Lei aveva un carattere difficile, così facilmente irritabile che anche una formica l'avrebbe mandata fuori di testa. E lui invece, beh lui era quello che era.
Lucas era lo stronzo per eccellenza, quello che faceva innamorare tutte ma non si innamorava di nessuna.

Luke non ci aveva mai creduto alle coincidenze ne tanto meno aveva dedicato attenzioni ad una ragazza con un seconda di seno.
Ma c'era qualcosa in quella ragazza tanto da fargli desiderare un qualcosa di più di una semplice sveltina.
"Tu sei molto di più di una semplice sveltina hai capito?"
"Sei mia ricordatelo"
"Solo mio ricordatelo"
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

Per un attimo i nostri occhi si incontrano, è uno sguardo così intenso che mi sento priva di vestiti, scoperta davanti a lui.
Poi io dirigo la mia attenzione ad altro, cercando il simbolo del bagno. Lo trovo e percorro un corridoio scuro tappezzato di mosaici fino a trovare il cartello che reca la scritta “signore” sorrido e spingo la porta per entrare.
Il locale è enorme, curato in ogni aspetto, dai lavandini lucidi, allo specchio a figura intera, alle piante ordinate negli angoli, perfino le cabine con i water sono enormi e dotate di ogni comfort.
Mi specchio sistemando l’abito stretto, sento la porta aprirsi alle mie spalle.
Luke entra e si appoggia al muro mordendosi il labbro, ha uno sguardo avido, le pupille leggermente dilatate.

E' proprio questo lo scopo del sesso telefonico. Conoscere e conoscersi. Superare la distanza. Mascherare la timidezza. Accettarsi. Eccitarsi. Rivelare i più profondi e nascosti e perversi segreti che ognuno di noi tiene gelosamente celati agli altri, persino al compagno, per paura che questo possa non accettarli o rimanerne sconvolto.
–Vorrei essere lì–
–Lo vorrei anche io–

Luke e Kimberly. Migliori amici. Innamorati l'uno dell'altra. Non coraggiosi abbastanza per dichiararsi. Sarà una semplice serata in discoteca a ribaltare la situazione.

"-Pensi che io ti stia evitando?- chiede ancora. Piagnucoli perché vuoi che quella conversazione si chiuda all’istante. –Se così fosse, posso farmi perdonare- sussurra e posa le sue labbra morbide sulla tua pelle. Sono umide, probabilmente le ha appena leccate. –Devo- aggiunge e si scosta completamente da te."
Attenzione: seguito di 'Naughty or not?' (link di seguito http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2672705)

Due ragazzi gay in camera da letto con una ragazza, un dopo - concerto e tanto, troppo alcool.

-Ho pensato che avrebbe fatto bene svagarti un po’, sinceramente si capiva che c’era qualcosa che non andava- gli rispose Victoria guardandolo maliziosa.
-Cosa intendi per “svagarsi”?- le rispose Luke altrettanto malizioso.
-Oh bhè, io pensavo di farci una maratona di tartarughe ninja su boing, che ne dici?-
-Io invece pensavo ad altro, ma se vuoi stare qua sul divano a guardare la tele va bene lo stesso-

E Luke sí, ha 17 anni, e gli ormoni in subbuglio, e tutto quello che vuole è fottere, fottere e fottere.
Così, preso da un atto di disperata ribellione, beve un drink colorato e sicuramente alcolico e si dirige da Ashley.

"Si tocca il cappellino, la visiera che da sulle spalle, e si morde le labbra. Un gesto che ti fa a dir poco impazzire. Il modo in cui il suo piercing labiale si muove, poi. E’ quasi come se ti stesse stuzzicando volontariamente, anche se lui naturalmente non lo sta facendo e non sa neanche di farlo. Ad un certo punto ti sale quella voglia matta di baciarlo e di fregartene di quale razza di supereroe lui potesse essere da bambino. Vuoi solo sentire le sue labbra sulle tue. Vuoi solo assaporare il gusto della sua bocca. Vuoi solo giocare con la sua lingua e stuzzicarlo mordendogli il labbro inferiore. Vuoi che piagnucoli e che ti allontani. E vuoi anche sentire il peso del suo corpo sul tuo, premuto così forte da schiacciarti letteralmente contro il pavimento."

"-Anche questo ti piace, non è vero?- sussurra ancora sul tuo orecchio. La sua voce rispetto a prima è più bassa e un po’ roca. Incapace di rispondere annuisci, mordendoti le labbra ma sai che lui vorrebbe sentire una risposta. Sì. Eh sì. Lo vorrebbe. Vorrebbe che tu lo urlassi che quel gesto ti fa a dir poco impazzire. Vorrebbe che ti inarcassi così tanto da sembrare una gatta. Vorrebbe che gemessi così tanto da vergognarti per il resto della tua vita."

Luke Hemmings, è un bravo ragazzo?
Forse, ma non quella notte, d'altronde quella notte, neanche Grace lo era.
Non si trattava di amore, ma solo di sesso, sesso senza sentimenti, l'ideale per una notte folle, una di quelle notti strane, quelle notti che ti fanno andare a letto tardi e svegliare con un sorriso e la consapevolezza di essere riuscita a sconfiggere il pregiudizio "non si fa sesso senza amore".
Grace questo l'aveva appurato, sulla sua pelle, e su quella di Luke.