Disclarimer: I personaggi di
Hetalia: Axis Powers non mi appartengono,
ma sono di proprietà di Hidekaz Himaruya ©
Se così non fosse, io che me starei qui a fare?
Non mi appartengono nemmeno le canzoni dei Beatles
Che vanno a chi detiene ancora oggi i loro
Copyright ©
Se fosse il contrario, me ne andrei nel cielo con Lucy e i diamanti
Su un sottomarino giallo.
.: She
Loves You :.
A dividerli non c’era che il
tavolinetto bianco, eppure la distanza pareva dilatarsi ad ogni parola non
detta, lasciata cadere nel nulla come zucchero nel tea.
Sacro Romano Impero non guardava Austria e Austria non guardava Sacro Romano
Impero: a fare loro da sfondo solo il giardino e il crocchiare delle foglie.
Roderich aveva il volto tirato e
stanco, gli occhi cerchiati nero ed un colorito piuttosto malsano, considerò l’Impero
Bambino, lanciandogli un’occhiata di sbieco: forse avrebbe dovuto approfittare
di quel pomeriggio per riposare invece che dedicarlo a mantenere in piedi una
facciata in rovina. Che tutti stessero abbandonando la dimora di Austria non
era più in segreto, che il padrone di casa fosse costretto a piagarsi le dita e
a scorticarsi le braccia tra lavori domestici e panni di lavare, era di dominio
pubblico.
Invece lo aveva invitato nella
Sala Grande, per bere un tea.
Il perché, Sacro Romano Impero
doveva ancora capirlo e non era nemmeno tanto dell’umore per fare qualcosa che
non fosse soffocare le proprie urla tra le piume del cuscino.
L’austriaco versò una tazza di
tea al bambino, una per sé e rimase in silenzio, sistemando la posizione della zuccheriera
con accuratezza al limite del maniacale; l’Impero inarcò un sopracciglio,
chiedendosi perché Roderich si ostinasse a prendere tempo. Soprattutto, si
chiese per cosa stesse prendendo
tempo.
-Fra poco parti- commentò Austria
d’improvviso e Sacro Romano Impero non si diede nemmeno la pena di rispondere. Era
un dato di fatto, alla fine, non una domanda.
Ancora poche ore e la casa, i campi, i fiori,
i lunghi corridoi, il suono del piano, tutto sarebbe sfumato nel rosso del
sangue, nel clangore delle spade e nel
terreno divelto da stivali chiodati.
E la cosa peggiore era che l’ultimo
ricordo non sarebbe stato un sorriso d’Italia, né la sua voce che lo chiamava o
un saluto carico di commozione e affetto! Sarebbero state lacrime e scuse, una
mano che si ritraeva e il suo corpo così fragile e minuto strattonato con forza,
le urla ferite e deluse, pigolii e flebili “Mi
dispiace”.
Posò le mani sulle ginocchia,
stringendo il tessuto nero delle brache tra le dita. Non avrebbe dovuto –non avrebbe voluto- reagire così, ma il
rifiuto di Italia..no, non era riuscito a sopportarlo.
-Ha detto che ti ama-
L’Impero bambino strabuzzò gli
occhi, rischiando di strozzarsi con la propria saliva; alzò il volto e fissò
Roderich, incapace di parlare, di dire qualsiasi cosa. La voce si era bloccata
in gola, il cuore nel petto. Qualcosa frullò le ali dentro di lui. Speranza, forse? Consapevolezza?
Perchè tutte quelle lacrime...
-E’ stata lei stessa a dirmelo-
continuò l’austriaco, tagliandosi una fetta di torta, lasciandola intatta sul
vassoio -Allora?- chiese poi, sistemandosi gli occhiali con un gesto tra l’impaziente
e lo stizzito -Non dovresti esserne felice?-
Che senso c’era a rispondere ad
una domanda priva di senso?
Sacro Romano Impero scese dalle
sedia con un salto e corse fuori dalla Sala.
Fuori solo il giardino e il
crocchiare delle foglie.
Felice?
Si sentiva come se il suo amore potesse durare per sempre.
{ She says she
loves you
And you know that can't be bad
Yes, she loves you
And you know you should be glad }
Note di Fine
Capitolo
Se
c’è una cosa che odio è avere il tempo, ma non l’ispirazione: mi sversa, non
posso farci niente. Ma, come dice il buon Asimov, “I
write for the same reason I breathe - because if I didn't, I would die."
Perciò,
eccoci qui, bella gente <3 Sapete che vi voglio bene, vero? (Non fateci
caso, sto scrivendo a l’uno meno dieci di notte, ergo..)
Non
ho molto da dire a riguardo. Perché Austria a fare da messaggero? Povero
Austria, ha bisogno d’amore, tutti lo bistrattano D: No, vabbè, non è solo per
quello. Diciamo che è l’unico (bene o male) che sta ad ascoltare i patemi
amorosi del nostro HRE, quindi..
La
fine è un’ipotesi HRE -> Germania? Forse sì, forse no. Dipende da voi e da
come vedete la cosa.
Sappiate
solo che sono una persona romantica, anche se non si direbbe XD
Bien!
Passiamo ai ringraziamenti!!
Ringrazio:
-Jo-san, Harinezumi,
Julia_Urahara e Rota per
aver recensito i precedenti capitoli
<3
-Jo-san per aver messo la storia tra le preferite <3