Crystal Rain
“Buongiorno
principessa”
“Buongiorno
papà” ancora un po’ assonnata gli schiocco un bacio sulla guancia.
“Dormito
bene? Ora dorme anche il pomeriggio ‘sta qua! Mah”
Ride.
“Avevo
troppo sonno, non ti immagini nemmeno quanto. Comunque si dormito benissimo, a
proposito che ore sono?”
“Sono
le 20:15”
“beh
allora torno su..”
Mi
avvio per le scale che portano al piano superiore, immaginando, di nuovo, il
mio letto pronto ad accogliermi.
“ah
dimenticavo…”
“…cosa?”
“Ha
chiamato Sam, mi ha detto che tra un’ora ti verrà a prendere per andare allo Speak Easy.”
“ah
ok… COSA?!”
“Si
vuole che uscite un po’ e cara mi sembra anche giusto”
Ringhio
soltanto.
“A
proposito, tua madre ti ha preparato i vestiti, è da quando ha saputo che devi
andare in un locale che non fa altro che preparare abiti e cose simili, ahah preparati al peggio principessa”
No
va beh, non preoccupatevi, sono così…
…
tranquilla.
“Ma
mamma ho sonno…”
“Eeh no cara”
“Va
bene”
Beh
tanto è inutile parlare con loro. Mi tocca uscire, anche se non è una cattiva idea…
Siamo
appena arrivati al locale, una “mandria” di ragazze e ragazzi vestiti in modo
alquanto provocatorio si ammassa davanti il locale.
Alla
fine dopo circa mezz’ora riusciamo ad entrare.
Musica
a palla, oddio.
Adatta
per non pensare a nulla. Anche perché non ci riuscirei.
La
serata va avanti tranquilla, io e Sam ci divertiamo a stare per conto nostro e
a prendere un po’ in giro certi soggetti del locale.
Bevo
ancora qualche sorso di birra e decidiamo di andare in pista a muoverci un po’,
anche perché il modo in cui mi muovo non assomiglia minimamente al modo in cui
una ragazza dovrebbe ballare. Sì sono una schiappa anche nel ballo. Peace and Love!
അഅഅ
“Ehi
ciao! Tu sei Sam vero?”
Ricevo
una pacca sulla spalla e sento una voce maschile che mi parla.
È
Nicholas!
“Ehi,
sì sono io! Tu sei Nicholas se non sbaglio!”
Ray
continua a “ballare” finché non si accorge che non siamo più soli e si avvicina
a noi.
“Oh,
ci sei anche tu! Ciao Ray, sono Nicholas e lei è Alexandra”
“Ciao
Alexandra” rispondo con aria sorridente
അഅഅ
Quella
stupida ragazza altezzosa non ci degna nemmeno di un sorriso.
Con
aria sufficiente fa un cenno con la testa cercando di trovare qualcuno nel
locale.
Nicholas
non stacca gli occhi di dosso a Sam.
“Ragazzi,
avete per caso visto nostro fratello Seth?” chiede Nicholas con aria un po’
preoccupata.
In
quel momento la ragazza altezzosa si gira verso di noi con aria interessata
attendendo qualche risposta.
“No,
non lo abbiamo visto” rispondo tranquillamente.
Non
mi dispiace proprio che non ci sia, avere quello sguardo cupo addosso mi fa
mancare quasi l’aria. E già per oggi mi è bastato.
“Nicholas
andiamo, qui non lo troveremo.”
Alexandra,
che non era molto contenta di essere nel locale con noi convince suo fratello
ad andare via e Nicholas ci saluta con un semplice “ci vediamo domani ragazzi,
divertitevi!”
La
serata continua tranquilla fino a che…
“La
mia testa, mi sta scoppiando! Cosa sta succedendo?”
“Sam!
Sam cos’hai? Andiamo fuori!”
Ci
dirigiamo fuori dal locale mentre Sam continua imperterrito a lamentarsi dei
dolori alla testa.
Siamo
nel retro del locale e alle 2 di notte la strada è quasi deserta.
Cerco
di far calmare Sam senza però alcun risultato.
Urla.
Grida. Lacrime.
“Sam!
Sam! Sta calmo! Cosa ti prende adesso?”
“…la risata. Sento la risata.”
È
come se avessi ricevuto una pugnalata al petto. La risata? Come fai a sentirla?
…No! Non può
prendersela con lui! Non glielo permetto!
“SMETTILA!
NON PUOI PRENDERTELA CON LUI! NON HA COLPE! È ME CHE VUOI!”
Nessuna
risposta. Ma Sam urla, urla sempre di più.
Stavolta
la risata la sento anche io, è più fastidiosa e più cattiva del solito. È
dolorosa, fa male alla testa e agli occhi.
Sam
si sta contorcendo dal dolore, non posso vederlo così. Non so che fare.
“Fidati di te”
“COSA?”
una voce mi ha sussurrato qualcosa all’orecchio.
“Chi
sei? Cosa vuoi?”
“Devi farcela solo tu puoi salvarlo. Il tuo
sangue è il suo sangue, è compito tuo.”
Il
calore mi avvolge la mente e l’anima. So cosa fare.
Una
luce gialla pervade il mio ciondolo e i miei occhi.
I
lampioni cominciano ad accendersi e spegnersi ad intermittenza.
Cerco
di sentire da dove provenga la risata, il punto preciso.
Chiudo
gli occhi e ascolto. Quella donna continua a ridere a crepapelle e io riesco ad
individuarla. È un’ombra e si trova alla mia destra.
Dopo
di che apro gli occhi e fulmino l’ombra con lo sguardo.
Sì,
la fulmino.
Dei
fulmini cominciano a scattare dalle mie mani e dalla mia vista.
La
risata termina e io inizio a urlare di rabbia.
Sam
ormai è svenuto dal dolore.
“NON
AVVICINARTI MAI Più a LUI! MAI!”
L’ombra
scompare e io perdo le forze, per l’ennesima volta.
Sento
dei passi, questa volta sono due le persone che mi stanno intorno, qualcuno va
vicino a Sam. Ho paura che gli possano fare del male.
Qualcuno
viene vicino a me, sento la stessa voce di poco fa che adesso mi sussurra: “Sta tranquilla, siete al sicuro adesso”.
Allora
abbandono la presa.
La stanchezza mi pervade. Cerco di vedere chi sono quelle persone attorno a noi
e l’ultima cosa che vedo sono dei capelli biondi che si avvicinano al mio
corpo.
E
lì mi addormento.
________________________________Angolo Autrice
Mi
dispiace avervi abbandonato.
Cercherò
di continuare adesso senza farvi però promesse che potrebbero risultare false.
Ho
avuto un vuoto per questa storia tempo fa che ora cercherò di colmare.
Grazie per chiunque mi seguirà.
ClaM
Citazioni
di questo capitolo:
“Buongiorno
principessa” da “La vita è bella” di Roberto benigni.
Speak Easy è sul
serio un locale. Sta nella mia città non so se ha filiali da qualche altra
parte xD