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Autore: Monique Namie    19/02/2012    5 recensioni
Una poesia sugli orrori della guerra Prima Guerra Mondiale, nata per protesta contro il dolore. Alla memoria dei soldati caduti e a quelli che sono sopravvissuti portandosi le ferite peggiori nell’anima.
Genere: Angst, Guerra, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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SOLDATO

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A voi ignoti che ai tramonti avete pianto
pensando a capo chino alla vostra infanzia.
Pestando il fango col compagno accanto,
tra gl’ululati e gli scoppi di mille ordigni
l’amore sul cuore pesava come macigni,
qui, sotto lo sguardo glaciale
di un sole spento che strazia l’anima.


Sul ghiaccio della neve perenne
attraverso solchi scavati dal rancore
il corpo freddo di un eroe ventenne;
del suo pianto sento sofferto il rumore
di un addio troppo presto proferito.
Nulla di più gelido del suo cuore
e del suo amore ferito che muore.

___

Note autore:
Cercavo di varcare nuovi orizzonti, ma la mente per protesta mi ha condotto al passato, quasi volesse dirmi che prima di scoprire il futuro dovevo imparare a ricordare ciò che era stato.

METRICA:
Due strofe da sette versi. Versi liberi.

   
 
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