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Autore: Biblioteca    20/03/2012    3 recensioni
Hitler, Mussolini, Stalin e Mao sono finiti all'Inferno dopo morti. Una notte, scoprono che c'è un modo per riuscire a scappare.
Accompagnati dall'ambiguo e misterioso demone Demon, riescono ad uscire. Dovranno fare i conti con il mondo moderno e con gli angeli e i demoni spediti da Dio e da Satana per riportarli all'Inferno.
Ne vedrete delle belle!
(In questa storia ci sono riferimenti religiosi fatti con rispetto nei confronti di qualunque credo religioso. E' solo una storia, non voglio offendere nessuno)
Genere: Satirico, Sovrannaturale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Non appena i quattro dittatori e il demone varcarono la soglia della porta incominciò per loro una lunghissima discesa.
Avete presente il tunnel di Alice nel paese delle meraviglie? Tipo quello.
Solo che loro viaggiavano ad una velocità incredibile. Nel tunnel la temperatura era stravolta e cambiava continuamente da caldo ustionante a freddo gelante. I quattro urlavano come poche volte avevano fatto in vita loro, solo Demon stava zitto come se non provasse alcun dolore. Eppure spesso quando la temperatura saliva, piccole gocce di cera colavano dalla sua faccia, e forse anche dal resto del suo corpo. Ma lui non sembrava rendersene conto.
All'improvviso tutto sembrò stabilizzarsi: la caduta era sempre veloce, ma la temperatura si manteneva di un caldo sopportabile. Poi questo caldo cominciò ad aumentare finchè i vestiti e i corpi stessi dei dittatori non si trasformarono in una fiamma.
I quattro urlarono perchè sentivano il chiaro dolore dell'ustione.
"E' una trappola! E' una trappola! Le nostre anime bruceranno insieme hai corpi infernali e noi non esisteremo più!" gridò Adolf.
Ma la fiamma che circondava il suo corpo si spense, e così capitò agli altri. Ora sentivano la strana sensazione di essere di nuovo in un corpo vivo e al posto della sciatta divisa da prigionieri infernali, avevano di nuovo le loro divise dei tempi andati.
A Demon accadde tutt'altro: la sua faccia era diventata un ammasso poltiglioso di cera sciolta e fumante che lo rendeva più simile a una candela sciolta. era particolarmente pauroso da vedere, anche perchè il resto del corpo (inclusi i capelli) sembrava ancora intatto.
La caduta si trasformò in uno slancio verso l'alto, molto molto veloce.
"Che sta succedendo?" chiese Adolf.
"Stiamo salendo sulla terra!" disse Ben.
"Siamo passati per il centro e ora sbucheremo dall'altra parte!"
La velocità aumentò sempre di più finchè tutto intorno a loro non diventò bianco.
Poi tutti svennero…

Il primo a svegliarsi fu Adolf.
A fatica aprì gli occhi e vide sopra di se un'immensa distesa blu: il cielo terrestre.
Era disteso su qualcosa di soffice, in mezzo a un prato fiorito.
Si sentiva stranamente pesante all’improvviso. Era di nuovo padrone di un corpo.  Un corpo dotato di tutti e cinque i sensi.  La divisa che aveva preso durante il tragitto c’era ancora.
Una mucca muggì, facendo capire ad Adolf cosa fosse la cosa soffice sopra cui era disteso. In aiuto accorse anche l'olfatto.
“Sono appena arrivato e sono già nella merda…”
Ma a Adolf non importava granché.
Si tirò in piedi e incominciò a camminare.
Si guardò intorno e vide il mondo che in quel momento lo circondava.
Un prato fiorito con una solitaria mucca pascolante e lì vicino un boschetto.
Un cielo blu, un sole splendente.
Dio, quanto gli erano mancati i colori.
All'inferno erano sempre statici e oscuri...
Si chinò a raccogliere un fiore, una piccola margherita.
Come aveva fatto da vivo a non apprezzare quelle piccole cose? Quanto era bella...
Dopo anni di inferno perfino quella sciocchezza gli sembrava speciale.
E poi aveva anche dei bei ricordi: quando era piccolo viveva vicino a un prato pieno di margherite.
E sua madre le coglieva.
Proprio come Eva.
....
Eva, Eva cara, io sono libero e ti ho lasciato all'inferno... Tu che mi sei stata sempre  fedele... E io prendo e scappo senza neanche dirti addio...
Ma ne è valsa la pena scappare per rimanere solo?
"Adolf!"
Adolf si girò e vide Mussolini più in forma che mai andargli incontro.
Era raggiante in volto.
"Adolf vecchio mio, guardati la schiena! Non sei qui da nemmeno cinque minuti e già sei finito nella merda!"
I due si misero a ridere: sembravano due ragazzini, due bambini che ne avevano appena combinata una grossa ma che erano contenti di averlo fatto.
Li raggiunsero Mao e Stalin.
Nel raggiungerli, Mao inciampò e finì anche lui negli escrementi della mucca, che muggì quasi a rimproverarlo.
I tre si misero a ridere, e lui pure.
Poi si abbracciarono (facendo attenzione a non sporcarsi) e dopo essersi presi per mano si misero a fare un ridicolo girotondo e a ballare tutti insieme o a coppie.
Per la prima volta nella loro vita non riuscivano ad odiarsi tra loro. Non c’era rancore, non c’era cattiveria. Volevano solo essere felici.
Mao e Stalin si presero sottobraccio  mentre Hitler e Mussolini si strinsero per le mani e si misero a girare gridando e ridendo come pazzi (provate ad immaginarli con come sottofondo la canzone "Happy Together" e avrete un quadro perfetto della situazione).

Erano liberi! Liberi, liberi liberi!
Il primo a interrompere le danze fu proprio Adolf si fermò con le braccia a mezz'aria che poi riabbassò lentamente, preso dall'orrore.
Ben, Stan e Mao fecero la stessa cosa.
Anche la mucca apparve spaventata.
Davanti a loro c'era Demon, sempre completamente vestito di nero e con la faccia ancora ricoperta di cera sciolta.
Il demone si portò le mani sul viso e incominciò a distruggere quella specie di maschera.
Sotto lo strato di cera apparve il viso di un giovane ragazzo. Un viso bello ma inquietante, bianchissimo e dai contorni talmente gentili da poter essere scambiato per un viso femminile, munito di due occhi rossi e fiammeggianti.
La mucca muggì e scappò via al galoppo.
Per quanto le mucche siano molto goffe a galoppare, quella andava davvero veloce.
"Non siamo passati per il centro della terra, ma per il centro dell'universo." esordì il demone.
La sua voce era rimasta metallica, acuta e spaventosa, ma aveva anche un che di...attraente?
"Questi sono i nostri corpi da non morti: sono indistruttibili e immortali, ma se (e così sarà credetemi) Satana e Dio mandano qualcuno a cercarci, quel qualcuno può prendere le anime e riportarle all'inferno. il lato positivo è che nessuno può scovarci almeno per i primi tre giorni, quindi diamoci da fare per mimetizzarci bene.."
"E tu come fai a sapere tutte queste cose caro Demon?" chiese Stan.
"Vando alle ciance e seguitemi: di là c'è un fiume in cui potrete lavarvi via lo sterco."
Pazienti, i quattro dittatori seguirono il demone, notando che dove passava lui l'erba si rinsecchiva.
  
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