3. Non sparire più.

"Sarah, basta mi hai scocciato! Falla finita e soprattutto togliti dalla faccia questa espressione da depressa!" la rimproverò Beth.
"Beth è stata un pò indelicata ma quello che voleva dire è che... Beh, ecco Sarah sei stata fortunatissima a poterlo incontrare, a poterci passare una serata non capita a nessuna. Sperare che succedesse qualcos'altro era chiedere un pò troppo, non credi anche tu?" Disse Ellie fulminando Beth con lo sguardo.
"Wow, siete delle amiche davvero incoraggianti e comprensive." Rispose Sarah sarcastica, mentre era intenta a fissare il suo bicchiere di frappuccino con panna.
Era passata una settimana da quella sera, e Sarah non aveva avuto più notizie di Darren. Si rimproverava di aver potuto anche solo immaginare che lui l'avrebbe chiamata, che quel bacio avrebbe potuto significare qualcosa, che si sarebbero rivisti. E ora si sentiva così stupida. Le bastava così poco per farsi cadere l'umore sotto i piedi. Le amiche avevano tentato di tirarla su di morale con un pomeriggio tutto dedicato allo shopping e per finire un bel frappuccino da Starbucks, ma ovviamente la cosa non aveva funzionato.
"Scusami non volevo essere così brusca, però mi dispiace vederti così." Disse Beth.
"Lo so, non ti preoccupare. Anzi, so che sono io a non essere normale, ma va beh tanto mi passerà." Sarah alzò le spalle come per minimizzare la cosa.
"Tra poco ci raggiunge pure Nate." Disse Ellie cercando di cambiare argomento.
"Così mi farà una bella predica." Sarah alzò gli occhi al cielo.
"Tu sei troppo ingenua, non devi sempre fidarti del primo che ti capita davanti." Disse imitando la voce di Nate, Beth e Ellie scoppiarono a ridere.
Il telefono di Sarah iniziò a squillare, era un numero che non aveva registrato in rubrica. "Pronto?" "Sarah? Ciao, sono Darren!" Sarah rimase impietrita sentendo la sua voce dall'altro capo del telefono. Deglutì, cercando di trovare la forza di dire una parola qualsiasi.
"Sarah? Ci sei?"
"S-si, eccomi! Ciao, Darren!" Ellie e Beth balzarono sulla sedia all'udire quel nome, non ci speravano davvero più nemmeno loro.
"Mi stavo chiedendo se stasera ti andrebbe di uscire."
Sarah si ricordò quella che secondo Ellie era la regola principale da adottare con un ragazzo: farsi desiderare. "Uhmm stasera? Non saprei, dovrei vedere...forse ho già un altro impegno." Disse Sarah vaga fingendosi indifferente. Beth la fulminò con lo sguardo, mentre Ellie ridacchiava divertita.
"Capito. Se può servire però a me piacerebbe davvero...ehm vorrei...rivederti ecco." Costava molto per lui dire quelle parole, come ogni ragazzo era un pò troppo orgoglioso. Sarah sorrise compiaciuta, Darren aveva appena toccato il tasto giusto per farle salire il morale alle stelle.
"Ho controllato, posso rimandare l'altra cosa."
"Benissimo, allora ti mando a prendere per le nove e mezza ok?"
"Perfetto! Allora a stasera!"

Erano le nove e venticinque ormai, Sarah batteva agitata il tacco della scarpa sul pavimento della sua camera. Non sapeva se in lei prevalesse di più l'euforia o il panico più totale. Sospirò, ricominciando a passeggiare avanti e indietro per la camera. Si fermò davanti allo specchio, nonostante la sua scarsa autostima doveva ammettere che quella sera aveva fatto un ottimo lavoro,si sentiva quasi bella: un vestito color verde acqua le fasciava il busto stringendo in vita e cadendo poi più largo fin poco sopra alle ginocchia, scarpe bianche con tacco molto basso e il cinturino alla caviglia. I capelli in una coda alta con una ciocca che scendeva giù incorniciandole il viso lievemente truccato. Sospirò di nuovo, non riusciva proprio ad immaginarsi come sarebbe potuta andare quella serata, e forse era proprio questo a terrorizzarla: l'incognito.

La macchina scura che Darren aveva mandato a prenderla si fermò davanti a "Portofino", un ristorante italiano sulla spiaggia di San Francisco.
"Prego signorina, siamo arrivati." le disse l'autista aprendole lo sportello, Sarah gli sorrise gentilmente scendendo dall'auto.
"Grazie!" mormorò.
"Il signor Criss la sta aspettando dentro. Vada pure." Disse ancora l'autista indicandole il ristorante. Sarah lo ringraziò nuovamente e lo salutò con un sorriso, poi si diresse verso il ristorante con le gambe che le tremavano. Ma quando entrò e lo vide lì seduto che l'aspettava, in un attimo tutte le sue paure, tutte le sue ansie sparirono lasciando spazio soltanto ad un enorme sorriso che si dipinse immediatamente sul suo viso.
"Eccoti!" Disse lui abbracciandola e dandole due baci sulle guancie. Sarah si guardò intorno mentre attraversarono la stanza diretti al loro tavolo, il ristorante non era molto affollato, almeno avrebbero potuto passare una serata tranquilla senza troppe interruzioni di qualche fan che avrebbe riconosciuto Darren.
"Tu sei totalmente impazzito!" esclamò Sarah mettendosi seduta. "Mandi una macchina a prendermi, mi porti in un ristorante italiano...Facciamo proprio le cose in grande, eh? E poi come facevi a sapere che io vado letteralmente pazza per la cucina italiana?"Chiese Sarah.
"In realtà sono un sensitivo, ma non dirlo a nessuno!" Disse Darren ridendo. "E poi piace moltissimo anche a me, sono stato in Italia qualche anno fa, e la loro cucina è una delle cose che mi è rimasta più nel cuore, o meglio nello stomaco!" Sarah sorrise, poi Darren riprese a parlare. "E poi dovevo farmi perdonare, so che non è stato molto carino sparire per una settimana dopo averti baciata."
"Effettivamente non ti sei comportato nel migliore nei modi, però tutti meritano una seconda possibilità, o almeno credo."
"Sarah sei davvero bellissima stasera."
"Non fare il leccapiedi con me! Comunque sia grazie!" Darren le rispose con una linguaccia e Sarah scoppiò a ridere.

"Ti giuro, sto scoppiando." Disse Sarah massaggiandosi la pancia. Dopo la cena al ristorante italiano i due si erano concessi una passeggiata sulla spiaggia
"Dai sediamoci un pò qui!" Disse Darren mettendosi seduto sulla sabbia proprio a pochi metri dall'oceano, Sarah fece subito lo stesso.
"Non te l'ho chiesto finora ma...devo farlo...non resisto!"
"Lo so, vuoi chiedermi perchè non mi sono fatto sentire per una settimana giusto?" Sarah annuì. "Ok, ti meriti una spiegazione, hai tutte le ragioni del mondo." Disse Darren sospirando, poi continuò. "Come ti immaginerai, non per vantarmi, ci sono molte ragazze che ci provano con me e io ammetto di essere uno che non disdegna certe attenzioni." Sarah distolse lo sguardo volgendolo verso l'oceano mentre Darren continuava il suo discorso. "Quella sera però ho incontrato te, e tu eri diversa dalle altre, tu non eri interessata soltanto al Darren bel ragazzo, per la prima volta mi sono trovato davanti qualcuno che era interessato a me, al mio cervello, al mio cuore. E poi c'è stato quel bacio...e ho sentito qualcosa anche se non volevo ammetterlo, volevo ignoraralo,ma è stato praticamente impossibile riuscirci visto che..." Darren fece una pausa e prese fiato, Sarah tornò a guardarlo mentre il cuore le batteva all'impazzata. "Non so come sia possibile, c'eravamo appena conosciuti ma...non ho fatto altro che pensare a te." Sarah gli sorrise, si mise seduta sulle ginocchia, poi gli prese il viso tra le mani, e per la prima volta in vita sua non esitò neanche per un istante, sapeva esattamente cosa voleva e lo baciò. Darren le cinse i fianchi con le braccia corrispondendo il bacio.
"Credo che questo voglia dire che sono perdonato." Le mormorò, staccandosi piano dalle sue labbra. Sarah fece cenno di si con la testa e lo baciò di nuovo. "Non sai quanto sia importante per me quello che hai appena detto, so che non è stato facile farlo ed è per questo che lo apprezzo ancora di più e...non sparire più!" Disse Sarah sorridendogli, lui le prese la mano. "Non lo farò." Poi le diede un bacio sulla fronte e l'abbracciò forte. Il loro momento magico fu interrotto da un'onda d'acqua fredda che giunse fino a loro, bagnandogli i piedi.
"Oh mio Dio, è congelata!" Esclamò Sarah balzando in piedi.
"Esagerata! Vuoi sentirla meglio?" Le chiese Darren alzandosi anche lui in piedi.
"Non provarci nemmeno!" Protestò Sarah comprendendo subito le sue intenzioni. Darren la prese e se la caricò sulle spalle, mentre Sarah si dimenava e continuava ad urlare.
"Nooo, mettimi giù!" Darren entrò in acqua e dopo qualche passo si tuffò completamente dentro con Sarah in braccio.
"Ti odio, sappilo!" Strillò lei rabbrividendo. "Ammettilo, è tua intenzione rovinarmi tutto il guardaroba eh?"
Darren scoppiò a ridere. "Sembri un pulcino bagnato! Ma sei bellissima anche così." Disse spostandole alcune ciocche di capelli dal viso. Sarah gli fece una smorfia con la faccia, poi gli mise le braccia al collo e si strinse a lui. Darren la baciò dolcemente.
"Dicevo sul serio prima, non osare sparire mai più! Altrimenti dovrai affrontare non solo me, ma anche le mie amiche furiose." Disse Sarah sorridendo. "Anche io dicevo sul serio, non ho nessuna intenzione di sparire. Non lo farei per niente al mondo."