Negli ultimi mesi ho letto poco, davvero molto poco. Mi mancavano le parole, non riuscivo a capire più le persone, nessuno. Non riuscivo più a dire niente. Ho ricominciato a leggere, mi sento meglio. Sento di poter dire cose che prima non avrei saputo dire. La lettura mi manda in un mondo tutto nuovo, da esplorare. Dove il dolore ha una nota stonata, è più acuta, e sembra trapassarti la pelle, nonostante tu sappia che non sei tu la protagonista. Non sei tu che stai patendo le sue sofferenze. Eppure ti senti esattamente come lei, tutta la sua gioia, le sue tristezze, i suoi pensieri. Ti senti lei o lui che sia. La lettura è un'arte che tutti dovrebbero provare, sarebbero tutti più propensi a percepire le emozioni. E credo anche che la parte più dura per un lettore, sia quando si deve smettere di leggere, alzare gli occhi da quelle bianche pagine, e realizzare di essere una normale persona, con la sua vita monotona, nel silenzio di una camera a fantasticare su un mondo che non sarà mai suo. Come se tutto ciò che avesse provato leggendo svanisse, e ritornasse ad essere la solita vuota persona di sempre.