Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Sunny_Blue    08/03/2012    1 recensioni
Quando la dodicenne Luna trova uno strano diario tra i suoi libri di scuola non può immaginare il sinistro segreto che si nasconde tra quelle pagine. Ma con la sua mente brillante e alternativa, e l'aiuto del padre, saprà risolvere il problema della creatura intrappolata...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Luna Lovegood
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Inchiostro verde e creature fantastiche

Ho scritto la storia per il “What if – contest”
Dopo diverse vicissitudini, ce l'abbiamo fatta!!
Il what if che ho scelto è: se il diario di Tom Riddle fosse finito nelle mani di Luna




NdA: Non ho mai scritto una storia su Luna, ma appena ho visto la lista di “what if” questo mi ha ispirato troppo e ho deciso di provare.
Ho costruito la mia storia giocando sul fatto che la mente di Luna, così anticonvenzionale e fantasiosa, possa essere come immune al potere di controllo di Tom.

Le creature che Luna nomina, la pozione, ecc. sono tutte di mia invenzione. Ho lasciato campo libero all'inventiva, provando a perdermi a mia volta nel “magico mondo di Luna”. ^^


Ho immaginato che Luna e il padre siano andati a fare compere lo stesso giorno di Harry & i Weasley. L'anno 1992 dovrebbe essere giusto per il 2° anno dei nostri eroi (anche se non ho ben capito come mai Harry è nato nel 1980 ed Hermione nel 1979 ma sono insieme di corso). Spero di non avere sbagliato, nel caso non è tutta colpa mia. ^^


Ultime due cose. Per quello che riguarda il carattere della scrittura:

  • i pensieri di Luna sono in corsivo (senza virgolette, io li preferisco così, liberi);

  • le cose che si scrivono Luna e il diario sono sempre in corsivo, ma in verde e tra virgolette” (così da distinguere le due cose).


Per il discorso diretto, io adotto la regola che prevede la virgola fuori dal trattino quando dopo la battuta c'è una descrizione della persona che parla, qualcosa inerente al suo modo di esprimersi o di comportarsi – cosa giusta secondo la grammatica italiana!!




Inchiostro verde e creature fantastiche


Agosto 1992


Luna Lovegood camminava allegramente per le strade di Diagon Alley. Era uscita di buon'ora quella mattina, per andare con il padre a comprare tutto il necessario per la scuola. Il ritorno al castello era previsto dopo soli due giorni, ma nonostante avessero avuto tutta l'estate per pensare alle compere era tipico di Xenophilius e di sua figlia ridursi all'ultimo giorno utile: la ricerca acquistava maggiore pepe, se fatta di corsa.
Luna sorrideva mentre percorreva le vie e gettava occhiate meravigliate alle vetrine colorate e ai tesori in esse contenute. Diciamo che non le capitava spesso di venire in città.
La stravagante coppia – lei, veste arancione acceso e occhiali da sole rosso fiammante, lui, tutto in bianco immacolato – aveva già portato a termine buona parte della missione.
Mancava solo la tappa al Ghirigoro. Nonostante il padre fosse benestante e avrebbe potuto permettersi di comprarle libri nuovi, Luna aveva insistito per avere anche quell'anno testi di seconda mano. Le piaceva avventurarsi tra le pagine già scarabocchiate e vissute da altri prima di lei. La faceva sentire bene, e la sua voglia di apprendere cresceva in modo esponenziale – più per i piccoli tesori che poteva capitare di incontrare appuntati sui margini o tra le righe del testo, che per lo studio in sé per sé. In ogni caso, Xenophilius aveva acconsentito alla richiesta della figlia. Era sempre stata una bambina così economica, la sua Luna. Le bastava un niente per essere felice.
Entrati nella libreria, si erano fatti largo tra la calca di streghe in delirio che si strappavano i capelli davanti a un mago dall'aria melensa che firmava copie autografate. Ignorando completamente chi lui fosse, padre e figlia si erano diretti senza indugio verso il bancone, dove le borse con i loro libri erano state fatte comparire magicamente dopo un attimo.

Ecco qui, signor Lovegood”, la strega proprietaria del Ghirigoro aveva spinto verso di loro gli acquisti. Mentre l'uomo tirava fuori dalla tasca dell'abito le monete per pagare, Luna aveva afferrato una delle due grandi sacche, e si era spostata permettendo ad altri clienti di avvicinarsi al bancone.

Mi avvio verso l'uscita, papà”, aveva gridato la ragazzina, sopra il frastuono della libreria.
Il padre aveva annuito.
Lei si era fatta largo nella folla, ma quando finalmente pensava di essere vicina alla porta, e alla salvezza, era stata risucchiata in un vortice di pagine strappate e pugni.
Era scoppiata una rissa – questo Luna lo capì solo in seguito – tra un signore dall'aria distinta, ma dallo sguardo freddo e alquanto ripugnante, e un altro molto meno curato, ma a prima vista più simpatico.
Nella confusione, Luna riconobbe una ragazza dai capelli rossi del suo stesso anno.

Ciao Ginny”, disse con il suo solito tono sognante, come se quella baraonda tutto intorno non la riguardasse minimamente.
Togliti di lì”, gridò l'altra e la spinse via, prima che una pila di copie di “Magicamente me” le rovinasse addosso.
Luna e Ginny si ritrovarono distese a terra, il contenuto delle rispettive borse sparso tutto intorno. Si misero in fretta a raccogliere i libri, ma essendo tutti ugualmente di seconda mano non che ci fosse una grande differenza tra le varie copie, o modo di capire a prima vista a chi appartenesse ciascuna.

Ecco fatto”, disse sorridendo la ragazzina bionda, quando anche l'ultimo libro fu tornato al suo posto. Nel frattempo il padre era sopraggiunto accanto a lei e la rissa tra i due buffi signori era stata in qualche modo sedata.
Tutto a posto, tesoro?” Chiese l'uomo, leggermente allarmato nel vedere le lenti degli occhiali della figlia attraversate da tante piccole venature irregolari.
Certo papà”, rispose allegramente lei, rimettendoseli sul naso.
Così facendo, sembrava se possibile ancora più stravagante di prima.

Ci vediamo sul treno, Ginny”, disse Luna, imperturbabile nonostante l'altra ragazza e quelli che dovevano essere i suoi fratelli – a giudicare dal colore dei capelli - la fissassero a bocca quasi spalancata e dandosi di gomito l'un l'altro.
Si...”, l'altra si riscosse abbastanza da dire almeno: “Certo, Luna.”

* * * * * * * * * * *


Mattinata interessante, non trovi, tesoro?” Xenophilius gettò le varie buste degli acquisti sul divano, senza fare molta attenzione al gatto che riposava tra i cuscini e che fece sentire il suo miagolio di protesta.
Davvero meravigliosa”, rispose Luna, prendendo l'animale offeso tra le braccia e accarezzandolo. “Adesso vado di sopra a sistemare le mie cose.”
Il padre non le rispose nemmeno, già rapito da uno dei suoi esperimenti che aveva dovuto abbandonare sul più bello quella mattina per recarsi a Diagon Alley.


Salita nella sua stanza sulla cima della torre, Luna prese a svuotare i vari sacchetti. Si dedicò subito ai libri usati, i suoi acquisti preferiti.
Piante e funghi magici... Trasfigurazione per principianti...” 
Leggeva i titoli sulle copertine a voce alta e dava una rapida occhiata all'interno, prima di mettere i tomi in fila sulla scrivania, allineati come bravi soldatini.

Quando la ragazzina afferrò l'ultimo volume qualcosa di piccolo e scuro le cadde in grembo.
Luna sgranò gli occhi, eccitatissima.

Un diario, si trattava senza ombra di dubbio di un diario.

Chissà quali segreti e quali meraviglie potrò scoprire qui dentro... - pensò, mentre con mano tremante si accingeva ad aprirlo.
La sue delusione fu grande, quando si accorse che la pagine erano tutte bianche.
Nemmeno una breve, solitaria frase. Nessun disegno, nessun appunto. Niente di niente.
Luna Lovegood non era certo tipo da perdersi d'animo. Si alzò con il libricino tra le mani e cercò nei cassetti della scrivania una boccetta di liquido-rivelante. Era un regalo del padre, molto utile se si volevano scoprire scritte nascoste, composte usando inchiostri speciali.
Aprì il diario alla prima pagina e spruzzò sul foglio intonso un'abbondante dose di liquido. Attese per qualche secondo che la magia facesse effetto, ma non successe niente.
Provò una seconda e una terza volta - Xenophilius le aveva detto che poteva capitare che una sola applicazione non fosse sufficiente -, ma quando la pagina era ormai così bagnata da essere diventata quasi trasparente dovette ammettere che anche quel tentativo era fallito.
Che fare?
Prese posto sulla sedia, afferrò una delle sue piume speciali – fatte con la coda dell'Ibis arcobaleno egiziano, le aveva detto suo padre – e decise di provare a scrivere lei qualcosa.
La prima pagina, e anche alcune selle successive, erano ancora inutilizzabili.
Invece di scendere da basso per chiedere aiuto al genitore, decise di saltarle e andare su un foglio asciutto.


Va bene, cosa si scrive a un diario? - pensò Luna, mentre si grattava la testa con la piuma.
Alla fine decise di optare per una cosa semplice e naturale:

Pigna, pizzicotto, manicotto, rossi guanti. Conta fino a dieci, i passi sono tanti.
Fai una giravolta fino a perdere la testa. Ora riapri gli occhi, ecco la tua festa.”

La filastrocca era stata inventata per lei dalla madre, poco prima di morire.
Le parole brillarono sulla carta, verde smeraldo su un fondo bianco. Poi sparirono. Luna rimase sorpresa di vedere il diario assorbire la sua scritta, ma pensò subito di avere fatto centro.
Non è un oggetto comune, c'è qualcosa qui dentro.
Mentre pensava ad un'altra canzoncina con cui allietare la “cosa” rinchiusa nel libro, sotto i suoi occhi affiorò una nuova scritta.

Chi sei?”

Per la barba di Merlino – pensò Luna – ci ho davvero visto giusto. Qui c'è un esserino intrappolato.
Intinse di nuovo la penna nell'inchiostro e scrisse: “La tua salvatrice, piccolo Knox”
Ci volle qualche istante in più perché la risposta arrivasse.

Knox?”
Sì, gli spiritelli che vivono nelle vasche da bagno, nelle vecchie biblioteche e nelle teiere. Mio padre – dovresti proprio conoscerlo, un uomo davvero speciale e molto colto! - mi ha raccontato molte storie su di loro. A volte restano intrappolati negli oggetti e...”
Ferma, ferma!” Le parole affiorarono rapide questa volta, interrompendo il monologo di Luna. “Non ho idea di cosa tu stia parlando. Non sono un Knox.”
Oh...”, la delusione della ragazzina era palpabile. Sua padre le aveva detto che quella specie di spiritello era molto difficile da trovare. Aveva proprio sperato di avere fatto una scoperta sensazionale. “Niente Knox, capisco.”
Bene. Ora dimmi, chi sei tu?”

C'era come una nota di comando, in quella nuova richiesta. Anche se erano solo parole scritte sulla carta, era come se una voce dicesse a Luna di rispondere, come se qualcosa la spingesse...

Sono la tua liberatrice, Mirtillo-saltellante della foresta amazzonica.”

Sulla pagina comparve una riga incomprensibile di caratteri, subito riassorbita.

Non so proprio come tu abbia fatto ad arrivare fin qui. L'Inghilterra non deve essere il clima migliore, per un folletto come te.” Luna intinse di nuovo la piuma, lanciata nella sua nuova spiegazione.Dovresti prediligere il clima caldo, la foresta. Sei stato portato qui da un salto spazio-temporale? O forse da un uragano...” La ragazzina si batté la fronte, ecco come era potuto succedere. “Sai ho letto un libro in cui succedeva proprio questo. È un libro babbano, per la verità, ma papà pensa – ti ho già parlato del mio papà, vero?! - che si possano imparare tante cose frequentando altre culture. Sì, dicevo, il libro...”
BASTA!” il carattere della parola era innaturalmente grande. Aveva riempito da solo quasi tutta la pagina. Luna si fermò con la penna a mezz'aria.
Capisco. Be' se “Il mago di Oz” non ti piace potevi dirlo.”

Di nuovo, caratteri incomprensibili sul foglio bianco.

Non sei nemmeno un Mirtillo-saltellante, vero? Perché papà ha detto che dovrebbero essere amichevoli e giocherelloni e, scusa se te lo dico, tu non lo sembri affatto.”
Quasi un minuto prima di vedere scritto: “No, non lo sono. Ora dimmi CHI SEI TU.”

Luna provò di nuovo quella strana sensazione di costrizione. Era come se una mano invisibile cercasse di muovere il suo braccio, per spingerla a parlare, a rivelarsi. Ma la salvezza di quella “cosa”, di qualsiasi natura essa fosse, era molto più importante.
La ragazzina si spremette le meningi. Cos'altro poteva essersi nascosto dentro il diario?

Salta-fosso della Cornovaglia?” scrisse, scettica.
No.”
Timpalolando della brughiera?”
No.”

Allora cosa? Cosa?

Ho trovato! Un elfo domestico burlone. Non sapevo che poteste entrare nella carta e...”
NOOOOOOOOO!!!!”

Uno schizzo di inchiostro colpì Luna sul naso.
Aveva fatto proprio arrabbiare la creatura, qualunque cosa essa fosse.
Papà le aveva detto molte volte che spiritelli e affini erano molto suscettibili per ciò che riguardava l'identità. Di certo non era stata molto cortese, a sbagliare a identificarlo per un così alto numero di volte.

D'accordo, scusami”, scrisse, dopo essersi pulita con la manica dell'abito. “Torno subito, va bene? Troveremo una soluzione... esserino sconosciuto.”

E lasciò cadere la penna sul tavolo.
Il diario provò a protestare... ma la ragazzina era già scomparsa al piano di sotto.


Papà?” La voce di Luna sovrastò il rumore della pressa da stampa che sputava fuori una dopo l'altra le copie del nuovo numero del 'Cavillo'.
Xenophilius non sembrò averla sentita, perché non si mosse dalla sua posizione.

Papààà!!” Il secondo grido, forte e cristallino come una posata di metallo che percuote un bicchiere, raggiunse le orecchie dell'uomo.
Tesoro! Non ti avevo proprio sentita!” Si mosse verso di lei e uscirono insieme dalla Stamperia, lasciando la macchina in funzione a terminare da sola il suo lavoro. “Cosa è successo?” Il viso di Luna era leggermente aggrottato, e quel dettaglio non poteva proprio sfuggire a un padre, anche se smemorato come lui.
La ragazzina raccontò a grandi linee quello che le era capitato. Il ritrovamento del diario, la “cosa” intrappolata all'interno delle pagine...

... e non sai che brutto carattere, papà! Non so proprio che fare per aiutarlo...”
Xenophilius restò in silenzio. La figlia aveva ereditato da lui quella mente fantasiosa e brillante. Era capace di credere senza bisogno di prove a ciò che gli altri non volevano accettare in nessun modo. C'erano mille mondi e mille creature ad abitarli, per chi come loro sapeva guardare oltre. Era proprio un piccolo tesoro, la sua Luna.

Se le cose stanno come mi hai detto, il meglio che puoi fare per 'lui' è distruggere il supporto fisico che lo tiene intrappolato.” La ragazzina pendeva letteralmente dalle labbra del padre. Non aveva dubbi che lui avrebbe avuto la soluzione! “Così facendo, la creatura, di qualsiasi cosa si tratti, sarà libera.”
Come devo fare?” Chiese Luna, con gli occhi spalancati per l'eccitazione di quella inaspettata missione di salvataggio. “C'è una procedura speciale?”
Xenophilius annuì, fiero una volta di più della prontezza della figlia.

Se la creatura non riesce a liberarsi da sola, di certo il diario deve essere in qualche modo stregato.”
Si mosse verso la dispensa dove teneva tutte le polveri, i filtri e le pozioni che potevano essergli utili nel suo lavoro di ricerca. Era una collezione di tesori. Nessuno poteva competere con le meraviglie del Signor Lovegood. Le aveva accumulate nel corso degli anni, durante i suoi viaggi e le sue esplorazioni, così da essere sempre pronto a qualsiasi incontro gli fosse capitato di fare.
Mosse alcune fiale, prima di trovare quella che cercava.

Stai molto attenta, con questa”, disse passandola alla figlia. “Essenza di mandragola con semi di lino e polvere di zanne di basilisco.” All'occhiata stupita di Luna, rispose con un sorriso. “L'ho avuta in dono da un mago egiziano, molti anni fa. Il Basilisco è estinto ormai da secoli, come ben sai. È l'arma migliore per superare ogni sorta di protezione, barriera e fattura lanciata sugli oggetti.”
Luna prese la preziosa pozione, facendo attenzione a non farla cadere.

Prendi il diario, versa un paio di gocce del filtro sulle pagine, poi chiudilo subito in un sacco di fili di seta e vai a sotterrarlo in giardino. Per avere successo, l'operazione di liberazione dell'essere intrappolato devi svolgersi al buio. Domani mattina torna a vedere, la tua creatura dovrebbe essere sparita.”
La ragazzina uscì dalla stanza, dopo averlo ringraziato, sorridente e felice.
Xenophilius tornò a occuparsi, come niente fosse, delle copie del 'Cavillo' appena stampate.


Eccomi di ritorno, esserino”, scrisse Luna con rinnovato entusiasmo.
"Bene, sei tornata. Ora voglio che tu mi parli di te.”

Non ho tempo, adesso. Devo procedere a liberarti.”

Stappò la fiala e si preparò a eseguire le istruzioni del padre.
Un attimo prima di iniziare, si rese conto con spavento, che non si era procurata il sacco di seta. Aveva appena rischiato di mandare tutto all'aria con la sua negligenza.

Torno subito!” Non voleva dare all'intrappolato l'idea di averlo abbandonato al suo destino per questo gli scrisse che si allontanava.
Aspettaaa.” La creatura provò a trattenerla, ma di nuovo lei non era già più lì.



Una volta procuratasi tutto il materiale, e dopo avere scavato anche la buca nel giardino, riprese l'operazione da dove l'aveva lasciata.
Non sapeva se fosse il caso o meno di rendere partecipe la creatura di quello che stava per succedere...
Meglio di no - si disse Luna. - Con quel brutto carattere, non farebbe che agitarsi...
Inclinò la fiala e una goccia rotonda di liquido ambrato cadde sul foglio.

Cosa stai facendo?” le parole avevano una strana angolazione. Era come se la mano che le scriveva stesse tremando.

La magia sta riuscendo...
Procedette a versare la pozione sulle varie pagine, come le aveva detto di fare il padre.

Ferma!” La parola era a malapena leggibile.
Noo...”

La ragazzina chiuse il diario, e versò un'ultima goccia sulla copertina.
Poi lo infilò nella sacca, senza perdere tempo a leggere i commenti del rinchiuso o a guardare gli effetti del proprio operato. Uscì in giardino con il suo piccolo pacco tra le mani, e lo depose con cura nella buca nel terreno che aveva preparato per lui.
Spero di avere fatto un buon lavoro – pensò, mentre ricopriva l'involto con la terra smossa.
Dopo qualche minuto, non c'era traccia del diario o del buco sotto l'albero.
Luna rientrò dentro casa per continuare a preparare le sue cose.

* * * * * * * *


Il giorno seguente, sempre seguendo le indicazioni del padre, Luna uscì in giardino per vedere l'esito del suo operato. Portava con sé una boccetta di inchiostro, per provare se la voce nascosta fosse ancora nel diario o fosse, finalmente, tornata in libertà.
Con la pala scavò nel punto dove aveva messo l'involto, e poi lo tirò fuori.
Si sedette sull'erba e lo aprì.
Quello che il giorno prima era stato un libricino, usato e un po' logoro sì, ma pur sempre riconoscibile, si era trasformato in un brutto ammasso di carta contorta. La copertina si era accartocciata, come se fosse stata risucchiata dall'interno.
La ragazzina posò penna e inchiostro. La prova della scrittura non era più necessaria. Qualsiasi cosa si fosse nascosta lì dentro, era sparita.
Luna sorrise, alzandosi da terra. Era davvero soddisfatta del proprio operato!
Ho salvato una creatura, anche se mi sarebbe proprio piaciuto sapere di cosa si trattava...
Riflettendo su quel bizzarro incontrò, getto l'ex-diario nel bidone della raccolta differenziata, insieme a vecchie copie di giornale, pergamene e quant'altro. Suo padre avrebbe usato quell'insieme di scarti per fare uno speciale concime, adatto per le piante di lino.


Fischiettando allegramente, Luna Lovegood salì di nuovo nella sua stanza, pronta a impacchettare le sue cose per il nuovo anno scolastico ad Hogwarts che sarebbe cominciato il giorno seguente.


* * * * * *

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sunny_Blue