[ Sebastian Smythe/Thad Harwood | 2 Flash Fic | Rating: Verde/Giallo | Commedia, Romantico | 'Love me' 'verse]
Sono due piccole flash Thadastian. Un sacco di fluff, di risate e di romanticismo. E un po' di Niff, che non fa mai male!
*
“Non dormi con me?” Sebastian se lo aspettava, ma era talmente abituato alla presenza di Thad accanto a lui che non poté impedirsi di chiederlo con una punta di dispiacere nella voce.
“Non ho intenzione di farmi prendere in giro.” Fu la risposta piccata di Thad.
“Ma…” Sebastian si alzò subito in piedi e andò ad abbracciarlo da dietro, poggiando il mento sulla sua spalla. “Non ti sto prendendo in giro…”
“Mi hai chiesto se ero vivo!”

Rachel e Puck e il loro amore segreto

Conoscete l'altra mia storia? What you want, but not you need?
be un piccolo spin-off per festeggiare san valentino
naturalmente TRUNTER

Sebastian/Thad | Long-Fic, AU | Fluff e Feelings a palla
Storia di un ragazzo che scriveva lettere a nessuno. Ma se poi nessuno rispondesse?
Dal primo capitolo. "Il fatto che poi le sue idee da visionaria mi si siano infilate tipo tarlo nel cervello, contribuisce solo a farmi sperare che non si presenti mai più sull’uscio di casa mia. La prossima volta, lei e i biscotti all’anice se ne tornano da dove sono venuti senza troppe cerimonie."

[Thadastian/Klaine | Slash | PG13 | Post "The Break Up]
Okay, i miei Klaine feelings si sono fatti sentire in ritardo. Ergo, mi è venuta voglia di scrivere su Kurt e Blaine. Siccome, però, non sono capace di scrivere Angst, mi getterò sul tragicomico aggiungendo Sebastian. E poi anche Thad, perché non mi fido di lasciare Seb da solo con Blaine o con Kurt.
*
“Sono stato un idiota…” sussurrò tra le lacrime. “E Kurt non mi parlerà mai più… E… non so cosa fare, Thad. Lui è… è l’amore della mia vita…”
Thad riuscì a voltarsi verso Sebastian, chiedendogli con lo sguardo un altro aiuto.
“Cosa dovrei fare?” sbottò Sebastian sollevando le braccia in un gesto impotente. “Portarmelo a letto e risollevargli l’umore?”
“Sei inutile!” rispose Thad, continuando ad accarezzare la schiena tremante di Blaine e mormorandogli parole di conforto.
Sebastian sbuffò. “Oh, andiamo! Dovremmo forse volare a New York e convincere Hummel a perdonare il suo ex ragazzo?”

Will Schuester si svegliò, erano le 7.30 del mattino. Guardò al suo fianco e sorrise guardando sua moglie. Aveva tutto quello che un uomo poteva desiderare, una bella casa, il portafogli bello pieno, due figli piccoli e un lavoro che adorava. Ignaro dell'incontro che avrebbe fatto quel giorno si diresse al liceo William McKinley di Lima Heights, un quartiere malfamato di Lima, Ohio.
Volevo avvisare i lettori che Kurt in questa FF non è gay, anzi, è il capobranco e al McKinley è uno dei più rispettati. Artie non è sulla sedia a rotelle.

[Nanny Klaine] Blaine Anderson è appena stato ammesso alla Julliard di New York per un corso di specializzazione musicale, ma ben presto si rende conto che senza lavoro non è in grado di pagarsi l'affitto.
Finn e Rachel sono sposati, vivono a NY e hanno una bambina di 6 anni, Barbra Rose Hudson, tanto bella quanto pestifera.
E in tutto questo come si inserisce Kurt? Bhè, lui è l'affascinante Zio di Barbra, vi basti sapere questo...

Un campeggio un po' movimento per Finn, Rachel, Kurt e Blaine. Passeranno una serata all'aperto, tutti insieme non senza qualche litigio! Ci sarà anche un terzo incomodo non indifferente e un pizzico di avventura per i Finchel e...
(Ambientata dopo la 3x10, quindi dopo la proposta di matrimonio di Finn. Forse inserirò anche qualche canzone!)
Spero leggiate numerosi e soprattutto...commentate!^_^

- Facciamo una scommessa – disse.
- Del tipo? – chiesi.
- Se il mio duetto con Finn vince,farai il gioco dei “6 minuti di paradiso” con me,se perdo farò ciò che vorrai tu – disse convinto.

Solo una piccola OS pubblicata su tumblr per la vecchia Finchel Week.. Mi è stato fatto notare che non l'avevo pubblicata qui quindi eccola qui..
Cosa succede se Finn e Rachel finiscono per annoiarsi davanti alla tv?
Dalla storia: "Molto bene. Se vinco stavolta, vinco tutto." Escalami eccitata, osservando le sue mutande.
"Si, può essere. Ma se vinco io dovrai toglierti la maglia e ricoprirti di gelato."

Una nottata particolare. Un college, una lavanderia e un incontro fortuito tra due ragazzi.
Dal capitolo: "Il giovane imprecò mentre si alzava, ancora mezzo addormentato, e infilava più roba possibile in una bacinella e si fiondava fuori dalla stanza, scendendo velocemente le scale e arrivando in lavanderia, trovando la porta chiusa. Pensò subito chi diavolo chiudesse quella porta, soprattutto a quell’ora del mattino! E poi la vide."

Tre cose aveva imparato Rachel di sé, durante l’estate dei suoi 12 anni.
1) impazziva all’idea dei piercing all’ombelico (a 13 anni ne aveva già uno. Loli le aveva comprato persino il ciondolo di una chiave di violino per quando avesse potuto cambiare quello standard).
2) non aveva paura degli aghi, se si trattava di tatuaggi (ok, aveva 14 anni, ma la madre di Sami aveva convinto i suoi e dopo qualche moina si era ritrovata un sentiero di piccole stelle che si concentrava sulle costole, appena sotto il seno destro).
3) adorava, venerava il sapore della tequila (a 12 anni aveva rimesso anche l’anima, ma ora andava decisamente meglio. Era perfettamente in grado di fingere che fosse ubriaca. Anzi, era divertente).
Semplicemente, quasi nessuno conosceva questo lato di lei. Le uniche due sorelle che ne erano a conoscenza erano estremamente irritate e stavano per approdare a Lima, Ohio. Gli aveva dato buca l’estate precedente e stava per farlo (a malincuore) anche quest’anno. Avrebbe presto capito che non gliel’avrebbero permesso.
Arancione, rossa al secondo capitolo.

[Thadastian, Slash]
La piacevole e imponente presenza di Sebastian Smythe presenta:
l'agenda più geniale e crudelmente ingegnosa che una mente umana potesse creare.

Si trovava nell’ultimo posto che avrebbe mai pensato di dover frequentare per un lavoro; fortunatamente il suo travestimento era riuscito e nessuno l’aveva riconosciuta come Rachel Berry la stella di Broadway, o almeno ci sperava.
Stava facendo una stronzata pazzesca, il rischio di essere beccata da un paparazzo era elevato, ma lei doveva vederlo