Strong Enough

 

«Siamo tutti feriti, a quanto pare... alcuni di noi più di altri.
Ci portiamo dentro le ferite dell'infanzia;
poi, da adulti, restituiamo quello che abbiamo ricevuto.
In fin dei conti, tutti noi feriamo qualcuno... e poi ci mettiamo all'opera per rimediare.
Per quanto possiamo.»
 

La luce delle candele tremolava al suo respiro, le pergamene frusciavano al suo tocco. Era chiuso nel suo ufficio dalla fine della cena, intento a correggere i compiti di Pozioni del quinto anno. Gli studenti Serpeverde risultavano essere sempre i migliori, ma a volte qualcuno era sprovvisto dall’usuale talento in materia. Assegnò un Oltre Ogni Previsione a Theodore Nott, a Blaise Zabini, a Pansy Parkinson; un Eccezionale a Draco Malfoy, un Accettabile a Millicent Bulstrode.

Continuando, arrivò ai compiti di Tiger e Goyle. Per un attimo un respiro troppo forte rischiò di spegnere la candela. Severus Piton si toccò l’avambraccio sinistro. Quando aveva giurato a Silente di fare qualsiasi cosa, non avrebbe mai creduto che sarebbe riuscito a fare tutto quello che il Preside gli chiedeva. Eppure la forza del dolore lo mandava avanti, mascherando la disperazione con il sarcasmo, il disgusto con il compiacimento.

Sapeva di essere un grande pozionista, forse il migliore mai capitato a Hogwarts, a parte Lei. Sapeva anche mantenere un giuramento, e una copertura. Prese la piuma e appose due A - nere come il suo vestito, nere come era diventato il suo cuore, marcio e corrotto – ai compiti dei due ragazzi, che non avrebbero meritato una D. Sperava che dovunque Lei fosse, capisse il perché del suo gesto.

Note:
Avrebbe dovuto partecipare al Vecchio e Usato Contest, indetto da hug_ sul forum, ma poi la giudicia è sparita. Il personaggio di Severus Piton mi è stato assegnato dal pacchetto scelto, Gelso Comune.
La citazione è presa dalla seconda stagione di Grey's Anatomy.
Dal momento che Tiger e Goyle erano due tizi tutti muscoli e niente cervello, mi sono sempre chiesta (così come ha fatto Ron), perché Piton non li avesse mai bocciati. Ho provato a spiegarlo così.