Dalla storia.
Kara aveva paura.
Seriamente, era terrorizzata.
No, questa volta non si trattava di alieni, non c'erano vite in ballo.
Quello sarebbe stato semplice, un po' di calci qua e la e se la sarebbe cavata.
Questo era peggio, molto peggio.
O la storia dove Kara ha fatto qualcosa a Lena la quale decide di fargliela pagare.

Entrambe pensarono che quel momento fosse loro.
Non importava se fosse giusto o sbagliato, sapevano solo che sarebbe appartenuto a loro e che nessuno sarebbe riuscito a portarlo via.

Poiché mi piacciono sempre di più, voglio che la loro storia sia reale e così, complice anche l'ultimo episodio che mi ha lasciato di sasso, posto questa piccola storiella che non sarà molto lunga. Spero vi piaccia.
Dal primo capitolo:
"Santana"
"Si Shuester?" rispondo distrattamente, ancora un pochino turbata per i miei pensieri.
"Ho bisogno che tu ti faccia aiutare nel canto, tentando di migliorarti ancor di più"
"Che cosa? Io non ho bisogno di farmi aiutare a fare una cosa che faccio già divinamente" sbotto appena comprendo appieno il senso delle sue parole.
"Non ho detto infatti che tu canti male, ho solo detto che vorrei che migliorassi ancora di più dato che, insieme alle Note Moleste, farete il numero di apertura nella gara" mi spiega fissandomi con i suoi occhioni da riccio impaurito.

Allora, che dire, è la prima volta che mi cimento in una storia di glee ed anche in una storia con tematiche saffiche, spero di non fare brutta figura e spero anche che saprete darmi dei consigli su come migliorare. Mi auguro che vi piaccia. Un bacio.
Dalla storia:
Era una giornata come tante altre al McKinley, anzi un lunedì palloso come tanti altri, i giocatori di football inveivano contro i nerd, le cheerleader si pavoneggiavano per i corridoi, sbaciucchiandosi con qualche atleta ed uno stralunato Jacob Ben Israel si beccava una granitata all'uva in faccia, segno del buongiorno.
Rachel Berry passava proprio in quel momento e, non volendo, si ritrovò con il golfino macchiato di quel liquido gelido che tanto conosceva: con non pocca stizza si scrollò un pò di intruglio e bofonchiando si diresse verso il bagno.
"Ehi nasona!" a quel richiamo si girò di scatto ma un miscuglio appiccicoso e ghiacciato gli arrivò dritto in faccia, facendola rabbrividire. Quando riuscì a ripulirsi alla meglio gli occhi, potè notare l'autore del "colpo": Santana Lopez.

La convivenza con Santana Lopez non è poi così male, si era ritrovata a pensare Rachel, se ovviamente si toglieva il disordine che era solita lasciare in giro per casa la ragazza. Ed è proprio mentre Rachel sta sistemando uno degli scatoloni che, improvvisamente, si scopre amante del film amatoriali, tanto che Santana è ben disposta a mostarle la sua collezione.
{Unholy Trinity/PezBerry with RenoLover}

SHIPS: Quinn/Santana, con accenni di Brittany/Santana e Sam/Brittany.
RATING: Rosso.
AVVERTENZE: Missing Moment, What if? sulla 4x14.
PLOT: Santana è stata appena lasciata da Brittany. Quinn invece, si rende conto che non ne può più degli uomini.
Al ricevimento del matrimonio del professor Schuester le due si ritroveranno a flirtare l'una con l'altra e poi a fare sesso in una camera d'albergo.
Ma sarà soltanto una cosa da una notte o darà vita a dei sentimenti più profondi?

Durante una fuga da Lima, Santana si ferma in un bar di una cittadina della Pennsylvania.
-Siete parecchio annoiati in Pennsylvania- disse la latina, sorseggiando la sua coca cola corretta.
-Annoiati? Non penso proprio…- rispose sarcastica l’altra –da dove vieni?-
-Lima-
-Ohio…-
Santana la guardò compiaciuta, sapere che Lima fosse in Ohio non era di dominio pubblico.
-E… Cosa ti porta qui...- Chiese incerta constatando che ancora non sapeva il suo nome.
-Santana- rispose la latina porgendole la mano.
-Spencer…-Si presentò l’altra regalandole un lieve sorriso.

[Storia Classificatasi al primo posto in ex aequo, nel multi-pairing Glee contest 20 days of sins.]
Erano appena passate le sette del mattino, quando un'isterica Rachel Berry implorava un'assonnata Santana Lopez di andarle a fare compagnia nella sua grande casa.
Non era la prima volta che veniva chiamata dalla piccola Stella Dorata per i suoi magnifici servigi di “scacciasolitudine”. Era il normale venerdì sera a casa Lopez.
Sesso sesso e ancora sesso.
Ma non quella volta. Quella volta non avrebbe comandato lei i giochi.
Quella volta lei sarebbe “rimasta a guardare”.

Mi tiro sul gomito e lo appoggio al cuscino mentre la osservo. Guardarla mentre dorme le impedisce di arrossire e ridere sommessamente.
Ha un profilo perfetto. Le labbra sono gonfie e ben disegnate. Dorme a pancia in su e sotto le coperte il suo petto si alza e si abbassa ritmicamente.

[Emily/Alison]
I baci di Alison sanno del suo lucidalabbra, e di qualcosa d'altro di più dolce e meno innocente.
Emily si sfiora la bocca con la punta delle dita, dopo.
Di nascosto – perchè è un segreto anche quello.