Crossover
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Autore: Harriet    20/09/2006    4 recensioni
Quando le Clamp si trovano nei guai, a volte devono ricorrere ai loro personaggi e chiedere loro aiuto. Ora, pensate ai personaggi delle Clamp. Secondo voi...saranno affidabili, o finiranno invece per rendere la situazione ancora più caotica? Dai Draghi Terrestri e Celesti di X, alla banda di Clover, passando attraverso i Clamp Detectives per arrivare fino alla combriccola di Tsubasa, e tanti altri manga ancora...Un crossover clampiano dove...beh...Si cerca di fare luce sui misteri delle Quattro Signore dei Manga! Vi unite all'avventura?
CAPITOLO XI ONLINE: continua la saga di Clamp Suu!
Genere: Avventura, Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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...Lo so. E’ tipo UN ANNO che non aggiorno. Vi chiedo perdono! E’ che...per scrivere questa cosa devo essere veramente tanto in clima clampiano, e per quanto io adori 365 giorni all’anno quelle donne, i picchi di fanatismo clampiano vanno e vengono, ovviamente. Devo sfruttare questa fase tremendamente segnata dal destino, e portare a termine questa fic, che...è davvero molto amata, a quanto pare, e di ciò sono commossa e onorata!

Bene, siamo all’epilogo. I due capitoli finali saranno ambientati durante il maggio 2005, quando si è svolta la mostra “Clamp Suu”, per festeggiare i 15 anni di attività delle Clamp (per cui, quando si parla di “Tsubasa” e “XXXHolic”...fate conto che siamo ai capitoli di un anno fa).

Al solito, non possiedo nessuno di questi splendidi personaggi, e non intendo offendere le Clamp, anche se le prendo un po’ in giro. E’ solo un modo per dimostrare la mia ammirazione sconfinata, nonostante tutte le follie, esagerazioni e ritardi di quelle donne. Ok?

Bene. Buona lettura...e grazie!^^

* La battuta sui retini e i personaggi dispersi è di Hana.

* La battuta su Seishiro capostipite...vedrete di che cosa...è di Shu.



Episodio IX – Clamp Suu –part I-


- Ehi, vado bene da questa parte, per il gruppo della personalità multipla?-

- No, di là c’è il gruppo “Problemi di ali”. La personalità multipla è al secondo piano, nell’attico dei Draghi della Terra.-

- Permesso! Devo andare, il gruppo “Promesse e Profezie” è già iniziato!-

- Guarda che stai sbagliando, quella è la porta dei problemi di occhi!-

Insomma, a Villa Clamp c’era un po’ di agitazione...


In una graziosa saletta, messa a disposizione dalla famiglia Sumeragi, era raccolto un nutrito gruppetto di personaggi, seduti in cerchio, tutti rivolti verso il giovane sciamano dall’aria tetra, che in quel bizzarro raduno pareva avere un ruolo di rilievo.

- Benvenuti al gruppo di auto-aiuto per i personaggi con problemi di occhi.- iniziò, con la sua adorabile voce atona. – Io sono Subaru Sumeragi, e ho perso volutamente un occhio per emulare un idiota. Sono stato eletto come il più adatto per guidare questo gruppo, visto che la mia vicenda è esemplare, quindi spero che vi sarò di aiuto. Potete cominciare con...-

- ...ora, via, il più adatto...- lo interruppe la voce gradevole e a tratti sensuale dell’idiota da poco menzionato.

- ...come dicevo, potete cominciare con il raccontarci il problema che avete all’occhio.- tirò dritto Subaru, lanciando un’occhiata raggelante al distinto assassino, che se la rideva col suo occhio color ambra.

- Ciao, io sono Kujaku, e ho tre occhi.- iniziò il demone dai capelli viola di “Veda”.

- Kokuyo, ho gli occhi di colore diverso.- borbottò il diavolo convertito, rilassandosi sulla poltroncina.

- Saiga, porto sempre gli occhiali da sole.-

- Gingetsu, stesso problema con gli occhiali da sole.-

- Yasha-oh, versione “Tsubasa. Ho l’occhio destro ferito, e la mia statua perde sangue da quell’occhio. E ora scusatemi, ma devo andare al gruppo di auto-aiuto per i personaggi che compaiono in più manga e hanno crisi di identità!- E detto ciò lasciò il suo posto e uscì dalla saletta.


[Attenzione, i seguenti righi contengono qualche spoiler sui vol. 7 di XXXHolic e 15 di Tsubasa!]


- Salve. Ho un occhio a metà con lui.- disse un tipo dall’aria imperturbabile, indicando un ragazzo seduto dietro di lui.

- Beh, io ancora sono sano, ma ho letto di sfuggita uno storyboard del mio manga, e ho scoperto che qualcuno si mangerà uno dei miei occhi!- comunicò agli altri un grazioso personaggio, sorridendo amabilmente.

- Shaoran, versione “Tsubasa.- iniziò titubante il ragazzo. – Ho strani problemi all’occhio destro.-


[Fine spoiler!^^]


- Yo! Sono l’idiota che Subaru voleva emulare, e persi l’occhio destro diversi anni fa, per difenderlo da una psicopatica!- concluse Seishiro, facendo un mezzo inchino. – E sono anche il primo, l’unico originale capostipite di coloro che persero l’occhio!- Subaru scosse la testa, prima di ricominciare col suo ruolo di guida.

- Come sapete, in attesa che le nostre autrici si decidano a tornare a casa e prendersi cura di noi, abbiamo deciso di organizzare dei gruppi di sostegno e discussione, per risolvere tutti i problemi fisici, psichici, magici e fatali che le Clamp ci hanno appioppato. In questo gruppo racconteremo le nostre storie legate agli occhi, e decideremo delle strategie per superare traumi da perdite dell’occhio, convivere con questo problema e trovare look sempre nuovi e stimolanti.-

- Cavoli, ma dove ha imparato a parlare in quel modo?- domandò Kujaku a Seishiro, seduto accanto a lui.

- E’ quello che mi stavo domandando anch’io...-


Anche l’attico degli Angeli ospitava vari personaggi. Ashura guidava il gruppo, e attorno a lui sedevano Hinoto, Emeraude, Yukito Tsukishiro e perfino il temutissimo Fuuma. Sulle ginocchia di quest’ultimo stanziava un grazioso gattino, Perla.

Appeso alla parete stava un grande cartellone, su cui era scritto: Personalità multipla? Lati oscuri indesiderati? POSSIAMO SCONFIGGERLI!

A metà riunione Hinoto si scusò col gruppetto, ed andò a raggiungere un’altra adunata, che si teneva in una stanzetta offerta da Yuuko (cioè, non offerta, ma data in prestito. I personaggi, ignari, non sapevano che la venale maga avrebbe chiesto un prezzo ad ognuno...). Lì, attorno alla splendida venditrice di desideri, erano riuniti Kakei, Kakyou, Kotori, Oluha, Kanoe, un paio di comparse di Veda e un paio di incarnazioni di Clow. Quando Hinoto entrò, sostenuta dalle gemelle onnipresenti al suo fianco, lanciò un’occhiata di compatimento a Kanoe e scosse la testa.

- Bene, miei cari.- cominciò Yuuko, affascinante come al solito. - Siamo radunati qui per approfondire e discutere le nostre doti di indovini e sognatori...-

Questi erano i gruppi più frequentati, ma girando per la Villa se ne potevano trovare veramente tanti...Il gruppo per i personaggi cattivi-che-fanno-tutto-per-scopi-buoni, quello dei buoni-così-buoni-che-alla-fine-sono-cattivi, quello dei parenti-fighi-ma-morti (per la cronaca, in questo gruppo c’erano Nadeshiko Kinomoto che parlava di ricamo e giardinaggio con la madre di Kurogane, e Haruka Doumeki che giocava a carte col padre del ninja...Insomma, fighi, morti...e contenti, almeno loro!), poi il gruppo dei personaggi con seri problemi di abbigliamento, quello dei discendenti&altri parenti di Clow (di qualsiasi Clow. Praticamente c’erano tutti...), quello dei supereroi&maghette e pure quello dei robot e degli utilizzatori di mecha e simili. E poi altri ancora...Perché, vedete, in quindici anni di onorata carriera, le Signore avevano inventato veramente tanti personaggi. Con tanti problemi.

Ma non c’erano solo gruppi di auto-aiuto, oh no! C’erano anche comitati di protesta e promotori di petizioni. C’era la firmatissima petizione “Vogliamo delle coppie sensate”, gemellata con l’ancora più sostenuta “Almeno una volta, diciamo ‘ti amo’! – Mettiamo al bando la ’persona più cara’!”. C’era la protesta contro i manga non conclusi (poveri illusi!), quella contro i finali tragici e la petizione che proponeva di limitare il numero delle morti per manga. C’è da dire che esisteva anche un comitato pro-strage finale (promosso da Taishakuten e appoggiato da Fuuma), un gruppo anti-indovini (sottoscritto da Rikuo e Kazahaya) e un’associazione anti-desideri (che Fuuma aveva già preso di mira).


Mentre i personaggi rivoluzionavano Villa Clamp e cercavano di auto-aiutarsi come meglio potevano (visto che le autrici creavano i problemi ma non si sognavano di dare loro una soluzione), le quattro meravigliose signore erano tutte affaccendate con un’occasione davvero speciale per la loro carriera: la mostra Clamp Suu, che sarebbe stata inaugurata a breve, un festeggiamento per i quindici anni della loro prolifica attività.

- Aaaah, mi viene da commuovermi al pensiero!- cinguettava Mokona, guardando con amore e ammirazione tutte le tavole che erano state esposte. – Oh, ma guarda un po’ cos’abbiamo ritirato fuori! Ero così depressa il giorno che disegnai questa! E questa qui, dove misi degli schizzi di sangue extra! E quella, così tetra! E questa qua...-

- Sono felice felice felice!- gridava la Nekoi, saltellando ovunque. Il simbolo vero e proprio della mostra era il loro cambio di tratto, e la signora Tsubaki era la principale responsabile di ciò. Amene faccette dei suoi nuovi personaggi riempivano le sale e i depliant, e la mangaka sorrideva come Himawari, zompettava come Watanuki ed era carica di energia spirituale come Doumeki (e...beh, sì, avrebbe guadagnato come Yuuko...)

La Igarashi continuava a ricontrollare tutto, per accertarsi che ogni cosa fosse in ordine e che le stelline, i petali e le piume extra che aveva applicato ai retini delle immagini da esporre si vedessero bene, e che i personaggi fossero ben nascosti, tra le scie e le decorazioni degli sfondi.

E infine, la signora Ohkawa passeggiava con apparente noncuranza tra gli stand espositivi, lanciando di tanto in tanto un’occhiata ammirata a ciò che vedeva. Che volete, stava elaborando la trama per un nuovo manga, ed era arrivata al punto in cui la ragazza moriva e il ragazzo veniva consolato dall’amico, non poteva prestare più di tanta attenzione a ciò che le stava attorno!


Né i personaggi né le Signore immaginavano che, non molto distante da lì, si stava preparando un colpo di scena degno dei migliori rivolgimenti finali clampiani...


Nel frattempo, a Villa Clamp, com’era ovvio, le migliori intenzioni dei personaggi si stavano trasformando in catastrofi stratosferiche.

- Non è possibile! Non è possibile!- Il ragazzino dai celeberrimi occhi viola, dalla celeberrima corporatura magrolina e dall’ancor più celeberrima sfiga (celeberrima è un superlativo, lo so, ma la sua sfiga era così famosa che, nel suo caso, è permesso dalla grammatica italiana usare la locuzione “più celeberrima”)...dov’eravamo rimasti? Ah, sì, il celeberrimo sfigato si stava lamentando, e si stava lamentando a buon diritto. Teneva in mano un grazioso opuscoletto rosa, su cui era scritto, tra fiori rosa, cuori rosa e coniglietti rosa (se fate fare le cose a Tomoyo, sapete cosa aspettarvi), “Elenco dei gruppi di auto-aiuto di Villa Clamp!^^”

- Ci sono gruppi per tutti i problemi del mondo, c’è addirittura il gruppo per la prevenzione delle emorroidi nei personaggi costretti a sedere per il 90% delle loro apparizioni nei manga e c’è la petizione “Troni più comodi”, ma non c’è un semplice, banalissimo gruppo che possa proteggere un protagonista sfigato dal suo ex-migliore amico serial killer!-

Indeciso se era meglio fare una petizione per richiedere ciò di cui abbisognava o chiedere aiuto a Yuuko, finì per mettersi a piangere.

- Kamuino! Stellina, che ti è successo?-

Il ragazzo fece un balzo tale da battere la testa contro il soffitto. Senza nemmeno voltarsi a guardare si lanciò in avanti e prese a correre come un folle. Aveva riconosciuto bene la celeberrima voce dietro di lui...

- Ehi, aspettami!-

Non potendo niente contro la falcata possente e gli otto metri di gambe muscolose del suo rivale, il ragazzino si fermò, ansimante e terrorizzato.

- TU!- gridò, voltandosi e fronteggiando il sempre sorridente, sempre strafottente e sempre psicopatico Fuuma. – Si può sapere che ti è preso? E poi stellina lo dici a tua sorella!- Un secondo dopo si rese conto di cos’aveva detto e scoppiò a piangere.

- Eddai! Sei la mia stella gemella, mi sembrava una cosa carina da dirti...- protestò Fuuma, avvicinandosi all’altro.

- Non...fare...un...passo...di più...-

- Non che balbettando io mi impietosisca...-

- Fuuma!-

- AAAAAAAAHHH, allora te le cerchi! KAMUI! KAMUI! KAM...-

Tre secondi prima di avventarsi sul suo disperatissimo rivale, un ammasso di esseri viventi di varie forme e dimensioni precipitò sull’eminente zucca del capo degli Angeli, venendo giù da un punto imprecisato del soffitto.

- Fuuma! Sei vivo?- piagnucolò l’esterrefatto Kamui.

- ...più o meno...- Una voce soffocata raggiunse l’orecchio di Kamui. Ma dal mucchio di personaggi aggrovigliati davanti a lui non emergeva nessuno. Sembrava che tutti stessero lottando per sciogliersi e riprendere possesso della propria libertà...ma evidentemente l’impresa era veramente ardua!

- DANNATAAAAAA!!!- strepitava una rude voce da rude guerriero. – Tu e le tue alucce da moscerino!-

- Io...io...ve l’avevo detto che poteva non funzionare...- si difese una vocetta rotta dal pianto.

- Ehi, un po’ di rispetto per la signorina!- protestò la voce di un ragazzo.

- “Ehi” lo vai a dire al tuo amico anti-spirito, capito? Non a me!- ringhiò la voce rude in risposta.

- Gente, l’abbozzate di scannarvi? Non potete finire dopo, voi due?- tentò di intromettersi un’altra voce da adolescentello.

- AIUTO!- gemeva intanto Fuuma, e vi garantisco che l’avreste fatto anche voi, se vi fosse piovuto in testa il personaggio più alto mai disegnato dalle Clamp. Soprattutto se tale uomo era completo di armatura e spada.

Lentamente il groviglio si sgrovigliò, e Kamui poté identificare tutti i personaggi dell’amena brigata. Davanti a lui stavano il ninja Kurogane in diretta da “Tsubasa”, Watanuki di “XXXHolic”, il commesso di drugstore Kazahaya e la piccola Suu. Anche Fuuma si rialzò, non appena Kurogane si fu sollevato, ma non sembrava molto in condizioni da attaccare di nuovo Kamui, per cui il capo dei Sigilli poté dedicarsi a cercare di capire cosa fosse successo.

- Ehm...permettete...- iniziò Kamui timidamente, osservando il gruppetto. – Voi siete Kurogane, il grande ninja protettore del Giappone. E Watanuki, l’abile commesso della maga Yuuko. E Kazahaya, dotato di poteri psichici. E...E...E che cavolo, avete tentato di volare attaccandovi alle ali di questa povera bambina?-

- Bambina? E chi sarebbe la bambina?- protestò lei. – Io sposerò Kazuhiko!-

- Sì, certo, e “X” finirà, prima o poi.- la liquidò Kamui. – Voglio dire, non avete pensato che non avrebbe retto?-

- Non è stata una gran trovata.- ammise Watanuki. – Ma...credimi, è stata la forza della disperazione!-

- Sì, dobbiamo a tutti i costi entrare nel salottino con la tappezzeria verde!- esclamò Kazahaya.

- E questo che c’entra con Suu?-

- Beh, quando la Ohkawa ha scoperto che avevamo tentato di entrare lì dentro, ha gettato la chiave in cima all’armadio più alto della casa e ha creato una barriera spirituale anti-personaggio attorno all’armadio! Ma la barriera non arriva fino al soffitto, così volevamo superarla...entrandoci dall’alto!-

- E...perché volevate entrare nel salottino verde?- domandò Kamui, sempre più perplesso.

- Oh, ma questo non sa proprio un tubo!- bisbigliò Kazahaya a Watanuki.

- Beh, ecco...- iniziò Watanuli – La Ohkawa nasconde in giro per la casa gli appunti con le trame dei manga non ancora finiti. Siamo riusciti ad origliare una conversazione in cui svelava che gran parte di questi appunti si trovano nascosti all’interno di un libro conservato nel salottino verde!-

- Ah. Lo sapete che il salottino verde funge da biblioteca e che ci saranno almeno un migliaio di libri, vero?- Fuuma dette loro la buona notizia, continuando a massaggiarsi la schiena dolorante.

- Lo sappiamo.- rispose Suu. – Ma è inutile preoccuparsi dei libri, se prima non riusciamo ad entrare!-

- Sempre ottimista, la bimbetta, eh?- commentò Fuuma.

- Bimbetta? Ma chi credi di avere di fronte? Io sposerò Kazuhiko!-

- Sì, Kazuhiko junior, il figlio di Kazuhiko the original e Oluha.- tagliò corto Fuuma. – Ma voi siete sicuri che le trame dei vostri manga siano lì?-

- Oh, no.- rispose ancora lei. – Ma tentare è meglio di nulla, no?-

- Sarà. Comunque, capisco te e Kazahaya, i vostri manga non finiranno mai. Ma il ninja e lo sfigato? Mi sembra che “Tsubasa” e “Holic” stiano proseguendo senza intoppo...-

- La verità è che...ehm...- Watanuki iniziò a spiegare, imbarazzato. – Sempre in quella famosa conversazione della Ohkawa, abbiamo sentito che ha intenzione di far accadere cose particolarmente drammatiche, in un futuro prossimo, e quindi ci siamo fatti prendere dall’ansia, e abbiamo deciso di unirci a loro per scassinare il salottino.-

- Bah. Per me potete anche andare tutti a fare un torneino di Angelic Layer sul letto a baldacchino della Ohkawa, la cosa non mi riguarda.- commentò Fuuma. – Io ho un serio bisogno di un antidolorifico. Andiamo, Kamui!-

- Scusa scusa scusa, perché dovrei venire con te? Io voglio stare qui e aiutare loro!-

- Come, perché? Perché sei la mia stellina gemella, perché sei buono e comprensivo e sei in ansia per la mia schiena e perché...-

Kamui sfoderò uno sguardo insolitamente acido per lui, e mise le mani sui fianchi.

- Sono Kamui, non Tomoyo!!! Se vuoi la migliore amica che ti segue con la telecamera, pronta ad aiutarti in ogni situazione, la prossima volta rinasci in un altro manga!-

- Tu...- Fuuma sgranò gli occhi, sconcertato, ma prima che potesse dire mezza parola un’enorme katana gli venne puntata contro il petto.

- Mi stai dando sui nervi. Noi abbiamo del lavoro da fare, e se il mocciosetto ci vuole aiutare, tanto meglio.-

Per un attimo Fuuma e Kurogane si fronteggiarono, scambiandosi i loro sguardi migliori: lo psico-schizo-killer contro il dì-mezza-parola-e-ti-affetto-per-bene. Poi, miracolosamente, Fuuma alzò le spalle in segno di totale menefreghismo, fece un cenno di saluto e se ne andò. Fatti tre passi, però, si voltò e sorrise all’indirizzo di Kurogane.

- Sai una cosa? Credo che sarebbe proprio divertente, provare a esaudire i veri desideri della tua principessina e di quel mago depresso...-

Kurogane sollevò di nuovo la katana, a un passo dalla crisi di nervi. Watanuki saltellò in modo isterico, temendo il peggio. Suu congiunse le mani, come in preghiera. Kamui pensò di mettersi a piangere. Kazahaya lanciò un’imprecazione che gli sarebbe valsa la candidatura a Personaggio Più Volgare delle Clamp Mai Disegnato, e, afferrato un povero appendiabiti che se ne stava in santa pace lì vicino, lo lanciò addosso al capo dei Draghi della Terra.

Che accusò il colpo, stramazzando al suolo senza emettere suono.

- E tu, non ti agitare, che tanto questa storia la tira fuori con tutti!- strepitò il ragazzo, rivoltò al ninja. – Forza, decidiamo la prossima mossa per sconfiggere quella barriera!-


Così l’allegro gruppetto di cospiratori si mise a tavolino, cercando una strategia valida, che potesse essere facilmente attuabile e non provocasse più distruzione del necessario.


Dopo sei ore e mezzo Watanuki si era addormentato sul tavolo, Suu aveva cantato tutto il suo repertorio e ora si lamentava per la perdita della voce, Kurogane aveva rincorso Kazahaya una decina di volte e Kamui aveva un malinconico quadernino pieno di pagine strappate e cancellate. Avevano tentato di fare un elenco di strategie, ma erano state tutte scartate. Per fortuna.

Tra le strategie cassate figuravano far ingoiare la porta del salottino a Mokona (Suu si era messa a piangere, impietosita per Mokona), chiedere a Fuuma di provocare un piccolo terremoto per divellere i cardini della porta (non erano riusciti ad accordarsi su chi doveva parlare con Fuuma), chiedere aiuto all’esercito dove un tempo militava Kazuhiko (mai fatta una cosa per bene, quelli...), usare una carta di Clow a scelta (“Tra tutte quelle maledette carte ce ne sarà una utile?” aveva proposto Kazahaya. Ma Watanuki e Kurogane, al solo sentire il nome di Clow, avevano avuto un esaurimento nervoso), e altre ancora.

Quando tutte le speranze sembravano svanite, gli occhietti di Suu si illuminarono.

- Non abbiamo pensato alla cosa più semplice! Kazahaya...Rikuo può infrangere gli oggetti col suo potere!-

I cinque si scambiarono uno sguardo abbastanza colmo di vergogna, poi gli occhi di tutti si puntarono su Kazahaya.

- Raccogli il tuo amico e portalo subito qui!- ordinò il ninja.

- Ehm...vado subito...Dovrebbe essere al gruppo per i personaggi che...sigh...devono sopportare un compagno di manga molesto...-

- Mpf. Come se servisse a qualcosa.- borbottò il guerriero. – L’ho frequentato, ma è perfettamente inutile.-

- Dovrei andarci anch’io!- asserì Watanuki, infervorato.

- C’era anche il tuo guardiano anti-spiriti.- lo raggelò Kurogane.

Così Kazahaya andò a chiamare Rikuo, e gli spiegò il problema, omettendo però tutto il caos e la distruzione che avevano provocato prima di arrivare a quella semplice e indolore soluzione (dalle rovine del corridoio dov’era avvenuto l’incidente in volo, però, Rikuo ebbe una vaga intuizione dell’accaduto).

- Devo buttare giù questa porta?- sospirò il ragazzo, quando i cinque cospiratori lo ebbero portato al luogo tanto bramato.

- Bravo genio, te l’ho detto otto volte...- borbottò Kazahaya.

- Faccio in fretta, voglio tornare al gruppo per i personaggi che devono sopportare compagni di manga molesti. Era davvero interessante.-

Il ragazzo si concentrò e proiettò i suoi poteri sulla porta.

Quando ebbe finito, sulla porta, perfettamente intatta, era comparso un cartello rosa:

Bel tentativo, Rikuo!^^ Riprova, chissà che questa volta non funzioni!

- Maledetta!- gridò Kurogane, agitando la katana verso la porta che li separava dalla conoscenza.

- Non ci credo!- gemette Kazahaya, sgranando gli occhioni.

- Quella donna...è una dea...- sussurrò Kamui, rabbrividendo.


Fu così che il quintetto di cospiratori delusi decise di consolarsi andando a bere qualcosa in giardino (ovviamente spedirono Watanuki a procurare il beveraggio per tutti).

E fu così che il grazioso quintetto venne a conoscenza di un segreto terrificante, la cui conoscenza avrebbe – forse – salvato innumerevoli vite...

Mentre erano tutti stravaccati su delle sdraio, disegnate da Mokona perché i personaggi potessero sfruttarle, si resero conto che c’era qualcosa che non andava. Per davvero. Più del solito. Dunque, si misero in silenzio, tentando di localizzare l’insolito.

La prima cosa che notarono fu il Seshiro di “Tsubasa” che parlava con uno scoiattolo, chiedendogli se fosse Subaru. Subito dopo trovarono la piccola Misaki che stava costruendo un Angel con le sembianze Oluha, di cui era una grande fan (e subito dopo, il Seishiro di “Tsubasa” andò dall’Angel a chiedergli se era Subaru). Poi si imbatterono in Akira che cercava di spiegare ai Duklyon come mai quell’anno avesse deciso di fare il cosplay del Ladro dalle Mille Facce, mentre loro gli raccontavano che si sarebbero vestiti da Power Rangers per carnevale. In seguito incontrarono...

- Ehi, stai deviando dalla trama principale!!!- *Watanuki si volta verso lo schermo del computer e comincia a picchiettarci sopra, con evidente fastidio. Ok, forse ha ragione*.

Insomma, all’improvviso capirono cosa c’era che non andava: in mezzo al giardino, dove un tempo stava una graziosa fontana, ora c’era un computer alto sei metri, dalle forme inquietanti, noto come Beast.

- Ora, va bene che siamo tutti mezzi orbi, ma ci abbiamo messo un’ora per capire cosa c’era di strano...- *Watanuki continua a picchiettare sullo schermo. Mah...*

Il gruppetto raggiunse in fretta l’amato computer di Satsuki, e scoprì che, raggomitolata tra i fili, “tra le braccia” del personal (very personal) computer, stava la proprietaria, che spippolava con la tastiera, piuttosto agitata.

- Non abbiamo un minuto da perdere!- gemette la ragazza, voltandosi verso i nuovi arrivati.

Il gruppetto ebbe uno svenimento collettivo. Insomma, Satsuki che si rivolgeva per prima a qualcuno?

- L’Apocalisse è proprio dietro l’angolo per davvero...- balbettò Kazahaya. – Satsuki-san, che succede?-

- Succede che Beast ha intercettato le comunicazioni segrete di un gruppo armato misterioso. Sono riuscita a trovare informazioni su di loro, e ho scoperto che stanno per mettere in atto un attentato.-

- Che cosa?- esclamò Kamui. – Ma...ma hai chiamato la polizia immediatamente?-

- Certo che l’ho fatto. Voglio distruggere il mondo, ma non prima della fine di “X”. Il problema è che non mi hanno creduta!-

- E perché?- si agitò Watanuki. – Insomma, perché la polizia non dovrebbe prendere sul serio un onesto cittadino che dà una simile informazione?-

- Forse a causa del bersaglio dell’attentato.- rispose lei.

- E sarebbe?- domandò Fuuma, arrivando...senza la sua solita entrata in scena teatrale, trascinandosi penosamente, con una mano alla schiena (e guardando furiosamente il ninja che aveva avuto la geniale idea di cadergli addosso).

- Il bersaglio dell’attentato sono le Clamp.-

I personaggi rimasero in silenzio per qualche secondo, il tempo di realizzare alcune cose.

Che le loro autrici erano in pericolo di vita.

Che tutti loro, in qualche modo, erano in pericolo.

- Cosa? Le Clamp?-

- Ma non è possibile!-

- Ma dai!-

- Che senso avrebbe?-

- Insomma, sono pazze, sadiche, schizzate, perennemente in ritardo, ma...ma...-

- Ma è così.- confermò Satsuki. – Hanno esasperato i fans a tal punto che è stato creato un gruppo armato anti-Clamp! Dobbiamo fare qualcosa!-

- Non è esatto.- Fuuma avanzò, sfoderando il sorrisetto delle grandi occasioni. – Non dobbiamo fare qualcosa. Dobbiamo scegliere cosa fare. Possiamo aiutarle, mettendo a rischio la nostra vita. O possiamo lasciarle...al loro destino. Più che meritato, per quanto mi riguarda.-

- E piantala una buona volta con queste palle sulla scelta e sul destino!- si ribellò Kamui. – Mi sono rotto! Rotto! Non scherzo! Quelle quattro sono sadiche e tutto quel che vuoi, e probabilmente ci uccideranno tutti, in un modo o nell’altro...o in un mondo o nell’altro...Ma sono le nostre autrici! Le nostre madri!-

- Se vuoi sapere quanto tengo ai legami familiari...-

- Oh, insomma! Lascia da parte la tua psicopatia e prendimi sul serio! Vuoi veramente rimanere il personaggio di un manga incompiuto fino alla fine del mondo?-

- Cioè fino al mese prossimo?-

Kamui imprecò in tutte le lingue che conosceva. Fuuma continuava a sorridere, e avrebbe continuato ancora a lungo, se non ci avesse pensato Kurogane. Il ninja, con la sua abituale delicatezza, afferrò la katana e la usò per colpire il capo degli Angeli, facendolo volare qualche metro più in là.

- Mio padre mi ha insegnato il valore della gratitudine.- borbottò. – Per quanto poco le sopporti, non lascerò morire coloro che mi hanno creato.-

- Anch’io voglio aiutarle! Ma povere donne!- si affrettò a dire Kazahaya.

Watanuki e Suu si dimostrarono subito d’accordo. E gli occhi di tutti si puntarono su Kamui, come in attesa di qualcosa.

- Ehm...-

- Che facciamo allora?- chiese Suu, concitata. – Diamo l’allarme? Chiediamo aiuto agli altri? Come ci organizziamo?-

- Ehi, perché guardate tutti me?-

- Perché tu sei...-

- Già, perché tu sei...-

- Perché Kamui è...-

- AAAAAAAAARRRRRGHHHHHHHHH!- Il ragazzo lanciò un urlo apocalittico e fece un balzo all’indietro. – Vi prego! Non cominciate con questa storia delle frasi incomplete! Ne ho abbastanza! Va bene, va bene, sono il protagonista più sfigato di tutti, e vi guiderò io in questa impresa. Ma...Satsuki, tu stai con noi?-

- Certo. Finalmente ho trovato una risposta alla mia domanda, perché non si possono uccidere gli esseri umani.-

- Ovvero?-

- Perché sono molto più fighi dei computer, e non ho intenzione di lasciar morire quelle donne, con tutti i bei fighi che continuano a disegnare.- rispose lei, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Poi si scostò un po’ dalla sua postazione, mostrando a tutti che aveva una foto di Yuto come sfondo desktop (per la cronaca, era la sua famosa posa nel tarocco del “diavolo”...)

- Non ci credo...- balbettò Kazahaya. – E’ diventata una fangirl?-

- Con tutto il tempo che passa su Internet, è probabile.- confermò Watanuki.

- E tu come le sai, queste cose?-

- Lavoro per la peggior fangirl dell’universo.- sospirò il ragazzo. – Yuuko-san passa la metà del suo tempo a navigare o a leggere manga...-

- Beh, in ogni modo, dobbiamo subito mobilitare tutti i personaggi e organizzare la difesa!- esclamò Kamui. – Per prima cosa, però, dobbiamo andare ad avvertire le Clamp!-

- E come speri di fare?-

Fuuma arrivò, zoppicante e sempre più arrabbiato, ma col solito ghigno infernale sul bel faccino. Stava per dare una cattiva notizia e ci godeva proprio tanto.

- Fare cosa?- gemette Kamui.

- Ad andare ad avvisarle. Come speri di fare, se ci hanno sigillati qui dentro con una barriera che ci impedisce di uscire e di comunicare con loro in qualsiasi modo?-



Continua...

Riusciranno i personaggi a salvare le Clamp? Riusciranno ad infrangere la barriera?

O saranno i fans infuriati a trionfare, vendicandosi così di quindici anni di sofferenze?

Riuscirà Fuuma ad uccidere Kurogane o sarà il ninja tutto nero ad avere la meglio?

Riusciranno i cospiratori a trovare la chiave della stanza segreta con tutte le trame dei manga?

Riuscirà Harriet ad aggiornare prima di un altro anno?

Riuscirà Harriet a finire di cucire quella dannatissima casacca da Shaoran-kun prima del primo ottobre, o verrà in fiera in versione Shaoran-straccione, con il romaiolo al posto di Hien?

Riuscirete voi a sopportare un altro capitolo del genere o farete anche voi un gruppo armato anti-Harriet?


...qualunque sia la risposta, ricordatevi che IL FUTURO NON E’ ANCORA STATO DECISO!

IO VI...

IO SONO IL VOSTRO...

IO SO CHE VOI NON SIETE...

PERCHE’ VOI, IN REALTA’...

...ciao!!!


yumemi@hotmail.it

http://harriet-yuuko.livejournal.com

   
 
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