Fronte occidentale, la Marna a pochi chilometri e il frastuono degli eserciti che rimbomba ovunque.
Un respiro appena accennato e tremolante sotto una divisa tedesca, nemica.
Probabilmente i militari che presidiavano il suo ospedale l'avrebbero finito seduta stante, ma Sharon non era arrivata fin lì per mietere vite.
Poi, la mattina.
(wwi storical au; il titolo potrebbe o no essere una semi-citazione letteraria)

«Qui siamo una famiglia e da oggi ne fai parte anche tu, quindi fa che la tua nuova famiglia ti veda sempre tutto intero.» disse infine, prima di tirare un lungo sospiro ed alzarsi, mormorando sotto voce qualcosa sul lavoro da fare mentre si sistemava le pieghe della gonna.
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«Come sei cattivo, se continui a fare così non piacerai molto ai clienti.» disse con uno sguardo angelico decisamente fuori posto sopra un sorrisetto malizioso.
«Non ho bisogno di te per sapere come devo comportarmi!» rispose accigliato. Sapeva benissimo di essere irascibile, così come sapeva che non avrebbe potuto mai tenere il suo normale temperamento in “circostanze” future. Possibile che conoscesse quel ragazzino da appena cinque minuti e già volesse fracassargli il cranio?
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«Mi chiedo perché non posso essere circondato di persone decenti.»
«Tu, dopo essere venuto qui senza che nessuno te lo chiedesse e avermi tirato un cazzo di libro in testa, hai il coraggio di dire a me che non sono una persona decente?! Spiegami cosa mi trattiene dal massacrarti di botte!»