La maledizione delle
due corone
Cap.10: il nostro sogno
Perchè deve finire così?
Questa domanda continuava a vagare fra i pensieri di un
ragazzo di cui l'età è indefinita e di cui la bellezza è grande.
Fermo immobile in quella gabbia di cemento, il ragazzo
stringeva gli occhi e aspettava la sua fine, mentre nel suo cuore regnava, non
la paura, ma il dispiacere di aver deluso tutti.
Sapeva di aver fallito e sapeva che tutto quello che era
successo fino ad ora era causa sua e pensava che infondo meritava di morire.
Lui meritava la morte, ma non lei...
Che colpa aveva lei se lui era stato uno sciocco e non era
riuscito a salvarla...
Lei non doveva morire...
Lui avrebbe dato qualsiasi cosa per vederla, anche solo una
volta.
Voleva vederla sorridere, mentre correva spensierata fra la
prateria...
Come avrebbe voluto che tutta quella bellezza non si dovesse
spegnere solo perchè lui è stato un codardo e non ha voluto provare a
salvarla...
Infondo come poteva?
Sapeva che Hinawa era più forte di lui...
E' inutile continuare a piangersi addosso quando ormai la
fine è vicina e quando la luce del paradiso ti sta già illuminando e
avvolgendo...
Il paradiso?
- NO! - continuava ad urlare una voce.
No...io non merito il paradiso...
Pensava il ragazzo, mentre continuava a udire:
- NO! -
Questa voce continua a dirmi di no...vuol affermare che non
merito nemmeno l'inferno?Allora cosa c'è nel mio futuro?
- NON E' POSSIBILE! -
Shaoran aprì gli occhi e ritornò alla realtà mentre sentì d’avere
ancora il corpo bloccato nel cemento.
- DOVE SONO FINITE? -
Shaoran alzò lo sguardo e la luce delle torce di fuoco lo
accecarono per qualche secondo, ma poi riuscì a distinguere bene la figura di
Hinawa che si dannava come un disperato.
L'ombra dagl'occhi rossi come il sangue continuava a tastare
il vuoto davanti a se, mentre continuava a ripetere un no di disperazione.
Shaoran osservò meglio: " Che cosa cerca se le corone
sono nelle..."
Il ragazzo aprì di più gli occhi e s'accorse d'un particolare
molto importante che prima non aveva visto: le corone non c'erano più.
- COM'E' POSSSSIBILE? ERANO NELLE MIE MANI UN SECONDO FA! -
Hinawa era confuso e avvilito, ma poi alzò lo sguardo e incrociò gli splendidi
occhi nocciola di Shaoran.
- TU! PICCOLO E LURIDO VERME! E' OPERA TUA, NON E' VERO? -
urlò Hinawa accecato dall'ira.
- Non dite sciocchezze, io non so dove siano le corone! Non
è colpa mia se la vecchiaia vi gioca brutti scherzi! -
Il braccio di Hinawa si allungò all'improvviso per
raggiungere il collo del ragazzo.
Le lunghe unghie si conficcarono nel collo di Shaoran e
strinsero sempre di più.
Il povero ragazzo fece fatica a respirare e cercò, con
l'unica mano che non era intrappolata, di liberarsi dalla stretta.
- PICCOLO SCIOCCO! NON TI SERVE A NULLA NASCONDERE LE DUE
CORONE! TANTO IO TI UCCIDERO' UGUALMENTE! -
La stretta si fece più forte e Shaoran urlò dal dolore.
- TI FA MALE? POVERO PICCOLO...DIMMI DOVE SONO LE CORONE? -
Shaoran avrebbe voluto ripetergli che non sapeva, ma il
fiato cominciava a mancargli e anche le forze lo stavano abbandonando.
Hihihi...
Una risata infantile risuonò nella caverna.
- CHI VA LA? -urlò Hinawa, mettendosi in guardia.
Hihihi...
La risata continuò e divenne più forte.
Hinawa si guardava attorno non capendo da dove provenisse
quella voce.
- FATTI VEDERE SSSE HAI IL CORAGGIO!- urlò l'ombra, mentre
dietro a lui comparve qualcuno.
Hinawa non mollò la presa e si voltò verso la figura.
Una strana ragazza, vestita da pagliaccio, il viso dipinto
di bianco con una goccia nera che le scendeva da un occhio, un buffo cappello e
un mantello in mano a sacchi bianchi e neri, fluttuava nell'aria davanti a lui
e rideva.
Hihihi...
- CHI SSSEI TU? - le urlò Hinawa.
Hihihi...
Continuò la strana donna mentre il suo mantello svolazzava di
qua e di la.
- CHE COS'HAI DA RIDERE? -
Hinawa chiamò a se un grosso serpente e glielo aizzò contro.
Quando il basilisco ebbe raggiunto la donna, essa lo fece
scomparire all'interno del suo mantello e non ne fece rimanere traccia.
Hinawa rimase di stucco quando vide il suo basilisco
sconfitto in meno di un secondo.
L'ombra mollò la presa concentrandosi su quella strana
creatura e Shaoran ritornò a respirare.
- VOGLIO SAPERE CHI SEI! - urlò di nuovo Hinawa perdendo la
pazienza.
La strana donna pagliaccia sventolò il suo mantello e dal
nulla fece comparire la corona del Sole e quella della Stella.
Hinawa capì chi gliel'aveva sottratte sotto il naso e fece
comparire davanti a se una grossa sfera oscura che lanciò verso il pagliaccio.
La sfera si diresse verso la sua meta, ma fu bloccata da un
grande scudo che si formò all'improvviso davanti al pagliaccio.
Hinawa non riusciva a comprendere ciò che stava succedendo e
il suo sguardo fu catturato da una seconda donna alle sue spalle, mentre impugnava
un arco e una freccia e mentre prendeva la mira verso le quattro dee
intrappolate al muro.
La donna scoccò la freccia che si moltiplicò e colpì i pezzi
di cemento che tenevano prigioniere Tomoyo, Naoko, Rika e Chiharu, liberandole.
- Ma quella è...- disse piano Hinawa avendo paura delle sue
stesse parole.
Una terza donna, dalla strana capigliatura e vestita in tuta
da combattimento, si avvicinò alla statua di Takashi e con un pugno la ruppe
liberando il povero ragazzo.
Chiharu si lanciò sul suo fidanzato e lo aiutò ad alzarsi in
piedi, mentre Tomoyo osservava la strana ragazza.
Le tre donne si riunirono tutte in un punto e cominciarono a
ridere.
Hinawa s'infuriò: - RIDATEMI LE MIE CORONE! - urlò mentre
lanciò un raggio di luce verso le ragazze.
Le dee fecero appena in tempo a spostarsi per non essere
colpite dal raggio che avvolse le tre donne in un miscuglio di polvere e luce.
Shaoran vide quello che era appena successo e sorrise: - E'
inutile Hinawa...- disse con voce flebile, prima di svenire.
L'ombra spostò la sua attenzione verso il ragazzo: - STAI
ZITTO TU! LO SAI CHE NON E' POSSIBILE! -
Hinawa alzò il braccio e si preparò a schiaffeggiare
Shoaran, ma dovette fermarsi: delle strane liane avvolsero il suo braccio e lo
bloccarono, impedendogli ogni movimento.
- NON TOCCARLO! -
Una voce decisa si pronunciò nel punto in cui erano le tre
donne e dove ora c'era soltanto polvere.
Hinawa e tutti i presenti voltarono lo sguardo in quella
direzione e nell'ombra, tra il fumo e la polvere, intravidero una figura che avanzava:
i suoi lineamenti erano delicati, i suoi capelli lucenti, la sua divisa da
combattimento blu aveva una stessa sul mantello e i suoi occhi brillavano come
smeraldi.
- Non ci posso
credere...- Rika si portò una mano alla bocca e osservò Shaoran che era ancora
umano.
- TU NON PUOI ESSERE QUI! - urlò Hinawa sempre più
terrorizzato.
La figura si fermò: - Oh si che posso...-
La polvere si diradò e si potè scorgere chiaramente la
figura, mentre teneva in mano un lungo scettro rosa dove, all'estremità, aveva
una grande stella e un paio d'ali.
- SAKURA! - urlarono in coro le sue compagne.
La ragazza fissò negl'occhi Hinawa e gli puntò il suo
scettro contro: - In carne ed ossa! -
Nessuno poteva crederci.
Sakura era li, davanti ai loro occhi pronta a combattere.
Ora che tutti i presenti riflettevano era da tanto che non
avevano più visto Star, la pantera.
Hinawa era ancora sconcertato da tutto ciò: guardava il
ragazzo davanti a lui svenuto e sua nipote che gli puntava lo scettro più
potente di tutte le galassie addosso.
Com'era possibile?
- LEGNO! - urlò Sakura, mentre le liane che attorcigliavano
Hinawa sparirono.
Sakura fece qualche passo in avanti e porse davanti a se la
propria mano, mentre comparve un grande libro rosa dove il suo nome era inciso
in oro.
La ragazza aprì il libro e un forte vento si sprigionò da
esso, mentre ai suoi piedi comparve un grande cerchio d'oro dove al centro vi
era una stella e ai lati un sole e una luna.
Dal libro uscirono in fila tantissime carte, tutte con
l'alone circolare, che cominciarono a circondare Sakura, come a proteggerla.
Naoko osservò la scena: - Quelle sono le carte di Clow! -
- No, Naoko...quelle sono le carte della stella...le carte
di Sakura! - puntualizzò Tomoyo, contenta di vedere l'amica.
Le carte intorno a Sakura cominciarono a roteare finchè non
si fermarono e ognuno di loro prese la propria forma.
Tra esse vi erano le tre donne che prima avevano attaccato
Hinawa.
- SEI STATA TU! - urlò l'ombra infuriandosi.
Sakura fissò negl'occhi suo zio: - Vedo che l'età vi fa
perdere colpi, zio...non ricordate più come sono fatti gli spiriti delle mie
carte? -
- COME HAI FATTO A ROMPERE LA MALEDIZIONE? -
La voce rocca di Hinawa rimbombò per tutta la caverna,
mentre gli occhi di Sakura lo fissavano.
- Tu zio non conosci l'amore e non puoi capire che grandi
cose può fare...perchè la tua sete di odio è così grande verso i miei
confronti? Che cosa vuoi da me? -
- Come cossa voglio? Tu sssei l'universo, sei la vita, sssei
tutto! Io voglio esssere te! -
- E una volta che sei me, zio, cosa faresti? -
- Formerei galassie dove solo i più forti posso vivere e
dove l'odo ne fa da padrone! -
Sakura scosse la testa.
- Va bene...se è questo ciò che vuoi, allora accomodati...CARTA
DELLA SPARIZIONE! -
La donna pagliaccio si scostò dal gruppo che circondava
Sakura e mosse il suo mantello facendo comparire le due corone.
Hinawa guardò perplesso.
- Forza caro zio...prendi pure la mia corona e comanda
l'universo...-
Sakura mosse la mano e la corona iniziò a muoversi verso
Hinawa.
- SEI IMPAZZITA! NON LO FARE! - la voce di Chiharu cercò di
fermarla.
- SAKURA RITORNA IN TE! NON PUOI FARE QUESTO! -
Sakura rimanne impassibile e osservò la sua corona
avvicinarsi a suo zio.
Hinawa era ansioso di ricevere quel grande potere e di
realizzare il suo progetto.
La corona arrivò al suo cospetto e l'ombra avvicinò la sua
mano al prezioso oggetto, ma appena la sfiorò scariche elettriche gli fecero
ritirare il braccio.
- PERCHE' NON RIESCO A TOCCARLA? - urlò Hinawa confuso.
La corona ritornò verso Sakura: - Perchè non vuole essere la
tua corona, ecco perchè...-
Hinawa strinse i pugni dalla collera: - BUGIARDA! SEI TU CHE
LE HAI LANCIATO UN'INCATESIMO E ORA ME LA PAGHERAI CARA! -
Hinawa stava per attaccarla, ma poi si fermò e prese per il
collo il ragazzo al suo fianco, rompendo il cemento che lo teneva legato e
alzandolo in aria.
Sakura fece un passo avanti: - No! Lascialo stare! -
Hinawa sorrise: - Perchè mai? Lui mi serve per fare del male
a te! Ah! -
L'ombra si piegò a terra dal dolore e lasciò cadere Shaoran
che fu preso al volo da un alto uomo dai lunghi capelli argentati.
- NON TOCCARE IL MIO PADRONE! -
Sakura sorrise alla vista di Yue che volò lentamente verso
di lei e le portò il corpo di Shaoran.
- TU GUARDIANO DA STRAPAZZO! COME HAI FATTO A RITORNARE!
-Hinawa si rialzò lentamente, ma ricevette un secondo colpo da qualcun'altro.
- Vedete Hinawa...avete affermato che senza i nostri padroni
non siamo nulla e, infatti, è vero, ma se qualcuno di loro arriva
all'improvviso anche noi siamo li, al suo fianco! -
Il guardiano del sole si mise al fianco della sua padrona.
- CERBERUS! ME LA PAGHERAI! ANCHE TU
YUE! - urlò Hinawa.
- Fatti sotto allora! -
I due guardiani si lanciarono verso l'ombra e iniziarono una
battaglia senza esclusione di colpi.
Sakura che aveva tra le mani il corpo di Shaoran lo stese
delicatamente a terra, mentre gli accarezzò il viso.
- Shaoran, svegliati...-
Quelle sue poche parole dette come se fossero un soffio,
fecero aprire gli occhi nocciola di lui.
La ragazza sorrise e lui si rese conto di chi aveva davanti.
- Sakura..-
Shaoran si sedette di scatto e le prese il viso tra le mani
guardandola incredulo.
-Divino Sol, quanto tempo...- Gli occhi di lei avrebbero
voluto scoppiare in un pianto, ma sapeva che non era il momento.
La ragazza lo aiutò a mettersi in piedi, mentre lui non
smetteva di fissarla.
- Dobbiamo compiere il destino, Divino Sole...ora -
La carte della sparizione si avvicinò e porse ai due le loro
corone.
Shaoran, ancora un pò stordito, comprese che non vi era
tempo e prese in mano la corone di lei, mentre Sakura fece lo stesso con la
corona di lui.
I due si guardarono negl'occhi e poi insieme dissero:
- Io
oggi incorono te,
che il
tuo potere sia completato,
che la
tua forza si aumentata
e che
il male si pieghi sotto al tuo potere
questo
è il mio volere -
(Io oggi incorono te,
che il tuo potere sia completato,
che la tua forza si aumentata
e che il male si pieghi sotto al
tuo potere
questo è il mio volere)
L'uno prose la corona sulla testa dell'altro, mentre una
luce li avvolse e mentre il loro potere cominciò a scorrere nelle loro vene.
Hinawa bloccò la sua battaglia contro i due guardiani e si
voltò a osservare cosa era accaduto.
- NO! - urlò, mentre si lanciò verso i due, ma due mani
uscirono dalla luce e lo immobilizzarono.
Hinawa alzò i suoi occhi e davanti a lui la Regina di tutte
le galassie teneva la mano all'onnipotente Sole.
- E' ora che tu lasci questo Mondo, zio...hai causato troppa
sofferenza...- la voce di Sakura, soave e delicata, risuonò in Hinawa come un
trapano.
- Vattene da qui! -
Dalle due mani dei ragazzi uscì un fascio di luce che colpì
in pieno Hinawa e che lo fece scomparire, ma stavolta per sempre.
Quando anche Rika fu uscita, Shaoran ruppe l'incantesimo e i
muri d'acqua caddero, tornando ad essere semplice lago.
Tomoyo, Rika e Naoko si abbracciarono forte felici che
quell'incubo era finito.
Chiharu si stringeva a Takashi mentre entrambi tiravano un
sospiro di sollievo.
Shaoran scrutò il cielo sopra alla sua testa, dove ora
regnava sovrana la sua corona: era l'alba ormai.
Sakura si avvicinò lentamente, mentre i suoi occhi si riempivano
di lacrime.
Lui non si voltò nemmeno e rimase fermo a fissare la sua
persona riflessa nell'acqua davanti a lui.
- Come hai fatto a rompere la maledizione? -
Sakura si bloccò al suono della sua voce: - La maledizione
non è rotta...-
Shaoran si toccò la spalla destra e percepì il tatuaggio.
- Allora perchè...-
Lei non lo fece continuare: - Dovevo salvarti! Sentivo che
eri in pericolo...e così ho modificato la maledizione...-
Ci fu una lunga pausa dove un venticello mosse gli abiti
d'entrambi.
- ...e poi dovevo sapere...-
Sakura si guardò le mani e poi tornò ad osservare lui: -
Dovevo sapere cosa sono per te...-
Lui tirò un profondo respiro: - Voi siete la mia grande
regina o santissima Stella -
- No! Non dire così! Sono stata sola per tutta la vita,
Shaoran, tranne che con te... -
Gli occhi verde smeraldo di lei erano lucidi.
- Non son degno di tanto amore da parte vostra Divina
Stella...-
Sakura non riusciva a capire: - Dentro a quella grotta ho
percepito dell'amore nei miei confronti...Shaoran...io sono tornata per sapere!
-
Il silenzio li avvolse ancora.
Sakura fece un passo avanti: - Io t'amavo! -
La punta affilata della spada di Shaoran tagliò l'aria per
poi raggiungere la gola di Sakura: il ragazzo le puntava addosso la sua arma.
- E' stato tanto tempo fa...e poi...ho tanto da farmi
perdonare -
- Tu non hai nulla da farti perdonare..-
- E INVECE SI! Invece si, mia DIvina Stella... -
Sakura abbassò lo sguardo e quando lo rialzò una lacrima le
scese dal viso e si andò ad appoggiare sulla fredda lama della spada di lui.
A Shaoran quella lacrima sembrò pesare quintali, ma non
mollò la presa della sua arma.
- Bene...se è così che hai deciso, allora la maledizione si
compia...-
Shaoran voltò di scattò la testa e la osservò, mentre
lentamente spariva.
- COSA SIGNIFICA QUESTO? -
- Ti ho annunciato che ho modificato la maledizione, ma per
farlo ho promesso che se tu non corrispondevi al mio amore avrei imposto tutta
la maledizione su di me. Mi sono offerta in sacrificio in modo che ti possa
salvare amor mio...-
Tomoyo guardava come lentamente la sua amica scompariva
davanti ai suoi occhi.
- SAKURA! - urlò la ragazza cercando di raggiungerla, ma Yue
la bloccò.
- LASCIAMI ANDARE! IO LA DEVO SALVARE! -
Yue scosse la testa e bloccò la mika dell'acqua, mentre
piangeva come una disperata.
- Non puoi far nulla...-
Tomoyo si liberò dalla presa del guardiano e guardò davanti
a se, mentre la sua amica stava scomparendo a poco a poco.
- Addio amici miei...- la voce di Sakura era sempre più
flebile.
Shaoran lasciò cadere a terra la sua spada: - Non è
vero...sono solo un bugiardo...ho soltanto paura che stando con me tu
soffra...non ti lascerò andar via così! -
Il ragazzo corse verso la ragazza e le prese l'ultima mano
ancora visibile, tirandola a se e stringendola forte.
- Ti amo Sakura! -
Le calde labbra di lui si unirono in un intenso bacio con
quelle di lei, mentre i loro due tatuaggi sparirono per sempre dalla loro
pelle.
La luce del sole che sorgeva li avvolse e i loro abiti
presero le forme di quelli che avevano addosso il primo giorno che si sono
incontrati, a quella festa da ballo.
Quando lui si staccò lei lo guardò e sorrise, togliendosi la
mascherina dalla faccia e togliendo quella di lui.
Intorno a loro non un lago, ma un balcone di un castello che
si affacciava a delle cascate.
Nella sala dietro a loro, della musica e della gente che
ballava.
Il cielo era buio e la luna era sopra alle loro teste.
Shaoran e Sakura si guardavano felici.
- Pensi che sia stato tutto un sogno? - chiese lei.
- Secondo me è stata una visione del nostro futuro...-
- E ti spaventa? -
- No, perchè so che tu sarai con me...-
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una sola cosa: grazie per la vostra attenzione!
GoddessHaruna