Personaggi: Hikaru e Kaoru Hitachiin
Pairing: HikaKao
Genere: fluff, romantico.
Avvertimenti: shonen-ai, twincest..
Ringraziamenti: Un grazie enorme alla mia Lore, compagna fidata di tanti scleri e folleggiamenti, che ha betato l'ultimo capitolo di questa raccolta a cui tengo moltissimo e che riesce sempre a farmi tornare la voglia di scrivere.
Ed un grazie a chi l'ha seguita, a chi l'ha ricordata, messa fra i preferiti ed uno ancora più grande a chi ha recensito, aiutandomi a non abbattermi a causa della poca autostima.
Vi lascio all'ultimo capitolo della raccolta.

#11: Proposte.

Camminiamo per le vie della città, le nostre mani si sfiorano ed ogni volta il mio cuore fa una giravolta.

Sono come un bambino a cui viene consegnato un dono, un meraviglioso regalo, sorrido come se avessi fra le mani il pacco più prezioso del mondo.

Hikaru passeggia accanto a me, ammira le vetrine di questa città a noi sconosciuta, io contemplo lui, invece.

Le strade sono affollate ed ho costantemente paura di perderlo, di venire separato da lui e dai suoi capelli rossi, di non poter toccare le sue mani -che mi hanno accarezzato talmente tante volte- anche solo per pochi istanti.

Vorrei afferrargliela, quella mano, stringerla al petto, ma non posso, non di fronte a tutti, c'è chi ci giudicherebbe, chi volgerebbe il capo dall'altra parte insultandoci e chi ci sorriderebbe, ma noi siamo gemelli, non solo una coppia di ragazzi.

Due fratelli.

Che si amano.

E che non potranno mai stare insieme.

La società lo impone, l'amore fraterno non potrà mai essere riconosciuto come "amore" dalle persone.

Se solo non fossimo così simili, come un'unica entità, non affronteremmo i problemi di una normale coppia omosessuale come se fossero duplicati.

Qualcosa di caldo mi afferra la mano.

Lui.

A lui non importa se gli altri storceranno la bocca, se qualcuno ci insulterà.

Hikaru c'è, Hikaru mi ama.

Una bambina ci guarda e ci sorride, dice "Mamma, guarda come sono belli quei due" , ricambio e so che ricorderò sempre che quella piccola non ha detto "Che schifo" osservando due ragazzi che si tengono per mano.

Mio fratello sorride e quella leggera curvatura delle sue labbra sembra dire "Posso conquistare il mondo", se lo fa lui, anch'io posso, perché il fianco di Hikaru è riservato solo a me.

- Nè, Kao-chan, Marte è ancora lontano, non puoi arrivarci con la forza del pensiero. Anche se il tuo sorriso è il più bello del mondo, ancora non fa spuntare arcobaleni che condurranno su altri pianeti. - arrossisco.

Ha detto che ho il sorriso più bello del mondo.

- Ero un po' pensieroso, scusami. - dico mortificato.

- Bene, ci penso io a farti svagare un po'. - afferma.

Hikaru inizia a correre, è veloce, ma le nostre mani restano sempre intrecciate.

Non ho paura, non lo perderò.

Siamo come dei bambini, giriamo per negozi, sale giochi, pasticcerie ed ogni sorta di divertimento.
Poi Hikaru mi trascina in un negozio con una scritta lampeggiante e tanti tipi diversi di caramelle sulla vetrina.

Ha la bava alla bocca e gli occhioni sbrilluccicanti.

Sembra un bambino, ma è bellissimo.

Siamo nel negozio, una vecchia signora rugosa ci chiede cosa desideriamo.

"Stare per sempre con Hikaru", vorrei rispondere, ma prendo solo delle gommose, mentre lui fa riempire il suo sacchettino di svariati tipi di caramelle.

Torniamo in strada, andiamo al parco.

Seduti su una panchina, circondati dal verde, Hikaru mi abbraccia, mi dice "Mi è mancato sentire il battito del tuo cuore.".

Gli sorrido come fa sempre lui, cercando di fargli capire che potrei conquistare il mondo se solo mi stesse accanto.

Mi lascia la mano ed è come se mi ritrovassi solo nell'Inferno, senza la mia ragione per sorridere.

Si alza e lo vedo armeggiare col sacchettino dei dolci, tira fuori una caramella colorata a forma di ciambellina.

- Kaoru, vuoi sposarmi? - dice inchinandosi a me, come in una proposta di matrimonio.

- Ma cosa fai? - gli chiedo con un sorriso enorme ed il viso rosso.

- Faccio le prove per quando dovrò chiedertelo con l'anello, però visto che non è ancora arrivato, te lo chiedo con queste! - mi spiega, mangia il mio "anello". - Mh, sono anche più buone! Allora, cosa mi rispondi? -

- Lo voglio. Anzi, lo vorrei, ma siamo fratelli e siamo due ragazzi. Sogno impossibile. - affermo malinconicamente.

- Non mi importa, noi ci sposeremo, un giorno! - dice, afferra il mio viso e mi bacia.

Ne sono certo, un giorno ci sposeremo.

Hikaru è disposto a sfidare la società, il mondo e qualunque legge per me.

Io lo amo e non mi importa.

Due fratelli.

Che si amano.

E che non potranno mai stare insieme.

Ma che un giorno ci riusciranno.