Non sono brava nei rapporti umani, per cui se vi sembrerò acida, in realtà quello è il mio status naturale e mi dispiace. Ops. Mi chiamo Raffaella, un nome che mi ricorda qualcosa di tondeggiante, come la mia faccia. Sono una di quelle persone che se potessero starebbero sempre a letto, con un libro in mano, che sia una biografia, che sia un romanzo storico, che sia un fantasy, e immancabilmente le cuffie nelle orecchie, per ascoltare la mia Musa, la musica, per un repertorio che va dagli Iron Maiden a Lady Gaga (eggggià!). Sono una di quelle persone supercomplicate, che si fanno problemi su problemi ma che non prendono mai in mano la situazione, che fa troppi paragoni con il Mondo di Carta e che probabilmente ci finirà matta come Don Chisciotte. Sono una che prenderei a schiaffi gli sciocchi perbenisti, ottimisti, sempre sorridenti. Sì, mi stanno sul cazzo le persone sempre felici. (cosa strana, ma va beh). Odio parecchie cose, come la falsità o i capperi sulla pizzaiola, o peggio ancora, le zeppole che non sono ripiene (la peggiore delusione della giornata). Amo la natura, la natura vera, selvaggia, amo il teatro, quello di Shakespeare e quello di Shaw, i musical come Chicago e Hair, amo il tragico e il complicato, amo l'accopiata Burton-Depp, amo l'allegria non-sense e il ridere-e-basta. Amo le lettere, il vintage, le macchine da scrivere, quando capita qualche Chesterfield Rossa e l'arte, l'arte degli Impressionisti e dei Preraffaeliti. Amo e odio l'amore, amo l'amore d'amare, che ti consuma, che ti spinge ad agire, e odio l'amore che rinsecchisce come fiori d'inverno e ti fa star male. E, ovviamente, amo scrivere.