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Autore: nancy    15/02/2012    0 recensioni
Avventura, amore, ideali e libertà ai tempi di un'epoca significativa e singolare come il 1800.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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                                                             La resina dei ciliegi.
 
 
Francia 1860.
Il sole filtrato dalle tendine delle carrozza,arrivava tiepido sulla pelle bianca. Intorno regnava il silenzio,interrotto dal rumore degli zoccoli sul selciato. Era stato un lungo viaggio ma ne era valsa la pena.
Nancy chiuse la raccolta di poesie e aprì lo sportello della carrozza senza aspettare il nocchiere.
La sua istitutrice la guardò con rassegnazione non appena la vide correre verso un ruscello per rinfrescarsi.
Sollevò la veste e si sfilò le scarpe strette. Poteva inspirare a pieni polmoni l’aria della campagna e sentire il profumo della primavera. Chiuse gli occhi e lasciò che i raggi del Sole le scaldassero il cuore e l’anima per riportarla indietro nel tempo.
In un tempo lontano in cui poteva sentire il profumo dei fiori di un vecchio albero di ciliegio,vicino alla sua città natale in Inghilterra.
Ora l’aria delle fabbriche stava rendendo tutto diverso,l’aria di Londra era cupa e più grigia del solito. Nelle campagne si poteva respirare un po’ di pace,ma era soltanto apparenza. Nancy odiava quell’ipocrisia,nelle città la gente moriva di fame. Uomini,donne e bambini erano costretti a lavorare per una miseria arricchendo i signorotti rinchiusi nelle loro sontuose ville della campagna.
Si chiedeva il perché di tutti quei cambiamenti e di tutta quella disuguaglianza. Ripensava a quando suo nonno le raccontava della rivoluzione,in cui tutti avevano tentato di ottenere l’uguaglianza reciproca. In parte ci erano riusciti questo è vero,ma erano rimasti delusi dai risultati ottenuti perché era stato fondato un nuovo ordine di diseguaglianza,dove esistevano dei diritti ben precisi ma non venivano mai rispettati.
Tutto questo dava alla nausea alla giovane donna come tutto ciò che riguardava la società di quel tempo. Sembrava che le donne dovessero pensare solo ad imbellettarsi e a trovare marito. Voleva fuggire da quella realtà,almeno per qualche tempo. E fu così che decise di tornare dai suoi nonni in Francia per quell’estate. Aveva bisogno di recuperare le forze dopo una brutta caduta da cavallo avvenuta durante l’inverno. Ultimamente era così cagionevole di salute, da quando sua madre si era ammalata avevano dovuto trasferirsi dalla cittadina di mare in cui era cresciuta in una di campagna e lei sentiva la mancanza dell’aria di mare. Suo padre,un mercante di stoffe,faceva di tutto pur di permettere una vita agiata alla sua famiglia e le cure mediche per sua moglie,ma ultimamente gli affari non andavano molto bene e l’uomo non era mai a casa per poter gestire meglio gli affari.
Nancy si era sentita soffocare da quella situazione e da tutte quelle costrizioni che le venivano imposte giorno per giorno,anno dopo anno,da un mondo che non le sembrava il suo.
Avrebbe voluto viaggiare per il mondo e visitare le lontane americhe,conoscere nuovi popoli,imparare nuove lingue. Tutto questo non era concesso ad una ragazza e inoltre le finanze della famiglia,avevano conosciuto giorni migliori per poterle permetterle il lusso di viaggiare.
Fortunatamente i suoi nonni erano molto ricchi e le avevano potuto regalare il viaggio in Francia per il suo compleanno.
Nancy si sentiva un po’ più libera,perché quei luoghi le ricordavano le calde estati della sua infanzia in cui non aveva pensieri e la sua famiglia era felice.
Sperava che un giorno,la sua vita sarebbe stata serena come un tempo.
Stringeva fra le mani un ciondolo fatto con della resina essiccata,era un ricordo speciale per lei. Il ricordo più dolce della sua infanzia.
Una voce la distolse da quei pensieri. Sua sorella Megan le si era avvicinata per chiamarla,la strada era ancora tanta e non potevano aspettare a lungo. Avrebbero dovuto raggiungere un luogo sicuro dove trascorrere la notte per proseguire il viaggio il mattino seguente.
Nancy non ne voleva sapere di riprendere il cammino e decise di assaporare quegli ultimi istanti di libertà tuffandosi nell’acqua cristallina del ruscello.
Attirò verso di sé le grida di disperazione della sua istitutrice e le risate di Meg che si innalzavano alte verso il cielo primaverile.
Uscì ridendo a crepapelle con i vestiti fradici.
-          Signorina Mc Collin avete intenzione di prendervi una polmonite per caso?-
-          Siamo a Maggio,si rilassi signora Richardson! Con questo caldo un bel bagno non ha mai fatto male a nessuno.- rispose la ragazza strizzandosi le gonne in un modo poco femminile.
-          Oh cielo! Non troverete mai marito se continuerete ad essere così indisciplinata.-
La ragazza non rispose e salì in carrozza senza dire nulla. Non le interessava trovare un marito. L’inverno precedente le sue orecchie avevano udito un discorso inaspettato.
-          Mary rischio la banca rotta…-
-          Jack caro,mi dispiace…Se non fosse per la mia malattia non saremo in queste condizioni.-
-          Non dire così cara,vedrai che risolveremo tutto. Il Signore ci aiuterà e inoltre questa mattina il signor Clayton mi ha fatto una proposta.-
-          Quel signor Clayton?Il direttore della banca?-
-          Si,proprio lui. Mi ha detto che suo figlio è rimasto colpito da Nancy e che sarebbe interessato a conoscerla.-
-          Davvero?-
-          Si,ma tu sai che non posso chiedere questo alla mia bambina.-
-          Lo so caro,ma il loro fidanzamento sarebbe una benedizione per la nostra famiglia in questo momento. Il giovane Clayton è un bravo ragazzo,sono sicura che la renderebbe felice.-
-          Andrebbe contro quello che le abbiamo sempre insegnato,noi ci siamo sposati senza che ce lo imponessero non possiamo costringerla a stare con qualcun che non ama.-
-          Lo amerà con il tempo. Nancy ha bisogno di qualcuno che la faccia sentire protetta,vedrai che cederà non appena qualcuno si occuperà di lei e delle sue esigenze. E’ pur sempre una donna. Le parlerò io prima di partire.-
-          E sia e che il Signor ce la mandi buona.-
Le si spezzò il cuore a sentire quel discorso dalla rampa delle scale. I suoi genitori erano sempre stati buoni e comprensivi nei suoi confronti. Non le avevano mai imposto restrizioni troppo pesanti e le avevano sempre dimostrato che l’amore è un grande sentimento che unisce due persone in una sola. Aveva immaginato che si sarebbe innamorata di qualcuno un giorno,non che le uniche persone di cui si fidava le avrebbero organizzato un matrimonio combinato per poter salvare la situazione economica della famiglia. Conosceva il giovane Clayton, lo aveva incontrato a qualche cerimonia. Era un giovane molto spavaldo,dai capelli neri e dagli occhi di ghiaccio. Molte ragazze avrebbero venduto la propria anima pur di sposarlo e molte famiglie pur di imparentarsi con una delle famiglie più ricche di Inghilterra. Nancy no,lo trovava molto prepotente e arrogante. Lo osservava mentre non faceva altro che emettere sentenze sulla politica europea e mentre derideva le condizioni della gente comune.
Era una persona irrispettosa e nonostante avesse un bell’aspetto Nancy non avrebbe mai ceduto ai suoi corteggiamenti.
Sua madre tentò di convincerla mostrandole i vantaggi della loro unione,ma la ragazza non ne volle sentir parlare. Promise che ci avrebbe pensato ma sapeva già che non aveva altra scelta nonostante volesse rifiutare quell’offerta.
Approfittò del viaggio per evadere anche da quella situazione pesante che aggravava ulteriormente la sua salute. Negli ultimi anni si era sentita talmente oppressa da quella vita da mancarle il fiato. Più volte era svenuta senza un motivo,tutti avevano dato la colpa ai corsetti troppo stretti ma il suo medico le aveva consigliato una vacanza di assoluto riposo per riprendere la sua mente troppo affaticata da questi gravi pensieri.
La carrozza riprese il viaggio come la mente di Nancy continuò a fantasticare sui ricordi del passato.
Ricordava ancora quando quella goccia di resina fu raccolta per la prima volta dal suo amico Charles. Avevano avuto più o meno quattro anni e si divertivano a giocare nei grandi giardini dei nonni materni di Nancy.
Il loro luogo preferito era un campo di ciliegi che crescevano alti e imponenti su una collina. Ogni primavera andavano ad ammirare la fioritura di quegli alberi meravigliosi che si tingevano di bianco dalle venature rosa. Era uno spettacolo e una tentazione per due bambini come loro. Nancy una volta cercò di arrampicarsi su un ramo per raccogliere delle ciliegie mature che sembrano essere molto succose e dolci,purtroppo il ramo si spezzò e nel tentativo di non cadere,la bambina si riempì di graffi e tagli da capo a piedi suscitando la collera di tutti.
Restò a letto oltre che in castigo,Charles andò a trovarla di nascosto un pomeriggio. La vide piangere perché si sentiva sola e sarebbe voluta uscire fuori a giocare con gli altri bambini.
Per farla sorridere le porse una grande goccia di resina di ciliegio essiccata,che brillava di una luce intensa non appena venne esposta alla luce di un caldo tramonto di Maggio. Le donò quel regalo dicendole che non avrebbe mai più voluto vederla piangere. Quella luce rifletteva di nuovo sulla goccia di resina come tanti anni prima e quella bambina,ormai diventata una donna, ripensava a che fine avesse fatto quel suo amico. Una volta sua madre le disse che la madre di Charles era morta dando alla luce il suo secondogenito e suo padre aveva deciso di tornare in Germania e di risposarsi. Le sarebbe piaciuto rivederlo un giorno anche se sarebbe potuto essersi arruolati nell’esercito e magari poteva essere stato ucciso o disperso in qualche guerra.
La sua mente continuò a vagare in questi pensieri  tralasciando questi ricordi del passato che riuscivano sempre a strapparle un sorriso. Non vedeva l’ora di rivedere quei ciliegi in fiore e di assaggiare i loro frutti come ricordo di una vita spensierata e serena.
 
   
 
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