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Autore: Acquamarine_    17/03/2012    5 recensioni
Nella solitudine di quella stanza, rise.
Rise perché quei due pestiferi bambini la facevano disperare.
Rise perché non sapeva come gestirli.
Rise perché la facevano impazzire, ma senza di loro sarebbe impazzita ancor di più.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Autore: {forum e efp} Acquamarine_

Titolo: Obladì Obladà
Pairing: Fred/George Weasley (no incesto)

Pacchetto: Obladì Obladà
Raiting: Verde
Introduzione:  Nella solitudine di quella stanza, rise.

Rise perché quei due pestiferi bambini la facevano disperare.

Rise perché non sapeva come gestirli.

Rise perché la facevano impazzire, ma senza di loro sarebbe impazzita ancor di più.

Eventuali NdA: Il finale della one-shot ha un finale ben diverso dall'atmosfera della canzone e del prompt (felice; nominato in alcuni punti, ma credo comunque traspaia [?] dall'intero primo paragrafo), ma ho comunque voluto aggiungerlo.

L'idea iniziale non era questa, ma ho dovuto un po' accontentarmi essendo parecchio complicata.

Non sarà originale, ma io mi son divertita a scriverla :)

La lascio in allegato .odt e come testo della mail, baci! Ah, ovviamente le frasi in inglese sono della canzone (tu lo sai, lo dico per amor di credits xD)

 

La storia si è classificata sesta su sei al “Beatles' Contest” di indiceindaco.

 

* * *

 

Il giradischi cominciò a diffondere una musica allegra, in perfetta linea con l'animo dei gemelli.

Molly non voleva giocassero con gli aggeggi di Arthur, non si fidava troppo di quelle scatole in cui scorrevano immagini, o di quegli oggetti urlanti, i felefoni o qualcosa di simile.

Fred guardò suo fratello, poi sorrise.

Giungere nello studio del Signor Weasley senza essere scoperti era stata una grande impresa, degna di due pirati forti e temerari come loro.

Portarono entrambi la mano alla fronte, nel gesto che era loro ormai abituale, e scoppiarono a ridere.

Intanto, la canzone continuava...

«Obladì obladà life goes on, bra... La la how the life goes on...»

«Fred, George, cosa diavolo state combinando?» la voce di Molly giunse alle orecchie dei due gemelli che corsero immediatamente dall'altra parte della stanza.

La porta si spalancò, i bambini strisciarono pian piano verso l'uscita, la musica continuava.

«... And as he gives it to her she begins to sing... »

Molly entrò, si guardò velocemente intorno e piantò i piedi per terra, cercando di cogliere eventuali rumori.

«Obladì, obladà life goes on, bra... La la how the life goes on...»

Fred e George erano così vicini, ce l'avevano quasi fatta.

«... A home sweet home...»

Molly fece un passo verso il giradischi, poi si bloccò di nuovo: le era parso di udire un rumore.

«... With a couple of kids running in the yard ...»

Fred e George ghignarono, poi si piegarono sulle ginocchia.

«... Of Desmond and Molly Jones... »

Fecero qualche altro passo avanti, pronti a scattare.

«... Happy ever after in the market place, Desmond lets the children lend a hand...»

Improvvisamente balzarono contro Molly, gridando e agitandosi.

La donna gridò per lo spavento, poi portò una mano al petto e si voltò verso i gemelli, minacciosa.

I bambini, però, erano già scappati fuori della stanza, gridando «Ciao, mammina!»

«Fred e George Weasley, pregate di correre abbastanza velocemente!», gridò Molly, ma non si mosse.

Nella solitudine di quella stanza, rise.

Rise perché quei due pestiferi bambini la facevano disperare.

Rise perché non sapeva come gestirli.

Rise perché la facevano impazzire, ma senza di loro sarebbe impazzita ancor di più.

 

I due gemelli, nel frattempo, corsero in giardino, ridendo felici.

Probabilmente quando sarebbero tornati la mamma avrebbe dato loro un pezzo di dolce e li avrebbe perdonati, come sempre.

Ora, però, era meglio starle alla larga: non avevano guardato la sua espressione prima di lanciarsi in quella nuova missione, quindi non sapevano se fosse realmente arrabbiata o meno.

Erano certi di una cosa, però.

Solo insieme riuscivano ad essere realmente felici.

 

*

 

Anni dopo, George Weasley era seduto su quello stesso prato, un ciclamino nella mano sinistra e il sorriso meno felice di quello del bambino tanto simile a lui.

Il suo era un sorriso amaro, quel sorriso che nasce assieme alla consapevolezza di aver perso tutto.

Quel sorriso che nessuno immagina mai di provare; quel sorriso che ti consuma dall'interno.

George Weasley era solo, con un ciclamino nella mano sinistra e con un sorriso amaro.

Mentre ripensava ai bei tempi in cui era felice, non riusciva a non canticchiare un'unica canzone, la canzone che l'aveva accompagnato tutta la vita, insieme al suo gemello.

La canzone che era diventata il simbolo della felicità, per lui.

Quella canzone che sussurrava lentamente, mentre lasciava cadere il ciclamino e si rialzava, diretto verso la sua nuova vita, vuota ormai.

«Obladì Obladà, life goes on, bra... la la la life goes on...»

 

* * *

Giudizio di indiceindaco:

 

Grammatica: 8,5/10; 
A livello di ortografia non ho trovato neppure una sbavatura, ma purtroppo la punteggiatura lascia a desiderare: le incidentali ti hanno penalizzato anche fin troppo, ed io probabilmente sono un gan pignolo. Ho sottratto 0,25 ad ogni virgola mancata e fuori posto, le riporto: 
“[…]Weasley senza essere scoperti[…]”, qui avrei messo una virgola dopo il cognome e dopo “scoperti”. “[…] corsero in giardino, ridendo felici[…]” la virgola, qui, la sposterei dopo il gerundio, altrimenti la frase risulta troppo spezzata, quasi a singhiozzo. “Probabilmente, quando sarebbero tornati,[…]” anche qui, come puoi vedere, avrei messo due virgole, perché quella dopo l’avverbio è un’incidentale. Ed infine: “Erano certi di una cosa, però.” Il punto fermo sembra stonare, meglio i due punti. 


Stile: 9/10; 
Hai senz’altro uno stile scorrevole, coerente e che sembra tatuarsi alla narrazione. I termini che hai scelto sono pertinenti e i campi semantici sono dapprima quelli dell’infanzia e poi quelli dell’estremo saluto. Davvero notevole, ma c’è una leggera stonatura: “non avevano guardato la sua espressione” l’ho riletta più volte, questa frase, e non mi è mai tornata. Avrei preferito avessi usato un semplice “visto”. Che si addice di più a parer mio. Scusa se ti ho penalizzata addirittura sottraendo un punto, ma sullo stile non transigo. Per me è uno dei punti più importanti. Non volermene. 

Originalità: 9/10; 
L’immagine che hai ricreato è davvero deliziosa, ma non particolarmente originale. Di one-shot delle marachelle di Fred e George, oltretutto sotto il naso della povera Molly se ne leggono di continuo, per di più se affiancate all’assenza di Fred. Nonostante questo ho adorato il riferimento agli aggeggi di Papà Weasley, e quello ti ha fatto guadagnare punti! 

Caratterizzazione: 8/10; 
Nulla da dire, sono loro, in tutto e per tutto. Solo Molly non mi convince a pieno, avrei preferito vederla come la madre dal pugno duro e dal cipiglio deciso, dato che non si tratta dei Fred e George adolescenti, con i quali Molly sembra essersi rassegnata, ma dei bimbi, da educare. Poi questo è un mio parere, eh! 

Uso del pacchetto: 8/10; 
La canzone c’è, eccome! Inserita benissimo ed assolutamente permeante con la trama della storia. Sai purtroppo che è stato l’uso del prompt a non convincermi, ne avevamo già parlato, mi pare. Nel complesso però sono davvero soddisfatto dell’uso della citazione. Sebbene tu abbia rinunciato al bonus. 

ToT. 42,5/50 

 

   
 
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