Erin Inkhand
Membro dal: 18/06/07
Nuovo recensore (6 recensioni)

Non importa quello che si dice in giro:

Le parole e le idee possono cambiare il mondo.

da ‘L’attimo Fuggente’


Erin Inkhand



Erin Inkhand ha occhi vividi come i dolci prati irlandesi, e capelli ramati come l’erica avvinghiata a rocce antiche.

Erin Inkhand ha un trifoglio tatuato sul polso, tributo alla madre arcaica e sapiente che infonde la sua forza ai suoi figli, e veglia sulle scogliere sferzate dal mare.

Erin Inkhand porta un anello ad ogni dito, uno per ogni storia, per ogni amore, per ogni promessa.

Erin Inkhand vagabonda in terre rudi e gentili, ricerca parole perdute nel vento, in occhi smarriti e in canti notturni.

Una sera d’inverno ha raccontato le sue storie in un pub, e qualcuno le ha chiesto chi fosse; lei ha risposto che non era il suo nome a dover essere ricordato, ma solo i suoi versi.

Erin Inkhand ha pianto, ha riso e imprecato sotto i cieli del mondo, guardando le danze di uomini e sogni.

Erin Inkhand siamo noi.


I tuoi esuli parlano lingue straniere,

si addormentano soli sognando i tuoi cieli,

si ritrovano persi in paesi lontani,

a cantare una terra di profughi e santi.

Modena City Ramblers – In un giorno di pioggia


Erin Inkhand è l’anima di due amiche, scrittrici e sognatrici: Ely e Ceci, devote alle parole, all’amore in tutte le sue sfaccettature, alla conoscenza e alla filosofia, alla Bellezza, ai sogni, alle storie e alle leggende di ogni luogo e di ogni tempo; devote ai Libri, ai manga, all’inchiostro, alle biblioteche polverose; devote alla Musica – Symphonic e Power Metal, Irish Folk – ai concerti, alle canzoni che rieccheggiano nel sangue e si imprimono nello spirito; allo yaoi e allo yuri, ai Film che si guardano ad orari impossibili e davanti a cui ci si commuove, al tè, alla nostra amata Irlanda, agli Irish Pub, alla Guinness, alla Kilkenny e ai Leprecauni; ai sofisti e a chiunque sappia elaborare un discorso sul nulla; al punto e virgola, al congiuntivo e a chi non storpia l’italiano con k e obbrobri vari; ai siparietti idioti, alle vignette, al fangirlaggio sfrenato, alle battute che solo noi capiamo. In una parola, all’Amicizia.


Ma lasciatemi qui nel mio pezzo di cielo,

ad affogare i cattivi ricordi.

Modena City Ramblers – Morte di un Poeta


~
 

Erin Inkhand scrive. Attualmente, ogni sua energia e ogni suo pensiero sono dedicati ad un progetto per un racconto originale che ormai è diventato parte della sua vita e del suo mondo. Non ha dimenticato gli altri lavori che sono stati pubblicati qui, ed è perfettamente consapevole che avrebbero bisogno di un'accurata revisione - nonché di un barlume di aggiornamento, per quanto riguarda Mo Ghile Mear *rolling-eyes*... Erin è straordinariamente lenta, sì, e desidererebbe, tra l'altro, giornate di settantadue ore per avere il tempo di scrivere. Se la perdonerete, però, sappiate che ha gustose novità in serbo, che fra poco vedranno la luce.

Di tutti i lavori che in questi anni ha pubblicato qui, solo la sua prima fanfiction, Hailynn – Sangue di Serpente e Anima di Leone, è stata cancellata: non rispecchiava più i suoi desideri e la sua concezione di scrittura, pur essendo stata fondamentale per la sua crescita stilistica e per le stupende recensioni ricevute. Grazie a tutti voi, dunque, e grazie ad Hailynn.

Erin Inkhand scrive, ama scrivere e ama leggere: le recensioni elogiative ed entuasiaste spettano perciò solo a chi dimostra scrivendo la stessa passione e lo stesso rispetto per quest’Arte; tutti gli orrori grammaticali e narrativi presenti su questo sito – a coprire, purtroppo, veri gioielli letterari – non meritano nulla di tutto ciò.


Erin Inkhand vive per scrivere, e scrive per vivere.


If you read this line, remember not the hand that wrote it.

Remember only the verse […],

for I’ve given this its strength and it has become my only strength:

Comforting home, mother’s lap, chance for immortality.

Nightwish – Dead Boy’s Poem


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