"Ren lo percepiva ancora. Il richiamo della luce. Non poteva sopportarlo. Anche l'oscurità che lo aveva riplasmato ora sembrava essere intaccata da essa. Nelle sue visioni continuava a vedere la ragazza: Rey. Una semplice mercante di rottami. Si era fatta spazio nella sua mente e continuava ad annebbiare il lato oscuro che voleva crescere in lui."
Una storia forte che tratta di passione, rabbia, odio e amore che vede come protagonisti il temibile Kylo Ren e la giovane Rey. Questo racconto segue le vicende di "Star Wars Episodio VII: Il Risveglio della Forza" e anche di "Star Wars Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi"

Dal prologo:
"... Non lasciarmi!”
Quelle ultime due parole le procurarono un forte ed improvviso battito del cuore, risvegliandola bruscamente. Il buio era ancora attorno a lei, promessa di sicurezza ed oblio, ma qualcosa non andava.
Non riusciva più ad abbandonarsi ad esso come voleva.
Improvvisamente la sua memoria esplose di ricordi, di visi conosciuti, di voci che la chiamavano con insistenza...

Quante persone hai ucciso in questi anni, Erza? Lo sai che non fa molta differenza se sia stata tu a brandire la spada o qualcuno al posto tuo? Quante persone hai ucciso? Te le ricordi tutte? La verità è che non mi importa se la mia anima un giorno brucerà all'inferno, perché c'è una cosa più importante che ho giurato di fare. Perché nessuno sarà veramente libero, veramente sicuro e veramente felice finché Tartaros sarà ancora lì fuori ...

Non è niente di serio, è solo una collezione di fesserie che fino ad ora è rimasta parcheggiata nel mio computer, ma ora che comincia l’autunno, il tempo uggioso e la scuola credo sia il momento di tirarla fuori per farci insieme quattro risate. Signore e signori ecco a voi alcune cose che nessuno sapeva sul film "Les Misérables"
Attenzione: umorismo politicamente scorretto, forse di bassa lega e potenzialmente dannoso per la salute mentale

Entrò nell’ufficio, sempre ordinato, arredato con sobrietà. Ogni giorno era un profumo nuovo: rose, lillà, garofani, iris. Quel mattino erano gigli, bianchi e rosa.
Era un mistero, sul quale non aveva mai voluto indagare, come mai ogni mattina sulla scrivania ci fosse un nuovo mazzo di fiori freschi. Lei sicuramente non aveva dato istruzioni perché ciò fosse fatto, tuttavia le faceva piacere. I colori sgargianti dei fiori conferivano un po’ di vivacità all’ambiente, innaturalmente bianco ed ancora piuttosto spoglio.