“ Non
parli
più con Hermione Granger ultimamente” mi disse
Lavanda alzando gli occhi dai
suoi compiti. Eravamo in Biblioteca a finire il tema per la McGranitt.
Hermione
era seduta a qualche tavolo dopo il nostro. Probabilmente neanche mi
aveva
visto. Perfetto.
“
No” dissi
mettendo il puntino sulla “i” di “
cambiamento” con un po’ troppa
aggressività.
“
Bhè, è
comprensibile, direi” osservò Lavanda non
riuscendo a trattenere un sorrisetto
velenoso. Alzai gli occhi.
“
Perché?
“ Oh,
tutti
sanno che ha una cotta per te! E ti dirò, per un periodo
sembrava che anche a
te piacesse Hermione, ma poi hai scelto me, Ron-Ron!”
esclamò prendendomi una
mano. Simulai un sorriso e scoccai un’occhiata a Hermione.
Possibile che
potessi piacerle? Insomma, le avevo detto che sarei andato con lei alla
cena di
Lumacorno, ma… Me lei me l’aveva chiesto come
amico, no? Solo come amico… lei
aveva detto così… Eppure a volte era come se ci
fosse un qualcosa tra di noi.
Sì, come se io fossi quasi attratto da lei. Ma la
consapevolezza che per lei io
fossi solo un amico mi aveva fatto mettere da parte qualsiasi feeling
sospetto.
Ma se davvero gli fossi piaciuto io…
“ Lo
pensi
davvero?” chiesi guardandola negli occhi. Forse il mio
sguardo era un po’ troppo
compiaciuto perché lei rispose:
“
Sì… ma perché
vuoi saperlo, Ron-Ron?
“ Oh,
emh… è
per curiosità. Solo per sapere. Ovvio che
sto con te, Lav-Lav!” dissi cercando di rimediare. Sorrise
rilassata. Bene.
“
Anche perché
guarda i suoi capelli… insomma, sono così
crespi…” osservò.
Io in
realtà
trovavo i capelli di Hermione così belli e poi
incorniciavano il suo viso alla
perfezione.
“
Già…
crespi” dissi cercando di non sembrare sognante.
“ Poi
davvero, un minimo di trucco potrebbe pure metterselo, mica siamo ad
Azkaban”
dichiarò.
Io eppure
apprezzavo il fatto che Hermione non si truccasse. Aveva
quell’aria da ragazza
acqua e sapone che…
“
Concordo
pienamente con te” affermai tradendomi un po’ per
il timbro insicuro della mia
voce.
“ Ed
è pure
troppo minuta… Dovrebbe irrobustirsi direi!”
concluse.
Ma il fatto
che fosse così minuta non faceva altro che rendere Hermione
ancora più magica:
tanta forza in un esserino così piccolo. Insomma, lei era la
più brava della
scuola sicuramente e…
“
Esatto,
anche io la penso così!” dissi cercando di
schiarirmi la voce. Lavanda si
sporse verso di me e mi baciò.
“ Oh,
Ron-Ron! Hai visto? Siamo proprio fatti l’uno per
l’altra, abbiamo sempre le
stesse opinioni!” esclamò. Annuii distrattamente.
Mentre abbassava di nuovo gli
occhi sul suo tema mi voltai. Hermione non era lì. Strava
uscendo dalla
Biblioteca. Intercettò il mio sguardo, al quale lei rispose
con un’occhiata
piena d’odio. Quanto amavo quegli occhi così
meravigliosamente profondi. Forse
quel che provavo era ammirazione. Ma poteva anche benissimo essere
amore.