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Autore: Tecla Sunrise    04/03/2012    6 recensioni
E se i One Direction scoprissero l'esistenza delle fanfiction? Come la prenderebbero?
***
Liam Payne, quella mattina, si era svegliato con un forte mal di testa.
Era sempre stato molto superstizioso e quello non gi parve un buon segno; l’idea che, però, il mal di testa potesse essere una conseguenza della notte turbolenta che aveva passato, non lo sfiorò nemmeno.
[...]
“…Zayn allora sorrise, intenerito: non aveva mai visto Liam così indifeso e gli venne un’immediata voglia di stringerlo tra le sue braccia e cullarlo come un bambino. Cazzo, Zayn, che checca”
Liam, che stava fissando il vuoto da quasi dieci minuti, non poteva credere alle sue orecchie.
Una storia.
Harry aveva trovato una storia.
Su di lui. E Zayn.
Gay.
Liam aveva paura.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Segni del Destino


1. Pessimo segno.

Liam Payne, quella mattina, si era svegliato con un forte mal di testa.
Era sempre stato molto superstizioso e quello non gi parve un buon segno; l’idea che, però, il mal di testa potesse essere una conseguenza della notte turbolenta che aveva passato, non lo sfiorò nemmeno.
Lanciò uno sguardo scocciato alla sua sveglia – regalo che, sadicamente, sua sorella gli aveva fatto – e sospirò appena vide l’orario: le 8.00.
Era di nuovo in ritardo.
Si alzò, gemendo quando la testa sembrò sul punto di scoppiargli: brutto segno.
Un capogiro lo assalì non appena si mise in piedi e la vista gli si oscurò, riempiendogli la testa di familiari visioni psichedeliche; urtò il comodino e si lasciò sfuggire un’imprecazione per il dolore: bruttissimo segno.
Camminò – o, per meglio dire, barcollò – sino al bagno e s’infilò sotto la doccia senza neanche togliere i boxer, completamente rintronato.
Fu così che lo trovò Louis Tomlison, preoccupato per l’ennesimo ritardo: addormentato nella doccia e sul punto di affogarsi.
“Cazzo, Liam! Svegliati!” esclamò Louis, indeciso se essere preoccupato o esilarato.
Liam grugnì, svegliandosi di colpo, e cominciò a tossire per l’acqua che gli si era infilata a tradimento nelle vie respiratorie: pessimo segno.
“Muoviti, siamo in ritardo” continuò Louis, ormai piegato in due dal ridere “E togliti i boxer!”
“Eh?” fece in tempo a chiedere Liam, prima di accorgersi della sua prima cazzata mattutina.
Cacciò dal suo bagno Louis e si fece quella benedetta doccia, rischiando di scivolare o riaddormentarsi solo un paio di volte.
Quando, mezz’ora e un enorme ritardo dopo, raggiunse i suoi compagni di band, quelli lo guardarono divertiti, pronti per prenderlo in giro per le dodici ore successive.
“Liam!”
Payne sospirò, esausto: almeno sapeva che il primo ad iniziare i giochi sarebbe stato – come al solito – Harry.
Quel ragazzo era una piaga divina: non solo era il più piccolo, ma era anche il più rompicoglioni.
“Harry” rispose Liam, mettendosi la giacca e tentando in tutti i modi di dissimulare la sua irritazione: se avessero notato quanto gli stesse dando fastidio non gli avrebbero lasciato un attimo di tregua.
“Ho sentito che hai avuto un risveglio particolare”
Liam sentì chiaramente le risatine sommesse dei suoi amici e sospirò internamente: erano solo all’inizio.
“Siamo in ritardo” si limitò a ribattere, schizzando dentro il SUV che li avrebbe portati alla Syco.
Quella mattina Simon, dopo mesi passati in America e in giro per il mondo, era tornato a congratularsi con loro per i Brit Awards e per dar loro una “notizia fenomenale”.
Liam era a dir poco preoccupato: Simon Cowell era una persona leggermente eufemistica e la “notizia fenomenale” poteva rivelarsi orrenda come grandiosa; visti i precedenti segni che il destino gli aveva mandato, Liam era – suo malgrado – orientato su “orrenda”.
L’idea lo faceva tremare.
“Diciamo che ti sei bagnato, stamattina” continuò Zayn, facendo scoppiare a ridere la boy band.
“Malik, c’è un posto molto frequentato dove moltissima gente viene mandata ogni giorno, perché non vai a farti una vacanza lì?”
Zayn sorrise, capendo al volo l’allusione “E dovrei andarci tutto da solo”
Anche Liam, nonostante tutto, dovette nascondere un sorriso “Assolutamente no. Dovete andarci tutti, a fare in culo”
Ci fu un attimo di silenzio, dopo del quale le risate riempirono l’aria, rallegrando leggermente l’umore di Liam.
In fondo quei quattro ormai erano la sua famiglia e persino essere presi per il culo da loro gli scaldava il cuore.
“La prossima volta te li leviamo noi, i boxer!”
Ecco, appunto.
 

***

 
Simon osservò i suoi cinque pupilli e sospirò, irritato.
Li aveva dovuti aspettare un’ora.
Lui, Simon Cowell, il più grande talent scout al mondo, aveva dovuto aspettare.
Era parecchio irritato.
“Allora, Simon, qual è questa notizia?” s’azzardò a chiedere Harry, dopo cinque minuti di pesante silenzio.
Simon ricordò il perché si era scomodato a sorrise, rimandando ad un momento successivo la ramanzina.
“Non ci crederete” cominciò, euforico.
“Oh Dio, abbi pietà” esalò Liam, già pronto per una batosta.
Il giovane cantante si prese quattro scappellotti e un’occhiata ammonitrice da Simon, che continuò: “David Letterman vi vuole al suo show!”
Liam per poco non pianse dal sollievo: quella era una figata, punto.
I ragazzi esposero in urla di gioia ed esaltazione per poi saltare tutti addosso al povero Simon, continuando ad urlare.
Simon ci mise circa un quarto d’ora per sedare l’entusiasmo dei cinque e poi diede loro i biglietti dell’aereo, sorridendo “L’intervista è domani, dovete partire sta sera. Andate a casa a fare le valigie e, mi raccomando, non tollero ritardi”
Tutti si girarono a guardare Liam che arrossì leggermente, imbarazzato “E’ stato un caso” borbottò, imbarazzato.
Harry, Louis, Niall e Zayn non poterono fare a meno di scoppiare a ridere ancora una volta, ripensando all’episodio di un’ora prima.
 

***


“Ragazzi, visto che l’aereo è in ritardo, io vado a cercarci” disse Harry, prendendo l’Ipad di Liam.
Quest’ultimo lo guardò, irritato, chiedendosi perché, nonostante ognuno avesse il suo Ipad, Harry dovesse sempre usare il suo.
Harry fece bellamente finta di nulla e digitò One Direction su Google, subito raggiunto da Louis e Zayn.
Liam alzò gli occhi al cielo e cercò con lo sguardo Niall, sperando di trovarvi supporto; l’unica cosa che vide, però, era il biondo che esplorava attentamente il menù della sala d’aspetto e faceva una lista mentale di ciò che avrebbe voluto ordinare.
Harry e Zayn erano sempre stati i più vanitosi ed egocentrici del gruppo, tanto che dovevano cercarsi su internet ogni giorno, beandosi dei commenti adoranti delle loro fan e della vista delle loro foto.
Louis, semplicemente, si divertiva a leggere i commenti delle psicopatiche.
Liam – come tutti loro, d’altronde – adorava le loro fan: erano l’unico motivo per cui erano diventati veramente famosi, le fautrici del loro successo planetario insomma.
Tuttavia, tra le migliaia di fantastiche fan, c’erano alcune “estremiste” che lo spaventavano parecchio: ragazze che minacciavano di morte le loro fidanzate, che tentavano il suicidio perché volevano conoscersi e che sarebbero state pronte a stuprarli.
Per questo evitava di cercarsi su internet: non voleva assolutamente sapere cosa dicessero quelle pazze di lui.
Gli dispiaceva da morire per le sue vere fan, quelle tranquille e fantastiche, ma proprio non riusciva a sopportare l’idea che il web sapesse anche quante volte al giorno andasse al bagno.
L’unica cosa che tollerava era twitter, poiché, tralasciando le “estremiste”, aveva un vero contatto con tutte le altre, che spesso lo colpivano, lasciandolo piacevolmente stupito.
“Oh mamma… e questo cos’è?” chiese Harry ad alta voce, allibito.
Zayn, accanto a lui, aveva la stessa espressione shoccata, mentre Louis, esilarato, tentava in tutti i modi di non ridere.
Quelle facce non fecero che supportare tutte le teorie di Liam: meglio non sapere e rimanere nell’ignoranza piuttosto che essere sconvolti a vita.
“Cosa?” chiese Niall, con la bocca piena del suo sandwich.
Nessuno lo considerò, così si alzò, raggiungendo i tre.
“Oh madre di dio” sussurrò Zayn, passandosi una mano tra i capelli “E’… è disgustoso!”
Poi, in sincrono, tutti e quattro posarono lo sguardo su Liam, inorriditi.
“Beh?” chiese lui, leggermente preoccupato.
Che diavolo avevano trovato?
 

***

 
Sarah Parker digitò un paio di parole su Word e sorrise, soddisfatta.
Aveva finito la sua prima fan fiction sui One Direction e non poteva esserne più contenta: da mesi, ormai, andava avanti con quella storia e finalmente l’aveva conclusa.
Non si aspettava certo il successo che aveva avuto, quando aveva iniziato a scrivere; ben presto, però, migliaia di visualizzazioni e centinaia di recensioni l’avevano fatta ricredere sul suo talento di scrittrice.
Ormai era una delle più conosciute in tutto il Regno Unito e da tutte le parti del mondo le chiedevano di poter tradurre la sua fan fiction di punta, il suo fiore all’occhiello, quella che l’aveva portava alla notorietà: “The revenge”.
Una Zayn/Liam che aveva definitivamente segnato la storia delle fan fiction, condizionando tutte le seguenti e ricevendo moltissimi plagi.
Quel giorno si trovava all’aeroporto ed era appena riuscita a postarne l’epilogo, soddisfatta.
Aveva seguito i One Direction sin da quando si erano presentati ad X-Factor ed in un certo qual modo sentiva di essere diventata famosa insieme a loro: li aveva supportati, ammirati e seguiti e non se n’era mai pentita.
Quando sentiva le sue amiche dire che il loro preferito era Harry, però, non riusciva proprio a capirle: lei aveva sempre avuto un occhio di riguardo per Liam e si era semplicemente presa una cotta enorme per il suo sguardo gentile e la sua bellissima voce.
Ecco perché, mentre chiudeva il computer e si preparava all’imbarco per New York, si sentiva euforica: avrebbe visitato la città dei suoi sogni e in più aveva appena concluso il suo più grande progetto.
Guardò sorridente la sua migliore amica, Ellie, e non poté fare a meno di sentirsi ad un metro da terra dalla felicità: due settimane di libertà e divertimento come regalo per il loro diploma a pieni voti, prima che entrambe dovessero andare al College e ricominciare a studiare.

 

***


…Zayn allora sorrise, intenerito: non aveva mai visto Liam così indifeso e gli venne un’immediata voglia di stringerlo tra le sue braccia e cullarlo come un bambino. Cazzo, Zayn, che checca”
Liam, che stava fissando il vuoto da quasi dieci minuti, non poteva credere alle sue orecchie.
Una storia.
Harry aveva trovato una storia.
Su di lui. E Zayn.
Gay.
Liam aveva paura.
“Chiudi quella roba, coglione… sono sicuro che abbiano scritto qualcosa anche su di te” borbottò Zayn, che aveva smesso di divertirsi da quasi mezz’ora.
Louis, Niall ed Harry, invece, erano completamente deliziati da quel nuovo spunto di presa per il culo, per non dire estasiati.
Continuavano a leggere e a ridere come pazzi, citando di tanto in tanto i pezzi più imbarazzanti.
Liam era senza parole: sapeva di potersi fidare della sua superstizione, ma quello era troppo.
I segni di quella mattina erano sì preoccupanti, ma mai si sarebbe aspettato un simile risvolto della giornata; ironia della sorte, il tutto era stato scoperto dal suo Ipad.
Qualcuno si stava prendendo gioco di lui, lassù.
“Signori, prego, l’aereo sta imbarcando” disse loro una hostess molto carina, facendo capolino dall’entrata della sala d’aspetto di prima classe.
Zayn s’illuminò, malandrino, e quando la hostess sparì sorrise “Adesso vi faccio vedere io chi è gay, stronzi”
I quattro lo videro correre baldanzoso dalla giovane e scoppiarono a ridere, divertiti.
No, Zayn non era assolutamente gay.

 
 






Tecla

Buongiorno, gente! È la prima volta che posto qualcosa sulla sezione dei One Direction e non ho alcuna idea se questa storia possa considerarsi plagio di atre: non ho letto molto, quindi non so se l’idea dei 1D che scoprono le fan fiction sia già stata usata (sicuramente lo sarà)
Anyway vi chiedo scusa per questo plagio inconsapevole e sappiate che la storia, nella mia testa, ha già un suo sviluppo, quindi nel caso mi discosterei dalla fic che potrei inavvertitamente aver copiato.
Comunque sia, passiamo alle note:

  1. non ho idea se Liam sia davvero superstizioso o no, ma l’idea mi faceva ridere.
  2. ovviamente non credo che Simon in persona si scomoderebbe per dar loro una notizia del genere, ma aveva voglia di infilare un volto conosciuto.
  3. la fic di cui si parla “The revenge” è assolutamente inventata e ogni riferimento ad altre fic è puramente casuale e non voluto.
  4. che dire ancora? Spero vi sia piaciuto questo inizio!
 
Un bacio a tutte voi <3

p.s. se qualcuna fosse brava a fare banner mi contatti, mi è sempre piaciuta l'idea di averne uno ma non sono proprio capace!
  
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