Prouvaire e Grantaire passano del tempo con Bossuet, dopo che quest'ultimo viene espulso dalla facoltà.

Javert reprime questo pensiero mentre un'altra guardia gli fa cenno di tentare una discesa. Piega le ali e fa come gli viene detto.
Sta a loro, un'anziana guardia esperta e un novellino che prova troppo orgoglio per sentire la stanchezza, fermare quell'uomo, quella bestia, che da ore non fa altro che correre con le sue poderose gambe di centauro.
[Fantasy!AU]

Raoul, Erik, Christine, Madame Giry, tutti si preparano psicologicamente a rivivere ancora una volta Love Never Dies.
Lo spettacolo finisce per seguire un altro corso.
(Rating arancione per parolacce e menzione di tematiche delicate).

"Perché mai dovreste?".
"Per conoscere meglio chi ho davanti", è la risposta che viene in mente a Raoul, ma si limita a scuotere la testa in silenzio.
(Raoul/Erik)

Tre figure solitarie alla tomba di Erik, ciascuna con il proprio dolore e i propri dubbi.
Ma la vita va avanti, fino all'inevitabile conclusione.

Raccolta di OS partecipanti all'ottava edizione del p0rnfest @fanfic_italia
1- Javert/Valjean, dove il cervello di Javert associa l'immagine che ha davanti a qualcosa di molto diverso.
2- Grantaire/Javert, Modern!AU, Grantaire ha un po' di problemi con il suo romanzo.
3- Javert/Valjean, "Come undone"

Cronache dell'estenuante battaglia che vede Erik fronteggiare un temibile avversario: la nuova macchina fotografica di Raoul.
[Modern!AU. Erik/Raoul/Christine]

Quel giorno era cominciato in modo piuttosto strano, ma Jean Valjean non urlò. Il suo cervello lo fece al posto suo.
Un giorno, per quale motivo non si sa, Valjean e Javert si risvegliano l'uno nel corpo dell'altro.

Canon era. What If.
Dopo gli eventi della barricata, Enjolras si risveglia, ferito e dolorante, a casa di Valjean.
Alcuni dei suoi amici sono sopravvissuti, la maggior parte sono morti.
Come reagirà alla notizia? Non sarà l'unico a dover decidere cosa fare ora della propria vita.
(Enjolras/Valjean, Courfeyrac/Fantine, Grantaire/Javert; major character death; iniziata come una sfida con me stessa, opinioni/critiche/pomodori ben accetti)

Combeferre continuava a squadrare le lancette dell'orologio, come se le stesse vedendo per la prima volta in quel momento.
"Courfeyrac non è ancora arrivato", mormorò.
Enjolras si passò una mano tra i capelli. Era vero.
"Non è da lui", disse Combeferre.
Era vero anche questo.
(pov di Enjolras, Combeferre/Courfeyrac)

Grantaire entra ubriaco a casa di Joly e assiste, suo malgrado, ad una certa scena.
(Combeferre/Joly)

Una finestra sulla città. Una ragazza osserva, attendendo il momento in cui il sole sorgerà su una Parigi libera.
[partecipante al contest "Parla di noi donne, ma come un pittore", indetto da pearlwaterfall (emsugar su EFP) sul forum di EFP]

Eppure è un'ombra costante, tra loro. L'ombra della barricata che si ergerà, imponente, e si bagnerà del sangue dei martiri della Repubblica. Anche in momenti come questi, quando tutto è tranquillo, quando dovrebbe esistere solo il presente, Grantaire non riesce a togliersi dalla testa questa ombra.
[e/R; basata sulla canzone "Samson" di Regina Spektor]

Quando si fu rialzato, Enjolras lo fissava ancora.
“Lo avete lasciato andare”, ripeté.
“Sì”, disse lui, semplicemente.
Enjolras rifletté un momento.
“Perché?”.
“Perché è un’anima sola”.
“Io ve l’avevo affidato perché voi lo uccideste”.
Valjean socchiuse gli occhi.
“Me ne assumo la responsabilità. La mia vita per la sua. Fate ciò che ritenete giusto”.
Indicò la pistola per terra.
[Valjean/Enjolras]