“Questa raccolta di flashfic sta partecipando al Seven Weeks Contest indetto da Shark Attack sul forum di EFP”.
Non lo sopportava più. Tutto il giorno a discutere con lui perché non faceva mai quello che gli veniva detto. Se Kisame diceva “sopra” lui rispondeva “sotto”; se diceva “no” lui ribatteva con “si”.
Quei due erano l’esatto opposto.

“Ho dovuto piantare i miei fiori in un giardino d’acciaio”.
Così esordirà Ino all'inizio di ognuna di questa flash: la guerra le ha portato via persino un prato fertile dove coltivare i suoi amati fiori. E ognuno di loro ci racconterà una storia, la storia di una ragazza imprigionata in un campo di battaglia.
[Ambientazione: Guerra contro Madara, quindi spoiler per gli ultimi capitoli del manga].
Questa raccolta di flashfic sta partecipando al Seven Weeks Contest indetto da Shark Attack sul forum di EFP.
#7: Iron Garden(Ino&Sakura)

First Week
Shikamaru la guardava e la ricordava quando, non gravata da quel peso, si muoveva agile e scattante, con eleganza felina, letale quanto bella ed affascinante. Si chiedeva: perchè perdere tutta quella bellezza per avere un figlio? Che ingrato patto la natura aveva costretto a sottoscrivere la donna.
Second week
- Perchè mi hai bloccato quando stavo per dire a Choji che era un ciccione?
Rivoli di sudore freddo attraversarono la sua fronte.
- Beh, perchè...
Flash terribili anestetizzarono la sua mente (cosa strana!): immagini di distruzione totale, tavoli rovesciati, pietanze spappolate a terra, schizzi di sugo sulle pareti e furia, tanta furia.
- ...puro e semplice istinto di sopravvivenza.
Approfittò della perplessità del sensei per riprendere fiato. Decisamente, non doveva pensare certe cose!
Asuma, dopo averci riflettuto un po', rinunciò a trovare la ragione di tanto sconvolgimento.
- Beh, questa non è ipocrisia, Shikamaru? - domandò.
Si guadagnò un'occhiata in cagnesco dal ragazzino.
Non credo.

“Questa raccolta di flashfic sta partecipando al Seven Weeks Contest indetto da Shark Attack sul forum di EFP”
Human Feeling: "Era una notte buia e cristallina, la luna non splendeva nel cielo e l'unica fonte di luce erano le stelle. Itachi Uchiha, seduto sul letto, guardava fuori dalla finestra il paesaggio a se stante. Non si era mai fermato ad osservare ciò che circondava il covo e in quel momento si rese conto che la visione non era niente male." [Itachi/Sakura] [No Pairing]
Cold Wind/Gentle Breeze: "C'era una cosa che non riusciva a capire Itachi. Conosceva benissimo gli obiettivi dell'Akatsuki ma non riusciva a capire cosa passava per la testa di Pain. Lo vedeva raramente, il capo preferiva parlare con loro attraverso la telepatia, ma anche la sua voce lo intimidiva. Itachi Uchiha intimidito? Chi l'avrebbe mai detto! Colui che non aveva battuto ciglio nell'eliminare il proprio clan si ritrova ad essere intimidito da una persona qualunque. Ma è questo il fatto, Pain non era una persona qualunque." [Itachi/Pain] [No Pairing]
Because Mother Is A Light In The Family:"Pioveva, ormai ininterrottamente da una settimana. Un bambino con l’aria imbronciata guardava fuori dalla finestra. Il piccolo si teneva il viso con tutte e due le mani. Con occhi tristi guardava sconsolato l’esterno. Il piccolo Itachi Uchiha non ne poteva più, voleva uscire ad allenarsi, era stufo di stare in casa." [Itachi/Mikoto]
Not All Roses Have Thorns: "Stava sdraiato sul letto di una bettola, sigaretta in bocca e sguardo perso nel vuoto. Quella stanza che sembrava più uno scatolone, con la moquette lurida, un armadio rotto, la finestra con il vetro opaco e il muro a macchie. Il letto era l’unica parte messa meglio o almeno così era agli occhi d’Itachi. Sopra quel letto con le molle arrugginite che non facevano altro che cigolare, le lenzuola stropicciate e un po’ sporche, cuscini che avevano perso la loro forma, dormivano ricordi che non avrebbe mai più dimenticato." [Itachi/Konan]
You Will Be Happy:"
Se c’era una cosa che Itachi amava da ragazzino era passare del tempo con il suo fratellino. Adorava quella piccola peste petulante di Sasuke, essere sempre cercato dai suoi occhi pieni d’ammirazione. I momenti che passava insieme a lui per allenarlo erano i migliori della giornata. Durante quelle due orette spegneva il cervello, si dimenticava della giornata passata e si rilassava insegnandogli a lanciare i kunai." [Itachi/Sasuke]
Rating alzato a causa della quarta flash fic.

Mi chiamo Sakura Haruno, ho 18 anni e vivo in California. Frequento la terza del liceo scientifico più prestigioso di tutta la California. Sono definita una ragazza normale (più o meno). Ma l’unica caratteristica che mi distingue dalle altre sono i capelli rosa, che per giunta sono naturali. I miei occhi sono di un colore verde smeraldo molto intenso. Non c’è parola per descriverli, tutti mi dicono che sono splendidi e in effetti è vero. Il mio carattere è un pò particolare, ho una doppia personalità. Sono dolce, gentile e anche molto altruista ma quanto mi arrabbio perdo facilmente il controllo e divento fredda e scontrosa.