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Autore: Neko    12/03/2012    5 recensioni
Sequel di "Da allievo a maestro" Sono passati anni da quando Kabuto ha combattuto nel suo covo contro i ninja della foglia e compiendo un gesto infimo ha rapito la figlia di Naruto appena venuta al mondo, ma esso non si arrende e continua la sua disperata ricerca con l'aiuto dei suoi amici.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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CAP 9:  Rivelazioni

 

Pov Naruto

La mattina successiva, il mio team finalmente giunse a Konoha, mentre Kuruma ci aveva preceduto durante la notte.

I ragazzi avevano ancora l’aria assonnata, al contrario del sottoscritto che non aveva minimamente chiuso occhio, sia a causa di Kuruma, sia per colpa delle parole di Fugaku.

“Ora che ci penso, quel chakra mi ha ricordato un po’ il tuo Kurama. Era un po’ diverso ma…non so qualcosa di simile c’era!” disse il mio allievo.

A quelle parole il mio cuore sussultò. Nonostante la mia inesperienza a percepire chakra e a riconoscerli, ero sicuro che quella sensazione che avevo provato a percepire quel chakra, era qualcosa che avevo già sentito e mi diedi dello stupido a non averlo collegato a Kurama.

Quella sensazione era molto simile a quella che provavo le prime volte che Akai faceva la sua apparizione accanto a mio figlio, prima di diventare una cosa talmente abitudinaria da non rendermene nemmeno più conto.

A quei pensieri il mio cuore cominciò a battere freneticamente  e la mia mente cominciò a domandarsi: quel chakra apparteneva al cucciolo racchiuso dentro mia figlia?

Ci sperai vivamente, ma un dubbio subito si impossessò della mia mente. Se così era, per quale motivo Kurama non me ne aveva fatto parola?

Pensai che il mio amico avesse avuto la stessa intuizione, ma indagando  non aveva trovato riscontri positivi e quindi non mi aveva informato, dato che non c’era niente su cui mettermi al corrente.

Ci pensai e ripensai anche fin dopo il nostro passaggio attraverso le porte di Konoha, tanto che non mi accorsi della presenza dei miei amici.

“Così si saluta?” disse la voce seccata di Shikamaru, poiché gli era toccato andare a fare la spesa per conto di Temari.

“Chi saluterebbe un ninja che si riduce a fare da casalingo?” disse Sasuke sfottendolo, nonostante anche esso a volte si ritrovava a dover fare acquisti per conto della moglie, anche se faceva di tutto per evitare visi conosciuti.

“Papà!” urlarono all’unisono Shiori e Fugaku, la prima andando ad abbracciare il padre, cogliendo così Shikamaru di sorpresa.

Il mio compagno mi aveva confidato che la figlia da quando era entrata nell’adolescenza, aveva smesso di abbracciarlo, di confidarsi con lui, di fare il bagno insieme o altre cose che quando era solo una bambina erano normali, in quanto non provava imbarazzo e non vedeva il genitore come qualcuno che doveva farsi gli affari propri perché  stava crescendo e quindi aveva bisogno della propria privacy.

“Mi sei mancato!” disse la mia allieva e Shikamaru mi chiese “Per caso a preso una botta in testa? Guarda che se Temari mi accusa di qualcosa, ritengo te il primo responsabile, intesi?”

Sorrisi, per poi raccontargli la scena orribile a cui i ragazzi avevano dovuto assistere, rimanendo, chi più chi meno, turbati.

Shikamaru strinse la figlioletta, volendo in qualche modo rassicurarla.

“Vedi di farci l’abitudine Shiori, ne vedrai di cose orribili durante la tua vita. Lo stesso vale per te figliolo!” disse Sasuke con voce dura, ma Fugaku con aria determinata disse  “Io non ho avuto paura, ero già al corrente che di morti ne avrei visti!”.

Sasuke orgoglioso mise una mano sulla spalla del figlio per dire “Bravi figliolo,ricorda che gli Uchiha non hanno mai paura!”

“Stronzate!” dissi infastidito  non riuscendomi a trattenere. Guardai male Sasuke esattamente come lui guardava male me “Non otterrai nulla di positivo, se insegni a tuo figlio a reprimere le emozioni. Se si è spaventato a una vista del genere, non ci trovo niente di strano, al contrario trovo strano che un ragazzino della sua età rimanga impassibile difronte a una tale tragedia, anche se non mi sorprenderebbe sapendo chi è il padre!”

Fugaku spostò il suo sguardo confuso da me a Sasuke, pronto per parlare, ma la voce del mio compagno lo precedette “è così che agisce un vero ninja. Le emozioni ti rendono solo cieco in battaglia!”

“Io invece credo che le giuste emozioni possano essere un vantaggio!”

“Un ninja deve essere lucido per essere un buon combattente!” disse Sasuke innervosendomi ancora di più.

“Prima di tutto, se volessimo dei combattenti privi di emozioni useremo delle macchine al posto degli esseri umani,  secondo tu non mi sembri la persona giusta per sostenere questa teoria visto il modo in cui ti sei fatto soggiogare dall’odio in passato!” gli dissi fregandomene della presenza di Fugaku, il quale a quelle parole sussultò.

Ero sicuro che lui non vedeva minimamente quel lato oscuro che per anni aveva caratterizzato il padre e in particolar modo tutto il clan Uchiha, pochi esclusi.

Sasuke mi raggelò con lo sguardo e stringendo i pugni era pronto per ribattere, se non a parole, con i fatti, ma Shikamaru per evitare uno scontro, si mise in mezzo “Ora basta voi due!” disse con uno sguardo di rimprovero ad entrambi “Naruto, tu sai benissimo come la pensa a riguardo  Sasuke e mi sembra che su certe cose hai perso in partenza, quindi per il mio bene, in quanto non ho voglia di fare da arbitro, evita di dargli addosso, anzi dato che sei appena tornato da una missione e non tutto intero, vai a fare rapporto a Kakashi e fatti visitare. Tu, Sasuke vai a rompere qualcun altro con le tue assurde idee di ninja ideale e sul tuo solito orgoglio Uchiha!”

Sasuke guardò storto anche Shikamaru, e prima di allontanarsi col figlio, lo sentii bisbigliare impercettibilmente qualcosa.

Sussultai per due motivi, perché ero comunque riuscito a percepire la sua voce e per quanto le mie orecchie avessero sentito.

 

Pov Kakashi

Naruto era finalmente rientrato dalla missione e fui alquanto incuriosito quando, venendo a fare rapporto,  mi chiese di far presenziare un membro del clan Uta.

Chiamai Kurachi Uta, colui che rappresentava l’intero clan.

Era un uomo di mezza età di alta statura e da una muscolatura ben sviluppata e dai soliti capelli color indaco che rappresentavano l’intero clan assieme a quegli occhi azzurri così chiari. Si presentò davanti a me con aria fiera e determinata e si rivolse al sottoscritto con una tale onorificenza che qui a Konoha non ricevevo mai, avendo come sottoposti tipi come Naruto.

Hokage-sama, le chiedo scusa se mi sono fatto aspettare. Mi è stato riferito che aveva urgente bisogno di vedermi, posso fare qualcosa per lei?” mi disse l’uomo addirittura chinandosi, cosa che strappo un sorriso al mio allievo.


“L’ho chiamata perché ho affidato a Naruto, una missione che ha avuto dei riscontri interessanti e che credo la riguardino personalemente, inoltre la pregherei di fornirmi delle spiegazioni su quanto ora verrà a conoscenza!” dissi.

Diedi a Naruto la parola e venni a conoscenza di quanto si era verificato al villaggio di Onpu e non solo io, ma anche il membro del clan Uta rimase sorpreso e man mano che il racconto andava avanti, lo vedevo innervosirsi sempre più.

“Questo è tutto Kakashi. Ho già qualche mia supposizionea riguardo e ovviamente possiamo escludere il complotto da parte degli Uta verso Konoha e…” disse Naruto prima di essere interrotto.

“Non sia mai signore. Non noi…” cominciò il membro  del clan Uta cercando di difendersi, ma con un cenno della mano gli chiesi di far finire il mio ex allievo.

…io credo che l’intero clan stia scappando da qualcuno, in quanto il loro potere, per qualche ragione che non ho ancora capito, possa tornare utile a qualcuno!” disse infine Naruto.

“è così?” chiesi rivolgendomi a Kurachi, il quale esitò per qualche istante prima di parlare.

“Si, signore. Da quasi quattro anni siamo stati perseguitati dai samurai, i quali vogliono da noi una alleanza. Ci hanno proprosto vari accordi affinchè accettassimo di schierarci dalla loro parte, ma abbiamo sempre rifiutato, ancora prima di scoprire che…” Si fermò incerto se procedere o meno.

“Scoprire cosa?” chiesi motivandolo a continuare.

Sospirò “Il loro vero intento!”

“Quale? Quello di sterminare i nemici in un colpo solo, facendovi cantare tutti in coro, mentre uno dei samurai vi dava il ritmo orchestrandovi?” disse Naruto facendomi perdere il filo, in quanto ignoravo completamente il potere degli Uta.

Naruto mi mise al corrente della tecnica che Merodi aveva utilizzato durante lo scontro con i samurai al villaggio Uta, ma al termine del racconto Kurachi disse “ Il nostro potere non consiste solo in quello di annientare i nemici con il canto. La nostra tecnica segreta, che fa gola ai samurai è quello di poter controllare i bijuu a nostro piacimento, grazie alle nostre melodie!”

Sussultai “Perché mai i samurai vorrebbero un tale potere se non hanno a disposizione nessun bijuu?” dissi ad alta voce, ma era più che altro una domanda rivolta a me stessa.

Kabuto!” disse Naruto semplicemente, stringendo i pugni.

Sgranai gli occhi “Dici? Kabuto ha otto dei nove bijuu, ma non vedo cosa possa centrare con i samurai!”

“E se ci fosse lui dietro tutto questo? Noi non siamo sull’orlo della guerra con i samurai? Potrebbe benissimo essere Kabuto a manipolare i fili del gioco!”

Sospirai dovendo dare ragione al figlio del mio maestro “Questo spiegherebbe anche perché non abbiamo mai trovato alcun indizio su di lui. Ci siamo sempre limitati a cercare in territorio ninja, in quanto ci è vietato mettere piede nei territori samurai!” dissi.

“Mentre loro vanno e vengono nei nostri territori come fossero turisti, nonostante gli accordi!” disse Naruto seccato, in quanto sapendo che Kabuto poteva trovarsi in quelle terre, il mio allievo sarebbe partito in quel momento per prendere a calci quel mostro.

“C’è un’altra cosa. Ho trovato questo addosso a un samurai!” disse Naruto tirando fuori un rotolo e consegnandolo a Kurachi.

L’uomo sgranò gli occhi e aprendolo, inghiottì la saliva in eccesso “Q-questo è…è lo spartito musicale per controllare i bijuu. Temevamo di averlo perduto e che fosse finito in mano sbagliate. Ti ringrazio per averlo recuperato!”

“è evidente, Kabuto vuole controllare tutti i bijuu e mandarceli alle calcagne. Per quanto sia potente Kurama, dubito che riesca a farcela contro otto suoi compagni!” disse Naruto con rabbia.

“Calmati, non abbiamo ancora la certezza che centri Kabuto!” dissi.

“Ne ho la certezza. Nessuno è così pazzo da voler controllare i demoni codati!”

Sospirai per l’ennesima volta e rivolgendomi nuovamente a Kurachi dissi “Come mai non ci avete subito messo al corrente della situazione?”

“Perché  non volevamo correre il rischio di essere fruttati anche da voi!” disse l’uomo.

Naruto alzò un sopracciglio “Da noi?”

“Anche voi avete a disposizione un bijuu, da quanto mi è stato riferito. Il nove code se non sbaglio!”

“Si, ma non abbiamo bisogno di controllarlo, in quanto Kyuubi è un alleato di Konoha e un mio carissimo amico!” disse Naruto un po’ sorpreso di vedere che vi era molta gente che ancora non conosceva la sua storia.

“Amico?” disse Kurachi sorpreso. Probabilmente non pensava si potesse essere amico di un demone codato.

Kurachi, Naruto è un Jinchuuriki!” dissi io mettendolo al corrente di una caratteristica importante del mio allievo.

Kurachi sussultò e scotendo la testa disse “Non è possibile. Nessuno può essere in grado di contenere in sé il nove code senza rimanere vittima di quell’immenso chakra. Solo un clan appartenente alla nostra stessa famiglia poteva essere in grado di sostenere un tale fardello e si dia il caso che questo clan sia stato sterminato anni orsono. Sto parlando del clan Uzumaki!”

  
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