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Autore: Prinzesschen    17/02/2012    5 recensioni
Brevi scene immaginate sulle note e sulle parole della canzone Snuff degli Slipknot, vi prego di leggere il testo che sarà, in quantità minore o maggiore, sempre presente all'interno dei capitoli mentre procedete nella lettura della fanfiction.
"Non poteva essere così sbagliato.
Non doveva essere così mostruoso, quel legame.
Il bene e il male. Il giorno e la notte. La luce e il buio.
Il loro poteva essere un errore immortale, una maledizione senza via d’uscita, una tragedia, una strage."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SNUFF7

Snuff

7-   And I won't listen to your shame, 
You ran away, you're all the same. 
Angels lie to keep control...

 

Aveva spiato per giorni l’Originale attraverso la grata che sovrastava la porta blindata dello scantinato. L’aveva visto cercare di liberarsi da quelle catene stregate, l’aveva visto buttare rabbiosamente la testa indietro ed urlare, l’aveva sentito chiamare disperato il suo nome ed era fuggita. Tante, troppe volte.

Aprì la porta e se la richiuse alle spalle prima di avvicinarsi a Klaus lenta e prudente.

-Perché sei sempre scappata senza mai parlarmi?- chiese calmo guardandola negli occhi.

-Avevo... paura... - sussurrò Caroline inginocchiandosi di fronte a lui che avrebbe voluto sciogliere quei nodi e liberarsi solo per carezzarle ancora una volta il viso.

Gli occhi lucidi della ragazza fuggivano ogni contatto visivo, timorosi mentre piccole rughe d’espressione evidenziavano la sua tensione.

-Di me? Sono legato, Car..

Quella che voleva essere una battuta di spirito le provocò un singhiozzò.

-Di quello che ho fatto..- gemette piangendo con il capo tra le mani e le dita strette attorno alle proprie ciocche chiare troppo vicine all’essere divelte dal capo.

-Ci ho riflettuto Car. E non posso, non voglio biasimarti.

La vide scattare verso di lui e piangere con la testa abbandonata sulle sue ginocchia, mettendo da parte ogni timore, ogni remora.

Lui l’amava ancora. Nonostante tutto.

-No! No! Ti uccideranno.. hanno quel maledetto pezzo di legno! 

Aveva ragione Rebekah, infine. Esisteva un altro esemplare di quell'albero che Klaus credeva di aver distrutto per sempre. La natura, era chiaro, voleva rimediare all'abominio che era stato creato. A loro. A lui.

-Voglio che sia tu ad uccidermi.

Lo guardò con gli occhi sbarrati, spaventata, turbata. Doveva essere tutto un incubo, un terribile incubo.

Cercò di leggere la risposta nell’espressione seria di lui ma ciò che vide fu solo la dura ed infame realtà.

Non poteva ucciderlo.

Non voleva fargli del male, non di nuovo.

-Come puoi dire una cosa del genere?- strillò e pianse ancora più forte passandosi le mani tra i capelli per tirarli indietro. -Sai che.. che non lo farei mai! Io.. ti ho tradito, ti ho portato a questo punto ma.. non potrei mai ucciderti io..

Avrebbe voluto riuscire a dirgli che l'amava. L'aveva ammesso a se stessa nel momento in cui l'aveva tradito segnando, così, la sua condanna a morte e adesso aveva bisogno che lui lo sapesse.

-Non puoi permettere che siano loro a farlo. Car..

-Non lo farò, Nik!

-Ti prego.

-Non posso!

-Puoi, devi..

Si sollevò e fece un passo indietro, pronta a fuggire. Non le era mai sembrato più mostruoso di com’era in quel momento chiedendole, senza alcun tentennamento, di diventare la sua assassina.

-Non puoi chiedermi questo, io..- indugiò abbandonandosi ad un altro eccesso di pianto. – io ti amo..

-Per questo devi essere tu a farlo..- concluse indicandolo con un gesto del capo il paletto bianco abbandonato sul tavolo posto di fronte a lui.

Annullata la distanza che lei stessa, con i movimenti e con i pensieri, aveva posto tra loro, gli prese il viso tra le mani e premette le labbra sulle sue, aride.

Si guardarono negli occhi per istanti che ai due amanti sembrarono infiniti e lui le rivolse uno sguardo pieno di amore, di rimpianti, di parole non dette.

-Nik..

-Prendilo..

Caroline allungò riluttante la mano verso l’oggetto e lo afferrò.

Avrebbe dovuto distruggerlo, così nessuno avrebbe più potuto ferirlo. Avrebbe dovuto bruciarlo, ma sapeva che era protetto da un incantesimo pronunciato da Bonnie. Avrebbe dovuto nasconderlo ma avrebbe solo rinviato la fine dell’uomo che amava.

-Car, ti prego..

Non poteva davvero implorarla di ucciderlo, si ripetè per l’ennesima volta come una funesta nenia.

Oh my love was punished long ago 
if you still care, 
don't ever let me know.

Strinse il pugnale avvicinandolo al petto dell’ibrido con le mani tremanti e sudate mentre calde lacrime scorrevano copiose sul suo viso.

-Non avere ripensamenti. Ti prego. Non lasciare che siano loro ad uccidermi.

La stava implorando. Lui, la creatura più pericolosa del mondo, il vampiro più antico, l’Originale, aveva la paura negli occhi.

-Io..non…

-Ti prego, Caroline!- urlò.

Lo vide chiudere gli occhi e sentì che era il momento di farlo, altrimenti non ne avrebbe mai più avuto la forza.

Spinse il paletto in quel cuore che avrebbe dovuto per sempre essere legato al suo, in quel cuore che, se fosse stato possibile, avrebbe fatto ricominciare a battere.

Pochi istanti per realizzare cosa aveva fatto.

Pochi istanti per urlare.

Pochi istanti in cui credette di soffocare.

Lo aveva ucciso.

Il vuoto la invase e le gambe cedettero, prive di forza.

Quando era ancora una mortale, adorava Romeo e Giulietta:

rappresentavano il suo ideale romantico, l’amore più profondo e eterno che

fosse mai stato raccontato e, si chiese, se mai qualcuno avrebbe, prima o poi,

raccontato la loro storia.

The End



ANGOLO DELL'AUTRICE:

Okay. E' finita! :,) Mi mancherà tanto questa mia coppia, mi ci sono affezionata! Purtroppo so di aver deluso le speranze di alcune di voi che avrebbero desiderato l'happy ending ma.. principalmente sono un'amante delle tragedie e poi una coppia come la loro non poteva assolutamente avere un finale felice.
E non odiate la mia Car, il mio finale lascia due possibili interpretazioni. Spero abbiate colto la trammaticità della frase conclusiva e i suoi possibili significati.
Ringrazio ancora, di cuore, le ragazze che mi hanno seguita e sostenuta, i vostri commenti mi hanno lusingata, davvero, sono la classica persona che in ciò che fa trova 80 mila difetti ma grazie a voi sono riuscita ad apprezzare questa mia storia, e non succede spesso :)
Grazie anche a tutti coloro che hanno letto e apprezzato la mia storia, mi rendo conto che non tutti hanno il tempo di recensire perchè, io stessa, ho letto ultimamente storie stupende in questa sezione e tranne rare eccezioni non sono proprio riuscita a commentarle pur adorandole. La mia band (se volete fare un salto sulla nostra pagina ve la linko
https://www.facebook.com/pages/The-Pretty-Riot/193181190730985) occupa, fortunatamente, la maggior parte del mio tempo e il resto è dedicato alle lezioni di basso e allo studio per gli esami di stato che, ahimè, incombono, ma spero di riuscire a scrivere un'altra storia che ho in mente :)
Un bacio, a presto!

  
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