Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Pettyfer    19/03/2012    62 recensioni
Karen odiava Zayn Malik, con tutta sé stessa. Era la persona più egoista, vanitosa e antipatica che avesse mai conosciuto.
Tanto stronzo quanto misterioso.
Ed era il fratello della sua migliore amica.
**
Cinque ragazzi, il divertimento, il sesso e una scommessa.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

Capitolo 9

 
I'll end up in between your legs Morrison, you bet.



Zayn la circondava con un braccio i fianchi e la teneva salda a se, in modo da non farla cadere. Non avevano parlato per tutto il tragitto. Niente di niente.
Arrivarono nell’infermeria e Zayn l’aiutò a salire su un lettino qualunque della stanza e si fermò a fissarla.
-Era meglio se ti prendevo in braccio- affermò ad un certo punto facendo sgranare gli occhi a Karen che in quel momento era intenta a massaggiarsi la caviglia dolorante.
-E io ti dico di no. Sto bene- si apprestò a rispondergli per non fare la figura della rincoglionita, anche se già l’aveva fatta cadendo come una pera cotta sull’asfalto.
-A che cavolo stavi pensando?- domandò il moro d’un tratto.
A te che ti scopavi Hanna.
-Niente, mi sono solo distratta- sussurrò per poi gemere a causa di una fitta alla caviglia.
Zayn si allontanò dal lettino su cui era appoggiato e incominciò ad aprire le varie porte dell’infermeria borbottando fra se imprecazioni.
-Dove cazzo è quella vecchiaccia?!-
-Lascia stare, Zayn. Posso aspettare- cercò di calmarlo Karen.
-Io no!- si avvicinò ad un piccolo frigorifero e cacciò fuori una busta di ghiaccio che avvolse in un asciugamano e si avvicinò lentamente alla ragazza.
Le alzò il pantalone con la mano e le abbassò di poco la scarpa in modo da posizionare la busta di ghiaccio sulla caviglia per attutire il dolore.
-Ahia…-sussurrò Karen stringendo forte la spalla del moro.
-Vedrai che ti passerà…-
La situazione risultava un po’ imbarazzante e strana. Zayn non aveva lanciato nessuna frecciatina sulla sua caduta e si stava prendendo cura di lei, quando avrebbe potuto lasciarla sul lettino e ritornare a fumarsi una bella sigaretta. Eppure non l’aveva fatto. Questo non toglieva il fatto che era ancora arrabbiata con lui.
-Puoi anche andartene, se vuoi- sussurrò poi.
-Non mi va- le rispose quasi subito e Karen cercò di trovare un argomento di cui parlare.
-Com’è andata dal preside?-
-Bene- ok, lei voleva fare un po’ di conversazione, ma se Zayn si comportava come se stesse parlando con un eremita, la cosa le risultava leggermente difficile.
-E che ha detto?-
-Niente-
Adesso era arrabbiata.
-Senti, Malik, nessuno ti sta costringendo a startene qui con me, puoi anche andartene e far venire Safaa o chiunque altro- sbottò innervosita.
-Solo perchè io ti abbia portato in infermeria, non vuol dire che mi debba subire le tue stupide chiacchiere- le sbraitò addosso lui.
Karen non si aspettava una risposta del genere, e trattenne la voglia di piangere stringendo forte le mani a pugno. Molti le dicevano che era permalosa quando qualcuno le urlava contro, anche se per una cazzata e non avevano torto. E questi sbalzi d’umore di Zayn non l’aiutavano.
-Beh…allora scusami se volevo parlare un po’- gli disse abbassando lo sguardo.
Zayn stava per rispondere, ma ad interromperlo fu il rumore della porta che si apriva. Entrò l’infermiera che li guardò sorpresa e sorrise cordiale, rivolse uno sguardo a Zayn e lui uscì dalla stanza.
Karen fissò la porta chiusa per alcuni secondi e sospirò, prendendo una lunga boccata d’aria. Zayn Malik l’avrebbe fatta impazzire. Di questo ne era certa.


Si chiuse la porta alle spalle e sospirò frustato incomincando a camminare per il corridoio colmo di studenti che correvano a destra e a manca. Stava per svoltare nella sua classe quando qualcuno lo tirò per la manica della maglia e lui si girò guardando storto Harry, e quest’ultimo gli sorrise malizioso.
-Hazza- lo salutò.
-Zayn-
-Liam- spuntò il terzo ragazzo sorridendo divertito.
-Che avete fatto in infermeria?- domandò subito Harry.
-Che vuoi che si faccia in un’infermeria, Harry?-
-Si scopa, alla vecchia scuola non so quante me ne sono fatto sul lettino, non era del tutto comodo ma era pur sempre un piano su cui scopare-. Liam e Zayn scoppiarono a ridere vedendo gli occhi del riccio illuminarsi al ricordo.
-No, non c’ho scopato, ma succederà presto-
-Forse dovresti smetterla con questa scommessa- si intromise Liam serio.
-E perdermi 200£?! Nah…-
-Potresti scopartene un’altra, ma non mi sembra il caso di farti Karen- Liam vide i due ragazzi guardarlo interrogativo e cercò di spiegarsi meglio –insomma, Karen è la migliore amica di tua sorella, e quando tu te la scoperai, avrai i tuoi soldi e arrivederci e grazie. Karen è una ragazza intelligente e si chiederà perché tu non la penserai più, lo dirà a Safaa, verrà a sapere in qualche modo della scommessa, e Safaa si incazzerà con te che di conseguenza si incazzerà anche con me- finì sospirando.
-E tu che centri con mia sorella?- Zayn assottigliò gli occhi minaccioso.
Cazzo.
-Io?ehm… niente. Ci tengo alla mia amicizia con Safaa-
-Ma se ci parli a stento- si intromise Harry guardandolo confuso.
Maledetto Hazza.
-Non è vero! Abbiamo parlato molte volte- inventò una scusa.
-Ti piace mia sorella!- quella di Zayn non fu una domanda e nemmeno un’affermazione, ma una vera e propria minaccia.
-No! Non mi permetterei mai- Liam incominciò a sudare freddo.
-Lo spero per te, Liam- Zayn gli rivolse una veloce occhiata e poi sorrise. –Avanti scherzavo.-
-Come?- domandò Harry.
-Insomma se gli piace non sarò io a impedirgli di provarci, e naturalmente tutto ha un suo limite- incrociò le braccia al petto mentre Harry e Liam lo guardavano stupefatti.
-Hey! Quando io ci volevo provare, mi hai quasi ucciso- disse offeso il riccio.
-E lo avrei pure fatto. Ma ti ricordo che Liam non è un puttaniere come te-
-Guarda chi parla…- sussurrò poi.
-Fai sul serio, Zayn?- si intromise Liam stupefatto.
-Certo!- ghignò ed entrò in classe.



Erano passati due giorni dall’ultima volta che Karen vide Zayn, e non aveva per niente voglia di vederlo. Si era tanto preoccupato per la sua stupida caviglia e poi se n’era andato via non appena quella stupida infermiera era entrata nella stanza. Si sistemò meglio sulla panchina del parco e girò la pagina del libro che stava leggendo.
Mancava da due giorni a scuola, le era stato consigliato di starsene a casa per un po’. Idea che aveva accolto con tanta felicità: due giorni di riposo non le avrebbero fatto per niente male. Le squillò il cellulare e lo prese rispondendo a sua madre.
-Mamma-
-Karen, incomincia a venire a casa, si sta facendo tardi-
-Ok, arrivo- attaccò e si alzò dalla panchina.
Incominciò a camminare e una volta uscita dal parco sentì un voce maschile chiamarla.
-Harry, ciao- lo salutò ritrovandoselo pochi secondi dopo davanti a se.
-Come va la caviglia?- le domandò sorridendo.
-Molto meglio, grazie. Come mai qui?-
-Ho comprato il latte e il pane a mia madre- le rispose indicando con il viso la busta che aveva in mano e assumendo un espressione scocciata.
-Wow! Sei il primo ragazzo che vedo fare la spesa alla propria madre- rise divertita.
-Mi ha costretto! Dopo che mi hanno espulso mi ha messo in punizione, e le ho dovuto fare tutto quello che mi ordinava- spiegò con calma e Karen non poté fare a meno di immaginarsi Harry con una retina tra i capelli e il grembiulino addosso pronto a lavare la casa.
Rise a quel pensiero.
-Non ridere, è già troppo imbarazzante parlarne- sorrise –e tu invece che ci fai qui?-
-Una passeggiata, stavo andando a casa-
-Beh allora ti accompagno, tanto devo passare per di lì-
-Ok-
Camminarono fino a casa di Karen parlando del più e del meno, ridendo a qualche battuta stupida del riccio. Non si sarebbe mai aspettata di trovarlo così simpatico, l’aveva sempre osservato da lontano, senza fare domande a nessuno sul suo contro aspettandosi un ragazzo troppo sicuro di se e stronzo, quasi quanto Zayn, anche se incominciò a pensare che dopo il loro ultimo incontro non esisteva un essere più arrogante di Zayn Malik.
-Beh, ci vediamo a scuola- lo salutò Karen una volta arrivata davanti alla porta di casa Morrison.
-Certo, a domani- Harry le diede un leggero bacio sulla guancia e poi si girò e proseguì per conto suo.
Karen si girò e aprì la porta con le chiavi ed entrò urlando un ‘sono arrivata’. Si tolse il giubbotto e si avvio verso le scale pronta a salire in camera sua.
Passò davanti alla porta della cucina sorpassandola sgranò immediatamente gli occhi facendo lentamente quattro passi indietro, sperando di essersi sbagliata a vedere quello che aveva visto (?) e trovandosi davanti una scena assolutamente sbagliata e surreale: Zayn Malik stava comodamente seduto nella sua cucina in compagnia di sua madre mentre bevevano il the.
Perché cazzo Zayn Malik stava in casa sua, con sua madre e soprattutto con suo padre in giro?!
-Karen, guarda un po’ chi ti è venuto a trovare?- sua madre la sorrise maliziosa mandando varie occhiate a Zayn, e quest’ultimo non appena incontrò lo sguardo della ragazza mostrò un fila di denti bianchi e perfetti dandogli forma con un sorriso per niente tranquillizzante, ma sempre perfetto.
Boccheggiò un po’ come una cretina non riuscendo a dire niente.
-Ciao mamma.- bene, grande figura di merda.
-Ciao Karen- il moro la salutò divertito.
-Amore della mamma, non mi avevi mai detto di avere un amico così carino-
Amore della mamma.
AMORE DELLA MAMMA?!
Come cazzo gli era venuto in mente di chiamarla in quel modo obbrobrioso e soprattutto perché proprio davanti a lui?
Arrossì involontariamente e lanciò un’occhiata al moro che in quel momento si stava trattenendo dallo scoppiarle a ridere in faccia.
-Non era tanto importante …- lasciò la frase in sospeso e si avvicinò di un passo alla tavola.
-Invece lo è Karen- rise –la cena è quasi pronta e tuo padre arriverà a momenti, e tu Zayn, ti va di rimanere a cena con noi?- domandò cordiale e speranzosa in un si.
No! Assolutamente no.
Vide gli occhi di Zayn puntati su di lei e scosse la testa a destra e a sinistra per fargli capire che doveva dire di no, ma il moro ghignò e guardò sua madre.
-Certo, se non è un problema o un disturbo, naturalmente…-
Bastardo di merda, l’aveva fatto apposta.
-Nessun problema Zayn, da oggi in poi casa nostra sarà sempre aperta per te-
Eh?!
-Andate in salotto, nel frattempo io apparecchio la tavola, su su- sua madre la guardava sorridendo.
Perché sua madre sorrideva sempre?!
Uscì dalla cucina seguita da Zayn e si incamminarono verso il salotto, anche se quella stanza, in quel momento, gli sembrava un vero e proprio patibolo. Vide il moro sedersi sul divano come se fosse a casa sua e accese la TV.
-Mi spieghi cosa cavolo ci fai qui?- domandò a bassa voce per non farsi sentire da sua madre.
-Volevo vedere se stavi bene- rispose il moro facendo zapping col telecomando.
-Prego?!- disse sgranando gli occhi incredula.
-Per la caviglia, e poi volevo fare due chiacchiere-
L’aveva detto già che Zayn Malik l’avrebbe fatta impazzire?
-Cos’è adesso ti interessano le mie stupide chiacchiere? – gli domandò ripetendo le sue parole.
-Non dirmi, ti sei offesa?- Zayn si alzò dal divano e le si avvicinò lentamente.
Cazzo, non a casa sua.
-No, ero solo nervosa per la caduta- cercò di giustificarsi, anche se avrebbe capito anche una vacca che quella era una cazzata.
-Tua mamma è davvero carina- cambiò discordo il ragazzo.
-Non saresti dovuto venire- lo riprese ignorando la provocazione del moro.
-Mi andava…- le sussurrò vicinissimo al suo viso. Le loro labbra erano a pochi centimetri di distanza e Zayn allungò le braccia, circondandole la vita e attirandola a se.
-Buonasera- una voce risuonò tra le pareti della stanza e Karen si allontanò con un balzo da Zayn fissando suo padre.
-Papà, ciao- lo salutò e lui volse uno sguardo a Zayn, uno sguardo per niente amichevole.
-Buonasera, signor Morrison- salutò cordiale il moro al suo fianco.
-E tu saresti?- Karen fece saettare il suo sguardo tra i due.
-Zayn Malik- il ragazzo si mise le mani in tasca non alludendo ad una stretta di mano o niente di simile.
-E che ci fai qui con mia figlia?- domandò irritato.
-La stavo per…- Karen lo fermò subito.
-Prendere, stavo cadendo- sorrise al padre pestando i piedi al moro.
-Venite in cucina, è tutto pronto e chiacchiereremo a tavola- sua madre spuntò tutta pimpante nel salotto rompendo quella atmosfera imbarazzante.
Zayn le si sedette accanto e non appena lo fece, suo padre gli scoccò un’occhiata omicida. Non aveva mai approvato le sue relazioni, anche se non le aveva avute molte e nemmeno pubbliche. Suo padre riusciva sempre a sentire qualcosa dai discorsi che si scambiavano lei e sua madre e poi diventava peggio di un militare.
’Nessuno deve toccare la mia bambina’’.
Era un padre convinto che la proprio figlia sarebbe arrivata a nozze ancora vergine. Anche se lei era davvero vergine, questo non doveva obbligarla a esserlo fino alle nozze.
Sua madre mise in tavola i cetrioli e un’insalata.
Odiava i cetrioli.
-Zayn da quanto tempo stai alla scuola di Karen? Prima mi stavi raccontando che hai frequentato la secondaria- Kate, la madre di Karen, sorrise al moro.
-Da una o due settimane-
-Perché hai cambiato scuola?- suo padre si intromise nella conversazione e Karen sapeva che di lì o a poco sarebbe iniziato un vero e proprio interrogatorio.
-Papà non penso sia il caso…- cercò di zittirlo.
-Non ho cambiato scuola di mia volontà, sono stato espulso- Zayn spiegò con estrema calma e sorrise vedendo la faccia dei signori Morrison, in quel momento scioccati.
-Oh…- disse solo sua madre, e Karen si mise una mano sul viso.
-Perché?- suo padre continuava nella sua impresa, voleva metterlo in una brutta posizione, ma non sapeva che Zayn avrebbe risposto a tutte le sue domande, anche a quelle più imbarazzanti.
-Ti prego, George, non essere invadente- lo riprese Kate.
-Nessun problema, signora- Zayn appoggiò i gomiti sul tavolo e fissò attentamente George –ho chiesto ad un professore di alzarmi la media, io e alcuni miei amici, e lui l’ha presa come una minaccia-.
-Mamma, mi passi una forchetta?- urlò quasi Karen, interrompendo quegli sguardi di fuoco che si stavano rivolgendo Zayn e suo padre.
-Hai avuto qualche fidanzata?-
-Papà fatti gli affaracci tuoi, cavolo-
-Ha ragione Karen, George, smettila!- concordò sua madre.
Incominciarono a parlare di cose sciocche, o per lo meno gli inutili argomenti di cui parlando i genitori, e Zayn e sua madre parlavano e scherzavano come se si conoscessero da una vita.
Quello si che era un bel quadretto.
-Allora, Karen, come stanno andando le cose a scuola?- le domandò suo padre continuando a mangiare cetrioli.
-Ben…- si bloccò di scatto e sgranò gli occhi, posando lo sguardo sulla sua coscia, dove in quel momento era comodamente appoggiata la mano di Zayn.
-…ne- continuò respirando profondamente.
-Hai recuperato quel brutto voto in matematica?- domandò ancora.
Karen non poté fare altro che annuire con il capo. La mano di Zayn si era intrufolata sotto la maglia ed era risalita lungo un fianco fino ad arrivare sulla pancia e compiere con le dita movimenti circolari.
-Lo spero per te, tanto tra poco si terranno i colloqui- sorrise vittorioso suo padre, che in quel momento mandò un’occhiata a Zayn vedendolo ridacchiare.
Sorrise mentre cercava di scacciare via la mano di Zayn, e non riuscì a pensare al fatto che non aveva recuperato il brutto voto in matematica, e che il quattro era ancora là, ma l’unica cosa che riusciva a pensare era la mano del moro.
Le dita stavano armeggiando con il bordo dei suoi jeans e non appena sentì un dito intrufolarsi nel pantaloni scattò in piedi, allontanando, finalmente, la mano di Zayn.
Il moro scoppiò a ridere vedendo la faccia scandalizzata di Karen.
-E’ meglio se salgo sopra- disse frettolosa.
-Vengo con te- Karen lanciò un’occhiata a Zayn e annuì, lasciando i suoi genitori in cucina e salì le scale.
-Sei per caso impazzito brutto coglione pervertito?- gli urlò infuriata una volta chiusi si camera.
-Avanti Morrison, era per divertirsi- disse lui ridendo al ricordo.
-Erano presenti i miei genitori- ribatté poi lei dandogli un pugno sul braccio.
-E allora? I miei mi hanno visto scopare- il moro sorrise trionfante vedendo la faccia scioccata di Karen.
-Non me ne frega quello che hai fatto tu, i miei genitori non sono come i tuoi, e se mio padre ti scopriva ti avrebbe ucciso e poi avrebbe decapitato a me, e addio università-
-Vuoi davvero andare all’università?- domandò sorpreso il moro.
-Certo! Non mi chiuderò in un negozio a vendere magliette- disse lei sedendosi sul letto.
-Bah…non ti immaginavo ‘tipo da università’-
-Non amo studiare, ma questo non vuol dire che non voglia frequentare un’università e trovarmi un bel lavoro- disse rigida.
La presenza di Zayn in camera sua non la riempiva di entusiasmo, soprattutto vederlo camminare per tutti la stanza e toccare ogni cosa che si trovava davanti.
-La smetti di toccare tutto?- borbottò frustata lei togliendogli di mano il suo peluche più grande di un divano.
-Sai qualcosa di Liam e Safaa?- domandò d’un tratto il moro facendola quasi inciampare sul tappeto.
-Come?-
-So che mia sorella piace a Liam- gli spiegò lui riprendendo il peluche e strozzandolo con una sciarpa.
Povero peluche.
-Oh…non so niente- non avrebbe mai raccontato i fatti di Safaa a lui.
-Ok…-
Zayn si allontanò dal peluche e si avvicinò a Karen, che era comodamente appoggiata alla scrivania.
-Come va con McCole?- le chiese beffardo.
-Ci esco insieme sabato- sorrise.
Se lui voleva fare lo stronzo, l’avrebbe fatta anche lei.
-Esci con quel cazzone?- urlò quasi Zayn.
-Si, lui è carino e gentile- spiegò più che altro per fare riferimento a lui.
-Certo, gentile come un maniaco- borbottò fra se e puntò gli occhi sul collo di Karen.
-Penso che il succhiotto non ti abbia fatto capire niente- le sussurrò sulle labbra.
-Non c’è niente da capire-
Il moro ghignò e posò le proprie labbra su quelle della ragazza, e non fu uno di quegli stupidi e ridicoli baci principeschi, fu un bacio fin da subito profondo e senza freni.
Il moro le circondò le braccia intorno ai fianchi e l’attirò a se. Karen ricambiava il bacio con trasporto e non si era tirata indietro.
Zayn si allontanò di poco dal viso della ragazza e ghignò divertito.
-Finirò in mezzo alle tue gambe Morrison, puoi scommetterci- sorrise beffardo e uscì dalla stanza.


Image and video hosting by TinyPic;


Heilà, bella gente :)
Potrete mai scusarmi per questo vergognoso ritardo?
Spero di si T_T
La scuola mi ha straziato, e quindi vi chiedo umilmente scusa.
Mi scuso anche per gli errori che troverete via leggendo, ma non ho avuto tempo
Di farlo leggere alla mia beta :P
Passando al vivo del capitolo?
Che ve ne pare? Doveva essere un po’ diverso, ma mi è uscito così…
A me non piace per niente, credo che avrei potuto fare di meglio,
e l’ho fatto abbastanza lungo in modo da ricompensare il mio ritardo X’D
abbiamo visto Zayn un po’ meno stronzo del solito all’inizio del capitolo,
soprattutto con Liam, ma poi…la sua stronzaggine verrà sempre a galla *w*
Ringrazio tutte e 43 le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo, siete davvero
Fantastiche *w* senza voi non sapere come andare avanti.
McCole in questo capitolo non c’è… mi serviva spazio per i due lover.
Come promesso ho introdotto anche Harry, spero di averlo fatto abbastanza simpatico
Non so…
E VORREI RINGRAZIARE TUTTE VOI, PERCHE’ AVETE FATTO ENTRARE
LA MIASTORIATRA LE PIU’ POPOLARI, SONO DAVVERO EMOZIONATA.
#sclerooff.
Se vi va lasciate un commentino *w*
Io nel frattempo risponderò a tutte le bellissime ragazze che hanno recensito.
Un bacio e alla prossima babes,
di pubblicità *w*
VE LE CONSIGLIO SONO ASSOLUTAMENTE BELLISSIME. 

- I don't need you tonight.
- I wish that was me
- Everything about you.YOU.


Facebook           Twitter               YouTube

xx
Pettyfer.

   
 
Leggi le 62 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Pettyfer