Ha promesso che mi avrebbe fatto conoscere la sua famiglia. Devo ammettere che sono un po’ nervosa. Sì, lo so che sono tutti vegetariani, ma se Twilight mi ha insegnato qualcosa è che a stare con i vampiri finisce che muori, o che ti chiedono di fare una partita a super baseball. Io faccio boxe, non baseball. Tanto meno la versione per vampiri pompati, dello sport più noioso del mondo. Ormai sono quasi pronta. Ancora un po’ di cerone per sembrare mortalmente pallida e sono perfetta.
Quando scendo le scale di casa mio papà se ne esce con un fischio da muratore:
“Sei proprio tu Bulla? Accidenti quanto sei Bella … con chi esci? È da quando ti ho portato al KfK un mese fa che non ti vedo così elegante.”
“Esco con un ragazzo.”
La sua mano afferra istintivamente un coltello.
“Ah sì?– dice stringendo il pugno contro il manico fino a sbiancarsi le nocche – Sono così contento. Fai bene a distrarti ogni tanto. Ma non fare cazzate. Perché se fate una cazzata …”
E con un colpo secco trancia di netto uno zucchino.
“Papà! Guarda che Eduardo è molto evoluto. Pensa che è anche vegetariano!”
“Ah, non mangia carne? Allora è ricchione, non devo preoccuparmi.”
Esco sbattendo la porta. Stavo già quasi ribattendo che Lui, se solo volesse, potrebbe ridurlo a fettine grazie ai suoi poteri, ma mi sono trattenuta. Il segreto e la vita di Eduardo e della sua famiglia dipendono da me.
 
Sono in ritardo, accidenti! Questo cavolo di cerone è più difficile da stendere di quanto pensassi. Purtroppo ho preso le medicine contro l’anemia oggi, quindi addio pallore. Fortunatamente l’estate scorsa ho lavorato come imbonitore vestito da clown in un circo.
Ancora un goccio su mento e collo e ci siamo. Questa sera la porto in un posticino niente male: un pub che hanno aperto da poco all’ingresso della città con cameriere-spogliarelliste e mariachi che suonano classici del rock! Dicono che sia gestito da dei puritani … spero che a Bulla piaccia.
Ormai sono quasi sotto casa sua, le faccio uno squillo perché esca. È ancora troppo presto per presentarmi a suo padre … e poi farei saltare la copertura del vampiro.
 
Mi ha fatto uno squillo. Sta arrivando!
 
Eccola! Che gnocca …
 
“Ciao Eduardo. Bella macchina.”
“Grazie, anche tu sei bellissima. Come mai sei così pallida?”
“Oh, non saprei. Sarà che stando vicino ad un vampiro si impallidisce …”
Ah ah ah, si è messa il cerone pure lei!
“Sì, è probabile. Allora andiamo?”
“Sicuro, dove mi porti? Andiamo a correre nella foresta, ci arrampichiamo su un albero e saltiamo di ramo in ramo fino a quando davanti ai nostri occhi si apre un panorama stupendo e tu mi dici che sono Bella io ti bacio e tu mi mordi?”
“Eh?”– oddio ma è matta o il cerone le ha chiuso i pori e le arriva meno ossigeno al cervello?
“Scusa Eduardo, mi sono lasciata trascinare dalla fantasia”
“Non fa niente, figurati. Comunque il posto sarà una vera sorpresa!” – non vedo l’ora di vedere la sua faccia!
“Eccoci siamo arrivati.”
“Oh, ma è il pub dei genitori di Giacobbe!”
“Chi, il Puritano?”
“Sì, lo hanno aperto da poco … non ci sono ancora stata.”
“Nemmeno io. Dai entriamo.”