Severus si strinse nel cappotto scrutando cupamente le vie deserte di Godric's Hollow. Era solo il crepuscolo, ma il vento impetuoso aveva costretto a casa quasi tutti gli abitanti. All'uomo non dispiacque quell'insperata intimità. Senza prestare attenzione al cielo plumbeo che prometteva pioggia attraversò un cancello coperto da edera e, dopo svariati metri, si fermò. Era finalmente giunto a destinazione: aveva un appuntamento che non poteva più rimandare.

«Ciao Lily.» La sua voce era la stessa voce di sempre: pacata ed un po' strascicata. «So di essere in ritardo, ma sono stati anni impegnativi per me. Per tutti...» Si schiarì la voce dopo un breve momento di silenzio – forse passato a ricordare un periodo ben più buio di quella serata. «Comunque... Tu mi conosci, Lily, mi conosci bene. Sai che non ho avuto un'infanzia felice, sai che non ho mai avuto molti amici. Non è stato facile, per me, trovare persone che si accattivassero il mio rispetto, per non dire il mio affetto. E difficile è stato anche trovare qualcuno che ricambiasse.» Sorrise. «Sono stata una persona complicata, suppongo.» Qualcosa era cambiato, in lui.

«E forse ancora lo sono. Ma come biasimarmi? Quel poco che avevo mi è stato portato via dalla guerra, dalla Morte: tu, Silente...» Con un gesto distratto della mano accompagnò quella lista lasciata in sospeso. «È stato difficile vedervi andare via, allora ho cercato di tenervi qui, ancorarvi coi miei ricordi ad una vita che non vi apparteneva più. Ora che lo dico ad alta voce mi sembra così infantile, eppure... non ho mai veramente detto addio a nessuno. Non ho mai lasciato che le persone a cui ho voluto... a cui voglio bene se ne andassero. Vi ho portate con me ovunque.» Quasi inconsciamente si portò una mano al petto. Strinse le dita in un pugno e deglutì, abbassando lo sguardo. Non era solito lasciarsi andare a certi sentimentalismi.

«Ed è anche per questo motivo che sono qui. Io... devo lasciarti andare.» L'aveva detto. «Non posso più portarti con me, non come ho fatto finora.» Quando, più di cinquant'anni prima, si erano incontrati per la prima volta, Severus non avrebbe mai immaginato che quel giorno sarebbe arrivato. «Non sarebbe giusto. Non ora che nella mia vita c'è Lily Luna, mi capisci?» Nel pronunciare quel nome il suo volto si accese. «Ti piacerebbe... È vivace, piena di gioia... e colori... e sorprese! Non si sa mai cosa aspettarsi da quella streghetta.» Sorrise dolcemente. «È giovane, forse troppo; è irriverente e testarda... ma me ne sono innamorato. Incredibile, non trovi? Innamorato...» Rimase in silenzio alcuni istanti.

«È per lei che devo dirti addio, Lily. Ho intenzione di chiederle di sposarmi, e so che dirà di sì perché, malgrado io sia un vecchio burbero, lei vuole passare la sua vita con me. Sembra impossibile, eppure... Spero che capirai.» Diede una carezza veloce alla gelida lapide di granito prima di indietreggiare di qualche passo.

«Addio.» Si voltò ed uscì, per l'ultima volta, da quel cimitero.