Fanction Elycia. Eliza sapeva già che quella sarebbe stata una giornata stressante e faticosa. Di certo non si aspettava di incontrare qualcuno di così... Speciale.

Clarke è una ragazza un po' difficile, è cresciuta sapendo cosa sia la solitudine. In seguito alla sua espulsione dalla scuola pubblica, viene iscritta in un istituto privato e più rigido: la Dalton Academy. Qui, dove conosce Lexa e le altre compagne, entra in contatto con una realtà molto diversa e perde ogni certezza su di sé. Il codice di comportamento della scuola è fin troppo stretto, le compagne non molto simpatiche e tutto sembra peggiorare per Clarke, che è sempre più vicina ad un baratro. Ma chi lo sa, qualcosa o qualcuno potrebbe scuotere la bionda dal periodo di confusione e crisi che pare attraversare! Lexa, invece, è popolare ed amata alla Dalton: appare fin troppo perfetta e ciò attira, indubbiamente, l’attenzione di Clarke.

Au. Prima fanfiction Clexa.
Clarke è sposata, con Bellamy. Da quando veste gli abiti di moglie ha conservato poche abitudini. I pranzi domenicali in famiglia e la colazione al bar. Ne ha scelto uno in particolare arrivata in città, in cui lavora una ragazza poco più giovane di lei.
Il suo nome è Lexa.

Raccolta di one shot senza pretese. Ambientate in universi alternativi dove Clarke e Lexa non hanno doveri verso nessun popolo, dove non ci sono regine del ghiaccio da uccidere e città artificiali da distruggere. Solo Clarke, Lexa e il loro amore che nasce e viene vissuto in maniera diversa a seconda dell'universo in cui la storia prende vita.

[Ambientata tra la fine della seconda stagione e l'inizio della terza]
"Ciò che avevo fatto a Mount Weather mi aveva spezzato, e le cicatrici avrebbero segnato la mia anima per molto tempo ancora, probabilmente per tutta la vita. Ma le labbra di Lexa erano morbide e calde, così tanto che mi sembrava di sentire la corazza di ghiaccio che avvolgeva il mio cuore sciogliersi progressivamente. Avevo così tanto bisogno di quel contatto che lo avrei cercato anche se ciò avesse significato compiere, per la prima volta dopo lungo tempo, un atto d’amore nei confronti di me stessa [...]"
"Chissà, Clarke. Forse ti ho respinto come si respinge una malattia, cercando di guarire da te, quando invece eri la mia sola e unica cura. Forse dovrei rendermi conto che puoi essere per me una forza, non solo una debolezza. Forse dovrei imparare a vivere da te, che prendi tutte queste emozioni di petto e le trasformi in voglia di vivere [...]"

[Clexa AU] Clarke Griffin è un medico di Washington DC appassionata di arte, che per una serie di coincidenze si incontra con una ragazza intrigante, Alexandra Woods. Lexa è una ragazza molto chiusa e testarda ma per qualche motivo i continui incontri con la dottoressa la porteranno a condividere qualcosa del suo triste passato e a cambiare qualcosa nel suo futuro.
Questa fan fiction ha un finale, ma è anche il prequel di "You are my strength", quindi se volete scoprire la vera fine vi toccherà leggere anche quella!

Alexandria Woods è abituata ad avere sempre tutto quello che vuole, così, quando una sera vede la splendida artista Clarke Griffin ad una festa capisce di volerla subito... peccato che Clarke non abbia intenzione di cedere.
{«Voglio vederla.» «Mi sta vedendo.» le fece notare Clarke.
«Senza tutte queste persone intorno.» le spiegò. «Una cena o un pranzo, a lei la scelta.»
Clarke sorrise e scosse la testa. «È davvero presuntuosa miss Woods. Cosa le fa credere che sono interessata ad uscire con una donna?»}

Quando viene superata quella sottile linea tra amicizia e amore? Tra realtà e finzione? Alycia e Eliza si troveranno a dover affrontare questa situazione fuori e dentro il set...
"Maybe we do"

Lexa è una fotografa che ha deciso di aprire una piccola galleria per esporre le sue foto, ma per farlo ha bisogno di arrotondare lo stipendio. Quindi chiede aiuto alla sua amica, Anya, che ovviamente le trova il lavoro perfetto. L'unico problema si tratta proprio di ciò che Lexa si rifiuta di fare. Fino a quando non scopre un piccolo particolare.
o
Fan fiction in cui Clarke e Lexa sono anime gemelle anche se sembra l'opposto. Le due per capirlo dovranno prima affrontare il grosso ostacolo che le blocca.

Leksa Kom Trikru vivrà sempre nel cuore dei fan, al fianco di Klark Kom Skaikru, la sua anima gemella.
{Raccolta di Drabble e shot, Clexa}

I protagonisti di GoT si ritrovano in una chat inverosimile e si cambiano accese e ironiche opinioni.

“Non mi conosci, non sai nulla di me, potrei essere un’assassina, o una pazza, o chissà che altro. Sono solo la tipa che tre settimane fa è venuta a letto con te ed è sparita senza lasciare traccia. Quindi perché? Perché vorresti starmi attorno?” "Perché tu mi hai ascoltata."
Lexa e Clarke non potrebbero essere più diverse, eppure dopo una notte di passione non riescono a dimenticarsi e il destino sembra volerle condurre puntualmente l’una verso l’altra. Lo stesso destino che ha giocato duramente con loro, sin da quando erano ragazzine, e che puntualmente si presenta a bussare alla loro porta. Questa volta, vorrà aiutarle o maledirle ancora? La linea di demarcazione è sottile, ma insieme impareranno che non si ascolta solo con le orecchie e che non vi è nulla al mondo che non può essere cambiato, nemmeno il destino.

La creazione del personaggio di Elyza Lex è stata una vera e propria "esperienza terapeutica" per il fandom Clexa, che ha preso il dolore, la delusione e la rabbia per la perdita di Lexa e le ha incanalate positivamente in questo personaggio e nella Lexark.
Tutto è partito da una scena che ho immaginato nella mia testa e piano piano si è creata questa storia. In ogni caso non seguo e non seguirò in modo rigoroso la trama di Fear The Walking Dead.
Per il resto, spero che vi piaccia questa storia..e che siate un po' clementi essendo la prima ff che scrivo.

Lexark.
The dead are back and they are hungry.

Alexandra Woods e Clarke Griffin sono due videogiocatrici incallite. Una lo fa come lavoro, l'altra per dare sfogo alla rabbia. Quando si scontreranno daranno vita ad una lotta avvincente, ma sarà solo quello? Solo il tempo lo dirà.
Ci vuole il tempo che ci vuole, d'altronde.