-Hope- mi guarda dritta negli occhi, come se provasse pena per me -non ce l'hanno fatta...sono morti sul colpo...-
Le lacrime che prima cercavo di trattenere, ora scivolano sul mio viso senza sosta, portandosi con se il mascara, e i singhiozzi rompono il silenzio che si è creato nella stanza.
Velocemente raccolgo la mia borsa ed esco correndo dall'ufficio.
-Hope! Hope torna indietro!!- sento urlare alle mie spalle, ma ignoro quelle voci e continuo a correre.
Arrivata ormai davanti alla porta dell'aula di inglese, cerco di asciugarmi qualche lacrima e mi faccio forza per bussare.
"Avanti"
Appoggio la mano sulla maniglia e la spingo verso il basso. Apro la porta ed entro leggermente nell'aula.
Cerco tra gli alunni dell'ultimo anno il volto dell'unica persona di cui avevo bisogno in quel momento, che sapevo sarebbe sempre rimasta con me, qualsiasi cosa sarebbe successa...

Harry e Louis si trovano a parlare in autobus e scoprono di avere molto in comune. Un giorno però entrambi saranno coinvolti in un incidente

. Apparecchiò la tavola, posizionando accuratamente il necessario,
per poi salire al piano di sopra. Entrò nella prima porta a sinistra,
camminando silenziosamente e raggiungendo il lettino dove la piccola Darcy dormiva profondamente. Si chinò piano, baciandole la testa riccioluta, presi da lui,
per poi lasciarci una carezza. Questa si stropicciò gli occhietti,
mugugnando e girandosi nella sua direzione.
–Papà…-, borbottò piano, facendo sorridere il riccio.
–Buongiorno tesoro…-, rispose Harry, prendendola in braccio.
–Che ne dici, andiamo a svegliare papà Lou?-, chiese poi, facendo annuire la bimba.
LARRY STYLINSON LIKE ROMANCE

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.