Disclarimer: I personaggi di
Hetalia: Axis Powers non mi appartengono,
ma sono di proprietà di Hidekaz Himaruya ©
Se così non fosse, io che me starei qui a fare?
Non mi appartengono nemmeno le canzoni dei Beatles
Che vanno a chi detiene ancora oggi i loro
Copyright ©
Se fosse il contrario, me ne andrei nel cielo con Lucy e i diamanti
Su un sottomarino giallo.
Ad Harinezumi ~
A Julia_Urahara
~
.: From Me
To You :.
Alle volte, Inghilterra si
chiedeva se Francia lo capisse davvero quando gli diceva di lasciarlo in pace.
Più che altro glielo gridava, lanciandogli contro una delle sue stramaledette
baguette, ma era solo per enfatizzare il concetto…e liberare la credenza
da quella robaccia d’oltremanica per riempirla con del sano cibo inglese.
L’impudico vinofilo poteva anche
evitarsi di infastidirlo ad ogni piè sospinto –anzi, piedino considerando il
soggetto-, sia che stesse sudando sopra qualche ingarbugliato affare di
Stato, sia che stesse sbrogliando il filo da cucito annodato. Gli sarebbe
stato, se non grato, quanto meno riconoscente per non dover tirare fuori il
moschetto e costringerlo alla fatica di sbudellarlo sul tappeto.
E invece no: arrivava, gli
prendeva una ciocca di capelli, se l’attorcigliava al dito, gli soffiava sull’orecchio,
lo chiamava mon coeur, gli sussurrava
qualche stramberia sdolcinatamente zuccherosa, ma soprattutto francese , e poi..le mani. Dappertutto.
Osceno. E fastidioso.
Terribilmente fastidioso.
Anche in quel preciso istante, chino
su scartoffie regali varie e variegate, avvertì le dita di Francis accarezzargli
le spalle e disegnare cerchi sulla camicia bianca, a punta di dita, prima di
colmare quello spazio vuoto tra mano e pelle con un sospiro. Cominciò un lieve
massaggio che, invece di calmarlo, mise Arthur ancora di più sul chi vive.
-Che fai?- soffiò, lanciandogli
un’occhiata obliqua.
Francia rise.
-Un massaggio- spiegò, con
semplicità -Così ti rilassi-
Anche senza vederlo, Inghilterra
fu sicuro che avesse appena fatto spallucce.
-Sei nudo- replicò Arthur,
togliendosi gli occhiali da lettura e stringendosi la radice del naso tra le dita
-Come faccio a rilassarmi con te nudo, dietro
di me?-
Si accorse troppo tardi del
potenziale francese nascosto in una
frase altrimenti innocente: mordersi la lingua era inutile, ormai, a meno di
tranciarsela di netto per soffocarsi e ovviare così alle battute sconce della
rana.
Non era un’idea troppo malsana, in effetti..
-E’ per meglio essere in contatto
con la Madre Terra- ridacchiò, Francis, continuando imperterrito il massaggio e
scivolando con le dita dalle spalle alla clavicola –E poi ho una rosa a coprire
le vergogne-
Inghilterra fu sul punto di
replicare, poi si ricordò dell’infelice affermazione di poco prima e decise di
rimanere zitto: almeno quella bestiaccia francese non si era accorta del doppio
sens—
-Comunque, mon cher, per la questione delle posizioni..-
Appunto.
Scivolando rumorosamente con la
sedia, Arthur cercò di mettersi in piedi e levarsi di torno il più presto
possibile, prima che la situazione degenerasse –perché lo sapeva, lui che sarebbe degenerata. Sarebbe degenerata di sicuro.
Ma Francia non parve essere d’accordo
con la sua fuga: gli lasciò le spalle e gli circondò il torace con le braccia,
costringendolo di nuovo a sedere.
-C..che
fai, you git?!- esclamò Inghilterra, con una nota
di panico nella voce.
Francis ridacchiò, sussurrandogli
qualcosa all’orecchio. Arthur sgranò gli occhi, incapace di replicare.
Quel maledetto francese era una
creatura abbietta! Una mente perversa votata al crimine e alla corruzione di
giovani anime ancora candide e innocenti!
Cantare
i Beatles come risposta era davvero uno colpo basso.
{ I got arms that long to hold you
And keep you by my side
I got lips that long to kiss you
And keep you satisfied. }
Note di Fine
Capitolo
Uh!
Avevo voglia di aggiornare, sì: anche perché questa è l’idea da cui tutto ha
avuto inizio. Esatto, doveva essere solo questa, nel progetto originale.
Poi
sono diventate 26 fan fiction.
Ehm..