"Porti un braccio sotto le sue gambe. Bobby si allontana. Ti sollevi portandotelo completamente addosso, barcolli appena ma ti stabilizzi subito." Missing moment

-Potrai sempre percepirmi Dean, io sono dentro di te e sono qui.- gli disse toccandogli il petto all’altezza del cuore, poi scomparve.

{Samifer - leggero dub-con - contenuti forti. Siete avvertiti, insomma}
Sam è nella Gabbia e si trova a fare i conti con Lucifer - ed è lui che comanda, lì. Ad un certo punto, però, in mezzo a quel nulla in cui è immerso, vede rifiorire la speranza. Che ovviamente viene spazzata via.
Dal testo: «L'hai ucciso.» Fu un sussurro, mentre lacrime che pensava di aver terminato salivano agli occhi, inondandoli.
Lucifer scosse la testa prima da un lato e poi dall'altro, neanche stesse soppesando la risposta.
«Mmmh- sì. L'ho fatto.»
Sam deglutì e poi boccheggiò, mentre le ginocchia cedevano e non riusciva ad impedirsi di fermare di nuovo i suoi occhi sul corpo di Dean. Era svuotato di qualunque cosa. E la speranza – neanche quella c'era più. E quando non si ha più speranza, si muore – ma Sam non poteva neanche morire – non più di così.

Sam, non piangere.
Sam, smettila!
Sam, non lasciargli vedere le tue lacrime.
Sam, non rovinare tutto.
“Sam, va tutto bene? Percepisco della tristezza nei tuoi occhi”
Ecco, stupido! Sei contento ora?
“Sto bene Cas”
“Tu e Dean avete litigato prima che lui uscisse?”
“No, davvero, sto bene”
“Se vuoi posso parlargli io quando torna”
“Ti ho detto che sto bene!” gli urlai.
Me ne pentii subito.

E se un giorno, la cosa più assurda, potesse mandare all'aria un intera vita e forse migliorarne un altra?

"trasparente è questo quello che sono
vago in questa terra solo accompagnato dal vento.
nell'ombra della notte io cammino senza meta cercando di riempire il mio tempo
L'unica cosa che ricordo è la tua voce che mi chiama"

[5x22 ǀ Sam!Centric ǀ 1.958 parole]
“Chi sei tu, Sam?”
Avanti, rispondi.
È tutto qui.
Lo sai, l’hai sempre saputo.
Tra tutte le domande che ti sei fatto e che potrai mai farti, fra tutte le cose da fare, da sistemare, da salvare, l’unica vera questione che devi affrontare è quella.
“Chi sei tu, Sam?”
È l’unica cosa che conti davvero, l’unica risposta che ti serve, l’unica che devi trovare.
È, lo sai, l’unica cosa che può salvarti, che può salvare tutti.

Tutta la famiglia si riunisce per la cena di compleanno di John, e Jess crede che Cas, il compagno di stanza del college-poi-diventato-migliore-amico di Dean possa anche essere il suo adorabile fidanzato. Di dove Sam ha una cotta per Cas, Dean è il fratello maggiore che Jess non ha mai avuto, John è lontano dall'essere uno stronzo, Mary è meravigliosa, e sono tutti disgustosamente felici.

Sam Winchester è condannato a passare l'eternità nella gabbia di Lucifero - il dolore è atroce, insopportabile.
Niente ha più senso ormai.

“Che razza di nome è SHIELD, a chi è venuta l'idea di chiamare una banda di spie alla James Bond, scudo! Il tizio che l'ha fondata aveva un debole per Captain America o qualche stronzata simile? E poi non l'abbiamo neppure mai sentita da nessuna parte.”
“Dean, si suppone sia un gruppo di spie, ovvio che il nome non è conosciuto.” rispose con tono esasperato suo fratello.
“Penso ancora che sia una stronzata bella e buona. Poi c'ha chiamati il capo della baracca! Te lo dico io come finirà, che quello ci mette in cella e si dimentica di noi. NO. Stavolta ci portiamo Cas e se le cose vanno a rotoli, ci porta fuori lui. Preferisco una settimana di stitichezza al restare a vita in una cella chissà dove.”
Sam sbuffò per l'ennesima volta. “Ha detto di aver lavorato con papà.”
“Certo, perchè la gente che ha lavorato con papà ha bellissimi ricordi di lui. Come la gente ha ricordi meravigliosi di noi.”

Scritta per la Drabble Night del gruppo fb "We Are Out for Prompts"
- Intro:
Gabriel decise che non lo pagavano abbastanza per questo.
Quando lo avevano contrattato per un compleanno si aspettava di trovarsi davanti come minimo una banda di bambinetti urlanti – e che altro avrebbe mai potuto capire da uno che dava come nominativo “Sammy”?

ciao a tutti è la mia prima long spero che vi piaccia, per prima cosa ci tengo a dire che non è tutta farina del mio sacco ma la storia è ispirata al telefim life unspected anche se ci sono moltissime variazioni e nel proseguire la storia prenderà una strada diversa dal telefim. Nashi ha passato tutta la sua vita trasferendosi da una famiglia affidataria all'altra. Ora, arrivata a sedicianni anni, decide di farla finita e di chiedere di diventare una minore emancipata. Per farlo, però, dovrà rintracciare i genitori naturali....

Dal testo
"Avevano sconfitto tante volte la morte, ormai era una cosa normale per i due fratelli, non li spaventava nemmeno più.
In un modo o nell’altro erano sempre riusciti a uscire vincitori in ogni situazione.
Avevano affrontato e sbaragliato il soprannaturale talmente tante volte che ormai erano convinti di essere imbattibili, ma quello era un male troppo grande, troppo forte, che niente e nessuno avrebbe mai immaginato potesse colpire così brutalmente."

Aoko non ha capito. Non ha voluto capire.
Ho distrutto Pandora, la pietra che ha causato la nascita di Kid.
Ho deciso che Kid finirà qui. Morirà.
Sequel di: L'ultima volta, Kid.

Gabriel chiede a Sam di sposarlo.
(Alias, una fic con troppo fluff in cui Sam pensa troppo.)