Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: LaMicheCoria    13/02/2012    4 recensioni
[Una Raccolta di Drabble, Flash Fic e One Shot legate alle canzoni contenute nel primo Disco-Raccolta dei Beatles, dal 1962 al 1966.]
[Pairing Shonen-Ai, Het e presenza di personaggi in versione Nyo!]
Love, love me do / You know I love you, / I’ll always be true, / So please, love me do.
[01. SpAus - Love Me Do] [02. GerIta - Please Please Me] [03. FrUk - From Me To You] [04. HREXChibitalia - She Loves You]
[05. SpaMano - I Want To Hold Your Hand] [06. PruAus - All My Loving] [07. AusLiech - Can't Buy Me Love] [08. SuFin - A Hard Days' Night]
[09. FranciaxMadre Egitto - And I Love Her] [10. SeborgaxNyo!Svezia - Eight Days A Week] [11. FrancisxJeanne - I Feel Fine]
[12. Antica RomaxMadre Egitto - Ticket to Ride] [13. RusAme - Yesterday]
[13 Capitoli] [CONCLUSA]
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing, Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender
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Disclarimer: I personaggi di Hetalia: Axis Powers non mi appartengono,
ma sono di proprietà di Hidekaz Himaruya ©
Se così non fosse, io che me starei qui a fare?
Non mi appartengono nemmeno le canzoni dei Beatles
Che vanno a chi detiene ancora oggi i loro
Copyright ©
Se fosse il contrario, me ne andrei nel cielo con Lucy e i diamanti
Su un sottomarino giallo.

 

 

 

 

 

 

 

Ad Harinezumi ~
A Julia_Urahara ~

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.: From Me To You :.

 

Alle volte, Inghilterra si chiedeva se Francia lo capisse davvero quando gli diceva di lasciarlo in pace. Più che altro glielo gridava, lanciandogli contro una delle sue stramaledette baguette, ma era solo per enfatizzare il concetto…e liberare la credenza da quella robaccia d’oltremanica per riempirla con del sano cibo inglese.
L’impudico vinofilo poteva anche evitarsi di infastidirlo ad ogni piè sospinto –anzi, piedino considerando il soggetto-, sia che stesse sudando sopra qualche ingarbugliato affare di Stato, sia che stesse sbrogliando il filo da cucito annodato. Gli sarebbe stato, se non grato, quanto meno riconoscente per non dover tirare fuori il moschetto e costringerlo alla fatica di sbudellarlo sul tappeto.
E invece no: arrivava, gli prendeva una ciocca di capelli, se l’attorcigliava al dito, gli soffiava sull’orecchio, lo chiamava mon coeur, gli sussurrava qualche stramberia sdolcinatamente zuccherosa, ma soprattutto francese , e poi..le mani. Dappertutto.
Osceno. E fastidioso. Terribilmente fastidioso.
Anche in quel preciso istante, chino su scartoffie regali varie e variegate, avvertì le dita di Francis accarezzargli le spalle e disegnare cerchi sulla camicia bianca, a punta di dita, prima di colmare quello spazio vuoto tra mano e pelle con un sospiro. Cominciò un lieve massaggio che, invece di calmarlo, mise Arthur ancora di più sul chi vive.
-Che fai?- soffiò, lanciandogli un’occhiata obliqua.
Francia rise.
-Un massaggio- spiegò, con semplicità -Così ti rilassi-
Anche senza vederlo, Inghilterra fu sicuro che avesse appena fatto spallucce.
-Sei nudo- replicò Arthur, togliendosi gli occhiali da lettura e stringendosi la radice del naso tra le dita -Come faccio a rilassarmi con te nudo, dietro di me?-
Si accorse troppo tardi del potenziale francese nascosto in una frase altrimenti innocente: mordersi la lingua era inutile, ormai, a meno di tranciarsela di netto per soffocarsi e ovviare così alle battute sconce della rana.
Non era un’idea troppo malsana, in effetti..
-E’ per meglio essere in contatto con la Madre Terra- ridacchiò, Francis, continuando imperterrito il massaggio e scivolando con le dita dalle spalle alla clavicola –E poi ho una rosa a coprire le vergogne-
Inghilterra fu sul punto di replicare, poi si ricordò dell’infelice affermazione di poco prima e decise di rimanere zitto: almeno quella bestiaccia francese non si era accorta del doppio sens—
-Comunque, mon cher, per la questione delle posizioni..-
Appunto.
Scivolando rumorosamente con la sedia, Arthur cercò di mettersi in piedi e levarsi di torno il più presto possibile, prima che la situazione degenerasse –perché lo sapeva, lui che sarebbe degenerata. Sarebbe degenerata di sicuro.
Ma Francia non parve essere d’accordo con la sua fuga: gli lasciò le spalle e gli circondò il torace con le braccia, costringendolo di nuovo a sedere.
-C..che fai, you git?!- esclamò Inghilterra, con una nota di panico nella voce.
Francis ridacchiò, sussurrandogli qualcosa all’orecchio. Arthur sgranò gli occhi, incapace di replicare.
Quel maledetto francese era una creatura abbietta! Una mente perversa votata al crimine e alla corruzione di giovani anime ancora candide e innocenti!

 

Cantare i Beatles come risposta era davvero uno colpo basso.

 

 

 

 

 

 

 

 

{ I got arms that long to hold you
And keep you by my side
I got lips that long to kiss you
And keep you satisfied. }

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note di Fine Capitolo

Uh! Avevo voglia di aggiornare, sì: anche perché questa è l’idea da cui tutto ha avuto inizio. Esatto, doveva essere solo questa, nel progetto originale.
Poi sono diventate 26 fan fiction.
Ehm..

 

 

 

 

   
 
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