qualcosa da Draco l’aveva imparata. Cioè, non dal Draco che gli stava, inconsapevolmente per lui, di fronte, ma dal Draco Draco. Cioè, non che quello non fosse Draco, però… oh, per Merlino, avete capito.

 

-Ma se non avete niente da fare, potremmo uscire tutti e quattro insieme questa sera! È bello avere vicino qualcuno che non ti sta vicino solo per sfruttare la tua fama.- disse infine Jade, poggiando amichevolmente la mano su quella di Asia, che nel frattempo si era sciolta e aveva preso in mano la situazione.

 

-Be’, per me è ok.- rispose ‘Drake’, scrollando le spalle.

 

-Se va bene per Black, va bene anche per me. Asia?- chiese Tom.

 

‘Ma ha una paresi facciale?’, pensò Asia, guardando il sorriso del ragazzo.

 

-Anche per me è ok!- rispose Asia, ridacchiando.

 

-Ok, allora!- rispose Tom, sbattendo le mani. –Ci vediamo da Zafferano alle 8, allora!-

 

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

Prepararsi per quella serata era stato un incubo. Il ristorante italiano che Tom – Merlino, ad Asia faceva strano chiamarlo per nome – aveva scelto era abbastanza famoso, ed era anche elegante. Ma aveva paura di esagerare e sembrare pronta ad una serata di gala, mentre avrebbe dovuto ordinare delle semplici tagliatelle con il ragù, che non erano nemmeno degne di essere chiamate così. Aveva così optato per un tubino grigio perla stretto alla vita da una cintura in vernice di un punto di grigio più scuro, e un paio di decolleté Galliano. Per coprirsi un trench nero era perfetto.

 

Invidiò Draco, che si limitò a indossare uno dei suoi completi passepartout, schiacciando l’occhio alla ragazza, facendole fumare le orecchie.

 

Quando arrivarono al ristorante, Tom e Jade erano già lì, con un sorriso sul volto, ad aspettarli. Asia tirò un sospiro di sollievo quando notò che l’altra ragazza era vestita più o meno allo stesso modo.

 

I quattro entrarono al ristorante, scambiandosi delle frasi di circostanza. Erano abbastanza in vista, segno che probabilmente quando avevano prenotato il tavolo a nome ‘Felton’, il proprietario aveva chiamato i paparazzi. Tom sospirò, scuotendo la testa, arrendevole.

 

Andò tutto in maniera tranquilla, fino a quando Draco non ricevette un messaggio al cellulare. Che lo fece sbuffare e alzare gli occhi al cielo.

 

-Che succede?- gli chiese Asia, preoccupata.

 

-Lo Sfregiato mi vuole domani in ufficio.- le rispose, dimentico della situazione.

 

-S-sfregiato?- chiese Tom, confuso, sbattendo le palpebre.

 

-Oh. Ehm..- rispose Draco, arrossendo vagamente. –Si, il mio capo. Ha avuto un incidente da piccolo, ed è rimasto ferito. Lo conosco da quando andavamo a scuola, e per me è sempre stato ‘Sfregiato’.-

 

-Come Draco con Harry.- rispose Jade, ridendo.

 

Scoppiarono tutti e quattro a ridere. Ma mentre i due attori si godevano la risata, Asia e Draco ridevano per non piangere. Avrebbero potuto scrivere un libro dal titolo ‘Come fare scoprire il Mondo Magico con 10 Frasi’.

 

Ma si sa, la buona sorte non è mai dalla parte delle persone che ne hanno più bisogno.

 

-Oh, per tutti gli dei, mi spieghi perché non posso andare in un ristorante in pace, che mi trovo mio figlio per i piedi?-

 

Asia e Draco diventarono due statue di marmo. Un ‘Petrificus Totalus’ non avrebbe potuto fare di meglio. Draco girò piano la testa, sudando freddo.

 

-P-papà? Che ci fai qui?- chiese, alzando lo sguardo verso i genitori.

 

-Oh, buonasera, tesoro. Asia, è un piacere rivederti.- disse Narcissa con un sorriso.

 

-Buonasera.- si limitò a rispondere la ragazza, sentendosi avvampare.

 

-Mpf.. amici babbani?- chiese Lucius, guardando dall’alto l’altra coppia.

 

Altra coppia sbatteva le palpebre. Più che altro Tom sarebbe svenuto volentieri. Quel Drake gli ricordava troppo il suo Draco. Conosceva tutto di lui, l’aveva studiato nei minimi dettagli, perché era questo i suoi fan, anzi i fan di Draco si aspettavano da lui. E poi spuntavano i suoi genitori. Il padre gli ricordava Lucius Malfoy così tanto…

 

‘Merda,’, pensò, passandosi una mano tra i capelli. ‘Aveva ragione Rupert. Dobbiamo smettere di fumare… momento. Ha appena detto ‘amici babbani’?’

 

-Babbani?- chiese, strabuzzando gli occhi. –Babbani? Oh, cazzo. Lo sapevo. Siete dei maniaci! Sembrate tutti così carini all’inizio e poi venite da me e fate delle proposte indecenti che sono davvero indecenti! Ma non questa volta, sono stufo. Stufo!-

 

Il ragazzo fece per alzarsi, prendendo la mano di Jade, ancora troppo scioccata per rendersi conto di quello che stava succedendo attorno. Ma fu bloccato da una mano gentile, che lo trattenne lì dov’era.

 

-Tom, non siamo dei maniaci. Davvero. Loro sono veramente i genitori di Drake.- gli disse Asia, mettendo su lo sguardo da cucciolo.

 

-Eh? Vorresti dirmi che la copia di Draco Malfoy ha come padre la copia di Lucius Malfoy?- chiese Tom, stringendo le mani tremanti in pugni.

 

-E chi ti dice che siamo dei sosia?- ghignò Draco, gelando Tom sul posto.

 

-Draco, per l’amor del cielo, sei un Auror, potresti evitare di gridare a tutti chi sei?- sibilò Asia, scoccando un’occhiataccia al ragazzo.

 

-‘Chi sei’? Oh, cazzo. Oh, cazzo. Auror? Vi prego, ditemi che sto sognando.- disse Tom, nascondendo, il viso con entrambe le mani.

 

-Tom, ti prego, lasciami spiegare..- mormorò Asia, preoccupata.

 

-Oh, per Merlino. Possibile che debba fare tutto io. Confundus.- disse Lucius Malfoy, scagliando l’incantesimo verso i due babbani, senza farsi vedere.

 

-Papà, ma sei impazzito?- sbottò Draco, sollevato, però, dallo sguardo vago di Tom e Jade.

 

-No. Faccio solo quello che avresti dovuto fare tu. E ora portali fuori. Io pago il tuo conto.- rispose Lucius, alzando gli occhi al cielo.

 

Asia e Draco si guardarono negli occhi, per poi condurre gli altri due nel parcheggio del ristorante.

 

-Dove andiamo?- chiese Tom, con l’espressione di un che si è fatto uno spinello.

 

-Noi da nessuna parte. Tu e Jade a casa, a nanna.- rispose Draco, alzando gli occhi al cielo.

 

-Oh. Bello! Comunque, questo è il mio numero! Dobbiamo rivederci!- rispose, infilando un biglietto sul taschino della giacca di Draco.

 

-Contaci.- celiò l’altro, mentre lo aiutava a entrare in macchina.

 

-Certo.- disse Tom, sorridendo di nuovo. –Ci vediamo. Draco.-

 

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

Asia si svegliò di botto, scattando seduta sul letto. Scoppiò a ridere, facendo tremare tutto il letto.

 

-Mmm.. che succede, piccola?- chiese Draco, con la voce impastata dal sonno.

 

-Niente, torna a dormire. Domani ti racconto.- gli rispose, chinandosi a baciargli il capo.

 

-Ti amo.- mugugnò.

 

-Anch’io.- gli rispose.

 

Rise di nuovo, pensando al sogno che aveva fatto. Ma da dove le era venuta in mente una cosa del genere?

 

Prese il cellulare dal comodino, per controllare l’ora. Mmm.. 4:13. E un messaggio.

 

‘Ciao Asia! Scusa l’ora, ma dovevo sentirti! Ci mancate tantissimo qui a L.A.! Jade vorrebbe portarti a fare shopping a Rodeo Drive! E ho bisogno di Drake, che tra una settimana ho un’intervista da Letterman che mi chiederà le solite cazzate sul ‘Drarry’! Ho bisogno di sapere tutto quello che posso sullo Sfregiato, Dan si incazzerà da morire! XOXO Tom!’

 

Asia rise di nuovo.

 

E pensò che la vita, a volte, è proprio strana.

 

 

Spazio Autrice: Allora, non ho idea da dove venga questa cazzata! D: I miei flash sono qualcosa di grave, e quando coinvolgono un biondino di nostra conoscenza lo sono ancora di più! Allora, credo di aver scritto un mucchio di cavolate assurde, ma anch’io ho bisogno di demenzialità dopo due ore di diritto fatte alle 5 di sera! ^_^

Detto questo, la fiction finisce così apposta, nel senso, lascio tutto al pubblico. Quello che ne volete fare ne fate! LOL

Domani continuo a scrivere il vero capitolo, lo prometto!!! :D

 

A presto!

Micaela

   
 
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