Nickname:
Laleith
Titolo
della storia: Wrackspurts, I just can’t handle them
Canzone
scelta: Crazy
Little Thing Called Love
Pairing:
Neville/
Luna
Rating:
Verde
Genere:
Commedia,
Romantico
Avvertimenti:
One-Shot, OOC, Movieverse
NdA:
Amo
i
Queen. Scrivere una storia d’amore per San Valentino senza
utilizzare la
canzone che per me è l’emblema
dell’amore, mi sarebbe sembrato davvero
sbagliato. Perciò ecco qui. Non è una storia con
grandi pretese, e forse non è
esattamente come volevo che fosse. Ma mi accontento, e mi ritengo
abbastanza
soddisfatta. Il pairing è uno di quelli che odio e amo al
tempo stesso. Lo
odio, perché nei libri non è presente. Lo amo,
perché avrei voluto che
esistesse.
Spero
solo di aver reso giustizia alla fantastica Luna, e al
coraggioso e timido Neville.
Enjoy it!
Wrackspurts, I just can’t handle them
This thing called love
I just can't handle it
Quel giorno i Gorgosprizzi
sembravano
essersi infiltrati in
ogni singola persona presente in quella scuola. Non che dalla fine
della guerra
avessero abbandonato le teste dei poveri studenti, ma iniziava a
preoccuparsi.
Con i suoi inseparabili
occhiali
super colorati, osservava
la folla che le passava accanto. Bigliettini profumati e dalle forme
assurde –
persino per lei – volavano da un corridoio
all’altro, suscitando risatine e
sospiri. Se le ragazze, però, apparivano fin troppo allegre,
la maggior parte
dei ragazzi cercava di fare l’indifferente. Purtroppo la
festa degli innamorati
non lasciava scampo. E Pix non sembrava affatto solidale per le povere
anime
senza amore: continuava a riversare a terra delle deboli pozioni
d’amore che
trasformavano chiunque in un nido di Gorgosprizzi.
Luna Lovegood iniziava a
preoccuparsi
sul serio.
Tutti erano stati
contagiati
dall’improvvisa moltiplicazione
di Gorgosprizzi, persino Neville.
Era stata spesso invitata
dal ragazzo
alle serre, ma mai le
sue compagne di stanza erano rimaste così scandalizzate.
Quando lasciò la
stanza, sentì le risate delle sue amiche che pregavano
affinché un certo
Valentino la benedicesse.
Saltellando, raggiunse il
luogo
dell’incontro, dove un
Neville imbarazzato e nervoso parlava con se stesso.
«Devo stare
calmo,
rilassarmi.»
«Dovresti
provare con un
po’ di aglio, sai?».
Neville
sobbalzò non
appena sentì la sua voce.
Divenne rosso, viola,
verde e bianco,
mentre la ragazza gli
sorrideva spalancando gli occhi, per poi osservare
l’arredamento della serra:
in quanto tale, era senz’altro piena di piante e fiori. Di
solito, però, non
erano così belli e colorati: infondo si trattava sempre di
coltivazioni a scopi
magici!
«A-a c-cosa
servirebbe
l’a-glio?», balbettò Neville,
alquanto cianotico.
«Ma per
liberarti dei
Gorgosprizzi, naturalmente.».
La semplicità
della sua
risposta fece sentire il povero
ragazzo, una nullità.
Eppure aveva ucciso il
malefico
serpente dell’essere più
malvagio che Mondo Magico avesse mai visto!
Inspirò
profondamente,
gonfiando il petto e seguendo i
movimenti della ragazza.
Adorava il modo in cui
spalancava gli
occhi quando
sorrideva, o il tono rapito con cui parlava. O più
semplicemente adorava lei.
Doveva dirle tutto: quale
giorno
migliore di quello?
«Luna…»,
la invitò a guardarlo, ritrovando una sicurezza che
di fronte alla ragazza scompariva come i Gorgosprizzi senza uno
Spettrocolo*.
«Oggi
è San
Valentino. In questo giorno si formano, ogni
anno, migliaia di coppie. Altre consacrano il loro amore.
Io…»
Il ragazzo
s’interruppe.
Come poteva dirglielo? Un bel “ti
amo” sarebbe stato d’effetto, ma troppo
impegnativo. Osservò gli occhi
spalancati della ragazza. A sguardi esterni sarebbe parsa alquanto
sconvolta, o
impaurita. Eppure Neville sapeva che era solo molto curioso.
Inspirò di
nuovo. Sapeva
come continuare.
«Sei la persona
più fantastica, originale e gentile che io
abbia mai conosciuto. Vuoi uscire con me?»
Ce l’aveva
fatta. Non aveva
balbettato, o esitato, o
tergiversato.
«Ma noi usciamo
sempre
insieme.»
Per poco non gli caddero
le braccia.
L’innocenza di quella
ragazza era sbalorditiva. Era intelligentissima e originale, ma non
capiva
nulla delle cose più semplici, pazze e piccole.
«Luna…
Tu mi
piaci. Tanto. E non solo come amica.»
Il tempo parve
cristallizzarsi,
mentre la ragazza recepiva
le parole del Grifondoro. O forse le aveva già comprese.
«Chiedimelo
domani.»
Neville
inciampò. Da fermo.
«C-come
scusa?»
Non voleva crederci.
«Chiedimelo
quando non ci
saranno Gorgosprizzi sulla tua
testa.», spiegò avvicinandoglisi.
Il ragazzo
rischiò di
svenire quando la vide sollevarsi
sulle punte e avvicinare il viso al suo.
Le labbra di Luna
sfiorarono la sua
guancia con delicatezza.
Mentre le gambe di Neville
iniziavano
a tremare, la
Corvonero lasciava saltellando la serra.
Neville non sarebbe mai
riuscito a
farcela con i Gorgosprizzi.
Con la ragazza, però, qualche possibilità
l’aveva.
Note:
Laleith con Wrackspurts, I just can’t handle them
Titolo: 10/10
Caratterizzazione coppia: 10/10
Uso canzone: 10/10
Grammatica e Sintassi: 10/10
Gradimento personale: 10/10
Totale: 50/50
Una storia così non poteva non arrivare prima! Mamma mia, mi sono fatta certe risate! Certo che hai mantenuto fede ai personaggi! Li ho trovati entrambi azzeccatissimi, anzi! Complimenti! Ti ho dato il massimo in tutto perchè credo che davvero tu abbia superato qualsiasi mia aspettativa. Adoro i Queen e credo che la canzone si adatti perfettamente alla storia; ho adorato la storia dei Gorgosprizzi e le battute di Luna, da quella dell'aglio al "Chiedimelo domani". Ho amato Neville, troppo tenero nella sua sbadataggine e il finale mi ha sorpresa piacevolmente. Tutto perfetto, direi. Complimenti!
Volevo ringraziare TheGhostOfYou per aver creato il contest, essere stata così veloce e, naturalmente, per avermi dato il primo posto! Non me lo aspettavo, sinceramente. Riecevere un simile riconoscimento da aprte tua, mia autrice preferita da... quasi da quando mi sono iscritta, è un onore. Ringrazio anche chiunque leggerà e vorrà donarmi qualche parola per farmi sapere la sua opinione!
Un bacio,
Laleith