artemisia reight
Membro dal: 15/07/11
Nuovo recensore (9 recensioni)
...c'è questa idea di Patrick Bateman, una specie di astrazione, che tuttavia non ha nulla a che vedere con chi sono veramente, è solo un'entità, un qualcosa di illusorio, e anche se riesco a nascondere il mio sguardo freddo e potete stringermi la mano e sentire la mia carne che stringe la vostra e magari potete anche immaginare che il nostro stile di vita sia simile: IO SEMPLICEMENTE SONO ALTRO. è dura per me avere un senso, a qualsiasi livello. io sono un prodotto, un'aberrazione. sono un essere umano non accidentale. la mia personalità è abbozzata, informe, la mia crudeltà è radicata e persistente. la mia coscienza, la mia pietà, le mie speranze sono scomparse tanto tempo fa, ammesso che siano mai esistite. non ci sono più barriere da superare. non me ne importa nulla di tutto quello che ho in comune con i pazzi e i deliranti, con i perversi e i malvagi, sono oltre tutto il dolore che ho causato e anche oltre la totale indifferenza che ho provato. ciò nonostante, mi tengo ancora saldo a un'unica, squallida verità: non si salva nessuno, non c'è redenzione per nessuno. dunque non mi si può biasimare. ogni modello di comportamento umano deve avere una sua validità. il male sta in quello che sei? o in quello che fai? il dolore che provo è costante, acuto, e non spero in un mondo migliore per nessuno. in realtà desidero infliggere agli altri il mio dolore. non voglio che nessuno mi sfugga. ma anche dopo aver ammesso tutto questo - e l'ho fatto innumerevoli volte, praticamente in ogni mia azione - e dopo essermi ritrovato faccia a faccia con queste verità, non c'è catarsi. non ho acquisito alcuna conoscenza più approfondita di me stesso, e niente di nuovo può essere compreso in base al mio racconto. non c'era alcun motivo perché vi raccontassi tutto questo. questa mia confessione non significa NIENTE...
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