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Autore: queensan    21/02/2012    3 recensioni
questa storia si svolge durante la 5x20 . i nostri profilers si sono sistemati in sole 4 camere: Hotch con Rossi, JJ con Emily, Garcia con Morgan e il nostro piccolo dottore da solo. Durante la notte però, per colpa delle circostanze, gli agenti saranno obbligati a sistemarsi diversamente. spero vi piaccia!!!
è una ReidXMorgan.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Morgan, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GALEOTTA FU LA FEBBRE
 
 
 
 
 
-abbiamo solo quattro camere- fece lo sceriffo.
-quattro! ma noi siamo sette- fece Reid,
-ok per questa notte staremo in coppia- disse Hotch in tono formale
-io non voglio dormire con Reid- sbottò Morgan divertito e come risposta Reid fece una faccia sorpresa mentre Garcia si buttò su di lui dicendo -mio!- e “salvandolo” così da una notte in camera con Reid che alla fine fu l’unico a dormire senza un collega in camera. Era abituato a stare solo e quindi non gli dispiaceva, teneva alla sua privacy.
La camera di Reid era a fianco a quella di Emily e JJ invece le stanze di Morgan e Garcia, Hotch e Rossi erano al piano superiore.
Le due ragazze si erano appena messe a letto sotto le mille coperte per il freddo a cui non erano abituate. Dopo aver chiacchierato si diedero la buonanotte; emily aveva appena chiuso gli occhi quando:
-ehi JJ che fai?? Mi fai il solletico-
-cosa?? Io non ti ho toccato- Emily la guardò era distesa su un fianco non poteva avergli toccato il polpaccio. Accese l’abatjour sul comodino e JJ si girò verso la collega
-Emily che c’è?-
-ho sentito qualcosa che mi toccava il polpacc..AAAAH- fecero le due ragazze in coro. Qualcosa si stava muovendo sotto le coperte.
-oddio Emily è un topo- le due donne in un baleno erano schizzate fuori dal letto: JJ era in piedi sull’unica seggiola mentre Emily era in piedi sul comodino con la pistola puntata verso il letto.
-JJ non voglio dormire qui se c’è un topo!!-
 
 
Reid leggeva tranquillo un libro di filosofia nel suo letto caldo, nonostante il mal di testa, quando sentì le urla delle ragazze e non fece in tempo a scendere dal letto per andare a vedere cosa era successo che sentì bussare alla porta.
-arrivo!..che è successo??vi ho sentito urlare- si presentarono ai suoi occhi JJ e Emily in pigiama con delle coperte in spalla, spaventate e infreddolite.
-spence possiamo stare da te questa notte??-
-eh? Va-va bene ma…….. perché?- fece Reid spaesato.
-bè … è una storia lunga..- fece Emily
-cosa? Ma perché urlavate??- insistette lui.
-Spence in camera nostra c’è un TOPO!!- 
-un topo?!..siete sicure?-
-SI facci entrare!- disse Emily. Reid non sapeva come comportarsi e si vedeva lontano un miglio.
-dai andiamo a letto, sto congelando!- disse ancora  Emily mentre batteva sulla spalla di Reid con la mano ed entrava seguita da JJ. Reid fece l’espressione rara di quando non riesce a comprendere le cose; Prentiss aveva detto di andare a letto guardando solo lui..
-a letto… con te?-
-dottore non fare lo spiritoso tu dormirai per terra!-
-cosa? Lo sai che dormire male e una delle principali cause di stress??-
-fai il gentiluomo Spence- gli fece JJ
-e va bene..- disse reid rassegnato.
Le ragazze si posizionarono nel letto di Spencer sotto le coperte dopo che avevano allestito un letto con le coperte avanzate per Reid.
-grazie Spence per averci ospitato-
- bè direi che ospitato non è il termine più corretto da usare, praticamente avete occupato camera mia….- Emily sospirò
-comunque prego non c’è di che- continuò Reid
-allora buonanotte dottore- disse Emily –buonanotte anche a voi-.
 
Dopo una mezz’oretta si erano addormentati tutti e tre, Reid aveva fatto più fatica ad addormentarsi visto che solo un doppio strato di coperta lo divideva dal pavimento e il mal di testa si faceva sentire accompagnato da raffreddore, ma alla fine c’era riuscito anche lui. Ad un certo punto nel mezzo della notte si sentirono colpi di tosse ripetuti e dei lamenti crescere dall’oscurità della camera.. JJ si svegliò subito, era abituata a svegliarsi nel cuore della notte da quando era mamma. Quei lamenti provenivano da Spencer che si rigirava tra le coperte del piccolo letto improvvisato.
-ehi Spence cos’hai??- ma lui non accennava a svegliarsi e continuava ad agitarsi nel letto lamentandosi. Allora JJ accese l’abatjour chiamandolo nuovamente. Poi si alzò avvicinandosi a lui.
-JJ? Che succede?- era Emily; i mugolii di Reid avevano svegliato anche lei.
-è Spence penso stia male..ehi ma… scotta!!-
Reid sentì il contatto delle mani di JJ sulla sua fronte e la sua guancia e aprì gli occhi. Vide nella penombra con la vista offuscata per il mal di testa il viso di due donne vicino a lui, una bionda e una mora.
-che succed..? sono in paradiso?- disse stonato dalla febbre. Le due donne fecero una risata e poi quella bionda parlò -Spence hai la febbre alta e ti lamentavi nel sonno-
-sei la mia mamma?- chiese Reid delirante
-è più grave di quello che sembra- disse Emily ridendo.
-vado da Garcia a chiederle delle medicine lei di solito porta sempre qualcosa con se- fece JJ
-va bene io mi prendo cura del dottore allora… aspetta JJ aiutami ad alzarlo lo mettiamo nel letto- le due donne presero Reid per i bracci e cercarono di tirarlo su -ahiaa..!!- fece Reid, la ferita al ginocchio non era ancora guarita completamente. -dai Reid su..ti mettiamo a letto- disse Emily. Ma Reid era come un peso morto, anche se magro il genietto era pesante, lamentava dolori alla gamba e si teneva la testa, allora le due donne lo rimisero nel suo giaciglio, ma per tenerlo più in alto con la testa Emily mise le sue gambe, era in ginocchio, sotto la testa di Spencer come di cuscino. –non credevo pesasse così tanto- disse Emily –facciamolo mettere a letto da Morgan- disse JJ di rimando poi si mise una maglia e si diresse verso camera di Garcia e Morgan. Bussò. -Garcia sono JJ- disse piano. Un attimo dopo un Derek assonnato e confuso si presentò alla porta -ehi che succede? L’S.I. ha colpito ancora?-
-no niente del genere Derek, Reid ha la febbre.-
-cioccolatino chi è??-
-Garcia sono io, hai una aspirina con te??-
-stai male ????-
-no non ti preoccupare e per Reid-
-cos’ha il piccolo genio?-
-ha la febbre alta i suoi lamenti mi hanno svegliato-
-lamenti??- fece Derek -si forse per il mal di testa… ah ehm Morgan potresti venire in camera di Reid abbiamo bisogno di una mano per spostarlo-
-ok non c’è problema-
-JJ ho solo pasticche per i dolori mestruali pensi vadano bene per il piccolo federale??- disse Penelope sarcastica
-non importa vado a sentire se hanno qualcosa Hotch e Rossi. -  
-io allora vado da Reid- fece Morgan ed uscì. Garcia avvolta nella sua vestaglia rosa chiese -ma Reid dormiva da solo come hai fatto a sentirlo?-
-io e Emily siamo nella sua stanza-
-sporcaccione avete approfittato di un povero ragazzo indifeso-
-in camera nostra c’era un topo!!-
 
Morgan bussò in camera di Reid. -Morgan? È aperto, vieni-
Entrando vide il ragazzino su un letto improvvisato per terra con Prentiss che gli teneva la testa e gli puliva la bocca accanto a lui una pozza di vomito.
-ehi perché il ragazzino è per terra?-
-in camera nostra c’era un topo e abbiamo chiesto a Reid di ospitarci..poi ci ha svegliate, si lamentava deve avere la febbre molto alta mal di testa e ha anche vomitato..non ce l’abbiamo fatta a metterlo nel  letto…-
-non ti preoccupare faccio io…povero ragazzino-
Morgan si inginocchiò a fianco di Spencer gli mise una mano sotto le spalle delicatamente e una sotto ai ginocchi. Vederlo in quello stato faceva stare male anche lui.
Al contatto con Morgan, Reid aprì gli occhi
-ehi ..dove andiamo?-
-a letto bel ragazzino stai male-
-mmm mi fa male lo stomaco e la testa..è sicuramente un virus che ha attaccato le mie difese immunitarie ora che sono più basse per il freddo di questo posto…- disse tossendo Spencer.
-non perdi la tua parlantina neanche quando stai male?- chiese Derek con un mezzo sorriso sulle labbra. Lo posò delicatamente sul letto mentre Prentiss inumidiva il panno da mettergli sulla fronte.
-sai Derek il dottorino da malato è molto divertente, prima vedendo me e JJ ha chiesto se era in paradiso e poi se JJ era la sua mamma-
Derek scoppiò a ridere –davvero?? Sei divertente ragazzino- gli disse scompigliandoli i capelli.
 
 
Intanto JJ aveva bussato in camera di Hotch e Rossi. Aprì Hotch –JJ che ci fai in piedi??-
-vedi Reid sta male volevo sapere se avete qualcosa contro la febbre o il mal di testa-
-io ho un aspirina-  nella stanza si sentiva un gran russare
-come fai a dormire con Rossi che russa così forte?-
-cerco di farlo mettere su un fianco e a quel punto smette. Ti prendo l’aspirina-
-grazie Hotch-
-fammi sapere se peggiora e mi raccomando riposa. Domani ci aspetta una lunga giornata-
-certo buonanotte-
 
Jj tornò in camera di Reid. Era sul letto che sonnecchiava. Morgan era seduto accanto a lui e più in la c’era Emily.
- Hotch aveva un aspirina spero riesca a far stare meglio Spence-
- non saprei. Ha anche vomitato.- disse Emily
-proviamo- fece Morgan
-Spence tieni prendi l’aspirina e poi bevi-
-si mamma- Spencer aveva la febbre ancora molto alta. Derek gli poggiò la mano sulla fronte
-ok ha ancora la febbre alta possiamo perdonarlo per questi deliri-
-ehi ragazzi- era Garcia che tutta sola in camera aveva raggiunto gli altri
-non volevo stare sola! Come sta il ragazzo prodigio?-
-ha la febbre molto alta- fece Emily
-sentite ragazze dovete riposare lo vedo che siete stanche. Resto io qui con Reid voi andate a dormire-
-ma tesorino tu?-fece Garcia
-non ti preoccupare bambolina-
-va bene allora noi ragazze facciamo un pigiama party! Sii viva noi!-
-grazie Derek buonanotte-
-anche a voi-
 
-ragazzino come stai?-
-Morgan? Tu non vai a dormire? Avete svegliato Hotch per me??-
-sta tranquillo Reid resto qui con te.-
- ma non importa sto bene-
- si come no hai chiamato JJ mamma ben due volte-
-perché la mia coscienza sotto l’effetto della febbre ha riconosciuto i suoi gesti come quelli di una madre premurosa con suo figlio- disse tossicchiando
-si certo sei perdonato per questa volta..ora hai anche la tosse??-
-mi fa un po’ male la gola e la testa e anche lo stomaco-
-hai preso proprio una bella influenza!!!!- Morgan starnutì
-mi sa che tocca anche a te caro Morgan!- disse Reid soffiandosi il naso
-ma che dici io c’ho il fisico!!-
-ora sfotti anche un povero malato??!? Non ti credevo così meschino!!-
 
Morgan rideva il dottore era proprio divertente da malato! Non che non lo sia anche tutti i giorni! Morgan si diverte un sacco a scherzare con lui, e inoltre per lui è un compagno fidato con cui può confidarsi senza paura, perché Spencer Reid non giudica. Sembra tanto debole, ma nessuno ha sofferto quanto lui; un ragazzino che aveva sulle spalle un QI di 187 e una madre malata a cui badare. Certo anche Morgan non era stato il ragazzino più felice del mondo: anche lui aveva dovuto sopportare la perdita del padre e le molestie dell’uomo di cui si fidava di più.
Morgan si perse nei suoi pensieri.
Per il suo collega e amico avrebbe fatto di tutto pur di proteggerlo infatti era lì al suo fianco. Anche Reid aveva dimostrato di essere pronto a proteggerlo a qualunque costo come era successo quando si era infettato con l’antrace. Quel ragazzino è davvero speciale, non avrebbe cambiato di lui neanche una virgola.
-Morgan?-
-uhm?-
-che ore sono?-
Morgan accese la luce per vedere l’orologio che aveva al polso e dalla bocca di Reid uscì un lamento –hei spegni quella cosa-
-ti da così fastidio? Comunque sono le 3.40 cerca di dormire ora-
-si ma spegni quella dannata luce-
-si calmati ragazzino e riposa-
-ma tu non hai freddo?- in effetti Morgan era sulle coperte appoggiato con la schiena alla testa del letto.
- bè ora che mi ci fai pensare un po’ si- detto ciò si alzò per prendere la coperta per terra e starnutì un'altra volta.
-penso che faresti meglio a venire sotto le coperte sei già raffreddato e solo quella coperta non ti aiuterà- disse Reid
-si dottore..!- Morgan si infilò sotto le coperte.. era un po’ strano, aveva condiviso col dottore la camera ma mai lo stesso letto.
-allora dormiamo?- chiese il più giovane
-si sarebbe meglio cerca di riposare ragazzino buonanotte-
-ok buonanotte anche a te-
 
Reid ogni tanto tossiva e sentiva anche Morgan che faceva lo stesso o starnutiva. Poi finalmente arrivò il sonno e si addormentò profondamente.
Derek stava dormendo quando sentì il dottorino che si dimenava nel letto e ansimava.
-ehi ! reid svegliati! Spencer?!?!- Morgan lo prese per un braccio scuotendolo leggermente
-d-derek? St-Stai bene?- Spencer mise la sua mano su quella che gli stringeva il braccio come per constatare che fosse realmente Derek.
-certo! Eri tu quello che si dimenava! Cos’hai??- Derek spostò una mano sulla sua fronte.
-io –io non riuscivo a dirtelo, a dirvelo..-
-cosa reid che stai dicendo?- reid era ancora scosso, Derek gli si avvicinò mettendosi a sedere sul letto.
-io io lo sapevo che c’era una bomba nella casa dell’S.I. volevo dirvelo ma non ci riuscivo e tutti voi ..- Spencer aveva una voce tristissima era illuminato solo dal bagliore dell’alba che entrava dalla finestra ma Derek ci avrebbe giurato aveva gli occhi lucidi e lo percepiva anche dalla voce.
-ehi ragazzino era un incubo stai calmo- gli cinse le spalle con un braccio
-voi - voi saltavate in aria e poi io vedevo i vostri corpi- nella mente di Spencer si fecero nitide le immagini che aveva sognato poco prima; il cadavere di Derek era messo su un fianco aveva un grande trincio sull’addome scolpito e sulla gamba, aveva il volto sciupato e coperto di sangue. Poco più in la il suo capo giaceva supino ancora con la solita espressione seria in volto aveva la testa fracassata; poi vedeva il corpo di JJ, i suoi bei capelli sporchi di sangue.. poi ancora Emily scaraventata contro un muro dall’esplosione, più in là Rossi era stato infilzato da un paletto di legno e poi c’era anche Garcia, i suoi vestiti sgargianti erano solo scuri di sangue ora…
Spencer si strinse al suo collega –Derek il tuo viso era …bruciato io non ho potuto fare nulla-
-Spencer? Spencer guardami! Era un incubo stai calmo io non ti lascerò mai da solo capito?- Spencer annuì guardandolo con i suoi occhi da cucciolo ferito. Derek appoggiò il suo viso contro quello di spencer in un abbraccio.
Dopo essersi goduto la stretta di quelle braccia Spencer, ripresosi dall’incubo disse – Derek tu sei bollente!-
- bè ragazzino non credevo fosse una cosa nuova per te molte donne me lo hanno già detto-
-Derek non in quel senso! -.-  , scotti!-
Morgan aprì la bocca ma fu bloccato da colpi ripetuti di tosse –che dici non sto scottando- disse infine.
-ah no? Allora senti se i tuoi battiti sono accelerati!-
- si lo sono ma non per la febbre –
-si e allora per cosa ??-
-bè perché sono accanto a te bel ragazzino..-
- Derek hai la febbre credimi!-
-perché non credi che tu mi potresti piacere?-
-mm non saprei ma è molto più probabile che tu abbia i battiti accelerati per la febbre che per me-
-sei scettico ragazzino? Allora spiegami questo- Morgan si avvicinò improvvisamente a lui e lo baciò. Le loro labbra calde si incontrarono in un bacio dolce e leggero.
Reid rimase immobile per lo stupore.
-che ne dici ora ragazzo?-
-che hai la febbre mooolto alta-
-non ti piaccio?-
-ehm certo sei un mio amico- Morgan si faceva sempre più strano. Spencer aveva sempre ammirato il suo collega con lui si sentiva al sicuro e stava bene con lui anche quando lo prendeva in giro, con lui sapeva confidarsi, gli aveva detto cose che non sapeva nessun altro. C’era un gran bel feeling tra loro due. E poi quel bacio.
Cosa aveva provato? Stupore, certo. Ma poi? Era stato bello, piacevole, no di più, perfetto. Forse anche magnifico, meglio dei baci con Laila e con l’altra ragazza con cui era uscito qualche volta ma che poi aveva perso di vista.
-ehi bel ragazzino che pensi?-
A quel punto Spencer (sicuramente la sua intraprendenza era dovuta alla febbre che ancora non demordeva) si avvicinò alle labbra di Derek e questa volta fu lui a baciarlo.
Derek non si fece scappare l’occasione per rispondere con passione a quel bacio.
-ragazzino allora ti piaccio- Spencer arrossì –dai vieni qui piccolo baciami ancora!sarà anche colpa della febbre ma non me ne importa io ti voglio-
Spencer lo baciò ancora e lo abbracciò, i due corpi si fecero ancora più bollenti. A Spencer girava la testa per la febbre ma soprattutto per le sensazioni che stava provando, era bellissimo.
 
Derek non sapeva cosa gli era saltato in mente aveva solo seguito il suo istinto e forse era stata anche la febbre ad aiutarlo. Dio benedica la febbre!!
Ora era lì nel letto con Reid tra le sue braccia mentre si gustava le sue labbra, in poche parole era in paradiso. Gli era sempre piaciuto il ragazzino con cui aveva lavorato sin dall’inizio ma da un po’ gli piaceva anche in un altro senso. E come poteva non ascoltare il suo istinto e poi in quella circostanza in cui la febbre lo rendeva più ‘vulnerabile’. Reid era un ragazzo fantastico incredibilmente forte nonostante le apparenze; nessuno come lui sapeva quanto aveva sofferto. Lo aveva visto crescere e l’uomo che era diventato gli piaceva ancora di più era terribilmente attraente. Una bellezza tutta sua. Da quant’è che non gli interessavano più le ragazze?? Morgan non lo sapeva non se lo spiegava ma sapeva soltanto di stare benissimo in quel momento con lui e sapeva altrettanto bene quanto ci teneva al suo ragazzino.
 
Si baciarono a lungo baci passionali abbracci forti , si accarezzavano il viso a vicenda, i capelli. Il delirio dato dalla febbre alta li rendeva più intraprendenti sennò si sarebbero già staccati da un pezzo vinti dai pensieri logici, erano due uomini, due colleghi.
Tra un bacio e l’altro Morgan disse:
- Spencer sei molto importante per me –
- anche per me Derek e non è la febbre a parlare-
- anche io lo penso davvero Spencer non ti lascerò mai –
A Spencer balenarono ancora in mente le immagini di Derek morto.
- io ti credo, mi fido di te, ma con il lavoro che facciamo...-
- lo so ragazzino ma noi siamo in gamba e io non permetto che qualcuno ci faccia del male-
- e io non permetterò che tu mi lasci solo- disse Spencer deciso.
- bravo piccolo è così che mi piaci-
Si baciarono ancora con molta più passione. Erano tutti e due su un fianco sotto le coperte, i corpi attaccati, le gambe intrecciate fra di loro e le mani che toccavano ognuna il corpo dell’altro con curiosità. Poi un colpo di tosse di Derek costrinse i due a staccarsi
- come stai?- gli fece il dottore
- benissimo-
- dai prendi un aspirina anche te – Spencer si divincolò per prendere la medicina che era sul comodino ma Derek lo strinse di più a sé.
-dai resta qui sto bene la febbre andrà via da sola-
-ok ma- furono interrotti da un bussare alla porta.
-tesorini?? Mi dispiace ma vi devo svegliare- Garcia entrò nella stanza e trovò i suoi tesorini a letto –piccolo genio come stai?
–ehm ora meglio grazie-
- ehi bambolina come mai in piedi?-
-Hotch ci ha svegliato l’S.I. ha colpito ancora ma sono voluta venire io a svegliarvi amori miei. Ehi cioccolatino cos’è questa tosse??-
-nulla non preoccuparti bambolina-
-ha la febbre anche lui- rivelò Reid
-no no sto bene mi vesto e arrivo-
-fermo lì!- gli intimò Garcia che si fiondò da lui per sentire se scottava.
-ehi baby sei una cioccolata bollente-
-no davvero sto bene- intanto Reid si stava alzando dal letto.
- e tu dove credi di andare biscottino alla crema??- Garcia allungò la mano per sentire anche la sua fronte –avete ancora la febbre voi due!-
Li interruppe Hotch che entrò dalla porta accostata –come stai reid?- -bene capo io mi stavo vestendo-
-capo il genietto ha ancora la febbre e l’ha attaccata anche al mio cioccolatino preferito- disse Garcia
-ok allora ragazzi voi due riposate noi andiamo a esaminare la scena-
-ma Hotch io voglio venire ce la faccio – disse Morgan
-anche io !- fece eco reid
- no voi due restate a riposare questo è un ordine ci servite riposati per domattina. Forza Garcia andiamo.-
-ciao tesorucci!- Garcia sparì dietro Hotch strizzando l’occhio
I due si rimisero a letto rassegnati.
-io sto bene- fece Reid contrariato incrociando le braccia al petto.
-vabbè ragazzino vuol dire che ce ne approfitteremo-
-hai ragione ..- i due si accoccolarono strinti uno all’altro e Derek sbadigliò
-io penso sia meglio dormire- fece Reid
-preferisci il sonno a me?!-
-dai non fare l’offeso sei tu che hai sbadigliato!-
-e va bene ma sappi che non ti lascerò mai più in pace-
-neanche io- disse malizioso Reid
I loro volti si avvicinarono e le loro bocche si unirono, poi vinti dalla stanchezza si addormentarono stretti in un abbraccio. 
  
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