Questa storia è
inventata, ma la dedico comunque
alla mia sorellina Samanta (hpsm89)
alla mia sorellina Samanta (hpsm89)
Il viaggio per raggiungerla
Sharon sta alla stazione dei treni di Lecce deve acquistare un biglietto per Padova. La motivazione della sua partenza è una telefonata di suo cognato avvenuta nemmeno un'ora prima. Le aveva detto che Samanta, sua sorella, era stata portata all'ospedale.A quel punto lei fece mente locale,preparò la valigia con lo stretto indispensabile e chiamò al lavoro per mettersi in malattia, doveva partire il prima possibile. Gli aerei sfortunatamente erano partiti tutti quindi dovette raggiungere la stazione a malincuore,sapendo che ci avrebbe messo un'eternità prima di arrivare. E ora si trova a fare la fila allo sportello con quell'inetta della cassiera che è lentissima.
"Ma che fa?Ma lo sa fare il suo lavoro?Signora c'è una fila di 4 metri e il treno parte tra poco. Si vuole dare una mossa?"-pensa seccata .Finalemenete arriva il suo turno, prende il biglietto e va ad aspettare il treno.
"Dovrei essere già lì,accanto a lei."
Parte la suoneria del telefono.Era il suo compagno,Alessandro
-Pronto?Amore sei già partita?-le chiede
-Si,tesoro,da circa 10 minuti. Sono agitatissima.Questo treno impiega nove ore...-
-Dai stai tranquilla,andrà tutto bene. Io ti raggiongo domani sera, dopo la riunione di lavoro.Ora scappo c'è il direttore.Ti amo-
-Ok amore,ti amo anch'io-
Mentre chiude la chiamata nota che la batteria è praticamente scarica "Cazzo ma tutte oggi mi devono capitare?"
Dopo 3 ore dall'inizio del viaggio le arriva un messaggio dalla sorella del cognato "L'hanno portata in sala operatoria.Ti faccio avere notizie appena so qualcosa"
Biiiiip.Il cellulare si spegne.Prova a accenderlo nessun segno di vita "Ok,tranquilla Sharon,va tutto bene...Ma che dici??Tua sorella è là e te dici va bene?"
Dopo un'ora di tormenti si riesce ad addormentare.Il sonno però non è tranquillo si sveglia ogni due secondi, non sta ferma un attimo e alcune volte impreca.I passeggeri della sua carrozza la guardano male, vorrebero riposare,ma a lei non interessa nulla.Le interessa solo di lei.
Finalmente arriva a Padova e prende un taxi
-Mi porti all'ospedale, e faccia presto-
-Signora presto è un eufemismo,ci sono i limiti di velocità-
Lei non lo ascoltava già più "Samy, sono vicina"
Arrivata all'ospedale paga il conto e scende di corsa,in mano il trolley e la borsa.Si reca alla reception, chiede informazioni sulla stanza e si fionda nel primo ascensore che trova aperto.La nostra Sharon,però,va di corsa e pure l'ascensore le sembra si fermi a ogni piano per farle un dispetto.
DIIING!
Ecco il suo piano,trova la stanza ed entra.
Si ferma davanti alla porta e la vede. Bella come non mai. Quel sorriso che poteva illuminare la notte rivolto alla sua bambina,che sta allattando. Sharon si sente morire sua sorella è mamma.Lei è zia....