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Autore: Kagome_    28/02/2012    5 recensioni
"basta uno sguardo, un solo sguardo, e la vita di Leah cambia totalmente....gli amori, gli amici, le sofferenze e i giuramenti scompaiono accanto a due occhi rubino. Gli occhi più sbagliati del mondo, senza dubbio; ma anche se qualcosa va contro tutto ciò in cui si ha sempre creduto, contro i legami e i giuramenti, può essere un errore, può esserlo anche se rende così felici e completi?"
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leah Clearweater, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saga "Basta uno sguardo per tornare a vivere"'
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CAPITOLO 18
 


Era ora.
La mattina della battaglia pioveva a dirotto. Avevo severamente proibito a Dunstan di restare con me quella notte, dovevo assolutamente dormire. Ero tesa, impaurita, ma allo stesso tempo euforica. Tutti quegli allenamenti con Jacob, Edward, persino Sam... Speravo tutto andasse per il meglio. Però la situazione era delicata, molto. Se io avessi ucciso Jane probabilmente i Volturi non se ne sarebbero stati a guardare. Io non volevo che la mia famiglia fosse in pericolo. Il solo pensiero mi faceva venire la pelle d'oca. Scesi di casa un'ora dopo e corsi dai Cullen, dove erano già quasi tutti li ad aspettarmi. Non mi ero ancora trasformata, così potei abbracciare Dunstan.
-Dobbiamo stare molto attenti. Per lo scontro abbiamo scelto noi un luogo adatto-, ci informò Carlisle.
-E' sicuro? Lontano dagli umani?-. Sam era serio, un vero alfa.
-Sì, assolutamente-. Si scambiarono uno sguardo d'intesa. Poi tutti noi ci trasformammo e partimmo, insieme ai Cullen. In pochi minuti arrivammo nel luogo della battaglia. Era una radura enorme, somigliava vagamente a un campo da baseball. Ci schierammo in ordine, io, Dunstan, Sam e Carlisle eravamo al centro, con Jacob, Edward e Bella subito dietro di noi. L'attesa si faceva sempre più ansiosa, avevo i nervi a fior di pelle, la tensione era palpabile. La mia mente vagava ansiosa tra pensieri macabri e scene di corpi dilaniati da artigli smaniosi di vendetta; ovviamente tutti quei cadaveri avevano un nome: Jane. Il nervosismo mi stava avvolgendo finché non vedemmo una linea scura avanzare. Erano eleganti e agili, silenziosi come la neve. Dovevo ammetterlo, quegli stupidi succhiasangue sapevano il fatto loro in quanto a teatralità. Dunstan incominciò ad accarezzarmi il pelo in un vano tentativo di tranquillizzarmi. Il tempo cessò di scorrere, si arrestarono improvvisamente e una figura minuta con la veste nera fece un passo avanti. Io ringhiai piano.
-Bella mi raccomando, tienici tutti sotto controllo, d'accordo?-. Carlisle iniziava a preoccuparsi seriamente. Lei mi fece l'occhiolino e sorrise a Carlisle.
-Ho in mano la situazione, non vi toccheranno. Gli unici vulnerabili sono Leah e il suo branco, se ne copro uno li copro tutti. Sicura che non vuoi aiuto, Leah?-
-No Bella, devo farlo da sola. So che ce la posso fare-. Era strano come avessimo cominciato ad andare d'accordo, io e quella stupida che aveva spezzato il cuore a Jake. Beh ora mi stava simpatica. Più o meno, diciamo che iniziavo a sopportarla.
Bella annuì, mi capiva perfettamente.
Io e Jane, senza nessun cenno, ci avvicinammo. Improvvisamente le cadde il cappuccio e fui in grado di vederla in faccia. Una finta calma e sicurezza apparve sul suo volto da streghetta insopportabile. Lei sorrise angelica, Bella ringhiò. Fui presa da un'ira cieca, non sentivo nient'altro. La lotta era tra me e lei, e  per prima cosa aveva cercato di far del male ai miei amici, quell’insulsa provocazione aveva uno scopo ben preciso: farmi innervosire. Ma quella povera sciocca non sapeva che questo mi avrebbe avvantaggiata. Lasciai che la rabbia si impadronisse di me e mi invadesse, proteggendomi. La mia essenza animalesca era l’unica assicurazione che avevo per battere quel suo “temibile” potere. Scattai verso di lei a fauci spalancate, cercando di morderla. La mia mente ormai era una barriera impenetrabile. Jane era brava anche a combattere, era furba e veloce, con secoli e secoli di esperienza e allenamenti alle spalle. Con un abile mossa riuscì a schivare il mio attacco diretto; non mi demoralizzai e con tutta la rabbia che avevo in corpo iniziai a ad attaccarla senza sosta, però, anche se con un po’ di fatica riuscì a disimpegnarsi. Era come se ballavamo una strana danza, fatta di colpi andati a vuoto e di mosse schivate. Entrambe non ci risparmiavamo nessun colpo, l’obbiettivo: uccidere l’avversario colpendolo nei punti vitali. Lottavamo agilmente, cercando di ucciderci a vicenda, io mordevo, graffiavo e cercavo di strappare il più possibile, lei faceva lo stesso, ma quasi non me ne rendevo conto. Ero come cieca, piena di rabbia, l'unica cosa di cui mi rendevo conto era la sua pelle di marmo sotto i miei denti, ma restavamo in parità. Cercai di pensare a Dunstan, dovevo vincere per lui. Mi sforzai di più e riuscii finalmente a strapparle una braccio e a gettarlo via, ma suo fratello, veloce come un fulmine gliela riportò. Questo non era giusto! Per fortuna gli attacchi precedenti le avevano causato non pochi danni e seppur un vampiro i colpi della battaglia si facevano sentire sul suo piccolo corpicino. Ringhiai e persi il controllo della mia mente per un secondo, ma fu troppo. Jane usò i suoi trucchetti, un dolore acuto mi attanagliò mozzandomi il respiro. La mia mente non rispondeva più ai comandi, l’unica cosa che riuscivo a percepire era dolore, dolore e ancora dolore; un dolore così straziante da farti desiderare la morte; un secondo dopo ero a terra, con lei che continuava a torturarmi. Iniziai a sentire le ferite, sanguinavo abbondantemente in diversi punti e avevo alcune ossa rotte, non ce la facevo più. Un pensierò attraversò la mia mente con prepotenza: avevo perso, e quella sanguisuga sarebbe stata di sicuro soddisfatta. Almeno ero riuscita a proteggere i Cullen e il branco... Chiusi gli occhi e inaspettatamente Jane mi lasciò stare. Si chinò su di me e mi sussurrò all'orecchio:
-Potrei ucciderti definitivamente ora. Ma perché dovrei? Morirai comunque, io allevierei solo il tuo dolore, e non ho certo voglia di farlo. Quindi beh... Addioe buon divertimento…-.
Poi si rivolse a Dunstan con voce imperiosa: -E ora su, andiamo!-
-Te lo puoi scordare! Io non ho la minima intenzione di venire con te!-, rispose lui, fiero.
-Beh ma... Io ho vinto!-. Era sconcertata, totalmente spiazzata. E soprattutto arrabbiata.
-Sì, hai sconfitto Leah. Ma a me non importa, non vorrei mai stare al fianco di un mostro come te! E poi io la amo...-
Poi corse da me, preoccupato, insieme a Edward e Carlisle
-Te ne pentirai, stanne certo!-. Furibonda se ne andò, con tutta la sua scorta.
-Leah, mi senti? Rispondi, ti prego!-. Sembrava disperato, ma io non riuscivo ad emettere alcun suono, così cercai di aprire gli occhi. Non vedevo bene e avevo male dappertutto, era finita, proprio come aveva detto Jane. Per colpa di quella stupida distrazione mi ero fatto cogliere in fallo. Ero stata una stupida, stupida, stupida… avrei potuto ripetermelo all’infinito.
Il dottore aveva assunto il comando. -Bella portala in casa, aiutala a ritrasformarsi e cerca di metterle qualcosa di comodo! E tu,  Alice, aiutala!- dopo un’accurata analisi Carlisle proferì -Il veleno impedisce la guarigione...-.
Con estrema delicatezza Bella e Alice mi sollevarono, si sentirono le ossa scricchiolare e un dolore sconvolgente mi pervasa. Mi abbandonai all'oscurità, almeno per un po'. Quando ripresi conoscenza la piccoletta stava frugando nell'armadio ed era piuttosto agitata.
-Né io né Rose abbiamo vestiti sportivi! La moda è la moda, Bella, non mi importa cosa ne pensi tu!-
-Sì la moda è la moda, ma non farà certo stare meglio Leah! Vai a vedere i vestiti di Jasper, io cerco di far in modo che si riprenda e si trasformi, non può restare lupo se dobbiamo curarla. Muoviti!-
Poi corse da me e quando vide che avevo riacquistato un po’ di lucidità tirò un sospiro di sollievo.
-Leah, riesci a trasformarti? Sennò sarà difficile aiutarti...-, mi sussurrò. Mugolai in segno di risposta e, con lo sforzo più grande che avessi mai fatto, mi trasformai. Sfortunatamente fu troppo per le poche forze che mi erano rimaste, così sprofondai di nuovo in quell’oscuro baratro che, per mia fortuna, mi accolse a braccia aperte facendo acquietare il dolore lancinante che attanagliava il mio corpo. Mi risvegliai circa mezz'ora dopo, con un dolore atroce, dei vestiti addosso e delle bende quasi dappertutto, mi sentivo una mummia. Carlisle stava dicendo a qualcuno: -Il veleno infetta le lesioni, non la trasformerà, ma le ferite non si rimarginano in fretta e non riesco a darle dei punti, li scioglie. Per non parlare dell’effetto che il nostro veleno ha sulla vostra specie-. Era piuttosto stanco e preoccupato. Brav'uomo il dottore, l'ho capito quando ha curato Jake. Cercavo di concentrarmi sulla conversazione, ma ignorare il dolore era difficile. Mi riempiva, non capivo più niente, ma volevo capire cosa mi sarebbe successo.
-Morirà?-. Sam! Era distrutto. Alla sua domanda seguì un singhiozzo. Emily.
-Dobbiamo fare tutto il possibile e non perdere la speranza. Ma la situazione è critica-. Ok, mi sentivo peggio, stavo morendo. E, come aveva predetto Jane, sarebbe stato piuttosto doloroso.
-Sam-. Seth, il mio fratellino Seth! Mi faceva piacere sentire la sua voce, anche se stanca e sofferente.
-Sam, c'è anche la possibilità... Beh, potremmo portarla in Amazzonia-.
-Non ci avevo pensato, in effetti potrebbe essere utile. Ma riuscirà a sopravvivere al viaggio?-
-Di che cosa parlate?-. Carlisle era piuttosto sconcertato, naturale. Era il nostro più grande segreto, rivelarlo ai Cullen sarebbe stato come accettarli nel branco.
-C'è un'altra tribù come la nostra in Amazzonia. Uno dei figli di Taha Aki, il primo lupo, era incuriosito da quella zona, gli era sempre piaciuta. Così, con la sua forza da lupo, decise di trasferirsi lì. Si insediò in una piccola tribù simile alla nostra, raccontò la sua storia e loro lo accettarono come uno dei guerrieri, diventò il loro protettore. Conobbe una ragazza, si sposarono ed ebbero figli, così la nostra stirpe va avanti anche in Amazzonia. I nostri fratelli sono prudenti, non escono mai dalla loro zona e non hanno mai incontrato nessun vampiro. Si racconta che il figlio di Taha Aki, Sehenak, fosse un grande guaritore e avesse imparato dal padre tutti i segreti sulla nostra natura, tramandandoli di padre in figlio per generazioni. Sono gli unici che potrebbero salvare Leah-
-Sono come degli esperti in “licantropia”!-. Seth cercava di sorridere, ma si percepiva chiaramente che era preoccupato per le sorti della sorella.
-Quindi voi dite di portarla in Amazzonia? Ma loro sanno della vostra esistenza?-
-Sì, restiamo in contatto. A comando, l'alfa del nostro branco riesce a sentire i pensieri dell'altro, anche a questa enorme distanza. E' il legame tra i fratelli, in realtà non lo sento io, ma Jacob. Ce ne siamo accorti quando lui ha avuto il suo branco. Era dai tempi di Ephraim che loro avevano perso ogni contatto con noi, credevano che ci avessero attaccato…-
-Wow, è davvero interessante. Beh, direi che allora faremmo meglio a prepararci. Noi veniamo con voi!-. Il dottore era eccitato al pensiero di nuove conoscenze alla sua portata, ma era anche serio e voleva far sentire il suo appoggio. Sam non rispose, immaginai che si fossero semplicemente guardati negli occhi. Il discorso era finito, la soluzione era stata trovata, non restava che partire. Come avrei fatto a raggiungere l'Amazzonia? In realtà non me ne importava molto. Avevo un male atroce alle ossa, le ferite bruciavano. Quel dannato veleno circolava in tutto il mio corpo procurando danni al mio sistema circolatorio e non solo, non permettendo alle ferite di guarire. Avevo come il corpo in fiamme: avete presente quando un fantoccio viene bruciato? Ecco il suo dolore moltiplicatelo per 1.000, bene questo non era neanche una millesima parte di quello che provavo. Volevo urlare, ma non avevo abbastanza energie. Il fiato mi mancava, mi sembrava di avere un’enorme tenaglia che avvolgeva i miei polmoni e li sgretolava nella sua morsa. Un enorme peso mi schiacciava esattamente nei pressi del torace, opprimendo ogni mio tentativo di trovare un appiglio per non affondare in quell’oblio che, sembrava tanto invitante. Le orecchie mi fischiavano. Sentivo che la fine era vicina. La vista già offuscata, non riusciva a cogliere che sfuocati ologrammi della realtà che in quel momento mi circondava. Volvo cadere, si volevo sprofondare in quel abisso che tanto mi attirava, con promesse mute di sollievo, ma che dall’altro canto mi intimidiva. Con uno sforzo disumano riuscii ad aprire per un ultima volta gli occhi. Dunstan. L’immagine che mi si presentò davanti mi bastò a ritrovare una frammento di quella grinta che fin da piccola caratterizzava il mio modo di essere. Non potevo mollare, non era da me. Le energie però a poco a poco mi abbandonavano. Prima di scivolare nell’incoscienza, e chi lo sa magari nel sonno eterno, rivolsi un ultimo pensiero al mio amore, ai miei amici; avrebbero di sicuro trovato una soluzione, io dovevo solo impegnarmi a non morire. 

FINE!

 

Angolo Me
oooooooooooooooooooook... non picchiateci!! lasciate subito giù torce e forche O_O
e soprattutto non spaventatevi O_O non siamo delle apparizioni mistiche venute per tromentervi (muahahahahah oops scusate la risata diabolica ;D)
comunque lasicando da parte le stupidaggini: siamoooo TORNATEEEEE!!
susu ammetetelo che vi siamo mancate XP dopo questa lunga (ok... lunghissima -.-''') pausa eccoci qua con l'ULTIMO (ç___ç) eh già... proprio l'ultimissimo capitolo di "Basta uno sguardo per tornare a vivere"... devo dire che è stato emozionante passare 1 anno e qualche mese insieme a voi!! nel quale ci avete sopportato, supportato e che in primis avete alimentato la nostra voglia di scrivere!!! davvero un enorme GRAZIEEE!! *-* (ok... adesso scoppio a piangere ç____ç)!!
bè... però non è finita qui (pensavate di esservi liberate di noi!! muahahaha e invece no *-*)... perchè come avrete notato la nostra Leah è più nel mondo dei muerti che altro... secondo voi in Amazzonia riusciranno a trovare una cura per aiutarla?? riuscirà a salvarsi??
bè, se volte scoprire tutto questo non dovete far altro che seguirci nella seconda parte di questa magnifica fanfiction ;D
con ancora le lacrime agli occhi voglio ringraziare alcune persone (prima di tutto le povere anime pie che hanno commentato i capitoli!!! poi *-*....):  
chi ci ha messo nelle preferite:
1 -
fraci 46
2 -
FrAnCy_CuLlEn
3 -
Lady Debora
4 -
lupa chan
5 -
maku
6 -
MissGiudyCullen
7 -
_Karen_ 
 chi ci ha messo nelle ricordate:
1 -
AlexisSlyterin
2 - cuoricina1996
3 -
martyvax
4 -
robness
e infine chi ci ha messo nelle seguite:
1 -
alexandra91
2 -
anemone333
3 -
corinna_black303
4 - cuoricina1996
5 - Elena79
6 -
fraci 46
7 -
francy o frency
8 -
Giagger
9 -
iced_swan
10 -
lady_rose
11 -
lulu_t
12 -
mangaLOVE
13 -
maryapril
14 -
peabody
15 -
Pinguino01
16 -
pirilla88
17 -
Sissy Cullen
18 -
stella13
19 - Yuki_94
20 -
Yuki_o 
 davvero grazie di cuore!!!!! vi amooo <3
bene credo di aver detto tutto... spero che continuiate a seguirci!!!
un mega bacione Ary, Anna e Aly

 

   
 
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