sweetviolenturge
Membro dal: 16/07/11
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Per anni, sin da bambina, ho promesso a me stessa che un giorno avrei cominciato a scrivere delle storie. La mia mente mi faceva viaggiare in universi sconosciuti, creando personaggi che prendevano vita e diventavano protagonisti di quelle storie appassionanti e contorte, così tipiche della mia fervida immaginazione. I desideri di una bambina, però, spesso finiscono per non realizzarsi, specialmente quando si infrangono contro un’innata timidezza e un’ancora più profonda insicurezza, o contro ciò che la gente che ti circonda si aspetta da te, o peggio ancora contro l’incapacità di farsi forza fino a superare tutti quegli ostacoli che si presentano sulla tua strada. Diversi anni fa, però, in un periodo particolarmente buio della mia vita, quando ero convinta che trovare una via d’uscita da tutto quel dolore fosse ormai un’impresa impossibile, è improvvisamente accaduto qualcosa che ha rivoluzionato tutto ciò in cui credevo. Per quanto avessi sempre amato la musica in maniera viscerale, non ero mai riuscita a prendere sul serio quelle persone che affermavano che la musica le avesse salvate. Mi chiedevo come una mera combinazione di note musicali e versi spesso privi di senso potessero permettere a un individuo privo di speranze di riprendere in mano le redini della propria esistenza, di rinascere e di ritornare a vivere. Finché, un giorno, una band americana dallo strano e intrigante nome - i 30 Seconds To Mars - ha fatto capolino nella mia vita e di punto in bianco l’ha messa in discussione, facendomi finalmente tornare a credere. E adesso credo che la vita, pur non essendo quasi mai rose e fiori, possa offrire qualcosa di speciale almeno di tanto in tanto. Credo che, al cospetto di qualsiasi difficoltà, sia necessario affrontare tutto a testa alta, sapendo che anche dal peggiore dei fallimenti si può ottenere qualcosa di importante. Credo che, se si tiene sul serio a perseguire un obiettivo o a realizzare un sogno, si debba trovare la forza di combattere contro tutto e tutti. Perché, un po’ come suggerisce il leader di quella famosa band che mi ha permesso di rinascere, a dispetto delle avversità, qualsiasi cosa accada, bisogna sempre seguire i propri sogni . Ed è proprio quello che ho cercato di fare nel corso di questi anni, ed è ciò che ho pianificato di continuare a fare negli anni che verranno. Alcuni dei miei sogni si sono già realizzati, su altri sto ancora lavorando. E per quanto riguarda la scrittura? La mia insicurezza e la mia incapacità di esprimere apertamente i miei sentimenti mi impediscono ancora di trovare il coraggio di realizzare il sogno di affermarmi in questo campo, ma credo che il fatto di essere qui, pronta a condividere finalmente il mio lavoro di diversi anni con chiunque vorrà seguirmi sia già un passo in avanti. Alcuni di voi mi conoscono già, altri non ancora, ma in entrambi i casi non intendo rivelarvi la mia reale identità. So che questo mio atteggiamento schivo e decisamente codardo non piacerà a molti di voi ma, almeno per ora, voglio che le cose procedano in questo modo. Approfitterò del web e della possibilità che offre di mantenere le identità anonime e vi racconterò le mie storie, sperando di suscitare il vostro interesse e, nel mio piccolo, di riuscire a emozionarvi almeno un po’. Spero anche che possiate perdonare la mia stramba decisione, ma soprattutto spero che l’interazione con voi e la condivisione della nostra comune passione per i MARS riescano a rendermi ancora più forte e a donarmi ulteriore coraggio di esprimere me stessa liberamente e di smettere di celare quelle forti emozioni racchiuse in fondo al mio cuore.
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