Chissà cosa succederebbe se si assottigliasse il confine tra realtà e fantasia, facendo giungere le nostre voci ai nostri personaggi preferiti?
Dedicata a tutte le ragazze del Midori Mikan, co-protagoniste della storia!

«Perché proprio lui? Perché proprio Derek, intendo».
[...]
«Ti prometto che non lo vedrò più, Stiles. Non voglio che tu ti preoccupi per me, dico sul serio. E… semmai Derek dovesse uscire dal carcere e venire di nuovo a cercarmi, nulla mi fermerà dal far emettere da tuo padre stesso un’ordinanza restrittiva nei suoi confronti».
A quel punto, non ci fu bisogno di aggiungere nient’altro. Ero più che sincera riguardo alle mie intenzioni, o perlomeno lo ero in quell’esatto momento. Ne ero consapevole io almeno quanto lo era Stiles, che non poté fare a meno di aprirsi in un sorriso bellissimo mentre continuava a fissarmi negli occhi con uno di quegli sguardi per i quali sarei anche stata capace di uccidere.
«Adesso sì che ragioni».

Rapido, alzò il lenzuolo che lo copriva, scoprendosi totalmente nudo e con innumerevoli succhiotti e morsi su tutto il corpo.
-Ma che diamine…? Merda!!!-
Si mise seduto sul materasso, facendolo cigolare, mentre si esaminava.
Qualcuno, una donna sperava, si era divertita parecchio a martoriarlo dalla vita in giù, baciandolo e graffiandolo, anche sulle spalle, dove solo in quel momento si accorse di avere delle lunghe scie rossicce di unghie...

Ti guardo mentre ti alleni.
Con lo sguardo serio.
Sei impegnato, desideroso di arrivare al tuo scopo.
Sono passati due anni da quando ci siamo separati.
E pochi giorni da quando ci siamo riuniti.
Non mi hai parlato, non mi hai considerato.
Mi sono spezzata il cuore da sola.

Siamo rimasti io e Zoro nella Sunny, stranamente parliamo tranquillamente, quando una domanda si fa spazio nella mia testa.
"Mocciosa cosa hai?.." Mi chiede e io prendo fiato.
"Tu hai mai avuto una storia di una notte?" Gli chiedo imbarazzata.
"Allora?" Lo riporto alla realtà.
"Si, mi è capitato diverse volte" risponde incrociando le braccia dietro la testa.

Breve flashfic(178 parole) completamente ZoNami;i pensieri di Zoro sull'amore che prova
Tratto dal testo:
A volte mi convinco di fare un passo verso di lei,di afferrarla e di dichiararle il mio amore ma proprio quando sto per alzarmi vedo la mia wado ichimonji e subito torno indietro sui miei passi.

"gridò, per il dolore furente, che gli attanagliava il cuore ed un poderoso ruggito risuonò nella foresta, facendo alzare in volo gli uccelli e fuggire nel suo profondo gli altri animali, che avevano riconosciuto la voce del predatore."

Prequel di "Grazie a Chopper", ma può essere letto anche come una storia indipendente.
Grande letteratura per la nostra Ciurma preferita, anche se non tutti sono d'accordo con i grandi maestri: certi pirati sono troppo indipendenti per apprezzarli senza senza portarli sul personale.

Porterà a conseguenze inaspettate, nella notte dopo la battaglia, l concetto di famiglia, secondo Nami, e il suo tentativo di spiegarlo a Zoro...

In una cella buia di un'isola crudele, poche parole dure gelano l'atmosfera.
"-Devi, Nami. Per noi due. Per la Ciurma. Fra due giorni, tu dovrai uccidermi."

Una bella doccia calda, non ha mai fatto male a nessuno, no?
[Risa e Otani come non li avete (o avreste) mai visti ~] 
{Hot- shot ♥ | Koizutani a luci rosse!} 

Ovvero, cosa succede quando due idioti decidono di andare oltre.
***
Prendiamo una Koizumi particolarmente decisa. Sommiamola ad un Otani estremamente dolce ed imbarazzato. Moltiplichiamo per tanto amore, ed infine dividiamo il tutto per una serie di sfortunati eventi.
Cosa ne uscirà fuori? Un gran macello!
Ce la faranno i nostri eroi ad andare 'oltre'?
Enjoy!
***
~Koizumi Centric.~
[Risa/Otani♥]
{Avvertenze: Probabile OOC, tanto, troppo fluff, lunghezza esagerata (vi ho avvertiti!) per i miei standard e... Tanta vergogna! :'D}

Era così difficile avere una relazione con lui.
Stavo insieme poco, troppo poco, per soddisfare le voglie di entrambi, scambiando baci rubati nei corridoio, o sfruttando le stanze libere, come l’infermeria in cui stavano gemendo ora...

C'è chi la considera un'arma leggendaria e chi soltanto un mito irraggiungibile... Nami ancora non lo sa, ma il potere della quarta spada sta per travolgerla: ricorderà che non va mai sottovalutato?

La pioggia cadeva lenta ed incessante quel giorno, sembrava che il cielo stesse piangendo, se così fosse di certo non era l’unico.
Su una nave in mezzo all’oceano otto persone piangevano in silenzio, osservando quel che rimaneva della nave nemica che qualche minuto fa li stava attaccando; di lei ora non era rimasto quasi niente, stava lentamente affondando negli abissi del grande blu.
I pirati non riuscivano a muoversi da quella posizione, fissi ad osservare un qualcosa che ormai non c’era più.
Uno di loro era ancora a terra inginocchiato sul quel duro e freddo legno del ponte,il quale mostrava i segni della furia di un uomo che in un attimo aveva perso tutto, aveva perso lei…