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Autore: Emily27    03/03/2012    2 recensioni
Ian Doyle è tornato e vuole ciò che gli appartiene. Una sfida per la BAU, soprattutto per Emily Prentiss, che dovrà fare di nuovo i conti col suo passato.
(Spoiler sesta stagione)
E' la continuazione della oneshot "Un giorno, a Parigi..." che in questa FF è diventata il prologo.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Quarto capitolo

 

 

Finchè abbiamo dei ricordi, il passato dura. Finchè abbiamo delle speranze, il futuro ci attende. Finchè abbiamo degli amici, il presente vale la pena di essere vissuto. (Anonimo)

 

 
Hotch osservò uno ad uno i componenti della sua squadra, seduti come lui intorno al tavolo in sala riunioni, leggendo sui loro volti l'ansia di conoscere il motivo di quell'incontro, che era palese non fosse l'analisi di un nuovo caso. Aveva imparato a conoscerli attraverso il lavoro, le difficoltà, le vicende personali e i momenti belli, provava profondi affetto e stima verso quelle persone, e fiducia, la stessa che essi riponevano in lui, quella fiducia che si guadagna nel tempo ma che basta un attimo o una verità non detta a far venir meno. Aaron osservò anche JJ seduta accanto a lui e assorta probabilmente nelle sue stesse riflessioni, quindi si rivolse al suo team prendendo la parola.
Ian Doyle si trova qui a Washington.”
Quel nome mise tutti in allarme e risvegliò terribili e tristi ricordi.
Doyle...” mormorò Reid, mentre Hotch si accingeva a proseguire.
Potrebbe costituire un pericolo per noi.”
Mio Dio...” fece Garcia portandosi una mano davanti alla bocca.
Il pensiero di Derek volò ad Emily, era possibile che le tracce dell'irlandese avessero condotto anch'ella a Washington, probabilmente tutto stava per concludersi e forse era il caso di rivelare alla squadra la verità.
In che modo potrebbe essere un pericolo per noi? Emily non c'è più...” considerò Rossi guardando ora Hotch ora JJ e interrompendo il filo dei pensieri di Morgan.
Doyle è venuto a conoscenza di qualcosa che è giunto il momento sappiate anche voi” disse Aaron preparandosi a rivelare il segreto che si era tenuto dentro fino ad allora e che avrebbe minato, lo sentiva, l'equilibrio della squadra. Non aveva intenzione di girarci attorno, lo avrebbe detto senza inutili preamboli che non sarebbero serviti a rendere meno sconvolgente quella verità.
Dal sette di marzo Emily si trova a far parte di un programma di protezione.”
Poche parole, che lasciarono tutti impietriti, che risuonarono nella mente di ognuno rivelando il loro significato, talmente sconcertante che nessuno riuscì ad esprimere un pensiero, soltanto sguardi increduli che si rincorrevano dall'uno all'altro.
JJ lasciò loro il tempo di realizzare, dopodichè disse: “Ci è dispiaciuto moltissimo, ma era necessario che...”
Morgan non la lasciò continuare, balzò in piedi e inveì contro di lei ed Aaron.
Voi lo sapevate! Siete stati a conoscenza di tutto fin dall'inizio!”
Tutti si voltarono verso di lui, mentre proseguiva rivolto più a se stesso che agli altri. “Emily non me l'ha detto...”
Che cosa intendi dire?” domandò Hotch sorpreso al pari dell'amico.
Ho incontrato Emily durante il mio viaggio a Parigi, mi ha raccontato ogni cosa, tranne il piccolo particolare che voi conoscevate questo segreto” fece Derek sarcastico. “Come avete potuto tenerci all'oscuro di tutto?”
Non sapeva dire se gli bruciasse maggiormente che Emily gli avesse taciuto la verità o che l'avessero fatto Hotch e JJ.
Hai incontrato Emily a Parigi?” disse JJ attonita, come ormai lo erano tutti in quella sala, silenziosi spettatori di quella situazione che aveva dell'inverosimile.
Capisco come vi possiate sentire, traditi, feriti, e non vi posso dare torto, ma desidero che sappiate che per noi non è stato facile, il segreto che ci siamo portati dentro diventava ogni giorno più pesante e doloroso” spiegò Hotch.
Bastava condividerlo con noi” fece Derek in tono accusatorio.
Reid sollevò lo sguardo su di lui e fu il primo degli altri tre a parlare.
Anche tu ce l'hai tenuto nascosto...”
Proprio per questo dovresti comprendere più di tutti come ci siamo sentiti e come ci sentiamo ora” considerò JJ.
Io non sono venuto quel giorno nella saletta d'attesa a dire quelle maledette parole, non ho preso parte al funerale posando una rosa su di una bara che sapevo vuota, non ho avuto un colloquio con ogni membro di questa squadra per capire come ognuno stesse superando il dolore per la morte di una persona che in realtà era viva.”
Derek parlava trascinato da una rabbia per lui impossibile da trattenere.
Come avete potuto farci questo? Ho promesso ad Emily che non vi avrei detto nulla e in poche settimane quella promessa è diventata un macigno sul mio cuore, se avessi vissuto ciò che vi ho appena ricordato non sarei riuscito a mantenerla, ve lo posso assicurare.”
Il senso di colpa che aveva attanagliato Hotch tanto a lungo in quel momento parve raddoppiare d'intensità. Si domandò cosa ne sarebbe stato dei legami che univano gli uni agli altri, dell'armonia, della fiducia, della lealtà che tenevano unita la squadra facendone una famiglia.
Gli occhi di JJ incontrarono quelli di Reid, che la guardavano con un misto di delusione e rimprovero. Aveva immaginato quel tipo di reazione da parte di Spencer e degli altri, che parevano frastornati da quelle rivelazioni, ma non si sentì meno addolorata ora che ciò che aveva previsto si stava concretizzando. Invece non sarebbe mai arrivata a pensare che qualcuno avrebbe potuto incontrare Emily, era incredibile che fosse successo.
Rossi intanto si decise ad esprimersi.
Quello di cui si sta parlando è una cosa grossa, le ragioni per cui non ce ne avete messo al corrente sono indubbiamente importanti e giuste, non provo rancore verso di voi, sono soltanto scosso, come lo siamo tutti ora” disse lanciando un'occhiata a Reid e Garcia. “Credo che nessuno adesso sia abbastanza lucido per ragionare in modo obiettivo, ma sono certo che supereremo anche questa.”
La stai facendo troppo semplice Dave, io non posso passarci sopra” sostenne Morgan che non sembrava accennare a calmarsi.
Reid stava zitto con gli occhi bassi, la sua mente razionale faticava ad elaborare quella situazione fuori dal normale e le emozioni contrastanti che gli provocava.
Garcia si alzò in piedi e per la prima volta parlò.
Ragazzi, perchè state a discutere sulle colpe di ognuno, perchè vi rimproverate? Emily è viva, vi rendete conto?” Gli occhi le diventarono lucidi e la voce le si incrinò. “Io non riesco a pensare ad altro... La nostra Emily è viva...” Le lacrime iniziarono a scenderle lungo le guance e nella stanza cadde il silenzio.
A romperlo fu il suono del cellulare di JJ, la quale, dopo essersi scambiata uno sguardo con Hocth, si alzò e andò a rispondere fuori dalla sala.
Penelope ha ragione” disse David. “L'unica cosa a contare veramente è che non abbiamo perso Emily.”
Hotch e Morgan si guardarono e quest'ultimo annuì ritrovando la calma, almeno per il momento. Si avvicinò a Garcia per circondarle le spalle con un braccio e asciugarle le lacrime col dorso della mano.
Bambolina...”
In quel momento JJ rientrò in sala riunioni con gli occhi lucidi e un sorriso che le aleggiava sul volto.
C'è qui qualcuno che non vede l'ora di riabbracciarvi.”
Dalla porta che Jennifer aveva lasciato aperta entrò Emily.
Garcia, Rossi e Reid ebbero un tuffo al cuore e restarono ammutoliti e immobili a respirare quell'atmosfera quasi surreale, che aveva dell'incredibile, ma che stava riempiendo i loro cuori di una gioia immensa. Per Derek e Aaron la sensazione fu diversa, essendo già stati a conoscenza della verità, ma la loro emozione e felicità nel rivedere l'amica non fu minore rispetto a quella degli altri.
Emily era la stessa di sempre, soltanto i capelli erano più corti e il suo volto segnato dai quei mesi di lontananza. Mosse qualche passo in avanti poi si fermò, osservando attraverso gli occhi velati di lacrime le persone che tanto le erano mancate, quella famiglia di cui innumerevoli volte aveva desiderato sentire il calore e il cui solo pensiero le aveva consentito di andare avanti quando si era sentita sola e prigioniera di una lotta senza fine. Ci sarebbero state tante cose da chiarire e spiegazioni da affrontare, ma in quel momento Emily volle pensare solo alla gioia di ritrovare coloro i quali amava. Con voce rotta dall'emozione pronunciò le prime e sincere parole che il cuore le dettò.
Vi voglio bene...”
Garcia volò verso di lei e l'abbracciò forte, come se non volesse più lasciarla andare via.
Sei qui...” mormorò tra le lacrime, le stesse che scendevano dagli occhi di Emily.
Sì sono qui, cara Penelope...”
Garcia si staccò dall'amica solo per permettere a Rossi di circondarla in un intenso abbraccio, nel quale Emily si rifugiò stringendolo a sua volta.
Dave...”
L'uomo non riuscì a parlare, sopraffatto dall'emozione. Lo fece poi, guardandola in viso quasi accertandosi che non fosse un sogno.
Non mi sembra vero... Ma sono così felice...”
Emily volse lo sguardo a Reid, il quale non si era ancora avvicinato, allungando una mano verso di lui per invitarlo a farlo. Il ragazzo andò da lei quasi timidamente, quindi, dopo che David gli ebbe fatto spazio, prese Emily fra le braccia e pianse, per la prima volta dopo quel terribile giorno. I suoi singhiozzi non fecero altro che alimentare la commozione generale. Quando Reid si scostò un po' da lei, Prentiss gli prese entrambe le mani fra le sue e gli sorrise con gli occhi umidi di lacrime.
Ti voglio bene Spencer.”
Anch'io...” rispose lui con voce tremante.
Fu poi la volta di Hotch di accogliere l'amica e lo fece anch'egli con un abbraccio pieno d'affetto, che lei ricambiò con la medesima intensità.
Bentornata.”
Grazie Aaron...”
Hotch le regalò uno dei suoi rari sorrisi, dietro al quale, Emily lo sapeva, era nascosto il tormento interiore che lo aveva accompagnato durante quei lunghi mesi, lo stesso che aveva provato JJ. Lei e Jennifer si erano già manifestate poco prima la reciproca felicità nel ritrovarsi, ma il sorriso che l'amica le rivolse le scaldò ulteriormente il cuore.
Derek, che fino ad allora si era tenuto in disparte, si avvicinò ad Emily mentre lei gli diceva: “Ti avevo promesso che sarei tornata presto.”
Già...” fece lui, per poi attirarla a sé con dolcezza e baciarla sulla fronte. “Sono felice che tu sia qui.”
Lo sono anch'io” disse Prentiss lasciandosi abbracciare dall'amico e appoggiando la testa sulla sua spalla, che poi rialzò per guardare la sua famiglia ritrovata che si stava stringendo intorno a lei.
Hotch si accorse che qualcuno era entrato discretamente nella sala. Si trattava di Clyde Easter, al quale andò incontro e i due si salutarono con una stretta di mano.
Questo è il suo posto” affermò Clyde osservando la scena che gli si era presentata davanti.
Aaron si limitò ad annuire sorridendo nuovamente.
L'emozione iniziale stava lasciando spazio ad un clima più rilassato, in cui la felicità di ognuno si poteva leggere nelle espressioni e negli atteggiamenti. Garcia, con gli occhi che recavano ancora i segni del pianto, guardò Derek in tralice.
Io e te dovremo fare i conti.”
Li faremo bambolina...”
Emily sorrise, era tornata a casa.
JJ, la quale come tutti si stava godendo quei momenti indimenticabili, fu distratta dal suono del suo cellulare. Lo prese dalla tasca della giacca e lesse sul display il nome di Will, che la mise in allarme. Si appartò in un angolo della stanza e premette il tasto per ricevere la chiamata.
Ciao...”
A risponderle fu una voce calma e profonda.
Buongiorno agente Jereau, la vostra amichetta è già tornata dal regno dei morti? Scommetto che in questo momento si trova lì con voi.”

  
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