E finalmente... come promesso. New moon dal punto di vista di Edward.
Estratto dalla prefazione: -E io… un
mostro, un animale senza respiro, non avevo più alcun motivo
per vivere, nulla aveva più senso, niente sembrava
più avere una direzione. Guardai la luce del sole
abbracciare le figure rosse che affollavano la piazza e sorrisi appena.
Morte, unica compagnia, unica speranza. Ah quanto dolore, quanta
sofferenza...-.

"Mi chiamo Edward. Ho ventiquattro anni. Vivo in strada."
Mini-ff, OOC, All Human.

Bella è una ragazza timida ed introvarsa... ha problemi con il suo fidanzato e con il sesso... le sue amiche le organizzano un week-end in comapagnia di un gigolò.. cosa succederà in questo week-end? Bella si aprirà al mondo del sesso? Se volete scoprirlo leggere! Sara

A ventidue anni Isabella Swan crede che la sua vita sia perfetta: un marito che ama, un lavoro che adora, una famiglia per cui sacrificherebbe la sua stessa esistenza. Eppure sente giorno dopo giorno la sua patina di perfezione sgretolarsi lentamente, lasciando il vuoto di una quotidianeità in cui lei si sente prigioniera, vittima indiscussa di un sistema sociale che non le lascia scampo. Edward Cullen, ricco rampollo di una delle più influenti casate degli States, si troverà succube di una donna che ama con tutto sè stesso, ma che non riesce a ricambiare i suoi sentimenti, trascinandolo in un limbo in cui dolore e confusione cancelleranno qualsiasi altra sensazione, gettandolo nella più totale oscurità. Fra le piaghe di questo amore tormentato troveremo intrecci nuovi fra presente e passato, gelosie, tradimenti e incomprensioni che comporranno un complicato incastro di un puzzle in cui i protagonisti si sentiranno al tempo stesso vittime e carnefici dei loro sentimenti.Potrà il loro amore superare ogni ostacolo?
La mia anima mi dice di dimenticarla, di farne il vuoto. E io che da sempre ho la memoria labile, non perdo, invece, una molecola di ciò che la riguarda. Non ho nessun potere di allontanarla. Quando mi lascia in pace per poco, di sua iniziativa, io vivo, e quando rientra da padrona eludendo la mia guardia io non vivo, mi distruggo. Dura ogni giorno la fatica di disfare la tela dei sentimenti che mi legano a lei così tenacemente. Quel poco che di giorno ci riesco, di notte si ricompone e la mattina me la ritrovo intatta, quasi fossi una Penelope all'incontrario. Sono preda di un parossismo insensato.E io, anche ora che è lontana, invece di sciogliermi mi ci stringo dentro sempre di più, con la logica dannata del laccio. Questo lato di me che continua a pensarla senza tregua, senza la forza di staccarsene, non può che essere un mio nemico, un mio torturatore, un mio persecutore.
AU - OOC - TWT - Angst - Fluff - Il rating potrebbe subire delle varianti nei capitoli futuri - Pairing: Edward/Bella
La storia è composta da 57 capitoli incluso il prologo. Work in progress.

Per una donna in dolce attesa, il suo ombelico può rappresentare insieme le speranze più rosee e le paure più sconvolgenti.
Insieme al suo compagno, dovrà cercare di concretizzare le prime e mettere da parte le seconde, imparando come l'amore, senza la comunicazione, spesso non sia sufficiente.

Fan Fiction classificatasi II° al contest "E&B nel mondo BDSM"
L'intensità di un rapporto fra creatrice e progenie, fra padrone ed amante.
Un rapporto tuttavia fragile, pieno di incognite e di dubbi.
Pieno di domande e, forse, rimpianti.
Cosa fare, allora, quando i rapporti si invertono?
Soprattutto, come vivere, quando altro non si è che morti?
Dal capitolo:
E non erano più la pioggia che cadeva battente, né il profumo pungente dell’umidità, né il crepitio del fuoco a renderla viva.
No, non lo erano mai stati.
Lui era la sua aria.
Lui la faceva sentire viva.
Solo lui.
Edward.

Lui la odiava. L'aveva sempre odiata, semplicemente perchè la amava. La amava e non poteva averla. E adesso, erano costretti a vivere il loro amore nell'ombra, nascondendosi agli occhi del mondo.Il suo amore per lei lo stava uccidendo dentro.....
La storia di un amore impossibile,in cui il dolore e la passione diventeranno gli elementi dominanti nella vita di Edward Cullen, accecato dall'ossessione per l'unica donna che ama, ma che non potrà mai avere.

Male che vada non mi può ammazzare, insomma l’ha visto l’intera classe che sono uscita con lui, o no?
Se trovassero il mio corpo riverso in una pozza di sangue non sarebbe lui il primo sospettato?
No, perché dico io, non si può pensare di continuare a vivere se davanti si ha un pazzo furioso che ti incenerisce con il solo sguardo.
Ecco, lo sapevo io che finiva così, poi dicono che il giorno si vede dal mattino, sarà per questo che sono rinchiusa con questo gran stronzo qui, in uno sgabuzzino di due metri per due, scope, stracci dalle varie dimensioni, polvere che aleggia in aria. È un piacere, ci manca solo che mi metta a starnutire come una povera deficiente e sono a posto, concludo questa giornata di merda, ecco, ora l’ho detto!
- A questo punto l’ho capito che sei una povera ritardata ma sarò gentile, ed ora genio, spiegami da dove diavolo ti è venuta in mente una simile cazzata. - mi sibila duro.
- Avevo bisogno di un modello per il progetto da presentare al concorso e vedendoti ho indicato te, in teoria stiamo lavorando da due settimane, tutta la disposizione per il dipinto è stata decisa, e tu… mm… vedi… come posso dire ti sei offerto, di… di… insomma hai capito.-
- No, perché mi ritrovo una balbuziente che si mangia le parole, spiegati e prega che abbia capito male. -
- Il soggetto sei tu. -
È stata un piacere mondo, dopo questa mia brillante uscita, posso pure fare testamento.

Un Demone sadico e sensuale, figlio di Lilith e Lucifer, ed una mezza Demone, serva in un'Accademia esclusiva. Una schiavitù forzata che nasconde forse un segreto vecchio di secoli...
"“Sono diventata cosa scusa?” chiesi sbigottita.
“Sei quello che voglio, quando voglio e dove voglio”
[...]
“Non ho accettato nessuna scommessa Syn. Se ti voglio ti avrò” ringhiò afferrandomi un braccio per voltarmi verso di sé.
“Mi vuoi?” domandai scettica.
“Hai sempre detto che ne avresti potute avere a centinaia come me. Va da loro no? Oppure non le vuoi come desideri me?”
“Non posso…quindi mi accontento di te”