"Non ringraziarmi. Se tu non mi avessi fermato, io lo avrei ucciso" la crudeltà delle sue parole è così spiazzante che sento le ginocchia tremare. Sto tremando, non per il freddo, ma per la paura. Eppure, c'è qualcosa che mi spinge a rimanere qui. Una luce, seppur minuscola e forse nemmeno esistente, presente nei suoi occhi color pece.
"Non lo avresti fatto" rispondo, stranamente con voce sicura. Mi avvicino anch'io a lui, rimanendo a pochi centimetri dalle sue labbra. Le guarda, per un istante, e poi mi fissa ancora negli occhi. Improvvisamente, un sorriso letale gli compare sul volto.
"Tu gli piaci" mormora, facendomi accigliare.
"Cosa?" domando, stordita dal suo profumo "Gli piaccio? A chi piaccio?"

-Sei perfetta così come sei.- Disse la voce di Louis proveniente dal bordo della porta della mia camera.
Sobbalzai spaventata, dato che non lo avevo sentito salire le scale.
-Mmmh, non penso ma se lo dici te va bene Boobear.- Odiava essere chiamato in quel modo ma si faceva chiamare solo da me così, e ne ero felice, davvero felice, che lui, Louis Tomlinson si prendesse cura di me e fosse il mio migliore amico.
-Ally, davvero.- Mi disse avvicinandosi e cingendomi da dietro con le sue mani sui miei fianchi e la sua testa tra l’incavo del mio collo e la mia spalla.
Ci guardavamo attraverso lo specchio , io fissando il mio corpo con una smorfia e lui guardandomi negli occhi.
Che mi stessi innamorando del mio migliore amico? Impossibile ma probabile.